James Parkinson
Biografia • Paralisi agitanti
James Parkinson nasce il giorno 11 aprile 1755 a Londra. È il più grande dei tre figli di John Parkinson, farmacista e chirurgo.
James studia Medicina ed inizia ad esercitare a Hoxton, cittadina a nord-ovest di Londra, dove vive.
Alcuni documenti della sua epoca lo descrivono come una persona dal carattare confidenziale ed amichevole, di grande disponibilità con i pazienti, esauriente nelle sue esposizioni.
Tra i suoi lavori vi è un trattato dedicato alla formazione dei medici, nel quale Parkinson descrive le attitudini indispensabili necessarie per esercitare la professione. Parkinson riteneva che la lettura di pubblicazioni scientifiche provenienti da altri paesi fosse un'ottima abitudine e strumento per l'aggiornamento professionale.
Oltre ad occuparsi di medicina James Parkinson studia e si interessa di chimica e soprattutto paleontologia.
Tra le sue produzioni scientifiche vanno ricordate varie edizioni del "Manuale chimico", una lunga dissertazione sui vari tipi di fossili (1801), il primo volume di "Resti Organici di un Mondo precedente" (1804), cui seguono altri due volumi (1808, 1811) ed una piccola opera "Elementi di Ornitologia" (1822), sui resti fossili organici.
È a tutti gli effetti un medico della prevenzione: all'epoca le terapie e i mezzi erano limitati nel numero e nelle possibilità, e per questo le sue opere giovanili che fornivano suggerimenti per mantenersi in buona salute, avevano un notevole valore.
Già allora Parkinson metteva in guardia la società dai pericoli dello stress, dai rischi dell'alcool e delle attività sportive praticate in modo troppo intenso. Si impegna inoltre per migliorare i cinti erniari: la sue considerazioni partivano dal riscontro di un'alta frequenza di ernie inguinali nei muratori, costretti ad eseguire il loro lavoro in pessime condizioni oltre che mal pagati. Parkinson pubblica addirittura una guida che insegna come costruire cinti erniari da sé, con resti di pelle e pezzi di stoffa.
Durante la sua attività salva diverse persone infortunate a causa del loro stato di ubriachezza: viene così nominato medico di pronto intervento.
Di Parkinson disse il Dr. Hans Kolbe "...aveva una intelligenza acuta, cognizioni mediche al passo con i tempi ed un'umanità che si esprimeva nella sua sollecitudine verso gli adolescenti. Aveva una profonda conoscenza delle difficoltà di vita dei bambini. Si rendeva conto delle condizioni catastrofiche in cui vivevano: la mancanza di igiene, il lavoro minorile che assicurava spesso la sopravvivenza delle famiglie. Sapeva anche che soltanto l'istruzione poteva salvare i bambini da questo circolo vizioso".
Scende in politica per impegnarsi nell'affermazione dei principi di uguaglianza sociale prodigandosi per l'approvazione delle riforme sociali emergenti in quel periodo, che segue al moto sociale diffuso dalla Rivoluzione Francese.
Nel 1794 l'associazione rivoluzionaria di cui faceva parte viene accusata di aver partecipato in un complotto che voleva uccidere re Giorgio III; per questo motivo Parkinson verrà anche processato.
Poi di James Parkinson non si parlerà più fino all'anno 1817 quando pubblica il celebre trattato "Essay on the Shalking Palsy". Qui descrive la nota malattia che che più tardi riceverà il suo nome, rendendolo celebre, fino ai giorni nostri (sarà il medico francese Jean-Martin Charcot circa 40 anni più tardi a chiamarla "malattia di Parkinson") . Molti storici della Medicina concordano nel riconoscere nel trattato di Parkinson la più ampia e sottile opera - fino ad allora eseguita - di osservazione di un quadro clinico.
Oggi il quadro clinico della malattia viene rappresentato in modo più dettagliato, tuttavia si riconosce che i sintomi più importanti sono stati descritti da James Parkinson in modo perfetto.
Il saggio darà subito l'avvio alla ricerca scientifica per individuare la cura. Dovranno passare decenni, fino al 1867, prima che venga scoperto l'"alcaloide hyoscina", primo farmaco antiparkinson sintomaticamente efficace.
James Parkinson muore all'età di 69 anni, il 21 dicembre 1824. Viene sepolto nel cimitero londinese di St. Leonard; la sua tomba sarebbe scomparsa.
Una targa sulla facciata di una fabbrica di Hoxton, ricorda la casa del Dr. James Parkinson.
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