Luca Telese
Biografia
Luca Telese nasce a Cagliari il 10 aprile 1970. Cresce a Roma con la mamma, di origini sarde ma nata a Brescia, e il papà, nativo di Torre Annunziata (Napoli), fuggito nella Capitale - come ama raccontare Luca - per inseguire il suo grande amore, che sarebbe diventate sua moglie.
Secondo alcuni analisti Luca Telese è considerato un giornalista e scrittore simpatizzante della sinistra, ma di fatto dall'animo indipendente, capace di affrontare realtà molto complesse con buon senso, ironia e grande onestà intellettuale.
Luca Telese: formazione e curiosità
La famiglia di origine è sempre stata molto importante per la formazione intellettuale del giovane Luca Telese, che durante l'adolescenza si trova, per vicissitudini familiari, trasportato dall'ambiente ovattato e benestante di Monteverde ai casermoni di periferia di Cinecittà Est, vicino al capolinea della linea A della metropolitana.
I suoi racconti trasudano emozioni e ricordi quotidiani, soprattutto di quando passava almeno un'ora al giorno - mezz'ora all'andata e mezz'ora al ritorno - a leggere in metro per recarsi a scuola, situata in centro. Luca Telese adulto ama affermare che il privilegio che ha avuto lui, quello di leggere così tanto, i suoi coetanei pariolini non l'hanno potuto avere.
Telese ama molto la musica, in particolare Stravinsky, Peter Gabriel, i Beatles e il rock progressivo. Le sue letture preferite comprendono sia i classici di Pier Paolo Pasolini che i fumetti editi da Sergio Bonelli, in particolare del grande disegnatore Magnus, indimenticato disegnatore emiliano.
I suoi cult movies sono "A qualcuno piace caldo", "C'eravamo tanto amati", "La vita è meravigliosa" e "Qualcuno volò sul nido del cuculo".
La carriera giornalistica
Luca Telese comincia a svolgere la professione di giornalista per il quotidiano "Il Messaggero" nel 1989, a Roma. In quell'anno così importante e decisivo, quello della caduta del muro di Berlino, comincia la sua gavetta. E, infatti, come lui stesso afferma, non avendo santi in Paradiso ci avrebbe impiegato più di dieci anni per diventare un professionista nel settore.
Nel frattempo, Luca Telese conosce il brivido non troppo sottile del precariato: stampa magliette, lavora come addetto all'ufficio stampa (stavolta quella vera), fino ad arrivare a collaborazioni più consistenti come giornalista per "Il Foglio", "Panorama", ma anche testate come "Capital" e "GQ".
L'argomento principale di cui si occupa è sempre la politica, insieme agli eventi di spettacolo e fenomeni di costume.
La lista delle collaborazioni di Luca Telese è lunga: lavora come redattore per il Corriere della Sera, a Milano - il suo settore è anche questa volta la politica - tramite assunzione a termine, alla fine degli Anni Novanta; con il magazine settimanale "Vanity Fair" fino al 2008 e, sempre da quell'anno, con "Panorama".
Luca Telese al Fatto Quotidiano
Nel 2009 approda al "Fatto Quotidiano". Molti fanno la conoscenza di questo giornalista per i suoi inserti settimanali che vengono pubblicati sotto il titolo "Il Misfatto": si tratta di articoli redatti in una specie di "italiano contraffatto".
In questo contesto affronta tematiche di varia natura, in cui viene individuato di volta in volta un protagonista.
I rapporti con il Fatto Quotidiano si deteriorano inizialmente quando il testimone del Misfatto passa a Stefano Disegni, e terminano nel 2012, in seguito ad alcuni eventi determinanti, quali le dimissioni dell'allora amministratore delegato Giorgio Poidomani, uno dei fondatori della linea editoriale del quotidiano.
É ormai chiaro che Luca Telese non è più d'accordo con la Dirigenza sui nuovi cardini su cui si regge Il Fatto quotidiano. Non ama il sentimento crescente di antipolitica che si respira in redazione, poiché è convinto che alla base di un buon giornalismo vi sia un sentire comune, orientato verso la costruzione di qualcosa, e non semplicemente verso la distruzione in sé.
É proprio questo il filo conduttore della testata che fonda dopo l'addio al Fatto, che si chiama "Pubblico Giornale". Nato nel settembre 2012, il nuovo giornale ha però un'esperienza molto breve e chiude alla fine dell'anno 2012.
Luca Telese e la televisione
Telese conosce il mondo televisivo in uno studio di Monteporzio Catone, in zona Castelli Romani, che si chiama "Teleambiente": come lui stesso dichiara, questa esperienza gli ha insegnato molto, perché godeva della massima libertà di fare errori. Come ama ricordare, ci si recava in Vespa direttamente da Montecitorio.
Dopo altre collaborazioni in programmi tv come "Chiambretti c'è", come autore nella prima edizione, "L'Alieno" e "Batti e ribatti", è però "Cronache marziane" (2004-2005, condotto da Fabio Canino) che cambia definitivamente la sua vita. Qui incontra la donna che diviene sua compagna, Laura Berlinguer, sorella di Bianca e ultimogenita del leader del PCI Enrico Berlinguer.
All'epoca, Luca e Laura entrambi erano inviati speciali: sembra che l'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga abbia avuto un ruolo determinante nella nascita della loro storia d'amore. Sarebbe nato tutto da una battuta di Cossiga, che evidentemente ci aveva visto lungo. Luca Telese e Laura Berlinguer hanno un figlio, Enrico, nato nel 2006.
Dal 2006 al 2011 è conduttore del programma "Tetris", che al suo interno affronta i temi della politica della televisione: la prima stagione è trasmesse su RaiSat Extra, poi passa a La7.
Dal giugno del 2010 conduce assieme a Luisella Costamagna il programma "In onda", talk show di approfondimento serale su La7. Dal 4 maggio 2011 conduce "Fuoriluogo" su Current TV. Nel settembre dello stesso anno, Luisella Costamagna viene sostituita dal vicedirettore del Giornale, Nicola Porro.
Nel 2013 approda sulle reti Mediaset per condurre "Matrix", sostituendo Alessio Vinci.
Dal 20 settembre 2016 Luca Telese inizia a scrivere per il quotidiano "La Verità". Il 20 dicembre dello stesso anno conduce in prima serata su La7 un talk show politico con David Parenzo, intitolato "Terza Repubblica".
L'esperienza che Luca Telese considera quella più struggente è quella di "Bianco e nero" (nel 2017, su La7). Condotto insieme a Giulia Lancini, il format propone grandi tematiche storiche dell'Italia, in particolare cold case e delitti irrisolti. Il programma viene purtroppo cancellato a causa degli ascolti, ritenuti troppo bassi, dopo essere dapprima spostato dal palinsesto.
Nell'estate del 2017 ritorna alla conduzione di "In onda", sempre su La7, questa volta affiancato da David Parenzo.
La radio
In radio conduce negli anni 2000 il programma "Tabloid", in onda al mattino su Rai Radio 3: si tratta di una rassegna quotidiana dei giornali italiani. Nel 2008 e per due anni conduce su Radio 24 "La Zanzara"; lo fa in modo saltuario, perché perlopiù partecipa come contraltare del conduttore titolare, Giuseppe Cruciani; Telese viene allontanato dalla trasmissione nel 2010 dopo aver definito l'allora segretario generale di Confindustria Emma Marcegaglia "una cretina" per via, secondo lui, del suo atteggiamento omertoso sul caso Nicola Porro, il vicedirettore del Giornale intercettato telefonicamente.
Libri di Luca Telese
Telese è anche autore di diversi libri. Ne citiamo alcuni: "Da Moana a Dylan Dog. Massmediologicum" (1994); "Lula! Storia dell'uomo che vuole cambiare il Brasile (e il mondo)" (2003, con Oliviero Dottorini); "La lunga marcia di Sergio Cofferati" (2003, libro-intervista); "Cuori neri" (2006); "Qualcuno era comunista" (2009); "Nichi Vendola. Comizi d'amore" (2010); "La marchesa, la villa e il Cavaliere. Una storia di sesso e potere da Arcore ad hardcore" (2011); "Gioventù amore e rabbia" (2011); "Turbopopulismo. La rivolta dei margini e le nuove sfide democratiche" (2019, con Marco Revelli).
Frasi di Luca Telese
Foto e immagini di Luca Telese
Video Luca Telese
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Luca Telese. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Luca Telese.
Povero provocatore
Lei Telese è uno di quei senza arte e ne parte che gira in tutte le trasmissioni su LA7, al fine di fare casino e basta.
Non si capisce lei chi è cosa fa, dice di essere un giornalista ma spesso fa il pagliaccio per provocare le persone parlandogli sopra. Si dice che lei è di origini Sarde, ma non ha la serietà di un sardo. Di sicuro lei è stato generato altrove e non si sa???
Si faccia vedere da uno bravo.
Opinioni a confronto
Leggo che in un programma di La7, si sarebbe permesso (se vero) di accusare di vigliaccheria, e a suo dire anche di essere miserabili, coloro che han paura a vaccinarsi contro il Covid 19. Caspita, che lezione di giornalismo ! L'infelice battuta di usare i carabinieri per costringere la gente a vaccinarsi evoca metodi nazisti che rivelano quanto il personaggio in questione sia adatto a esercitare la professione preferibilmente in Cina o per essere più aggiornati, alla corte dei talebani.
Terrorismo psicologico
Sig telese. buonasera.
lei la vedo opinionista in tutte le trasmissioni della 7, perché per fortuna non le danno più trasmissioni da gestire.
lei sa solo sovrastare a comando sulle persone che cercano di spiegare un concetto.
non sa niente di medicina ma il suo socio giletti, la usa per sfottere i dottori che salvano le persone malate di covid., con medicine monoclonali.
lei è un personaggio che ha funzione di provocatore inconcludente e inutile.
se ne faccia una ragione, vada a vendere fumo nella sua sardegna, dove magari la capiscono.
rosario
Ottoemezzo del 16 c. m.
Egr. dr. Telese, ho seguito ottoemezzo del 16 c. m. e devo purtroppo dirle che spiace continuare a sentire nella trasmissione della Gruber, quasi esclusivamente una feroce campagna di critiche e bugie verso chi democraticamente vuole esprimere il proprio dissenso o parere diverso dal vostro. Nella serata in questione ho sentito parole di buon senso da Mieli e dall'altra ospite che non conosco mentre da Lei i consueti attacchi agli avversari e alla Lombardia solo perché a guida centrodx. Viene il "sospetto" che siete terrorizzati che gli italiani possano votare ! un cordiale saluto.
Gent. Dott. Telese, desidero solo farLe rilevare che la distanza tra una perso9na e l'altra a ristorante, non è di 4 mt ma era prevesta di 4 mq, quindi di 2mt. ora il metro credo non sia bastevole; avrebbero dovuto ipotizzare almeno 1 e 1/2., perchè immagini quando una persona si sposta dal tavolo par alzarsi il metro diventa mezzo. Non Le sembra?
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