Ultimi commenti alle biografie - pagina 3397

Lunedì 23 marzo 2020 12:27:02 Per: Myrta Merlino

Gentile direttore,
scrivo questa lettera per condividere con lei un messaggio di speranza, uno sguardo su un futuro più roseo.
Il senso di questo mio breve pensiero è la speranza di poter incoraggiare le persone ad acquisire una nuova consapevolezza della loro esistenza, aiutandole con la mia
personale esperienza.

Sono Luca Stecchi, nato a Biella nel 1977 e sono un poeta e un autore di testi, mi
considero una persona con un discreto background culturale.
Brevemente vorrei fare un piccolo inciso sulla mia vita, motivo per cui questa righe
acquistano un significato.
La mia storia oncologica inizia nel Giugno del 2018 quando a seguito di controlli,
prima ecografici e in seguito tramite biopsia, mi viene diagnosticato un carcinoma papillare tiroideo con annesse metastasi…

Egregio direttore può immaginare quando ho saputo questa nefanda notizia il mio
stato d’animo in che condizioni fosse, e come se non bastasse, a darmi questa brutta notizia è stata proprio la mia mamma, ovviamente in lacrime.
Non intendo tediare chi mi dedica il suo tempo raccontando il pathos emotivo e i
percorsi emozionali a cui tutto questo ha dato il via, tuttavia, in seguito, mi sono
sottoposto ad un delicato intervento chirurgico effettuato dal professor Mensa
all'ospedale Mauriziano di Torino e a distanza di circa un mese a somministrazione
terapia metabolica (Radioiodio 131).
Durante tutto il periodo delicato di transizione (ancora in corso perché ovviamente
non sono passati i classici 5 anni della soglia di osservazione)
la mia preoccupazione è sempre stata quella di non perdere di vista la mia identità, il
mio essere interiore.
Non doveva e non poteva mutare solo per una causa esterna, in questo caso un male
che si accaniva su questo corpo.
Lo scorso anno, purtroppo, una sventura ha di nuovo colpito la mia famiglia.
E ‘stato diagnosticato a mio papà uno dei tumori più complessi da curare, il temibile
mesotelioma pleurico contratto in seguito ad esposizione all'amianto (condizione già
raccertata da Inps e Inail).
Chi combatte tutti i giorni con un male oncologico vive in una dimensione parallela
una time line temporanea diversa dove spesso tutto è diverso persino i colori si
spengono a favore di un grigio sfuocato, ma da queste difficoltà si cresce.
Il messaggio che voglio condividere e lo voglio gridare forte a tutto il mondo è che
questo virus maledetto non avrà mai la mia anima.
Sono giorni bui dove le persone sono scoraggiate e deluse, ci si rinchiude in casa con
una specie di apatia mista ad ansia che chiude gli stomaci e invoglia all'ira o al nulla
assoluto.
Quello che viviamo è un timore sacrosanto e sembra che l'intera penisola si sia
accorta della pericolosità di questo temibile virus e si senta in gabbia;
una gabbia dorata che obbliga alla convivenza forzata con il resto della famiglia.
In certi casi la difficoltà del condividere tante ore assume una dimensione particolare
e nuova; si respira insieme e si percepisce che quell'aria, lungo le strade della città,
potrebbe essere malata.
Il tempo per pensare è tanto, finalmente.
Purtroppo, nelle difficoltà di questi giorni, duri e pesanti, molti abbandonano la
propria dignità e in modo inconsapevole non seguono le più basilari norme per
combattere il virus. Cerchiamo tutti insieme di creare una consapevolezza che possa
trascinarci alla fine di questa buia galleria con sempre un sorriso sulle labbra e con la
propria voce che sussurra: Andrà Tutto Bene.
E tutto tornerà più gioioso da vivere.
Riscopriremo il dolce respiro durante le passeggiate, ritroveremo il calore di una
stretta di mano, l'affetto di un abbraccio, le risate attorno a una tavola imbandita
seduti vicini.
Sapremo quanto vale l'alba di un nuovo giorno da passare con chi si ama e quando
guarderemo i visi dei nostri cari vi leggeremo l'emozione di averci l'uno di fronte
all'altro, di nuovo insieme, uniti e pronti al domani.
Sono credente e spesso cerco ispirazione nei testi sacri, proprio alcuni versi
particolari del capitolo 3 del libro di Ecclesiaste mi hanno fatto riflettere parecchio
per la loro attualità
“C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per
sradicare le piante.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare”.

Da: Luca Stecchi

Lunedì 23 marzo 2020 12:24:55 Per: Myrta Merlino

Buongiorno Mirta in Sicilia è arrivata e sta arrivando un altra ondata di gente dal nord ne vogliamo parlare??? Dai un occhiata al profilo fb del sindaco di Messina, che dice che stasera bloccherà i traghetti in prima persona. Grazie per l'informazione che ci offri.

Da: Mi Ari Davide

Lunedì 23 marzo 2020 12:21:25 Per: Giuseppe Conte

Caro Presidente, sono un cittadino italiano "normale" come tanti, pertanto non occupo nessuna posizione di rilievo. Nel mio immensamente piccolo, volevo solo esprimere la mia profonda gratitudine per tutto il duro lavoro che lei in primis, e tutti quelli che hanno responsabilità decisionale stanno facendo in questo momento. Le situazioni come quella contingente e il loro infiniti risvolti sono di difficilissima gestione, ma so che state facendo tutto il possibile. È facile per gli spettatori giudicare un giocatore.. diverso è essere in campo. Quindi, concludendo... GRAZIE. Da parte mia tutta la solidarietà e collaborazione possibili.

Da: Ermanno Molinari

Lunedì 23 marzo 2020 12:14:09 Per: Lilli Gruber

Gentilissima dottoressa Gruber,
le segnalo l'articolo di Harari che pone problemi cruciali per il nostro futuro.
Come si può promuovere un approfondimento?
" Yuval Noah Harari: the world after coronavirus
This storm will pass. But the choices we make now could change our lives for years to come"
Se esiste una email di servizio posso inviarglielo.
Grazie
Con i migliori saluti
Antonio Vettese

Da: Antonio Vettese

Lunedì 23 marzo 2020 11:59:47 Per: Massimo Gramellini

Il mondo non è  mai stato così... Nuovo...
In questi giorni di forzata"cattivita'" in cui tante nostre abitudini sono cambiate anche il tempo per la riflessione  si è  dilatato... e mi dico che da tutto quello che stiamo vivendo  dobbiamo imparare qualcosa... Quello che accade non è  accaduto  x caso... La natura.. il nostro pianeta  ci stanno avvertendo ci stanno mandando un grande segnale... dobbiamo  ascoltare...
Un virus ha messo in crisi un intero  pianeta o meglio ci ha fatto capire quanto  possiamo essere fragili.. un virus con la capacità  di annidarsi in profondità  nei polmoni e compromettere la nostra capacità  di respirare...
Abito in Lombardia  in un grosso paese della provincia di Como... come me sicuramente  altri hanno notato quanto in questi giorni la nostra aria sia diventata pulita... il nostro cielo così limpido e trasparente quanto i suoni naturali siano nitidi !.. quanto respirare adesso sia piacevole e personalmente  mi sembra di essere tornata alla mia infanzia... (gli ultimi anni del 1950.)
Sul mio balcone ora non c'è  la patina nera che si forma ogni giorno... e queste cosa non è  scontata.
Respirare  è  la prima cosa che facciamo  quando veniamo al mondo... e l ultimo atto che facciamo prima di morire... l aria è  la condizione della nostra vita e il nostro respiro e tutte le sue funzioni migliorano con la qualità  dell aria !
E un valore inestimabile... come quella dell acqua di cui siamo fatti al 70 per cento... NOI SIAMO aria.. acqua.. natura... come è  possibile che non capiamo quanto questi elementi  debbano essere tutelati nella loro purezza perché  la nostra vita migliori?

La Lombardia da anni ha raggiunto numeri allarmanti riguardo alle malattie respiratorie e ai relativi decessi...
Non basta prendere nota preoccupati dei valori di pm10 sulle centraline e pensare a qualche domenica senza traffico.. mi chiedo..
Tutte le domeniche senza centri commerciali aperti sarebbero poi così drammatiche? Pensiamo a quanto ci sta costando questa crisi... e forse potremmo rivalutare molte scelte che sembrano drastiche...
Una messa al bando da domani del gasolio come combustibile... e tutti gli edifici pubblici alimentati a energie pulite... sono un utopia così impraticabile?
Vogliamo davvero sacrificare sull altare del efficienza e del consumo indiscriminato di suolo, di merci , di
 Ossigeno il nostro futuro ?
Ora piu che mai e necessario rallentare  coniugare SVILUPPO con SOSTENIBILITA ! Questa corsa ci portera solo a"sfracellarci"prima.. a diventare un enorme discarica e a soffocare nei nostri rifiuti ed esalazioni...
 Serve davvero  un"nuovo umanesimo"   un atto di umiltà  nei confronti del nostro pianeta... attraversarlo con rispetto... non come degli schiacciasassi ..
Ora che siamo costretti  a prendere atto che"nessuno si salva da solo" ora che abbiamo bisogno di sentirci comunità... ora che forse qualcosa ci ha messi con le spalle al muro e costretto a guardare  dove stiamo andando... non lasciamo che tutto torni come prima non perdiamo l occasione  di fare scelte coraggiose. !
Mettiamo la tecnologia al servizio di istanze più"alte".
Il mantenimento della qualita dell aria dell acqua. La pulizia dei mari... La riduzione degli allevamenti intensivi... La messa al bando delle plstiche Adesso.
L' ambiente come valore funzionale alla salute !
Essere la locomotiva d Italia non è  un vanto se vivo nel posto   piu inquinato in assoluto in Europa ! Il prezzo è  decisamente  troppo alto... va  cambiato il concetto di"benessere" così come concepito fin ora.
È  benessere... stare intasato in coda nei fine settimana sulle strade.. riempire i centri commerciali e o carrelli di cose che contengono il 30/ 50 per cento di imballi che dovremo smaltire e in discarica sempre piu piene... ?
QUESTO  MODELLO È  FALLIMENTARE ! !
 quello che il pianeta ci chiede adesso è  che le nostre azioni,. le nostre scelte, i nostri comportamenti nei confronti di esso siano improntati al RISPETTO!
 E per questo si devono mobilitare comuni.. regioni..
governi... e in primis tutti noi cittadini del mondo.

Renata

Da: Renata Borghi

Lunedì 23 marzo 2020 11:57:54 Per: Corrado Augias

Gentile Dottor Auguas,
mi domando cosa succederà quando i cristiani apriranno gli occhi e si accorgeranno che la base della loro fede, la Bibbia, è solo un racconto fantasioso, l'epopea puerile del piccolo ed insignificante popolo ebraico. Quando capiranno che la nascita dell'universo, della terra della vita e, soprattutto, dell'uomo non hanno niente a che fare con la Genesi. Quando finalmente si accorgeranno della crudeltà spesso gratuita del Dio biblico. Quando dovranno ammettere che Adamo ed Eva non sono mai esistiti e, quindi, non ha alcun senso parlare ancora di peccato originale che avrebbe infettato, come il peggiore dei virus, tutta l'umanità, costringendo perfino un Dio a farsi uomo per redimerci da quel fantasioso peccato. Cosa diranno quando sapranno che i maggiori padri e santi della chiesa (da Paolo, Ireneo, Tertulliano, Girolamo, Crisostomo, Agostino, Ambrogio, Tommaso, ecc hanno vilipeso e disprezzato le donne solo perché discendenti da Eva?
Come fanno a non accorgersi che tutte le immani tragedie che hanno sempre colpito e stanno colpendo l'umanità (fino al coronavirus) hanno sempre visto distratti, disinteressati o assenti i suoi presunti protettori: la Madonna, il Padreterno, suo Figlio e tutti i santi e beati che venerano con incrollabile fede?
Vorrei che qualcuno sapesse darmi una risposta. Sono convinto che nessuno potrà razionalmente dare una risposta.

Gianfranco Cingolani.

Da: Gianfranco Cinglani

Lunedì 23 marzo 2020 11:56:55 Per: Massimo Giletti

Ferratissimo Massimo buon giorno,
amo questo paese dal profondo del mio cuore tricolore.
Sono solo un piccolissimo imprenditore, forse con molte cose da dire, ma ho cancellato tutta la lettera che avrei voluto inviarti, perchè non è il momento per ognuno di noi far prevalere la propria storia.
Torneremo, anzi resteremo, grandi.
Vogliamoci bene
Massimo Di Mattia

Da: Massimo Di Mattia

Lunedì 23 marzo 2020 11:54:48 Per: Mario Giordano

CORONAVIRUS: … DISTANZA DI 1 METRO MA IN CHE SENSO?
Caro Giordano, mi scuso se non uso termini corretti ma non sono un medico, sono un comune cittadino che ha sentito tante campane, ha letto qualcosa e ha fatto qualche ragionamento.
Per illustrare come funziona un reparto di rianimazione, cosa significa essere intubati e qual è lo stato d’animo di chi non riesce a respirare lascio questo compito agli addetti ai lavori. Riporto qualche nota semplice sul COVID – 19. È un virus parassita che cerca le cellule respiratorie viventi da infettare, le attacca, si introduce e ne sfrutta il metabolismo moltiplicandosi al loro interno all’infinito impedendo così lo scambio di ossigeno e facendo morire soffocate le sue vittime. Essendo un virus legato ai polmoni PUÒ ESSERE ESPULSO in parte dall’organo infetto tramite un colpo di tosse, uno starnuto, soffiandoci il naso o semplicemente parlando. Tutte azioni che creano in prossimità del volto della persona UNA “NUVOLA” DI GOCCIOLINE INFETTE CHE RESTANO SOSPESE NELL’ARIA ANCHE PER 30’, in quanto sono così piccole da non avere peso (come altre schifezze presenti nell’aria contaminata). Il virus è come un uomo nel deserto, all’inizio è tonico e resistente, con il passare del tempo si indebolisce, perdendo parte della sua azione infettante, e alla fine muore.
Quindi SEGUENDO L’INFETTO, O INCROCIANDOLO, SI PUÒ ENTRARE CON IL PROPRIO VOLTO IN QUESTA “NUVOLA” INVISIBILE CHE STRATIFICA. CON L’INSPIRAZIONE DELL’ARIA SI INTRODUCE IL VIRUS IN UN NUOVO SOGGETTO. È chiaro che sotto sforzo, come ad esempio durante una corsa, l’azione di emissione da una parte di CORONAVIRUS e dall’altra di immissione di aria fresca nei polmoni della persona vicina risulti maggiore e con effetto più devastante di contaminazione. Il virus per sopravvivere e moltiplicarsi necessita di un habitat polmonare e la sua “resistenza / contagiosità” è in funzione dell’ambiente e del tempo. Anche superfici infette sono a rischio ma questo è inferiore rispetto all’aspetto aereo (occorre toccare la superficie e portare la mani infette alla bocca, al naso, agli occhi). Più passa il tempo e minore è la carica batterica del virus e quindi la sua capacità di creare danni. In questo caso la protezione è data dai guanti. Le mascherine “normali” per i non addetti ai lavori, riducono l’emissione di virus della persona infetta ma non ostacolano il passaggio del virus nell’inspirazione del soggetto sano perché la trama del tessuto è più grande delle dimensioni del virus. Ovviamente, come per un’auto è più facile andare su una strada rettilinea che su una strada piena di curve, anche per il COVID – 19 ogni ostacolo è un problema.
QUINDI BEN VENGANO LE MASCHERINE DI QUALSIASI TIPO PER TUTTI. DISTANZA SÌ MA … ANCHE TRAIETTORIE DIVERSE PER NON ENTRARE CON IL VOLTO NELLA “NUVOLA” INFETTA CHE ATTUALMENTE È IL VERO PROBLEMA.

Da: Massimo Carpene

Lunedì 23 marzo 2020 11:50:22 Per: Massimo Giletti

Buongiorno Signo Giletti per stima Le scrivo.. Faccia presente la prego che il mutuo della prima casa va sospeso a chi ha un isee inferiore ad € 30000 e non alla valutazione della casa non superiore ai 250000 €.
A roma le case stanno tutte sopra quella cifra.
Io da mesi come grafico non lavoro più.
Devo fare affidamento solo su mia moglie ed ha un Isee non superiore i 30000 euro.
La prego faccia presente che bloccando il mutuo solo a chi ha un Immobile con valore non superiore ai 250000 € a Roma porterà la guerra civile.
Nella mia situazione si trovane tante persone che vivono a Roma e cercano faticosamente di pagare il Mutuo tutti i mesi.
A differenza degli anni passati i risparmi sono finiti e come si farà ?

Mi ascolti La prego.
Faccia presente che i Mutui vanno sospesi a chi ha un reddito basso e non in rapporto al valore della casa.
Mi ascolti.

La saluto sperando che possa intuire il grave l'errore del Decreto.

Cordialmente
Un cittadino Italiano
Roma

Da: Massimo Marrocchi

Lunedì 23 marzo 2020 11:48:14 Per: Massimo Giletti

Ciao mi chiamo Vincenzo... Mia Moglie Ewa (Infermiera Professionale) ed io eravamo in Polonia a Varsavia in Vacanza (partiti prima che decollasse questa situazione e... comunque viaggio programmato come ogni anno... fine Febbraio...) a Casa sua... è (con l'accento) voluta rientrare a Casa Nostra in Lombardia a Ciserano (Bg) per andare a LAVORARE nel Suo (da 20 anni) Policlinico SanMarco di Zingonia (Bg) per AIUTARE I COLLEGHI E MEDICI in questa Situazione DRAMMATICA... Purtroppo un COLLEGA è deceduto a causa del Covid19... (fra un paio di mesi andava in Pensione) …mentre in altri Ospedali il Personale Sanitario sta a casa in Malattia (... rispettiamo le loro Patologie se accertate) … Capito come Funziona il Mondo... ? p. s. vorrei ricordare ai Politici e Redattori dei quotidiani della carta stampata che... il loro contratto è SCADUTO da decenni e inoltre... gli daranno una una Indennità Giornaliera x Il Pericolo che corrono restando accanto ai Pazienti contagiati dal Virus?. .. vediamo se ne sentiremo parlare... fra tutti i provvedimenti che prenderanno... Saluti... mi scuso per gli errori di ortografia...

Da: Vincenzo