Luigi XV di Francia
Biografia
Luigi XV di Francia viene ricordato come uno dei migliori regnanti della casata reale borbonica. Scopriamo di più su Luigi XV di Francia, un sovrano intenzionato a promuovere riforme e ad aumentare il prestigio della nazione, che non riuscì però ad evitare il malcontento popolare.
I primi anni di Luigi XV di Francia
Luigi XV di Francia nasce il 15 febbraio 1710 a Versailles. Con il benestare del regnante, il bisnonno Luigi XIV, ottiene il titolo di Duca d'Angiò.
Trascorre l'infanzia sotto la guida di Madame de Ventadour, verso la quale prova una forte riconoscenza e un sincero affetto.
Dopo un'epidemia di vaiolo dai tragici risvolti, nell'estate del 1715 il Re Sole si spegne a causa della gangrena. Luigi viene nominato erede al trono a soli cinque anni, mentre Filippo II di Borbone diventa reggente.
L'educazione di Luigi diventa ancora più importante: egli viene seguito da diversi precettori che gli impartiscono nozioni indispensabili, stimolando in lui l'amore per la storia e la geografia. Raggiunta la maggiore età, Luigi XV affida al governo proprio a un suo vecchio precettore, il cardinale Fleury.
Nel 1721 Luigi rifiuta la proposta di suo zio, il re di Spagna Filippo V, di un fidanzamento con la nipote di soli tre anni, facendo sfumare l'ipotesi di unire le due casate.
L'inizio del regno e la fiducia in Fleury
Nella cattedrale di Reims, Luigi diventa ufficialmente re di Francia il 25 ottobre 1722. Alla morte di Filippo II d'Orléans, Luigi nomina il Duca di Borbone come suo successore su consiglio di Fleury. Il Duca di Borbone prende particolarmente a cuore i prospetti matrimoniali del futuro regnante, temendo che la corona possa passare al ramo degli Orleans.
Dopo lunghi negoziati, riesce nell'impresa di unire la figlia del re di Polonia, Maria Maria Leszczyńska, e Luigi, che all'inizio si dimostra soddisfatto del matrimonio. Tuttavia, tra i due si crea ben presto una crepa quando Maria si allea con il Duca di Borbone nel tentativo di allontanare il cardinale Fleury.
La giovane regina perde la fiducia del re, mentre il cardinale dà inizio a quello che è destinato a essere conosciuto come il governo riparatore.
Pur privo di cariche ufficiali, il cardinale governa la Francia come era stato per Richelieu e Mazzarino prima di lui. Nel corso dell'amministrazione cardinalizia vengono promosse diverse attività di commercio marittimo, quadruplicando il numero di navi della flotta. Anche sul piano edilizio si assiste a una grandissima crescita, mentre in politica estera Fleury in assenso con Luigi XV ottiene buoni risultati nei Balcani.
L'acclamazione popolare del Beneamato
Dopo aver dichiarato guerra all'Austria, il cardinale Fleury si spegne nel mese di gennaio del 1743 a novant'anni.
A questo punto Luigi XV di Francia si ritiene sufficientemente maturo per prendere in mano direttamente il governo di un regno che non vuole più affidare ad altri.
Nel frattempo i rapporti con la regina si erano decisamente rinsaldati, anche in virtù delle nascite dei figli. Come da costume dell'epoca, Luigi intrattiene comunque relazioni con diverse amanti.
Nell'estate del 1744 il re lascia la corte per raggiungere le truppe impegnate nei combattimenti contro l'Austria e l'Inghilterra. Si tratta di una decisione particolarmente fortunata, poiché gli permette di vincere l'ammirazione non solo dell'esercito, bensì anche del popolo.
A causa di una malattia, è costretto a fermarsi a Metz, dove con l'aiuto dei medici e con il supporto spirituale del suo confessore si riprende e licenzia la favorita Madame de Chateauroux, che lo aveva accompagnato in battaglia. La notizia arriva a Parigi, dove la ripresa e scelta di abbandonare l'amante gli valgono il soprannome Il Beneamato.
La disgrazia del Mal Amato
Durante il regno di Luigi XV le colonie francesi conoscono una grande espansione, portando a un inevitabile scontro con la Gran Bretagna.
Dopo altri contrasti con gli ugonotti, oggetto di una persecuzione religiosa decennale, e un tentativo di riforma fiscale non andato a buon fine, in Francia il sentimento verso il sovrano cambia, culminando nel tentativo di regicidio avvenuto nel 1757.
Inizialmente incline al perdono, Luigi XV subisce la decisione di condannare per squartamento il suo attentatore, affrontando una convalescenza che lo porta anche a uno stato depressivo.
Nel 1764 muore Madame de Pompadour, la sua favorita più famosa, peggiorando ulteriormente la sua depressione.
Un ulteriore allontanamento dalla vita pubblica dovuto ad altri lutti in famiglia accresce il già alto malumore del popolo, che converte il soprannome del re nel Mal Amato.
Il 10 maggio 1774 Luigi XV di Francia muore di vaiolo a soli 59 anni. Come avvenuto per il Re Sole, il suo funerale viene celebrato in segreto per evitare atti di profanazione della salma.
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