Samuel Hahnemann
Biografia • La nascita dell'omeopatia
Christian Friedrich Samuel Hahnemann nasce il 10 aprile del 1755 in Sassonia, a Meissen, a dodici chilometri di distanza da Dresda, figlio di un decoratore di porcellane. Dopo aver imparato a leggere e a scrivere con l'aiuto della madre, frequenta la scuola pubblica prima di essere iscritto a quella privata. Ha modo così di imparare, nel corso degli anni, l'inglese, il francese, il latino, il greco, l'arabo, l'italiano e persino il caldeo (lingua antica mesopotamica).
Successivamente si iscrive all'Università di Lipsia, dove studia medicina per un paio di anni; si trasferisce poi a Vienna, rimanendovi per dieci mesi. Il 10 agosto del 1779 si laurea con lode a Erlangen, in un'università scelta soprattutto per le tasse di iscrizione contenute, con una tesi intitolata "Conspectus adfectuum spasmodicorum aetiologicus et therapeuticus".
Nel frattempo entra nella massoneria; nel 1781 Samuel Hahnemann diventa medico nell'area mineraria di Mansfeld. L'anno successivo si sposa con Johanna Kuchler, che gli darà undici figli. Intanto, sul fronte professionale prende atto della scarsa efficienza di molte delle tecniche terapeutiche del suo periodo e decide di abbandonare la professione medica.
Samuel Hahnemann a Parigi
Dopo aver lavorato come traduttore di testi scientifici e medici, si avvicina alla chimica. Dopo aver vissuto a Dresda, a Lipsia, a Torgau e a Kothen, nel giugno del 1835 sceglie di trasferirsi in modo definitivo a Parigi. Mentre traduce un testo di un medico scozzese di nome William Cullen, "Materia Medica", Hahnemann si sofferma sugli effetti terapeutici del chinino, decidendo di sperimentarlo su sé stesso: lo assume per alcuni giorni e nota di aver sviluppato i sintomi della malaria.
Da questa intuizione matura l'idea che i sintomi di una persona malata possono essere curati con la stessa sostanza che indurrebbe tali sintomi in un soggetto sano; in realtà il chinino non innesca i sintomi della malaria in una persona sana: è probabile che in Hahnemann ciò sia accaduto per una semplice reazione allergica alla sostanza.
La medicina dell'esperienza e la filosofia dell'omeopatia
Nel 1806, pertanto, egli pubblica "La medicina dell'esperienza", in cui sono presenti le idee di base dell'omeopatia, a iniziare dal principio dei simili, secondo il quale le malattie possono essere guarite con i propri simili, e ciò con quei medicamenti che in un soggetto sano generano i sintomi tipici della patologia che si intende contrastare.
Per Samuel Hahnemann lo scopo dell'omeopatia non deve essere quello di garantire la guarigione dalla malattia, ma la guarigione della persona nella sua totalità: la malattia, infatti, non è altro che un semplice sintomo del disordine dell'organismo. I medicamenti efficaci, inoltre, possono essere individuati unicamente con esperimenti che vengano effettuati con la materia pura.
Le pubblicazioni successive
Nel 1810 Hahnemann dà alle stampe la prima edizione di "L'Organon della guarigione razionale", il suo lavoro teorico più importante, che in seguito sarà denominato "L'Organon dell'arte di guarire".
I simili si curino con i simili. (Similia similibus curentur) Celebre frase, canone della scuola omeopatica, tratta da: L'Organon della guarigione razionale
Due anni più tardi torna a Lipsia, dove presso l'Università di Medicina fonda una Scuola di omeopatia, anche se per poter insegnare è obbligato a pagare 50 talleri; scrive, inoltre, "Lo Spirito della Dottrina Omeopatica".
Poco dopo giunge da Hahnemann l'eroe della battaglia di Lipsia, il principe Schwarzenberg, con l'intento di farsi curare da lui: il paziente, tuttavia, muore, e per questo inizia a circolare la voce che la responsabilità sia di Hahnemann. Gli viene impedito, pertanto, di distribuire i propri prodotti: non avendo più la possibilità di esercitare, è costretto a lasciare la città.
Le malattie croniche
Nel 1821 si sposta a Kothen, dove approfondisce ulteriormente la propria teoria: per esempio, per ridurre gli effetti collaterali dei farmaci diminuisce progressivamente il loro dosaggio, scontrandosi con l'obiezione che dosi tanto ridotte non avrebbero più potuto essere efficaci. Hahnemann, però, ribatte a questa tesi sostenendo che l'efficacia curativa delle sostanze può essere amplificata con un procedimento che prende il nome di dinamizzazione, e che prevede semplicemente di scuotere il prodotto.
Nel 1827 egli annuncia a due dei suoi allievi di avere individuato le origini di tutti i disturbi cronici, di cui parla nel trattato "Le malattie croniche": esse, secondo Samuel Hahnemann, possono essere provocate da uno stile di vita inadeguato o dalla medicina ortodossa, oltre che da quattro miasmi: la psora, la tubercolosi, la sicosi o la sifilide.
Nel 1835, in seguito alla morte della moglie, egli si sposa di nuovo, pur essendo alla soglia degli ottant'anni di età, con una donna appena trentenne di nome Marie Melanie d'Hervilly; con lei decide di tornare a vivere a Parigi: qui continua a ricevere i pazienti, nella sua abitazione di Rue de Milan. Samuel Hahnemann muore nella capitale francese il 2 luglio del 1843: il suo corpo viene seppellito nel celebre cimitero monumentale del Père Lachaise.
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