Ultimi commenti alle biografie - pagina 3658

Martedì 10 marzo 2020 11:07:38 Per: Mario Giordano

Buongiorno vorrei esporre il mio problema nella speranza di un vostro riscontro
Sono un’ assistente amministrativo che lavora presso una scuola e desidero sapere il perché noi dobbiamo andare a lavorare siamo immuni al coronavirus??? Siamo carne da macello e il governo non ci protegge per nulla e non è giusto
Spero possiate dare voce al mio problema
Grazie

Da: Lucia

Martedì 10 marzo 2020 11:00:33 Per: Mario Giordano

All'indomani dell'annuncio di Conte, che vieta ogni nostra attività quotidiana, tra gli italiani brava gente dilaga la psicosi. Sono d'accordo con Sgarbi e con lo psichiatra che ha evidenziato come tra poco si scatenerà l'effetto boomerang come la rivolta nelle carceri. In alcuni esercizi commerciali, la gente forse più civile osserva scrupolosamente le distanze di sicurezza, ma ci sono le eccezioni. Trovandomi questa mattina, nelle prime ore, all'ingresso di un Risparmio Casa di Roma, ho visto stazionare all'entrata un "gorilla", una persona in attesa prima di me, ed altre due che, provenendo evidentemente dalla parte opposta della strada, parlottavano tra loro come se fossero lì per ben altro. Non ho impiegato molto tempo a capire che si stava adottando il sistema di far entrare una persona alla volta. Premetto che nessuna delle persone in attesa era munita di mascherina, al più di sciarpa avvoltolata tra naso e bocca. Io ero l'unica ad indossarla, ma per puro, drammatico caso. Mi erano infatti avanzate dall'epoca in cui assistevo in ospedale mia madre malata terminale di cancro, non volendo aggiungere alle sue tribolazioni anche altre complicazioni. Uscita la persona prima di me, sono entrata io per soli pochi minuti non dovendo fare una grossa spesa. Ma, al momento di uscire dall'esercizio commerciale, e fatta eccezione per la signorina alla cassa che ha preso le mie difese, per poco non vengo aggredita da una donna che sosteneva fossi passata avanti a tutta una coda che intanto si era formata, e che certamente al mio arrivo non c'era, altrimenti l'avrei vista. Sono stata ricoperta d'improperi e di "si vergogni" dalla stessa, che continuava ad urlare invettive al mio indirizzo nonostante tutti gli altri stessero zitti... Ho tentato di controbattere che non è mio costume fare la furba e passare avanti agli altri ma, ciò che più mi ha indignata, è stato l'atteggiamento di un commesso che, anziché sedare, com'era suo dovere, la "rivolta", è uscito in strada dando man forte alla signora e accusandomi quasi fossi un untore. Ho replicato affermando che non si tratta così la gente e che esigevo il rispetto dovuto alla mia età, ma costui (l'italiano, fin dal tempo del fascismo, quando indossa una divisa anche virtuale si sente investito di chissà quale autorità che pure non gli compete) cui evidentemente la mia faccia non piace (anche in altre occasioni si è dimostrato quantomeno sgarbato) è rimasto sordo alle mie ragioni. Ho allora replicato, prima di allontanarmi, che anziché l'epidemia almeno qui a Roma stava dilagando la psicosi, e al tizio ho fatto notare che sarebbe stato opportuno, anziché bacchettare la gente, mettere una macchinetta con i numeretti, quelli che normalmente si usano per evitare appunto litigi quando si fa la coda. Sono riuscita a tacitarlo, perché evidentemente l'ho colto in fallo. Ma ora, nel mio piccolo, mi domando: se tutti avessimo indossato le mascherine, e non soltanto io (che evidentemente sono stata verbalmente aggredita per pura rabbia), non pensate che TUTTI saremmo potuti andare in giro in modo più rilassato, anche tenendo conto delle regole di sicurezza? Stamattina leggo sui giornali che il picco dell'epidemia lo avremo tra una settimana, e considerato che TUTTO è chiuso per virus, considerato che dobbiamo pur uscire di casa per provvedere alle nostre inevitabili impellenze quotidiane, a meno che la protezione civile non s'incarichi di lasciare a tutta la popolazione la spesa, le medicine, ecc. fuori la porta, ed i medici non vengano a domicilio per visite e terapie, anziché fare proclami non seguiti poi da misure CONCRETE - APPROVIGIONAMENTO E DISTRIBUZIONE A TUTTA LA POPOLAZIONE DI MASCHERINE - non sarebbe il caso di darsi una calmata, agire in conformità a quello che sta facendo anche il resto dell'Europa, tacitando in tal modo gli animi? Io temo che, tempo pochi giorni e, tra la forzata clausura e il panico che dilaga a macchia d'olio, assisteremo a gente che viene alle mani come accadde a Milano al tempo della peste, per procurarsi una pagnotta. Grazie, mi auguro che qualcuno mi ascolti.

Da: Roberta

Martedì 10 marzo 2020 10:58:34 Per: Myrta Merlino

OZONOTERAPIA CONTRO CORONAVIRUS

Buongiorno,
mi chiamo Pierangela Giustetto, sono un fisico ed ho lavorato presso l'Università di Torino e sto collaborando ad un progetto Horizon al San Raffaele di Milano.

Vi prego di considerare l'ozonoterapia per combattere il coronavirus;
in altri paesi europei è molto più utilizzata che non in Italia.

L'ozono è molto efficace nell'abbassare il fattore infiammatorio.
Ho lavorato personalmente e pubblicato dei lavori scientifici sulla cura dei tumori con ozono.
Non vuole essere nè la totale soluzione, ma aiuterebbe tantissimo.

Si utilizza direttamente sul Paziente e per sanificare gli ambienti.
Vi prego, provatelo, non ha controindicazioni.

SIOOT – Prof. Franzini

https://www. insalutenews. it/in-salute/lozono-inattiva-i-virus-e-li-distrugge-fisicamente-lappello-sioot-per-limitare-la-diffusione-del-coronavirus/

cari saluti

(https://scholar. google. it/citations? hl=it&user=gTY451wAAAJ&view_op=list_works&authuser=2&sortby=pubdate).

Da: Giustetto Pierangela

Martedì 10 marzo 2020 10:54:44 Per: Giuseppe Conte

Egregio signor Giuseppe Conte, sono un’atleta professionista che gioca nel centro Italia.. le nuove norme decretano di rimanere a casa, salvo per spostamenti lavorativi.
Volevo sapere se noi atleti eravamo considerati tali, per non infrangere nessun tipo di legge.
Inoltre avendo un partner che ha effettuato uno spostamento nel pomeriggio del 7 marzo per via delle ferie forzate, vorrei sapere se deve rientrare immediatamente o può rientrare la domenica seguente, appunto perché lunedì 16 marzo, ricomincerebbe a lavorare.
Sono pienamente d’accordo con le nuove regole in atto, ma siccome cambiano ogni giorno, non si ha il tempo di capire se si sta sbagliando o meno.
Nel dubbio rimango nell’appartamento in cui mi trovo fino a nuovo ordine.

Distinti saluti

Da: Joelle

Martedì 10 marzo 2020 10:54:25 Per: Matteo Salvini

Buongiorno Salvini, sono un libero professionista della provincia di Reggio Emilia. So che oggi è previsto un incontro con la maggioranza.
La situazione dalle nostre parti non è assolutamente cambiata per quanto riguarda gli assemblamenti di persone in ambito lavorativo. Cosa vuole dire Conte quando afferma: "L'Italia si ferma, sono consentite solo alcune eccezioni come comprovate esigenze lavorative... "???
Non so altrove, ma dalle mie parti andare a lavorare non è un'eccezione ma la normalità. Io mi sposto quotidianamente dalla mia provincia a Maranello per lavoro e le garantisco che questa mattina nel comprensorio ceramico di Sassuolo c'era lo stesso traffico di un mese fa, sono a casa solo insegnanti e ragazzi. A pranzo saranno piene le mense aziendali, le ditte sono piene di lavoratori a contatto, nei cantieri (che è il mio ambito) la stessa cosa.
La supplico, Matteo, a nome mio e della mia famiglia di battersi affinchè il governo provveda a fare stare tutti a casa, indistinatamente: lo dico contro il mio interesse economico, visto che sono una partita IVA, ma a favore dell'interesse della salute di tutti noi.
Grazie, un caro saluto!
Mauro Gazzotti

Da: Mauro Gazzotti

Martedì 10 marzo 2020 10:52:48 Per: Giuseppe Conte

Gentile presidente Conte,
la prego, faccia fermare tutte le attività in Italia, non solo le scuole o gli uffici pubblici, altrimenti il virus non si fermerà. Tutti hanno il diritto di preservare se stessi e gli altri. In Cina hanno fermato tutto per varie settimane. Tranne ospedali e aziende correlate alla salute. Obblighi tutti ad andate in "ferie" o in "permessi" perché se tutti staranno a casa si riuscirà a rallentare il contagio. La situazione è gravissima.
È inutile che io e mio figlio minore siamo chiusi in casa se mio marito e i miei due figli maggiori continuano ad andare a lavorare e ci possono contaggiare. È inutile che io lavi con il cloro i pavimenti e le superfici se loro comunque tornano dall'ufficio, dal camion o dalla serra dove lavorano ogni giorno a contatto con altre decine di persone.
La nostra chiesa annuncia con le campane morti ogni giorno.
Per favore fermi l'Italia per un po'. Tutta.
La ringrazio
Moira Scarabello.

Da: Moira Scarabello

Martedì 10 marzo 2020 10:48:47 Per: Luca Zaia

Buon Giorno Signor Presidente
ho letto in alcuni giornali tedeschi che prendendo spunto da quanto fatto a Vò Euganeo stanno lanciando un attacco al virus nel nord westfalia - chiamato appunto operazione "Vò", due norme semplici per un mese:
- obbligo di mascherine in luoghi pubblici e aperti al pubblico;
- tamponi massivi alla popolazione - anche con presidi locali restando in macchina - con obbligo di isolamento (il contagio è portato dagli asintomatici)
La ringrazio se dedicherà di prendere in considerazione questa mia umile mail.

Da: Giovanni

Martedì 10 marzo 2020 10:42:02 Per: Bianca Berlinguer

Gent. ma Dr. ssa Bianca Berlinguer,

intendo inoltrarLe il mio intervento di inizio seduta di ieri in Consiglio Comunale a Bologna inerente il Covid 19 e gli inutili "ringraziamenti di rito" da parte di certi politici ai sanitari.

Cordiali saluti
Dr. ssa Mirka Cocconcelli
Chirurgo ortopedico
Bologna (zona rossa!!!)

Pubblicato su Agen parl... agenzia parlamento Italiano

https://agenparl. eu/consiglio-comunale-lintervento-dinizio-seduta-della-consigliera-mirka-cocconcelli/

Data: 09/03/2020 15:24
Oggetto: Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Comune di Bologna - Ufficio Stampa
09 marzo 2020
Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

"Lettera aperta ai politici ed ai cittadini".
In questi giorni ho avuto modo di condividere con numerosi colleghi di varie specialità e di diverse Regioni alcune considerazioni riguardo i 'falsi ringraziamenti' e la solidarietà di rito espressa da numerosi politici italiani. Quegli stessi politici che, all'inizio di questa emergenza, dopo aver insultato i medici di Codogno ed altri colleghi di ospedali Veneti, accusandoli ingiustamente di non aver rispettato i protocolli governativi, ora si affannano a sperticate lodi, guardacaso sempre in favore di telecamere.
A certi politici vorremmo dire: 'Risparmiateci le banalità ed una insulsa diarrea verbale e stitichezza concettuale' (come affermava Marco Tullio Cicerone).
Fino a ieri, politici ed economisti ci insegnavano che, per impellenti esigenze di riduzione del debito pubblico, si dovevano chiudere reparti, ospedali, bloccare le assunzioni quando, nonostante queste cure draconiane, il debito aumentava a dismisura.
Dopo decenni di politica sanitaria scellerata basata esclusivamente sui tagli, solo ora certi politici si accorgono che mancano posti letto, mancano macchinari, manca personale sanitario?
Ora, in virtù di quelle scelte bislacche, l’Italia ha 3. 4 posti letto per mille abitanti ampiamente sotto la soglia per una assistenza adeguata.
Avete bloccato i concorsi medici specialistici per dieci/quindici anni e, quando vi siete resi conto che il Medico non è più una professione ambita per vari motivi (retribuzioni inadeguate all’impegno, alle responsabilità ed ai rischi professionali; inadeguata tutela sociale prima ancora che legale degli operatori sanitari, ecc.),
che molti di noi preferiscono migrare all’estero e che i concorsi per ricoprire i posti vacanti nei Pronto soccorso vanno deserti, ora cosa fate?
Correte ai ripari, con qualche insulso mezzuccio, cercando di migliorare il contratto di lavoro, dopo che per decenni avete favorito la cultura del precariato e dello sfruttamento intensivo della professione sanitaria (medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio, farmacisti, biologi) e ci avete trattato e umiliato come tanti servi della gleba, a cui tutto può essere imposto (turni massacranti, mancato riposo, ferie non godute).
Avete seminato vento ed ora raccogliete tempesta.
Confidiamo che i cittadini capiscano finalmente a chi imputare la responsabilità di questa drammatica situazione e che il sistema sanitario nazionale si è retto solo ed esclusivamente grazie all’abnegazione del personale sanitario.
Ai cittadini italiani che oggi si associano ai ringraziamenti dei politici, vogliamo invece ricordare che noi siamo sempre gli stessi che vengono aggrediti nei vari pronto soccorso italici.
Siamo sempre gli stessi che alcuni 'pennivendoli' sbattono inesorabilmente in prima pagina, per qualsiasi motivo, giudicandoli colpevoli, ancora prima di conoscere la dinamica dei fatti.
Siamo sempre gli stessi che vengono denigrati perché non adeguatamente aggiornati, mentre voi cittadini avete studiato alla autorevole 'Google University'.
Siamo sempre gli stessi a cui distruggete le ambulanze perché, a vostro parere, siamo arrivati in ritardo.
Siamo sempre gli stessi che vengono uccisi di notte davanti all’ingresso di un ambulatorio o stuprate durante un turno di Guardia medica, in un paese sperduto dell'entroterra.
A tutti voi, politici e cittadini chiedo: perché e soprattutto per cosa ci ringraziate ? Forse perché nessuno di voi sarebbe disposto a fare quello che noi facciamo, per libera scelta, quotidianamente?
Ci ringraziate perché oggi avete paura, paura di ammalarvi e non essere curati, paura di morire senza assistenza, paura di non trovare un letto in una terapia intensiva, di non trovare un anestesista, uno pneumologo, un internista?
Una volta spenti i riflettori e calato il sipario di questa sventurata ribalta epidemica, quello che auspicheremmo è unicamente un minimo di rispetto per noi sanitari e per la nostra professione; non falsi ringraziamenti o solidarietà di rito, ma solo rispetto e comprensione.
Comprendeteci e rispettateci, questo basterebbe per farci capire che avete capito".

Da: Dr.Ssa Mirka Cocconcelli

Martedì 10 marzo 2020 10:30:45 Per: Mario Giordano

A proposito del sistema sanitario nazionale (migliore al mondo, e anche il più costoso da noi pagato malgrado le lunghe attese) i nostri scienziati hanno stabilito che in caso di esubero di casi da sottoporre a respirazione automatica, saranno esclusi i casi con meno probabilità di vita, cioè i più anziani.
In parole povere la vita di un'anziano costerebbe tra i 4000 ed i 5000 EURO, tale è il costo di un respiratore automatico, in questo caso, meglio evitare la spesa e lasciare morire un essere umano è quanto hanno stabilito i nostri Soloni.
Ho fatto una piccola indagine, è possibile acquistare on-line un notevole numero di respiratori automatici, e pare assurdo che si voglia risparmiare una spesa irrisoria al costo di 5000 EURO per vita umana, visto i miliardi stanziati per fronteggiare il virus.
Lascio a voi le considerazioni in merito.
Congratulazioni per i vostri interventi fuori dal coro.
Cordiali saluti. Marco Repetto

Da: Repetto Marco

Martedì 10 marzo 2020 10:28:56 Per: Giuseppe Conte

Egregio Presidente, apprezzo il lavoro svolto sino ad oggi, ma credo siano necessarie misure ancora piu' restrittive, lo dico da artigiano, con tutte le conseguenze del caso, la prego chiuda tutto!

Da: Paola Tumminello