Ultimi commenti alle biografie - pagina 3403
Lunedì 23 marzo 2020 12:49:15
Per: Luca Zaia
Buongiorno Presidente. Premetto che la seguo con interesse tutti i giorni e sono con lei al 100%. Lavoro preso un’azienda di produzione orafa e, come tutti, ora siamo a casa. Mi è venuta un’idea vedendo un amico anestesista del San Bortolo, tutto bardato per evitare contagi. Propongo di adottare lo stesso sistema (solo viso e mani) per tutti gli operai ed impiegati della forza lavorativa del Veneto. Penso che il costo sia anche inferiore dei macchinari... e tutti potrebbero uscire e andare a lavorare protetti. Se le sembra una buona idea, sono contento di aver contribuito alla causa. Diversamente grazie per l’attenzione e forza Veneto!!! Mi chiamo Paolo Portinari e sono di Vicenza. Tel. 348 -------
Da: Paolo Portinari
Lunedì 23 marzo 2020 12:46:02
Per: Myrta Merlino
Ho tanti anni e uso il computer solo come macchina per scrivere.
ritengo però utile trasmettere attraverso la vostra rete una preoccupazione riguardo il coronavirus.
Nei supermercati come nelle farmacie funzionano condizionatori che fanno circolare l'aria... sia pulita che infetta! quindi la distanza di un metro serve a nulla.
non sarebbe opportuno far spegnere tali apparecchiature?
Da: Giorgio Zampetti
Lunedì 23 marzo 2020 12:43:40
Per: Luca Zaia
IMPORTANTE... visto che le forze dell'ordine fanno i controlli non è il caso che misurino anche la temperatura a tutti quelli che fermano?
Paola
Da: Paola
Lunedì 23 marzo 2020 12:38:53
Per: Barbara D'Urso
PER FRANCESCA
che ci invita a fare un minuto di silenzio e si indigna per il "canto" dai balconi che probabilmente non ha visto né seguito in TV. Che io sappia, QUEGLI ITALIANI non hanno cantato "Fin che la barca va" e non hanno ballato la tarantella, HANNO CANTATO L'INNO NAZIONALE che non a caso ha come titolo FRATELLI D'ITALIA e continua con "l'Italia s'è DESTA". Contrariamente a te, che te ne stai triste e sconsolata a "rispettare" i morti, QUEGLI ITALINI hanno cercato nell'inno che ci accomuna la FORZA per reagire allo sconforto e PER LA PRIMA VOLTA DALLA FONDAZIONE DELLA NOSTRA REPUBBLICA HANNO RICREATO L'UNITA' in UN'ITALIA DIVISA COME NON MAI, HANNO MESSO DA PARTE L'EGOISMO E HANNO URLATO A SQUARCIAGOLA IL DESIDERIO DI RESTARE U N I T I E DI LOTTARE COMPATTI CONTRO UN NEMICO SUBDOLO E INVISIBILE CHE PERO' HA OPERATO IL MIRACOLO DI FARCI PROVARE DI NUOVO L'ORGOGLIO DI ESSERE ITALIANI E F R A T E L L I. Il tuo minuto di silenzio appesantirebbe la già drammatica atmosfera che aleggia sul paese e creerebbe ulteriore sconforto. QUEL CANTO non è stata una "ola" da stadio, ancor meno è stato espressione di una voluta mancanza di rispetto per i NOSTRI morti. E' stato l'esplosione spontanea della forza di un popolo UNITO e della sua FERREA volontà di reagire alla sfida per conseguire INSIEME la VITTORIA. E' il senso profondo del nostro Inno che dimostri di non conoscere o di non capire lo spessore, l'importanza e la serietà del suo significato.
Ps. : « O MIA BELA MADUNINA » era una supplica corale alla Vergine,
« MERAVIGLIOSO » un inno alla vita. Nulla di offensivo per le sfortunate vittime di questo demone che sta falcidiando senza pietà centinaia di migliaia di vite indifese nascondendosi dietro la maschera di un virus.
Da: Anna
Lunedì 23 marzo 2020 12:27:47
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno Sig. Presidente, ieri sera, mentre in TV parlavano dei provvedimenti economici, mi è parso di capire, che i co. co. co. possono avere 600 €, ma che non possano usufruirne se titolari di Reddito Di Cittadinanza, è davvero così? Io, di RDC prendo "ben 41, 52 €" al mese, proprio perché sono co. co. co e guadagno 350 € al mese, il Governo pensa che in questo periodo io possa vivere con 41 €? Spero di aver capito male, la prego mi dica che non è così e che, ancora una volta, il Governo del mio Paese, non mi punisce, perché svolgo un lavoro precario e mal pagato! Buona giornata Sig. Presidente!
Da: Gabriella Carpineta
Lunedì 23 marzo 2020 12:27:02
Per: Myrta Merlino
Gentile direttore,
scrivo questa lettera per condividere con lei un messaggio di speranza, uno sguardo su un futuro più roseo.
Il senso di questo mio breve pensiero è la speranza di poter incoraggiare le persone ad acquisire una nuova consapevolezza della loro esistenza, aiutandole con la mia
personale esperienza.
Sono Luca Stecchi, nato a Biella nel 1977 e sono un poeta e un autore di testi, mi
considero una persona con un discreto background culturale.
Brevemente vorrei fare un piccolo inciso sulla mia vita, motivo per cui questa righe
acquistano un significato.
La mia storia oncologica inizia nel Giugno del 2018 quando a seguito di controlli,
prima ecografici e in seguito tramite biopsia, mi viene diagnosticato un carcinoma papillare tiroideo con annesse metastasi…
Egregio direttore può immaginare quando ho saputo questa nefanda notizia il mio
stato d’animo in che condizioni fosse, e come se non bastasse, a darmi questa brutta notizia è stata proprio la mia mamma, ovviamente in lacrime.
Non intendo tediare chi mi dedica il suo tempo raccontando il pathos emotivo e i
percorsi emozionali a cui tutto questo ha dato il via, tuttavia, in seguito, mi sono
sottoposto ad un delicato intervento chirurgico effettuato dal professor Mensa
all'ospedale Mauriziano di Torino e a distanza di circa un mese a somministrazione
terapia metabolica (Radioiodio 131).
Durante tutto il periodo delicato di transizione (ancora in corso perché ovviamente
non sono passati i classici 5 anni della soglia di osservazione)
la mia preoccupazione è sempre stata quella di non perdere di vista la mia identità, il
mio essere interiore.
Non doveva e non poteva mutare solo per una causa esterna, in questo caso un male
che si accaniva su questo corpo.
Lo scorso anno, purtroppo, una sventura ha di nuovo colpito la mia famiglia.
E ‘stato diagnosticato a mio papà uno dei tumori più complessi da curare, il temibile
mesotelioma pleurico contratto in seguito ad esposizione all'amianto (condizione già
raccertata da Inps e Inail).
Chi combatte tutti i giorni con un male oncologico vive in una dimensione parallela
una time line temporanea diversa dove spesso tutto è diverso persino i colori si
spengono a favore di un grigio sfuocato, ma da queste difficoltà si cresce.
Il messaggio che voglio condividere e lo voglio gridare forte a tutto il mondo è che
questo virus maledetto non avrà mai la mia anima.
Sono giorni bui dove le persone sono scoraggiate e deluse, ci si rinchiude in casa con
una specie di apatia mista ad ansia che chiude gli stomaci e invoglia all'ira o al nulla
assoluto.
Quello che viviamo è un timore sacrosanto e sembra che l'intera penisola si sia
accorta della pericolosità di questo temibile virus e si senta in gabbia;
una gabbia dorata che obbliga alla convivenza forzata con il resto della famiglia.
In certi casi la difficoltà del condividere tante ore assume una dimensione particolare
e nuova; si respira insieme e si percepisce che quell'aria, lungo le strade della città,
potrebbe essere malata.
Il tempo per pensare è tanto, finalmente.
Purtroppo, nelle difficoltà di questi giorni, duri e pesanti, molti abbandonano la
propria dignità e in modo inconsapevole non seguono le più basilari norme per
combattere il virus. Cerchiamo tutti insieme di creare una consapevolezza che possa
trascinarci alla fine di questa buia galleria con sempre un sorriso sulle labbra e con la
propria voce che sussurra: Andrà Tutto Bene.
E tutto tornerà più gioioso da vivere.
Riscopriremo il dolce respiro durante le passeggiate, ritroveremo il calore di una
stretta di mano, l'affetto di un abbraccio, le risate attorno a una tavola imbandita
seduti vicini.
Sapremo quanto vale l'alba di un nuovo giorno da passare con chi si ama e quando
guarderemo i visi dei nostri cari vi leggeremo l'emozione di averci l'uno di fronte
all'altro, di nuovo insieme, uniti e pronti al domani.
Sono credente e spesso cerco ispirazione nei testi sacri, proprio alcuni versi
particolari del capitolo 3 del libro di Ecclesiaste mi hanno fatto riflettere parecchio
per la loro attualità
“C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per
sradicare le piante.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare”.
Da: Luca Stecchi
Lunedì 23 marzo 2020 12:24:55
Per: Myrta Merlino
Buongiorno Mirta in Sicilia è arrivata e sta arrivando un altra ondata di gente dal nord ne vogliamo parlare??? Dai un occhiata al profilo fb del sindaco di Messina, che dice che stasera bloccherà i traghetti in prima persona. Grazie per l'informazione che ci offri.
Da: Mi Ari Davide
Lunedì 23 marzo 2020 12:21:25
Per: Giuseppe Conte
Caro Presidente, sono un cittadino italiano "normale" come tanti, pertanto non occupo nessuna posizione di rilievo. Nel mio immensamente piccolo, volevo solo esprimere la mia profonda gratitudine per tutto il duro lavoro che lei in primis, e tutti quelli che hanno responsabilità decisionale stanno facendo in questo momento. Le situazioni come quella contingente e il loro infiniti risvolti sono di difficilissima gestione, ma so che state facendo tutto il possibile. È facile per gli spettatori giudicare un giocatore.. diverso è essere in campo. Quindi, concludendo... GRAZIE. Da parte mia tutta la solidarietà e collaborazione possibili.
Da: Ermanno Molinari
Lunedì 23 marzo 2020 12:14:09
Per: Lilli Gruber
Gentilissima dottoressa Gruber,
le segnalo l'articolo di Harari che pone problemi cruciali per il nostro futuro.
Come si può promuovere un approfondimento?
" Yuval Noah Harari: the world after coronavirus
This storm will pass. But the choices we make now could change our lives for years to come"
Se esiste una email di servizio posso inviarglielo.
Grazie
Con i migliori saluti
Antonio Vettese
Da: Antonio Vettese
Massimo Giletti
Conduttore tv italiano
Da: Tildiana Ferrara