Francesco Melzi d'Eril
Biografia • Precursore del Risorgimento
Francesco Melzi d'Eril nasce a Milano, col titolo di conte, il 6 marzo 1753. Ultimati gli studi, grazie agli ambienti aristocratici della città, che egli frequenta, entra nel Decurionato milanese. Inizia così la sua esperienza politica che lo porterà ad assurgere, negli anni a venire, al ruolo di statista e di precursore del Risorgimento italiano.
Da liberale illuminista viaggia e conosce i parlamentarismi europei, e la sua massima aspirazione è quella di giungere, in Italia, ad un sentimento unitario nazionale che possa mutuare dall'Europa un analogo assetto istituzionale. Filoaustriaco e dignitario di corte presso l'imperatrice d'Austria Maria Teresa, ma insoddisfatto del riformismo di suo figlio Giuseppe II, nel 1789 sposa i valori di cui è portatrice la Rivoluzione francese, ma ben presto ridimensiona il suo entusiasmo condannando con fermezza le violenze, gli abusi e l'antireligiosità del giacobinismo che ne consegue.
Nel 1796 accoglie speranzoso la liberazione di Milano dagli austriaci, sconfitti a Lodi da Napoleone Bonaparte nella cui intelligenza illuminata Francesco Melzi d'Eril confida, e che va ad incontrare con una delegazione per esporgli le aspirazioni degli italiani ed il ruolo strategico che, a suo avviso, l'Imperatore può assumere in Italia. Napoleone, che lo considera persona leale e di grande spessore politico, gli chiede di predisporre, insieme a Lorenzo Mascheroni, il varo delle Repubblica Cisalpina, che avviene nel 1797. Compreso però che neanche quest'ultima sarebbe servita alla causa unitaria italiana, deluso, si allontana dall'Italia per circa due anni.
È in questo periodo che prende forma la storica lettera inviata a Napoleone, nella quale invita espressamente l'imperatore a farsi carico delle aspirazioni degli italiani e ad avviare un reale processo di unificazione. Il 26 gennaio del 1802, a Lione, nasce la Repubblica Italiana, presieduta da Napoleone che lo vuole alla vicepresidenza. Melzi d'Eril svolge questo ruolo con grande dignità fino a rifiutarsi di sposare Paolina Bonaparte per evitare subalternità o soggezioni nei confronti del fratello presidente.
Nel 1805 l'imperatore trasforma la Repubblica in Regno Italico, nominando Melzi d'Eril cancelliere e guardasigilli del Regno e, nel 1907, duca di Lodi.
La disfatta dell'impero napoleonico trascinerà con sé anche il Regno Italico: il suo tentativo di salvataggio, nel 1814, proponendo al senato di eleggere re d'Italia Eugenio Beauharnais (già vice di Bonaparte) non viene accolta. Il ritorno della dominazione austriaca segna il suo abbandono della politica.
Francesco Melzi d'Eril muore nella stupenda villa di Bellagio, sul lago di Como, il 16 gennaio 1816, a 63 anni.
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