Ultimi commenti alle biografie - pagina 3241

Venerdì 3 aprile 2020 23:03:56 Per: Giorgia Meloni

Quando accadono sventure come questa dell'incoronato virus non è difficile criticare chi si trova al comando "pro tempore" e facilmente si verificheranno ingiustizie, errori, deficienze, disorganizzazioni e peggio. Però sarà comunque tempo per prepararsi al futuro e provvedere alle nuove necessità, come ad esempio quella di sbaraccare l'apparato della cosiddetta EU per sostituirla con una Confederazione di Stati europei, come peraltro auspicavano i padri fondatori del secolo scorso. Anche su questo torneremo in argomento, sebbene non per la prima volta...

Da: Anonimo

Venerdì 3 aprile 2020 22:49:51 Per: Milena Gabanelli

Gentile Dottssa Gabanelli,
sono padre di un medico che presta servizio presso il centro clinico del carcere Dozza
(nella sua Bologna).
Mia figlia è attualmente positiva al Coronavirus al pari del marito anch’egli operatore sanitario al Dozza. I contagiati sanitari sono 10 medici e 15 infermieri naturalmente ci sono anche guardie carcerarie e detenuti.
Ieri il primo detenuto morto di Coronavirus proprio recluso al Dozza.
Ma tutto questo, insieme alla rivolta del 9/3, con i tre piani del carcere dati a fuoco e il centro clinico distrutto... sono cronaca.
Ciò che vengo a sapere da mia figlia è però sconcertante!
Essendosi dotata intorno al 20/2 in piena pandemia (a sue spese), alla pari di altri colleghi di dispositivi di protezione (a loro tutela ma anche soprattutto a tutela dei detenuti), alcuni ispettori di polizia penitenziaria ne richiedono la rimozione.
La motivazione era che, essendone le guardie sprovviste, anche i sanitari dovevano omologarsi.
Ovviamente il medico o l’infermiere non rispondono alla direzione carceraria e quindi loro continuano ad operare in protezione.
Sorprendentemente il 24/2, il Responsabile di Medicina Penitenziaria Dott Roberto Ragazzi, inoltra a tutti gli operatori sanitari una mail nella quale intima: “medici ed infermieri non devono mettere mascherina durante la visita e se al momento della visita ritenete sia necessaria mascherina per il detenuto, lo dotiamo della stessa segnalandolo”.
Al riguardo il 28/2 viene inoltrata (a tutti gli operatori) sempre dal Dottor Ragazzi una mail inviata da Anna Cilento Dirigente Salute nelle carceri Emilia Romagna che raccomanda: “Qualora il detenuto richieda, a salvaguardia della propria salute, che l’operatore sanitario indossi la mascherina, sarà a discrezione dell’operatore sanitario indossarla; si suggerisce tuttavia nell’operatività quotidiana di indossare le mascherine utilizzando tali dispositivi ogniqualvolta possa servire a tranquillizzare la persona detenuta ma, allo stesso modo, sarà opportuno evitarne l’utilizzo laddove non strettamente necessario”.
Trovo tutto ciò aberrante!
Al Dozza è morto un detenuto e tanti tra operatori sanitari, secondini e detenuti sono ancora malati. Sarà un miracolo se questo bilancio non si aggraverà e se tutto ciò non aggraverà la tensione nel carcere di Bologna e negli altri penitenziari.
Tutto ciò merita di essere denunciato!
Dottssa Gabanelli, forse riusciremo a sconfiggere questo virus... ciò da cui non riusciremo a difenderci è la totale inadeguatezza di una certa classe dirigente.
Con stima
Augusto Caforio
P. S. Ciò da me riferito è tutto documentato. Qualora ritenesse di qualche interesse questa denuncia posso inoltrare tutte le mail citate.

Da: Augusto Caforio

Venerdì 3 aprile 2020 22:48:46 Per: Bianca Berlinguer

Cosce o non cosce, la sostanza è che ognuno fa il suo tempo e bisognerebbe aggiornarsi di continuo, ciò che è dato a pochi. Avete mai provato a guardarvi allo specchio? Non a quello per gli occhi, ma a quello della propria coscienza, a quello della propria sincerità storica, quello che sempre disperatamente si protegge e inutilmente si nasconde.

Da: Pier

Venerdì 3 aprile 2020 22:42:51 Per: Maria De Filippi

Classifica non giusta. Le classifiche sia la VAR che il tele voto dovevano uscire nello stesso momento. La VAR si è fatta influenzare dal tele voto e ha votato senza avere un libero giudizio guardando la classifica parziale.
Tutto sbagliato

Da: Corrado

Venerdì 3 aprile 2020 22:31:01 Per: Mario Giordano

Per "Fuori dal coro" propongo un argomento di quale forse non si è parlato che ho trovato sul sito "AsiaNews. it" cioè "Covid-19: aziende cinesi vendono all’estero test diagnostici difettosi". A me ha fatto molta rabbia e visto che in TV non ne parlano io ritengo giusto che la gente sappi di quanto sono "bravi" e "solidali"(visto che niente è gratis) i nostri "amici" cinesi. Sul sito troverà l'intero articolo con le corrispettive some di denaro pagate alla Cina per avere prodotti scadenti (il che mette in pericolo vite umane in tutto il mondo). Quindi dopo che ci hanno nascosto la verità sia sul inizio dell'epidemia che sui veri numeri dei contagiati e dei morti (si calcolano intorno a 45000 e non 3000) adesso fanno purè dei grossi affari (non doni) in tutto il mondo, il che (alla fine di tutta questa emergenza) renderà la Cina un paese prospero e stabile economicamente, invece tutte le altre nazioni dovranno affrontare una recessione. Facile prendersi il mondo così, no? visto che un altro articolo dello stesso sito dice che "Un fatto strano è che il 18 settembre 2019 a Wuhan si è tenuta un’esercitazione per controllare la possibile diffusione di un coronavirus. Il fatto era stato riportato su siti internet e giornali locali, ma la notizia è poi sparita. Le autorità hanno poi chiarito che l'esercitazione si riferiva a coronavirus del tipo Sars. "Per non parlare del fatto che perfino "L’arcivescovo di Yangon esige che il Pcc chieda scusa al mondo intero e paghi i “danni per le distruzioni causate”. Il Pcc “è una minaccia per il mondo intero”. (sempre AsiaNews. it) Grazie

Da: Bianca

Venerdì 3 aprile 2020 22:06:39 Per: Mario Giordano

Gentile Giordano chi scrive è una lavoratrice che sottopone alla sua attenzione l'accordo del 30 marzo che l’Abi e le parti sociali hanno siglato per la cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Una  convenzione  inconcepibile  con la quale non vengono garantiti i diritti del lavoratore che si troverebbe a risarcire la banca nel caso in cui l'INPS non abbia effettuato il pagamento con la responsabilità in solido del  datore di lavoro.  Questa la procedura. Per poter ottenere l’anticipazione della prestazione i lavoratori dovranno presentarne domanda alla banca (preferibilmente in modalità telematica),
Dovranno aprire apposito conto corrente correlato ad una apertura di credito sulla quale le Banche applicheranno la Convenzione adottando condizioni di massimo favore al fine di evitare costi, in coerenza alla finalità ed alla valenza sociale dell’iniziativa.
È fatta salva la facoltà delle Banche che applicano la Convenzione di procedere all’apertura di credito previa istruttoria di merito creditizio da effettuarsi nel più breve tempo possibile e, in ogni caso, in piena autonomia e discrezionalità, nel rispetto delle proprie procedure e delle vigenti disposizioni di legge e regolamento in materia di assunzione del rischio.
La banca sarà comunque tenuta a fornire tempestivamente risposta al richiedente.
L’apertura di credito in conto corrente avrà termine con il versamento da parte dell’INPS del trattamento di integrazione salariale ordinario o in deroga, ovvero in caso di esito negativo della domanda anche per indisponibilità delle risorse sarà onere del lavoratore richiedente o del suo datore di lavoro informare tempestivamente la Banca interessata circa l’esito della domanda di trattamento di integrazione salariale per l’emergenza Covid-19.
In caso di mancato accoglimento della richiesta di integrazione salariale, ovvero allo scadere del termine di sette mesi qualora non sia intervenuto il pagamento da parte dell’INPS, la Banca potrà richiedere l’importo dell’intero debito relativo all’anticipazione fornita al lavoratore, che provvederà ad estinguerlo entro trenta giorni dalla richiesta.
In caso di inadempimento del lavoratore, la banca comunicherà al datore di lavoro il saldo a debito del conto corrente dedicato.
In tal caso, a fronte dell’inadempimento del lavoratore, il datore di lavoro dovrà versare su tale conto corrente gli emolumenti spettanti al dipendente, anche a titolo di TFR o sue anticipazioni, fino alla concorrenza del debito che sarà chiamato ad estinguerlo..
Il datore di lavoro risulta comunque responsabile in solido per il debito del lavoratore, sia a fronte di eventuali omesse o errate comunicazioni alla banca, che a fronte del mancato accoglimento – totale o parziale – della richiesta di integrazione salariale per sua responsabilità. In tali casi, la Banca richiederà al datore di lavoro la restituzione entro 30 giorni di quanto anticipato al lavoratore.
Mi chiedo come sia possibile che un piccolo lavoratore debba garantire l'INPS o rispondere del suo comportamento.
Renda più possibile visibile la detta informazione così che i lavoratori possano comprendere a cosa vanno incontro qualora accettino la procedura per l'anticipazione della prestazione.
Confido nella sua collaborazione.

Da: Roberta

Venerdì 3 aprile 2020 21:58:14 Per: Luca Zaia

Egregio Presidente:
mi permetta di suggerirLE, a seguito della mia esperienza di 55 anni di imprenditore (classe 1942) di cui 10 anni vissuti, da dirigente produzione e organizzazione, ASIA; NORD AFRICA AMERICA LATINA ho imparato come LEI che quando si deve prendere un provvedimento DURO è bene informare; quindi suggerisco che le persone denunciate per non aVER RISPETTATO LE REGOLE E CHE AVESSE LA NECESSITA' DI ESSERE RICOVERATO A CAUSA DEL' INFEZIONE CORONA VIRUS NON DEVE ESSERE CURATO = DALLA SANITA' PUBBLICA= ma dalla sanita' PRIVATA a pagamento. Non sono d'accordo che chi rispetta le regole con SACRIFICIO debba pagare per questi furbi che ci sfottono perche' coll... oni.
Grazie del suo impegno e dei suoi assessori dire grazie è dire niente per quello che fate. Piccoli Antonio

Da: Piccoli Antonio

Venerdì 3 aprile 2020 21:37:08 Per: Luca Zaia

Egregio presidente
La prego non dia dati incoraggianti (anche se lo sono) altrimenti gli imbecilli cominciano a girare. Quando tutto sarà finito prenda in considerazione che i centri commerciali chiusi alla domenica non sono una brutta cosa.
Buona giornata

Da: Ivano Brugnolaro

Venerdì 3 aprile 2020 21:34:07 Per: Silvio Berlusconi

Salve egregio presidente... mi rivolgo a lei perché purtroppo nessuno mi dà ascolto e aiuto... è un mese e mezzo che mi ritrovo a casa senza percepire nessuno stipendio perché il negozio dove lavoravo ha dovuto chiudere causa coronavirus..
E io sono disperata... ho bollette... rata auto... affittò... cui non posso pagare perché non ho più nemmeno un euro... non riesco più nemmeno a portare a tavola un piatto di pasta x me e mio figlio (sono divorziata) volevo fare domanda al mio comune x i buoni spesa.. ma con immenso stupore scopro di non poter fare domanda perché ho un assunzione part-time... assurdo... ma lo stato che fa? dà aiuti a chi non ne ha bisogno? io in 47 anni della mia vita non ho mai chiesto aiuto a nessuno... adesso mi sono rivolta a tutti anche alla protezione civile... ma nessuno mi aiuta... mi rimane solo con immenso dolore... farla finita... non reggo più... sono disperata... cerco e ho bisogno di aiuto... vi prego ascoltatemi almeno voi... la mia email è: -------... grazie e scusate il disturbo...

Da: Tiziana Virardi

Venerdì 3 aprile 2020 21:32:51 Per: Lilli Gruber

Buonasera signora Gruber le chiedo di prendersi cura dei tanti piccoli artigiani come me che dal nove marzo ho la mia attività chiusa quindi incassi zero e con 4 poveri Cristi senza stipendio poiché i soldi della cassa integrazione forse arrivano per la fine di Aprile. Mi scusi se ho fatto errori nello scrivere spero solo di essere capito dello stato in cui vivo grazie e buona serata a tutti

Da: Carlo