Ultimi commenti alle biografie - pagina 3138

Sabato 11 aprile 2020 10:58:56 Per: Cristoforo Colombo

La casa natale di Cristoforo Colombo è a Pradello di Bettola in provincia di Piacenza e non a Genova.
È genovese di adozione.

Da: Miriam

Sabato 11 aprile 2020 10:53:15 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno,
sono Manuela Righini Guida Turistica abilitata e quindi libera professionista.
Con la situazione sanitaria attuale è logico che siano stati bloccati tutti gli spostamenti, ma Lei come rappresentante dello Stato invece di parlare e basta, dovrebbe pensare che le persone che hanno pagato per anni le tasse, (come Guide arriviamo a pagare il 53% allo Stato) si sono ritrovate senza stipendio, con una vaga promessa che ci sarebbero stati elargiti € 600, che ancora non abbiamo visto. Come pensa che possiamo sopravvivere? Si vesta per un attimo con i nostri panni: da novembre a marzo non lavoriamo, perché il nostro è un lavoro stagionale, finalmente ricominciamo a guadagnare qualcosa dal mese di marzo, e... tutto si blocca (per cause di forza maggiore, ma non dipende da noi) quindi noi rimaniamo senza guadagno e in cambio lo Stato emette un decreto: Vi aiuteremo i soldi ci sono! Ma è mai possibile che non capite che le persone devono mangiare tutti i giorni e non solo quando la burocrazia lo decide.
Pensi per un attimo, a Lei gli bloccano lo stipendio prima di prenderlo e gli bloccano tutti i suoi conti e in cambio gli promettono € 600 ma non li vede, perché ci sono troppi vincoli che li bloccano. Come reagirebbe? si faccia un po' questa domanda, si metta una mano sulla coscienza e poi emetta i prossimi decreti.
Le persone vogliono fatti, non chiacchiere
Di parole e basta ne abbiamo sentite troppe. E' l'ora di agire ed eliminare tutta quella burocrazia che blocca l'Italia. Questo Virus ci ha fatto cambiare il nostro modo di vivere e quindi lo Stato ne dovrebbe approfittare per modificare tutto ciò che blocca la possibilità di crescere.
Basta burocrati che invece di risolvere i problemi li aumentano e cercano sempre di inserire cavilli e postille che permettono di non raggiungere mai l'obbiettivo.
E' l'ora veramente che ognuno si prenda le proprie responsabilità
Grazie per l'attenzione e nonostante tutto
Buona Pasqua!

Da: Manuela Righini

Sabato 11 aprile 2020 10:49:19 Per: Matteo Renzi

Buongiorno; Le aziende devono ripartire, gli imprenditori e i loro dirigenti sapranno come organizzare il lavoro e sono assolutamente motivati a salvaguardare le persone che li aiutano nelle loro attività.
Parlando di sicurezza cosa possiamo dire dei vari ENTI PUBBLICI che hanno lasciato senza protezione adeguata i lavoratori della Sanità; quanto costerà oltre al dolore le cause di lavoro che verranno attivate dalle famiglie dei morti per questa malattia professionale. Ora si preoccupano delle aziende gestite dai privati senza rispondere delle responsabilità di quello che il pubblico gestisce direttamente.

Da: Baiguini Adriano

Sabato 11 aprile 2020 10:47:17 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno sono Lucia di 43 anni lavoro a tempo indeterminato in albergo a Firenze come categoria protetta, Lei giustamente ha chiuso tutto palestre e alberghi e tutti il resto ha anche detto che inps erogava la cassa integrazione entro il 15 Aprile.. Cosa non vera visto che inps gli è bastato poco x andare in tilt ora poi è uscito accordo con le banche sarebbe bello ma le banche rispondono non abbiamo direttive come darli ora le chiedo Lei parla in televisione e tranquillizza tutti, poi però non si avvera niente, le dico che la sua credibilita oscilla visto che le persone non hanno soldi... E lei dovrebbe prima di parlare accertarsi che ciò che vuole dire venga effettuato altrimenti prenda provvedimenti, le persone poi visto che non hanno niente dallo Stato si rivolgono a persone poco affidabili siamo realisti nonettio la testa sotto la sabbia!!! Noi abbiamo in Italia la burocrazia che fa schifo... Inps che prima dice siamo pronti a pagare tutti e poi non e veto nulla... I tutto questo mi dice lei come si va avanti se non arriva niente di soldi da lei promessi grazie della bella Pasqua che ci fate passare e poi non vi lamentate se le persone... Fanno dalle allo stato non ci crede! !

Da: Lucia

Sabato 11 aprile 2020 10:45:09 Per: Enrico Mentana

Guardare il TG7 ogni sera, per me non era una scelta casuale, ma consapevole, basata sul confronto con gli altri TG.
Ieri sera a sentire la frase riferita alle dichiarazioni del Primo Ministro G Conte, “Se possiamo dire, lo avremmo francamente evitato. Se lo avessimo saputo non avremmo mandato in onda quella parte della conferenza stampa”, mi ha lasciato sbigottito. Non mi aspettavo questa presa di posizione e ovviamente non mi riferisco a ciò che era stato detto dal Premier, se giusto o sbagliato che fosse, mi riferisco al fatto che la sua frase, possiamo girarla come vogliamo, sa di CENSURA. È così? Chi mi dice che anche in passato non sia stata esercitata? Il dubbio mi sembra più che lecito.
Io posso capire benissimo se la sua intenzione, nel proferire quella frase, fosse stata quella che in un momento come questo è preferibile evitare le polemiche e devo anche dire che la condivido. Però non mi sembra che lei abbia avuto dubbi nel trasmettere le dichiarazioni di Salvini e Meloni che alcune ore prima avevano accusato addirittura di tradimento il Premier. Accusa non certamente leggera e obbiettivamente strumentale. Pertanto trasmettere la replica a delle accuse pesanti, per le quali Lei non si è posto il problema, penso che appartenga alla deontologia di un giornalista e soprattutto di un Direttore di TG.
Tutti possono sbagliare, anche un Direttore esperto e navigato come lei, nessuno è perfetto, ma, ahimé, la censura, si sa bene, spesso non è un errore, è un fatto culturale. Apprendere che una persona verso la quale c’è stima, eserciti questo ‘tipo di discrezionalità’, devo confessare, è una profonda delusione. Forse Lei non avrà modo di replicare, anche perché, presumo di non essere l’unico ad aver posta la questione e soprattutto per il fatto che sia finita sui giornali, diventando un caso e non credo che fosse Sua intenzione.

Domenico Villani

Da: Domenico Villani

Sabato 11 aprile 2020 10:39:58 Per: Giuseppe Conte

Gentilissimo Mio Presidente del Consiglio,
non voglio sottrarLe tempo prezioso al suo importante e Immenso lavoro, ma volevo dirLe che la mia Famiglia ed io stiamo apprezzando davvero tanto il Suo lavoro e, nonostante non siamo sulla Sua stessa linea politica, siamo con Lei e tutto il Suo Gruppo di Lavoro sulla medesima linea morale e civile. La vediamo affaticato ma non stanco, provato ma non domo; vediamo nei suoi occhi la chiara responsabilità per il Suo Nostro Popolo Italiano... e di questo La ringraziamo di cuore.
Auguriamo a Lei, alla Sua Famiglia e ai Suoi Collaboratori una Santa Pasqua di speranza
GRAZIE
Nadia e famiglia

Da: Nadia Boselli

Sabato 11 aprile 2020 10:38:46 Per: Giovanni Floris

Salve. Sicomme dovrei sposarmi il 10 luglio 2020 ma io e’ la mia compagna volevamo annullare il tutto per questa pandemia e non vogliamo mettere a rischio le persone che verranno! ! sara’ possibile riavere la caparra da noi versata come acconto sia alla location che al catering visto che non abbiamo nessuna responsabilità e non sono intenzionati a restituircela? ? grazie mille attendo una risposta così sapremo come muoverci

Da: Andrea

Sabato 11 aprile 2020 10:36:23 Per: Enrico Mentana

Egregio Sig. Enrico Mentana, in riferimento alla Sua presa di posizione riguardante le affermazioni del Primo Ministro Giuseppe Conte nei confronti di M. Salvini e G. Meloni, le chiedo: Chi è lei, per decidere cosa debbà o non debba sentire il popolo Italiano?
Ieri sera, dopo la sua affermazione, mi sono sentito profondamente deluso da colui per il quale avevo risposto la mia fiducia nell'esplettamento della professione di giornalista scevro e imparziale.
Cordiali saluti
Efisio Mascia

Da: Efisio Mascia

Sabato 11 aprile 2020 10:34:02 Per: Vittorio Feltri

Abbonato di Libero, suo incondizionato ammiratore, suo lettore da sempre oggi sul giornale dell’11 aprile c. a. leggo sul “non piove più ma il governo resta ladro”. Come Veneto non sono d’accordo quando lei scrive:”tutti noi soffriamo di un complesso, quello del suddito, che ci portiamo addosso e dentro nei secoli bui”. La Serenissima di cui la su splendida città faceva parte era una Repubblica efficiente, da ritenersi tra un Paese paragonabile alla Gran Bretagna e al Nord in generale, non certo con Staterelli come quello Pontificio o il Regno di Napoli o Delle Due Sicilie poi.. Ahimè le Italie sono due e si vede abbondantemente anche oggi è anche oggi come ieri incompatibili, anzi dopo questa pseudo unità un peggioramento del Nord e non un miglioramento del Sud. Con stima le giuro una serena Pasqua.

Da: Enrico Corò

Sabato 11 aprile 2020 10:25:36 Per: Massimo Giletti

Oggetto: organizzazione e preparazione per epidemia coronavirus
Buongiorno Sig. Giletti,
Cambiare gli aspetti deleteri dell’attuale sistema Italia è come chiedere ad una formica di scalare l’Everest.
Eppure è una necessità improrogabile.
Considerato che l’Italia ha una classe dirigente (politica e non) che ha dato prova di essere o impotente o incapace di portare per mano il popolo verso lidi più consoni, la rivoluzione culturale può avvenire solo partendo dal basso.
Ognuno di noi, ogni settore deve fare la sua piccola parte.
Se non approfittiamo del covid-19, che ha colpito i cittadini profondamente nell’animo e nelle tasche, non ne saremo mai capaci.
In questi giorni si vedono in TV personaggi che candidamente e ripetutamente dicono che non sono stati commessi errori.
Non voglio focalizzare l’attenzione su eventuali errori commessi dopo il primo contagiato di Codogno (in questa tempesta era inevitabile) ma prima: se e come è stata attuata la macchina organizzativa (gruppo di lavoro, coordinamento, programmazione, incarichi, interventi, protocolli, procedure, “aggressione” carenze, ecc.)
Vede Sig. Giletti, mentre uno tsunami è un evento imprevedibile che coglie tutti realmente impreparati, l’epidemia sars-cov2 in Cina è stata sotto gli occhi di tutti gli italiani (esperti compresi) quando ancora in Italia il virus non era ancora arrivato o lo si confondeva.
E’ proprio questo il punto: il tempo, avuto a disposizione per prepararsi ad essere il più possibile pronti, che non è ben chiaro se è stato ben utilizzato.
Per non essere frainteso, non sto dicendo che il lockdown doveva essere attuato il giorno in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza ma:
cosa è stato fatto dal 31 gennaio (dichiarazione di emergenza) al 19 febbraio 2020 (primo contagiato a Codogno) per preparare la macchina organizzativa?
Mi piacerebbe che qualcuno smentisse l’impressione degli italiani, forse errata, che quei 20 giorni non sono stati sfruttati.
Si è pensato forse che la Cina sarebbe stata in grado di confinare il virus a Wuhan? Che la globalizzazione fosse cessata nel 2019? Si è stati condizionati? ecc. ecc. ?
Ora tutti gli interessati fanno fronte comune e danno risposte come se l’Italia (e non la Cina) fosse stato il primo paese al mondo ad essere colpito dall’epidemia.
Questi signori dovrebbero essere consci che a ricoprire determinati ruoli gli italiani non hanno chiamato gente comune ma intelligenze e pretendono risposte appropriate in tempi appropriati.
La mancanza di chiarezza, le risposte evasive e le non risposte fanno nascere nella popolazione illazioni, congetture che potrebbero essere infondate ma, considerati gli effetti devastanti, gli italiani ed i parenti delle vittime chiedono sia fatta chiarezza sull’operato di quei 20 giorni.
Lascia molto perplessi un fatto: il comportamento iniziale, oserei dire passivo, di quasi tutti gli altri Stati (per poi ricredersi) ; delle due l’una: o si deve credere ad una deficienza collettiva e generalizzata? oppure si deve credere che sia stata operata una scelta collettiva ponderata in scienza e coscienza?
Io dico solo che gli italiani (ed il mondo intero) non meritavano un così alto numero di morti.
Bisogna riconoscere che la reazione dell’Italia è stata forse lenta ma meno drammatica di tanti altri Stati.
Altro argomento è il numero reale di morti.
Siamo bombardati da numeri discordanti, ufficiali e non, e le persone sono disorientate.
E’ possibile che non ci sia una fonte ufficiale del Ministero della Salute che dica agli italiani il totale dei decessi, per qualunque causa, registrati sinora nel 2020 e quanti nell’analogo periodo del 2019?
Anche in questo caso la mancanza di chiarezza, le risposte evasive e le non risposte generano illazioni e congetture che rischiano di screditare e mettere in ombra quanto di buono fanno dalle organizzazioni di supporto.

Tornando al tanto auspicato inizio di cambiamento, i media giocano un ruolo non di poco conto.
Considerata la mancanza di chiarezza sui suddetti argomenti Le chiedo se sia il caso di:
- Non intervistare più gli interessati su eventuali errori (le loro risposte potrebbero offendere l’intelligenza degli ascoltatori ed in particolare i parenti di deceduti? (del resto si può chiedere ad una equipe che ha sbagliato un intervento chirurgico se ha commesso errori?)
- Non invitare in studio gli attuali interessati? (ci sono tanti altri esperti che sono indipendenti e che, scevri da responsabilità, non hanno interesse a dire una cosa per un’altra)
Contestualmente inviterei i telespettatori a cambiare canale quando tra gli ospiti ci sono persone che la maggior parte degli italiani considerano, a torto o a ragione, responsabili di scarsa tempestività nella programmazione iniziale.
Cordiali saluti
Giancarlo Barbieri

Da: Giancarlo Barbieri