Ultimi commenti alle biografie - pagina 2810
Martedì 28 aprile 2020 17:45:45
Per: Luigi Di Maio
Ciao Luigi sono un meridionale come te di Napoli ma vivo al nord da 44anni precisamente a Lerici io dopo 40 anni di lavoro anche un po' in nero come tutti o una piccola impresa edile mi sono ridotto a chiedere 2bottiglie d'acqua in giro in due mesi fermo e adesso sono senza niente in frigo ma e possibile nel 2020 ridurmi così chiuderò ditta con debiti e poi saluto la terra sono stufo di questo mondo potrei rubare ma non lo faccio più tosto mi ammazzo ciao
Da: Mario
Martedì 28 aprile 2020 17:04:50
Per: Nicola Zingaretti
Buonasera, sono un' educatrice di un nido di Milano. Ho letto che volete aprire i centri estivi io mi chiedo se prima di parlare pensate a quello che dite. I centri estivi creano aggregazione. Inoltre Come faccio a mantenere un metro di distanza dai bambini piccoli? Alla sicurezza di noi educatori non ci pensate minimamente il vostro pensiero è solo rivolto alle famiglie. sono veramente indignata è schifata. Io per esempio sono single è figlia unica, i miei genitori sono anziani e sono io a provvedere a loro. Nel momento in cui dovessi iniziare centri estivi non potrei più vederli e quindi provvedere a loro. Ma oltre i bambini pensate anche agli anziani? Il vostro pensare alle persone anziane è dire solo di stare a casa e fare il giretto? Bel pensiero profondo! Vi chiedo vivamente di pensare a noi educatori, al fatto che non possiamo tenere almeno un metro di distanza dai bambini E al fatto che dobbiamo passare luglio con Mascherina e guanti in luoghi dove non c'è aria condizionata. Se non di covid ci volete vedere comunque morte?
Da: Elena
Martedì 28 aprile 2020 16:55:29
Per: Mario Giordano
Caro Direttore Giordano,
Complimenti per la sua trasmissione FUORI DAL CORO che seguo sempre con interesse.
In merito ai rapporti con l’Europa, va detto che l’Italia e’ sempre stata in sofferenza con l'UE, anche quando il debito pubblico non era un’argomento (anni 70/80). Adesso veniamo additati in maniera educata come quasi falliti e trattati come dei poveracci che chiedono elemosina in ambito Europeo. Abbiamo le nostre colpe sopratutto politiche per lo status quo attuale, pero' siamo come popolo il più' ricco di tutti i paesi UE, ma lo diciamo solo a noi stessi. Il cliche’ reale che abbiamo in Europa, e’ quello di “mendicanti” al netto del Made in Italy in tutte le sue forme e della cultura numero uno al mondo. A proposito basta leggere e sentire i media europei. Ultimamente qualche funzionario UE pronuncia delle frasi solidali, carine ma grottesche come vengono pronunciate. Mi creda.. se ne fregano, perché’ e’ nel DNA anglosassone che proviene da secoli e certamente non si e’ modificato negli ultimi 50 anni… Ma credo che quando i nostri politici incontrano i tedeschi, gli olandesi ed altri esponenti UE, a mio avviso non spiegano bene come stanno le cose o si spiegano come "a casa" e on vado nello specifico, ma sono convinto che e’ dovuto al fatto che solo pochissimi EUROPARLAMENTARI e politici compreso i vertici del nostro governo, parlano bene le varie lingue, anzi la maggior parte sono “muti", tranne un po' di inglese non perfetto come dovrebbe essere. Per parlare bene intendo alla pari dell’interlocutore. Mi riferisco in particolare al tedesco, visto che sono loro che da sempre (e mi dimostri il contrario) ci mettano sotto in un modo o nell'altro. Dimentichiamo l’inglese in questo contesto che adesso l'Inghilterra e fuori ormai, ma mi creda qualsiasi tedesco si sente a disagio dover argomentare in inglese e essendo gia’ poco espansivi si chiudono ancora di piu'. Lei mi dira’ ci sono i traduttori in cabina e fuori che traducono e va bene per le riunioni di Europarlamento, dove tutto e’ formale e protocollare.
L'Interazione diventa faccia a faccia nelle varie commissioni oppure quando si trovano le delegazioni dei vari paesi o nei colloquii riservati tra i vari “capi” fino ad arrivare ai vertici. In quei contesti i tedeschi si nascondono dietro al traduttore che sara’ senz’altro tra i migliori disponibili per questi eventi, pero’ non e’ dotato (perché' non richiesto) d'intelligenza emozionale che servirebbe in quel momento a trasmettere il “messaggio” chiaro e forte ai nostri fratelli europei direttamente in faccia... e magari anche senza sorriso. Le posso assicurare per esperienza che provano anche un certo fastidio nel dover parlare con il SUD dell”Europa.
La diplomazia come tale usa ancora un linguaggio vecchio, “finto” rispettoso e politicamente corretto… Oggi nel dialogo politico nel mondo e nello specifico in Europa bisogna essere molto diretti chiari senza dare troppe opzioni, che non vuol dire populisti, altrimenti non si va da nessuna parte. Visto che nessuno si rivolge a noi in italiano dobbiamo impostare noi il dialogo nella loro lingua e farci capire a chiare lettere...
Si deve creare/formare una nuova classe politica che ci rappresenta all’estero, che abbia una formazione specifica e che sia almeno bi o trilingue in base a dove viene impiegata. La metafora e' che deve essere addestrata come la folgore o i para' che sono nostro fiore all'occhiello militare, che quando serve ci rappresenta ai massimi livelli all'estero. Gestiamo pure il paese internamente come e’ sempre stato fatto dove il politico alle volte arriva dal nulla oppure dalla gavetta, ma entrambi sono bravi ad argomentare nella lingua di Dante e conoscono le caratteristiche del paese da nord a sud, anche perché' siamo onesti, non cambierà molto in questo senso. Per rappresentare il paese nel resto del mondo dobbiamo "forgiare" un gruppo di professionisti italiani magari rientrati in Italia da vari paesi, con una spiccata intelligenza emozionale, che serve anche a manipolare in senso positivo gli eventi e le persone come richiede la politica, ma il focus deve essere la lingue parlata, pensata e capita alla pari degli interlocutori esteri di qualsiasi paese importante con il quale interagiamo spesso.
Non tutti ovviamente sono portati a svolgere un’attività’ del genere anche se parlano perfettamente le lingue con tutte le sfumature. Dovrà’ esserci una selezione, ma credo che in Italia ci sono molte persone bi o trilingue che potrebbero essere idonee per questo scopo. Inoltre acquisire il “come si fa politica” non e’ molto difficile, considerando chi ci circonda attualmente... Il mondo e’ e rimane globale anche se ha subito una battuta d' arresto e dobbiamo essere attrezzati per farci rispettare, perché’ siamo il paese più’ bello al mondo.
grazie dell'attenzione e cordiali saluti
DANIELE ORLANDO
Da: Daniele Orlando
Martedì 28 aprile 2020 16:53:48
Per: Gianluigi Paragone
Salve. Volevo chiedere cosa pensava sul fatto che molti pensionati che continuano a lavorare e quindi versano contributi all'Inps, non possono accedere al contributo per le partite Iva di euro 600. Cosa c'entra la pensione. D"altronde i soldi che lo stato versa ogni mese, sono soldi veri dei pensionati, già da tempo usati dallo stato. Questa e' un" altra discriminazione dello stato nei confronti dei cittadini che preferisce scarcerare i mafiosi del 41 bis e sottovalutare le esigenze di chi lavora seriamente. Vorrei che se ne parlasse di più. Anche notai ed altri professionisti hanno preso quei soldi. E"anche una questione di principio e di rispetto. Bisogna fare qualcosa. Togliamo Conte e tutto il governo. Non possiamo continuare ad essere presi in giro da Conte e Casalino., Del grande Fratello. Basta. E' ora di cambiare. Non possiamore in Europa farci prendere come mendicanti pure in questa triste situazione. di pandemia. Nel continuàre a seguirla saluto cordialmente. Zulli Pietro
Da: Pietro Federico
Martedì 28 aprile 2020 16:27:33
Per: Luca Zaia
Buongiorno
Vorrei esprimermi sulla polemica scaturita dalla riconferma del divieto per le messe in questo periodo.
Se persiste il divieto un motivo c'è. E sicuramente questa decisione è stata presa con rammarico. Purtroppo bisogna essere realisti. Le messe sono seguite da una maggioranza di anziani, anche se non solo, e non tutte le chiese sono cosi grandi da assicurare la metratura e le distanze necessarie, ma anche nelle chiese più grandi chi controllerebbe? Poi si darebbe occasione agli anziani di incontrarsi prima e dopo la Messa, sapranno tutti trattenersi ? Essendo fascia ad alto rischio nella letàlità, saranno tutti in grado di rispettare le regole del distanziamento? Io non lo credo, è un rischio troppo grande che non ci si può permettere se si vuole tutelare la loro vita e quella degli altri, e proprio per la tutela della vita e salute una parte di attività sono ancora chiuse, spesso fonte di unico reddito, che rischiano di non riaprire più e fallire se dovesse rialzarsi la curva dei contagi e dei morti.
Per questo dare via libera ai servizi liturgici nelle chiese frequentate, con dati certi, soprattutto da anziani e non solo ed eventuali loro aggregazioni è un rischio alquanto evidente. E vorrei dire anche un paradosso rispetto alle restrizioni che si applicano in tutti gli altri ambiti sociali.
Esiste una comunicazione religiosa spirituale anche personale, diretta, intima in individuale raccoglimento. Si può aspettare, Nel rispetto di tutti, degli sforzi che tutti stanno facendo e
per realismo delle possibili conseguenze del mancato distanziamento, in occasioni dei servizi liturgici.
Grazie della comprensione.
Da: Licia
Martedì 28 aprile 2020 16:23:27
Per: Mario Giordano
Siamo milioni. non né possiamo più di Conte e dei suoi ministri. Non hanno la levatura dei politici che c’erano 20:30 anni fa.. Questa non è una democrazia vera. Vogliono decidere tutto da soli. (pardon con 450 consulenti delle varie task force). E’ una vergogna. Nella task force per la fase 2 non è presente un imprenditore. Non c’è un rappresentante del turismo degli alberghi, dei ristoranti, dei bar, della moda, ecc. Turismo e moda da soli rappresentano più del 20% del PZiL nazionali. Sole economisti, virologiche ecc che molte volte esprimono valutazioni e consigli contraddittori. Questo governo è la maggioranza del Parlamento non rappresentano la volontà della maggioranza degli Zitaliani. Ricordiamo che all’inizio conte zingare ti speranza ecc dicevano che era solo un’influenza e che tutto era sotto controllo e non c’erano pericoli. Ma ed così che parlano politici competenti e lungimiranti. Senza neanche palesare qualche dubbio e dire... non sappiamo come potrà evolvere questa situazione. Non vogliamo questi Soloni dell’incapacità. E ancora perché non fate vedere un estratto significativo dellintervista lasciata dal premio Nobel Luc Montagnier? Sono tutti complottisti? Conte e le sue conferenze stampa in cui dice quello che chiunque potrebbe dire senza dare spiegazioni significative ed approfondite!!! Milioni di Italiani non li vogliono e mi domando come è possibile che il Zoredidente Mattarella non l’abbia capito e decida di conseguenza. Z ma non sismo mica tutti delle pecore che ascoltano senza capire. lo vogliono capire? ? ! !
Da: Alberto Da Roma
Martedì 28 aprile 2020 16:19:43
Per: Luca Zaia
Buon di'. Aprì tutti negozi e ristoranti, ovviamente bar con acceso con codice fiscale. e così se può monitorare. persone che risultano positive. è facile controllare con chi sono State in contatto.. Basta un dispositivo che legge il (codice fiscale) con quella carta può accedere a qualsiasi servizio, bar, ristorante, paruchere. prima di entrare e prima di uscire. cosi si può monitorare tutto il movimento di persone. mio numero di telefono è 329 ------- per qualsiasi chiarimento.
Da: Boban
Martedì 28 aprile 2020 16:16:41
Per: Matteo Salvini
Egregio Sig. Conte,
questa lettera molto probabilmente non la leggera come tante altre lettere di italiani/ne...
Vorrei chiederle perché assumere 17 esperti della task Force per dare direttive x il Corona Virus... ? ? Non eravate o non siete stati CAPACI di prendere decisioni x aiutare o salvare il paese? ? E questi 17 esperti ne sono in grado? 17 persone x decidere o consigliare cosa fare non sono troppi? CHI li paga?. .. Noi Italiani li paghiamo... Come stiamo pagando i vostri stipendi... I deputati e senatori in Giappone si sono dimezzati gli stipendi.. e VOI??? Il paese è in ginocchio, aprite biblioteche e Musei.. Bene! Ma io vivo in Emilia /Romagna non posso andare ne agli Uffizi ne a Brera ne al Vaticano xkè non posso uscire dalla Regione. Aprire industrie grandi e piccole, ditte grandi e piccole, i negozi, le piccole attività, Barbieri, Parrucchiere e E stetiste.. cioè tutte quelle attività che fino ad ora hanno mantenuto e sostenuto il sistema. Il paese è allo stremo ne la cassa integrazione ne i bonus x i fortunati che forse li prenderanno ci potranno salvare... X non parlare di tutte le centinaia o migliaia che hanno perso il lavoro e non avranno un centesimo. Abbiamo perso miliardi... E se ci resteranno alcuni euro serviranno x comperare la pala x sotterrarci... Si parli, se ne ha una, con la sua coscenza e veda di rivedere i programmi... Il pensiero di una persona comune.
Questo è la lettera che ho inviato al Ministro Conte... Vedete di aiutare VOI... Grazie di tutto. Barbara.
Da: Barbara Bigoni
Martedì 28 aprile 2020 16:13:52
Per: Milena Gabanelli
Mentre il Consenso del Governo scende, quello del CONI è ai minimi storici.
Alcuni lavori come toelettatura animali, piccoli negozi, artigiani, piccole imprese, avvocati non ha più senso trattenerli. E lo stesso vale per alcuni sport, come l'equitazione o l'ippica.
Hanno una percentuale di probabilità di contagio con la riapertura dell'attività più bassa che stare a casa, dove subentra la depressione che neutralizza il sistema immunitario.
Poi continuano a non considerare le differenze oggettive nel rischio al contagio tra piccoli Comuni e grandi Città, Regioni rosse e Regioni a basso contagio e zero morti da tempo.
Il contagio avviene andando a fare la spesa nei posti affollati, come nei supermercati, o in ufficio e fabbrica o in cantiere: fase due tutta un controsenso per ora. Chiusi i posti a basso contagio e aperti quelli a contagio elevato.
Vite umane perse, è vero. Ma prima c'era chi si felicitava di decina di migliaia di morti nel Mediterraneo. Non erano vite umane quelle? Ora una intera nazione deve andare in default perché in alcune regioni si muore più che in altre. Hanno delegato 16 task force a fare peggio quello che in altre nazioni una sola task force riesce a fare meglio.
La pandemia per ora ha dato, nel mondo, perdite di vita minimali rispetto a quelle dell'inquinamento, per il quale nessuno si attivava o allarmava: neppure il gruppo dei Big ai vari forum G qualcosa riusciva a prendere provvedimenti per le morti da inquinamento che impattavano globalmente di più del Covid19 (il quale stesso uccide maggiormente nei posti più inquinati, tra le altre cose).
Chi ha paura è giusto resti a casa, chi no - invece - è giusto sia libero di lavorare nel distanziamento sociale e prendendo precauzioni per non infettare gli altri.
Ristoranti e bar, fieri e mercati, dove non è possibile rispettare il distanziamento, ancora ha un senso che restino chiusi. Ma gli altri? Dove il distanziamento non solo è possibile, ma anche auspicabile per tutta una serie di questioni?
Solo per fare un esempio. Hanno riaperto fabbriche e cantieri con centinaia di dipendenti (che invece era meglio lasciare a casa, pagati il più possibile), e piccoli maneggi con 3-4 clienti a passeggiata, o al giorno per le lezioni, per i quali le distanze di sicurezza sono abituali (da ben prima del Covid19), non possono riaprire? E rischiano di NON riaprire proprio più essendo del tutto privi di ammortizzatori sociali? ! ? ! ?
E il CONI? Pensa solo ai Top della gamma? Quelli che possono contare sulle sponsorizzazioni e possono permettersi il lusso di aspettare?
Abbiamo istituzioni che nel complesso si preoccupano solo di alcune persone e non di altre.
Nel mondo dello sport, si preoccupano solo degli atleti top della gamma e dei loro circoli. Chi se ne frega se quelli si allenano o meno. Importerà per le Olimpiadi, dove, nel nostro settore, l'equitazione ha lo share più basso di tutte le discipline, in ogni caso. Riguarda in particolare solo una nicchia di privilegiati in grado di comperarsi cavalli da varie centinaia di migliaia di euro. Se anche codesti stanno a casa per il prossimo anno ad autoproteggersi, a chi importa? Allo 0, 1% degli italiani?
24 apr 2020 dati diffusi dall'INPS: i contribuenti con un reddito complessivo maggiore di 300 mila euro in Italia sono lo 0, 1% del totale. Solo quelli sono in grado di acquistare un cavallo per le Olimpiadi che costa quella cifra su per giù. Quindi, declinato al nostro settore, chi se ne importa se gli equestri di rilevanza nazionale possono continuare ad allenarsi! ? !
Lo stesso vale per l'ippica. Non sarà di certo in crisi chi ha il cavallo da gran premio da 2 milioni di euro. Ma che resti a casa, concedendo magari per qualche mese il paddock al cavallo, che finalmente potrà avere l'occasione di farsi una vita "etologica", e lasci, per una volta, che a vincere siano gli altri.
Questa istanza è rivolta a equestri e ippici che stanno a digiuno alla matttina, che rientrano a fine serata stanchi morti, affamati, infreddoliti, umidi, scarni di risorse economiche come il giorno prima, ma contenti, perché hanno passato la giornata con il proprio cavallo. E dimenticati dal CONI, dal Governo, dal Mipaaf, dal Parlamento. Gli ultimi, la base, ma la parte effettivamente più importante della piramide. Se crollano le fondamenta, cosa rimane? Lo sport dei ricchi? Che se lo possono finanziare, guardare, auto applaudire da soli, in circuiti di élite?
Perché non aiutare l'equitazione e l'ippica di base prima?
Tutti volevano stare sullo start del 4 di maggio. E vattelappesca, il CONI e il Ministero dello Sport hanno ritenuto opportuno facilitare i top degli sportivi; mentre il governo ha voluto omaggiare la moda e l'automotive, i regni dell'effimero, benché i rischi di contagio nei cantieri tessili e manifatturieri siano più che audaci.
Ora, visto il malcontento generale, e il fatto che i personaggi - politici e tecnici - che deliberano per l'Italia vivono di consenso e i cui stipendi non sono affatti diminuiti con il Covid19, ma il benestare sì, si spera che saranno presto presi i provvedimenti correttivi alla fase 2 e si pensi a riaprire le filiere a basso rischio di contagio, partendo dalla base di esse, che è quella a maggiore rischio di sopravvivenza.
Da: Roberta Ravello
Emma Marcegaglia
Imprenditrice italiana
Da: Renato