Ultimi commenti alle biografie - pagina 3656
Martedì 10 marzo 2020 13:18:05
Per: Matteo Salvini
Per la Dott. ssa Mirka,
Sono veramente dispiaciuta per quanto ha dichiarato, ma non tutti i cittadini sono irriconoscenti all’operato di molti medici e infermieri che si prodigano tutti i santi giorni al proprio lavoro con fedeltà e determinazione. Pochi giorni or sono ho appunto scritto che devono essere pagate meglio certe professioni e diminuire di parecchio certi stipendi d’oro a ciarlatani e incompetenti. Sono d’accordo con Lei che la cattiveria di distruggere ciò che serve a tutti è solo questione di pura ignoranza e bestialità. Per quanto mi riguarda chi distrugge dovrebbe essere messo a lavorare gratuitamente sino a ripagare i danni fatti, purtroppo invece in questa Nazione chi distrugge e rovina la vita agli altri ha premi e permessi speciali e non solo ! Hanno lasciato la libertà di sporcare, distruggere le cose altrui e dei cittadini che a fatica pagano le tasse per avere più servizi tuttavia, questi animali vengono troppo giustificati con la solita parolina magica “ poverino “. Bisogna cambiare le cose ed avere la consapevolezza che i delinquenti vanno puniti severamente anche se minorenni. Sopportare vuol dire concedere invece punire vuol dire educare.
I miei migliori saluti
Nadia
Da: Nadia
Martedì 10 marzo 2020 13:01:52
Per: Giuseppe Conte
Egregio Presidente del consiglio,
Le scrivo dal comune di Saronno in provincia di Varese.
D'accordo con le misure prese, anzi farei di più vista la poca auto disciplina di tanti... le chiedo se non sia meglio chiudere tutto, e vietare anche i mercati settimanali che qui da noi è stato interrotto solo la prima settimana? ! ? e molto probabilmente anche domani ci sarà nonostante le nuove ordinanze.
Se non ci si può spostare da un comune all'altro, e il mercato di Saronno ha un utenza limitrofa esagerata, in quanto prima cittadina di tanti altri paesi attorno... non sarebbe meglio evitarlo? data la poca sensibilità, egoismo e inciviltà comune?
La ringrazio e le auguro, come a tutti noi, di uscirne presto vincenti!
Io resto a casa.
Cordialmente,
Sonia Varretta
Da: Sonia Varretta
Martedì 10 marzo 2020 12:38:58
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno signor Presidente. Sono una commerciante di Cirié in provincia di Torino. Vista l'attuale situazione in cui ci troviamo vorrei chiederle se fosse possibile che anche i proprietari dei locali fossero più comprensibili perché se non si lavora non si riesce a pagare l'affitto ma sembra che queste richieste i proprietari le ignorino. Io come tanti non so proprio come fare non ho fondi da poter utilizzare per sopperire a questo e rischio lo sfratto. Nell'azienda di mio figlio siamo in tre e non abbiamo altre entrate... Sono davvero disperata aiutateci anche i questo senso se potete. Chiedo scusa se non sono stata molto chiara nello spiegare la nostra situazione. Aiutateci. Cordiali saluti. Giovanna catino
Da: Giovanna Catino
Martedì 10 marzo 2020 12:35:43
Per: Matteo Salvini
Gent. mo Matteo,
intendo inoltrarLe il mio intervento di inizio seduta di ieri in Consiglio Comunale a Bologna inerente il Covid 19 e gli inutili "ringraziamenti di rito" da parte di certi politici ai sanitari.
Cordiali saluti
Dr. ssa Mirka Cocconcelli
Chirurgo ortopedico
Bologna (zona rossa!!!)
Pubblicato su Agen parl... agenzia parlamento Italiano
https://agenparl. eu/consiglio-comunale-lintervento-dinizio-seduta-della-consigliera-mirka-cocconcelli/
Data: 09/03/2020 15:24
Oggetto: Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli
Comune di Bologna - Ufficio Stampa
09 marzo 2020
Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli Lega
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli
"Lettera aperta ai politici ed ai cittadini".
In questi giorni ho avuto modo di condividere con numerosi colleghi di varie specialità e di diverse Regioni alcune considerazioni riguardo i 'falsi ringraziamenti' e la solidarietà di rito espressa da numerosi politici italiani. Quegli stessi politici che, all'inizio di questa emergenza, dopo aver insultato i medici di Codogno ed altri colleghi di ospedali Veneti, accusandoli ingiustamente di non aver rispettato i protocolli governativi, ora si affannano a sperticate lodi, guardacaso sempre in favore di telecamere.
A certi politici vorremmo dire: 'Risparmiateci le banalità ed una insulsa diarrea verbale e stitichezza concettuale' (come affermava Marco Tullio Cicerone).
Fino a ieri, politici ed economisti ci insegnavano che, per impellenti esigenze di riduzione del debito pubblico, si dovevano chiudere reparti, ospedali, bloccare le assunzioni quando, nonostante queste cure draconiane, il debito aumentava a dismisura.
Dopo decenni di politica sanitaria scellerata basata esclusivamente sui tagli, solo ora certi politici si accorgono che mancano posti letto, mancano macchinari, manca personale sanitario?
Ora, in virtù di quelle scelte bislacche, l’Italia ha 3. 4 posti letto per mille abitanti ampiamente sotto la soglia per una assistenza adeguata.
Avete bloccato i concorsi medici specialistici per dieci/quindici anni e, quando vi siete resi conto che il Medico non è più una professione ambita per vari motivi (retribuzioni inadeguate all’impegno, alle responsabilità ed ai rischi professionali; inadeguata tutela sociale prima ancora che legale degli operatori sanitari, ecc.),
che molti di noi preferiscono migrare all’estero e che i concorsi per ricoprire i posti vacanti nei Pronto soccorso vanno deserti, ora cosa fate?
Correte ai ripari, con qualche insulso mezzuccio, cercando di migliorare il contratto di lavoro, dopo che per decenni avete favorito la cultura del precariato e dello sfruttamento intensivo della professione sanitaria (medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio, farmacisti, biologi) e ci avete trattato e umiliato come tanti servi della gleba, a cui tutto può essere imposto (turni massacranti, mancato riposo, ferie non godute).
Avete seminato vento ed ora raccogliete tempesta.
Confidiamo che i cittadini capiscano finalmente a chi imputare la responsabilità di questa drammatica situazione e che il sistema sanitario nazionale si è retto solo ed esclusivamente grazie all’abnegazione del personale sanitario.
Ai cittadini italiani che oggi si associano ai ringraziamenti dei politici, vogliamo invece ricordare che noi siamo sempre gli stessi che vengono aggrediti nei vari pronto soccorso italici.
Siamo sempre gli stessi che alcuni 'pennivendoli' sbattono inesorabilmente in prima pagina, per qualsiasi motivo, giudicandoli colpevoli, ancora prima di conoscere la dinamica dei fatti.
Siamo sempre gli stessi che vengono denigrati perché non adeguatamente aggiornati, mentre voi cittadini avete studiato alla autorevole 'Google University'.
Siamo sempre gli stessi a cui distruggete le ambulanze perché, a vostro parere, siamo arrivati in ritardo.
Siamo sempre gli stessi che vengono uccisi di notte davanti all’ingresso di un ambulatorio o stuprate durante un turno di Guardia medica, in un paese sperduto dell'entroterra.
A tutti voi, politici e cittadini chiedo: perché e soprattutto per cosa ci ringraziate ? Forse perché nessuno di voi sarebbe disposto a fare quello che noi facciamo, per libera scelta, quotidianamente?
Ci ringraziate perché oggi avete paura, paura di ammalarvi e non essere curati, paura di morire senza assistenza, paura di non trovare un letto in una terapia intensiva, di non trovare un anestesista, uno pneumologo, un internista?
Una volta spenti i riflettori e calato il sipario di questa sventurata ribalta epidemica, quello che auspicheremmo è unicamente un minimo di rispetto per noi sanitari e per la nostra professione; non falsi ringraziamenti o solidarietà di rito, ma solo rispetto e comprensione.
Comprendeteci e rispettateci, questo basterebbe per farci capire che avete capito".
Da: Dr.Ssa Mirka Cocconcelli
Martedì 10 marzo 2020 12:25:27
Per: Giuseppe Conte
Spettabile presidente del Consiglio, sono un lavoratore stagionale dipendente, cioè sono venti anni che lavoro nel settore del turismo come N. C. C. (noleggio con conducente) presso aziende a contratto lavorativo di sei/ sette mesi, dopo di che sono costretto a fare domanda all'INPS per la cosiddetta Naspi, e a malapena si riesce ad andare avanti per il periodo invernale, per poi aspettare la nuova assunzione per la prossima stagione lavorativa.
Detto questo vorrei chiedere, lei a emesso un decreto che riguarda tutti noi italiani, dichiarando e garantendo che chi ha un posto di lavoro non dovrà preoccuparsi, dovrà stare tranquillo perché continuerà a percepire il salario mensilmente, ma stare a casa e rispettare le regole da lei decretate.
La mia domanda è :::
io che ho lavorato nel 2019, licenziato a fine contratto, fatto richiesta di Naspi, percepita la stessa fino a febbraio adesso l'INPS non mi manda più nulla, IO COME DEVO VIVERE CON MOGLIE E FIGLI NON PERCEPENDO PIU NULLA DALL'INPS, ED IN PIU LE AZIENDE DI N. C. C. per la stagione 2020 NON ASSUMONO CAUSA CORAVIRUS, io lavoratore dipendente come faccio a pagare fitto casa, utenze e quant'altro ???
Si può richiedere all'INPS un ulteriore aiuto economico fino a nuove disposizioni a riguardo emergenza sanitaria causa corona virus ???
Lei può intervenire con un decreto che cauteli noi disoccupati fino a nuove assunzioni visto il prolungamento dell'emergenza sanitaria ???
Praticamente non posso essere assunto causa corona virus, il turismo e fermo, e non percepisco più nulla dall'INPS perché terminata.
Da: Maurizio
Martedì 10 marzo 2020 12:25:15
Per: Giuseppe Conte
Sig Presidente comprendo tutto, sono d'accordo sulle scelte fatte, ma rimane il problema di chi ha un bambino a casa dall asilo già da due settimane e ne dovrà affrontare altre 4. Trovata una ragazza che frequenta l'università e che era disposta a fare la baby sitter (nella ns provincia non si trovano neanche a peso d'oro) era fuori comune, ora con il divieto emesso, non è più disponibile- giustamente- Cosa dobbiamo fare... i nonni debbono rimanere in casa... il bambino di 3, 5 anni dove lo mettiamo... i genitori lavorano entrambi e non è possibile trasferire il lavoro a casa... questo benedetto decreto per le famiglie lo emetterete dopo che tutto sarà terminato... grazie
Da: Graziella Canovi
Martedì 10 marzo 2020 12:17:16
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno Presidente del Consiglio Conte. Volevo permettermi a chiedere se forse non sia il caso di far stare tutti in casa, poiché si è vero che la sospensione di molte attività tra scuola, sport e quelle di carattere religioso, portano meno gente in circolazione, ma ricordiamoci che c'è anche un'altra fetta di persone che comunque continuano ad andare a lavoro. Se queste persone nel momento in cui rientrano a casa dovessero essersi contagiate, oltre per loro, sarebbero anche un pericolo per il loro nucleo familiare. E quindi come si fa? Sicuramente è una scelta molto difficile quella di chiudere tutti ma forse è l'unica per contrastare la diffusione del virus. Meno circolazione di persone meglio potrebbe essere. Ovviamente questo non è possibile per i medici e le Forze dell'Ordine. Io abito in Calabria, e sappiamo bene che noi già viviamo in uno stato precario capisce che un'epidemia del genere ci butterà solo più giù. Sicuramente sono parole di una semplice cittadina preoccupata per la sua famiglia, i figli e le persone care. Spero che questo periodo diventi solo un ricordo lontano al più presto. La ringrazio per la sua gentile attenzione.
Da: Teresa Ferrise
Martedì 10 marzo 2020 12:16:29
Per: Mario Giordano
“COVID- 19: IL DECRETO PRESIDENZIALE DEL 9 MARZO BASATO SULLA DICHIARAZIONE DEL 30 GENNAIO DELL’OMS”
Il decreto del Presidente Conte della sera del 9 marzo, richiama soltanto la dichiarazione dell’organizzazione mondiale della sanità del 30 gennaio.
E’ passato circa un mese e mezzo dal 30 gennaio, perché solo ora si provvede con tale drastica misura?
Nel decreto di ieri, infatti, non v’è alcun ulteriore parere scientifico né tantomeno del costituito Comitato tecnico scientifico, da parte del Capo dipartimento della protezione civile, che suffraghi la “chiusura” dell’intero paese.
Il precedente decreto presidenziale dell’8 marzo, che riguarda la Regione Lombardia e le altre province del Veneto, Emilia- Romagna e Piemonte è basato sul parere del comitato tecnico scientifico del 7 marzo.
Di tale parere non è dato conoscere il contenuto eppure dovrebbe essere pubblico.
Quindi oggi sulla base del medesimo parere del 7 marzo, riguardante appunto le regioni del nord Italia, vengono estese le medesime misure a tutto il territorio nazionale.
Qualcosa non quadra!
Il decreto presidenziale è basato sui pareri dei vari ministeri, che con tutto il rispetto di scientifico non hanno nulla.
Eppure la normativa sulla protezione civile italiana è fondata innanzitutto sul coinvolgimento della Comunità scientifica, che in questa vicenda dolorosissima per il presente e per il futuro, non risulta coinvolta nemmeno nell’attività di predisposizione della normativa di interesse.
Nell’ambito della comunità scientifica si sarebbero dovuti individuare ed integrare gli enti e istituti di ricerca, consorzi e strutture universitarie per rendere disponibili conoscenze tecnico-scientifiche.
Il Dipartimento della protezione civile avrebbe dovuto promuovere forme di collaborazione con la Commissione dell'Unione europea e con gli altri organismi internazionali che trattano della medesima materia.
Di tutto ciò nulla.
Salerno, 10. 3. 2020
Associazione Liberamente Insieme
Avv. Oreste Agosto
Da: Oreste Agosto
Martedì 10 marzo 2020 12:15:54
Per: Giuseppe Conte
Egregio presidente conte
potrebbe fare stampare la mia lettera che le allego e farla avere a tutti i component della camera,
questo dopo l'emergenza del corona virus sempre in prima linea per l'informazione e per voi grazie
p. s gli giro l'allegato su messenger perché qui non e possibile.
Da: Michele Marino
Vittorio Feltri
Giornalista italiano
Da: Bruno