Ultimi commenti alle biografie - pagina 3637
Mercoledì 11 marzo 2020 10:17:25
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno Signor Conte, abito in Lombardia e come tanti altri mi trovo in una situazione difficile. Ho a casa quella che si definisce paziente a rischio con gravi patologie pregresse ed una mina vagante che è mio marito che lavora in un negozio come dipendente. Le chiedo con il cuore in mano di chiudere tutto perché senza il suo là, i responsabili di mio marito non chiuderanno mai i negozi ed io mi trovo in uno stato d'ansia continuo. La prego Signor Conte... lo faccia per il bene di tutti coloro che si trovano nella mia situazione. Grazie
Da: Manola Gaffuri
Mercoledì 11 marzo 2020 09:57:32
Per: Mario Giordano
A cosa sto pensando??? Beh sto pensando che tutti i vip ci stanno chiedendo di stare a casa sul divano e di giocare a monopoli o di guardare dei film o di leggere libri o... ma lo fanno giustamente dalla loro casa magari di 10 vani con vasca idromassaggio e quant’altro. Sono comunque da ammirare e non da invidiare anzi.
Vorrei vedere su #iorestoacasa magari un cittadino normale, uno che deve uscire di casa per sopravvivere e che se chiude l’attività (che sia di ristorazione o di generi diversi) si ritroverà a breve senza mezzi economici (o magari vista la situazione nel nostro paese era già in crisi), uno che vive in un monolocale o in una casa normale, un appartamento, che si preoccupa di come pagherà l’affitto/mutuo, le bollette di luce e gas, le cartelle esattoriali, gli F24, se possibile il Wi-Fi per consentire ai figli di poter studiare da casa (sempre che abbiano un pc).
Per sconfiggere il nemico coronavirus è necessaria la tranquillità dei cittadini, che devono essere rassicurati che stando a casa, sia un castello o un monolocale, non dovranno preoccuparsi della sopravvivenza della propria famiglia e che passata la tempesta tornerà il sereno.
Premesso tutto ciò sono certo che resteremo a casa e che solo pochi ignoranti continueranno a fregarsene ma gli stessi saranno arginati e portati a miti consigli.
Ringrazio tutti i medici infermieri e oss le forze dell’ordine la protezione civile e quanti si adoperano per vincere questa guerra.
Ringrazio i mass media per darci informazione e per chiarire le stesse, vorrei solo intervistassero e chiedessero anche l’opinione di persone comuni.
Prego Dio che ci protegga e ci faccia vincere questa guerra al più presto.
Buona giornata!
Da: Andrea Pier Paolo Calova
Mercoledì 11 marzo 2020 09:56:48
Per: Massimo Gramellini
Gent. mo
vorrei condividere con Lei una mia riflessione non mi interessa pubblicarla solo chiacchierare con una persona che stimo per la sua intellingenza emotiva e per la sensibilità verso le persone.
Cronaca di vita ai tempi del Coronavirus
Mercoledì, 11 Marzo
M sveglio alle 6. 30 come ogni mattina, per un attimo non ricordo nemmeno che giorno sia, da quando siamo in isolamento, a volte, faccio fatica, nei primi momenti del risveglio, a collocarmi nello spazio e nel tempo. E’ come se vivessimo in una bolla, dove tutto è sospeso, anche il respiro, pregando che la “spada di Damocle” che abbiamo, non cada sulla testa... nostra... e di chiunque altro... sì perchè questa che è capitata è una cosa che non si dovrebbe augurare nemmeno al peggiore dei nemici. Poi ricordo, è Mercoledì, è giorno di mercato nella città dove vivo, ricordo di aver finito la frutta, pensavo di prenderla giovedì al supermercato, giorno in cui di solito faccio la spesa settimanale. Però ricordo anche che dovremmo uscire solo per reali necessità, evitando comunque il luoghi affollati, e mi dico che posso aspettare domani a prendere la frutta. Ma di nuovo penso, la bancarella della frutta è proprio sotto casa, non devo fare molta strada e, se scendo subito, ci sarà ancora poca gente in giro. Allora mi preparo, guardo prima dalla finestra, per controllare che ci sia la solita bancarella, che l’ambulante abbia avuto la salute, per prima, ma anche il coraggio di esporsi, di portare avanti il suo lavoro, la sua vita, quella dei suoi famigliari, con dignità e responsabilità. Lo vedo, e vedo anche alle finestre, molti dei miei vicini, che hanno avuto il mio stesso pensiero. Mi decido, esco. Nella via le solite bancarelle. Di nuovo mi coglie un pensiero di solidarietà per queste persone, che non possono permettersi di ignorare il virus, ma nemmeno la responsabilità della propria vita e di quella delle persone a loro care. Distanziati tra loro (la distanza imposta dalle disposizioni governative), un gruppo di ambulanti che chiacchiera, cercando di confortarsi a vicenda, nella desolazione dell’uragano che ci ha colpiti. Li guardo e tacciono, guardandomi preoccupati. Non capiscono se sono un cliente, un ambulante o un esponente dell’Autorità che controlla l’applicazione della legge. Sorrido loro, sorrido con gli occhi e con il cuore, e loro immediatamente, ricambiano, nello stesso identico modo. Per un attimo siamo tutti uguali. Essere umani smarriti, cui basta uno sguardo, un sorriso, per sentirsi confortati, accolti, incoraggiati ad affrontare la giornata al meglio delle proprie forze e capacità. Saluto, mi scuso per averli interrotti, e chiedo di poter acquistare al banco frutta. Alle mie spalle, alcuni vicini, cominciano a fare capolino, aspettando pazientemente e diligentemente distanzati, dietro il cancello di ingresso del condominio dove abitiamo, il loro turno. Il fruttivendolo è estremamente cortese e premuroso, come sempre, ma questa volta, entrambi, sembriamo percepire qualcosa in più. La felicità di un ritrovato contatto umano, seppure breve e per motivi professionali. Il sollievo di poter condividere una preoccupazione, la consapevolezza di non essere soli in questa battaglia, la speranza/certezza di farcela insieme. Terminato l’acquisto, rientro, lasciando il passo, distanziata, alla prima vicina in fila dietro di me (una arzilla signora di più di 90 anni), che, ricambiando il mio saluto e sorriso, si avvia verso i suoi acquisti. Passando mi dice “t’è già fà? Brava tusa! Mi nanca la facia mi sun lavà! ” e ridiamo insieme a tutta la fila.
Ed ecco che, ancora una volta, un piccolo banale gesto/attività quotidiana ti riconcilia con la vita, per quanto complicata possa essere, e con il brutto periodo che stiamo attraversando. E ti fa pensare che, finchè manteniamo tutti la calma, la fiducia e la speranza, ce la possiamo fare... CE LA FAREMO! !
😊
Da: Paola Pezzani
Mercoledì 11 marzo 2020 09:52:17
Per: Lilli Gruber
Il 5 Marzo scorso scrivevo: mascherine per tutti. Hanno continuato a ribadire la loro inutilità. Solo adesso che l'epidemia sta imperversando indisturbata gli "scienziati" riconoscono che le mascherine SERVONO e arrivano perfino a raccomandarle o ad insegnare come si possono fare a casa.. Qundo l'ho detto io, sono stata trattata da visionaria. Come ben dice il proverbio: meglio tardi che mai!
Da: Anna
Mercoledì 11 marzo 2020 09:46:32
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno Presidente,
So che state lavorando per il bene del paese e so che una chiusura di 15 gg porta a conseguenze economiche gravi, ma lavorare alternando le forze non può garantire una maniera uniforme come lavorare a pieno ritmo.
Io ho una micro azienda e parlo da titolare quindi con conseguenze forse anche personali, ma mi sento di appoggiare la chiusura TOTALE x evitare strascichi peggiori
Le Risorse da mettere in campo sono tante ma esempio il soldi x il gioco tipo enalotto e simili???
Lei ha sicuramente il modo per trovare tutte le risorse possibili
Confido nel vostro lavoro e grazie x tutto quello che state facendo
Paola Bosco
Da: Paola Bosco
Mercoledì 11 marzo 2020 09:45:01
Per: Enrico Mentana
Buongiorno. Da ieri sto cercando di lanciare un messaggio che ritengo importante. Pertanto vorrei che mi aiutasse, visto il suo interessamento riguardo il coronavirus.
Fino a cinque anni fa, sono stata una paziente del Reparto di Ematologia di Perugia, e sono guarita da un cancro al sangue molto aggressivo, grazie alle chemioterapie ed a tre trapianti di midollo osseo. A me ed a tutti i pazienti oncologici è stato sempre raccomandato, oltre a lavare le mani ed a evitare i posti affollati, l'utilizzo delle mascherine chirurgiche, per evitare qualsiasi virus che avrebbe potuto ucciderci o darci grossi problemi di salute.
Grazie anche a queste raccomandazioni, tanti malati di cancro guariscono.
Pertanto vorrei che, insieme ai messaggi sul non uscire di casa, lavarsi le mani eccetera, venisse incentivato l'utilizzo delle mascherine, per tutti i cittadini che devono comunque lavorare e quindi non possono stare sul divano, compresi i giornalisti e la classe politica. Naturalmente andrebbe spiegato come utilizzare le mascherine e come toglierle per far sì che il loro uso non sia controproducente.
Nel sito del Ministero della Salute viene spiegato come utilizzarle e c'è scritto che si tratta di dispositivi utili, se utilizzati insieme al lavaggio delle mani.
Rispetto alla Cina però salta all'occhio, guardando qualsiasi telegiornale, che lì la mascherina è stata utilizzata sempre, mentre in Italia ed in Europa se ne fa tranquillamente a meno.
Ho il sospetto, purtroppo, che i mass media e la classe politica non abbiano inserito questa misura non perchè poco efficace, ma perchè non ci sono mascherine per tutti.
Si parla di distanza minima di un metro che è difficile da gestire, e si dice che le mascherine servono solo a chi ha già i sintomi, per non trasmettere il virus.
Ma non è così, la mascherina chirurgica riduce il rischio di infettarsi, ed anche se lo riducesse di poco, deve essere impiegata su larga scala.
Le farmacie della mia città, Perugia, mi hanno riferito che non ce ne sono, da giorni.
Allora mi sento in dovere di chiedere questo, di risolvere la situazione con la produzione delle mascherine, gestendole in modo che tutti i lavoratori le possano utilizzare.
Se è vero che il modello cinese è da copiare, per uscirne, guardiamo loro ed adeguiamoci, le mascherine servono, insieme a tutte le altre raccomandazioni e dobbiamo produrle.
La ringrazio e la prego di far passare questo messaggio.
Con immensa stima, la saluto.
Anna Maria Pecchioli.
Da: Anna Maria Pecchioli
Mercoledì 11 marzo 2020 09:45:00
Per: Giuseppe Conte
Vista la situazione economica chiedo se non sia possibile rinviare il pagamento delle rate delle cartelle esattoriali
Distinti saluti
Dott Esposito Giuseppe
Da: Giuseppe Esposito
Mercoledì 11 marzo 2020 09:43:12
Per: Mario Giordano
Ciao Mario
sono un emigrato Calabrese emigrato in Svizzera da 50 anni. ti scrivo questa lettera sperando che non sia destinata alla cestinazione, anzi mi aspetto che tu la renda publica.
Vorrei ricordare che i costi della politica italiana secondo studi accreditati costa 23/25 miliardi di euro, circa 750 euro all'anno per cittadino.
Per mantenere il parlamento delle due camaere un italiano paga 25 euro all'anno, un Britannico ne paga 3. 75 un Statunitense 3. 90, un Francese 7. 74, uno spagnolo 1, 80
Ora o mai più abbiamo la possibilità di riemergere dalla fogna in cui ci hanno cacciato decenni di sporca politica, venditori di fumo che per arricchirsi hanno venduto anche la nostra dignità.
Politici corrotti che invece di rispolverare il senzo civico di ognuno di noi, hanno moltiplicato regole e sanzioni per aumentare il loro conto in banca. Politici che non sanno il vero significato della parola PATRIOTTISMO.
Il patriottismo vuol dire devozione, amore e fedeltà per la propria patria.
Tra breve saremo chiamati a farci un esame di coscenza, dobbiamo tutti assieme resettare la nostra mente e cancellare tutto il male che ci é stato fatto e aumentare il senzo civico in ognuno di noi.
Riprendiamoci il nostro paese, dimostriamo a tutto il mondo che l'Italia é stata la culla della civiltà, facciamo vedere a tutti che l'Italia ha le più belle montagne al mondo, una costa e un mare stupendo, abbiamo laghi, fiumi colline e pianure, alberi e frutti di tutti i tipi, abbiamo un territorio adatto a ogni tipo di agricoltura, abbiamo una cultura storica millenaria, opere d'arte, musei, chiese, una cucina unica al mondo, il buon Dio ci ha regalato un paradiso ma una classe politica in pochi decenni ha ridotto l'Italia lo zerbino del mondo. Dove é finito il made in Italy che tutti ci invidiavano. Ogni italiano una volta nella vita dovrebbe fare un viaggio da nord a sud e ammirare i paesaggi che ci circondano, altri li possono vedere in cartolina. Cari Italiani ricordatevi che mai occhi umani vedranno tante bellezze tutte assieme.
Le troppe sofferenze che ci hanno imposto hanno creato un egosimo in tutti noi, nelle difficoltà ognuno ha pensato a se stesso e alle proprie famiglie, ora nonostante il dolore che ci sta crenado il coronavirus, tutti ma proprio tutti abbiamo la l'opportunità e possibilità di risvegliare le nostre coscenze, possiamo e dobbiamo riprenderci la nostra amata ITALIA.
Ricordiamo al mondo che l'Italia ha secoli di storia che é stata la culla di cività e conoscenza nel mondo.
Molti paesi ci trattano da appestati, paesi come il Marocco che chiude all'italia dimenticandosi che le nostre spiagge, centri storci, luoghi di culto, porti stazioni e altro sono stati invasi dai loro venditori ambulanti. quando avremo ripreso la nostra Italia ci ricorderemo si ci ricorderemo.
Caro Mario tu sei sicuramente uno dei pochi che può dare visibilità a questa mia lettera. mi piacerebbe che tu la leggessi a fuori dal coro a (Meloni o Salvini) finisco ricordandoti che sei uno dei migliori giornalisti Italiani e un giorno mi piacerebbe incontrarti.
PS non cestinarla
grazie e buon lavoro
Da: Vincenzo Ceraudo
Mercoledì 11 marzo 2020 09:43:08
Per: Mario Giordano
Appassionato della trasmissione. nella situazione in cui ci troviamo (coronavirus) sono curioso di sapere CHE FINE HANNO FATTO TUTTI I CLANDESTINI o CLOSHARD in questi giorni ? si vedono citta vuote dove prima erano invase da clandestini e spacciatori, Possibile che siano spariti tutti, GrAZIE
Da: Anto Squillante
Mario Giordano
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Oreste Agosto