Giuseppe Prezzolini
Biografia • Denunciare e combattere
Giuseppe Prezzolini nasce a Perugia il 27 gennaio 1882. I genitori sono di origine senese; il padre è prefetto del Regno e la famiglia lo segue spesso nei suoi numerosi spostamenti. Giuseppe perde la madre quando ha solo tre anni e inizia a studiare da autodidatta nella fornita biblioteca paterna. A 17 anni abbandona il liceo, e dopo appena un anno perde anche il padre. Comincia così a vivere tra l'Italia e la Francia, dove apprende, innamorandosene, la lingua francese. A soli 21 anni inizia l'attività di giornalista ed editore fondando con l'amico Giovanni Papini la rivista "Leonardo". La rivista rimane in vita fino al 1908. Collabora contemporaneamente con il giornale "Il Regno", e allaccia una importante amicizia con Benedetto Croce che ne influenzerà molto il lavoro ed il pensiero.
Nel 1905 sposa Dolores Faconti dalla quale ha due figli, Alessandro e Giuliano. Nel 1908 fonda e dirige il giornale "La voce" che nasce con il proposito di restituire agli intellettuali un ruolo civile, abbattendo il muro che separa il lavoro intellettuale dal mondo esterno. La rivista - che ha anche una casa editrice "La libreria della Voce" - inizia un percorso molto importante di rivoluzione civile, facendosi promotrice di un'ampia critica nei confronti degli uomini politici del momento, incapaci di guidare il paese in un momento storico complesso e difficile. Come scrive nel manifesto che accompagna il primo numero della rivista, la missione del giornale è quella di "denunciare e combattere". Lui stesso conserverà sempre questo ruolo di critica costruttiva nei confronti della situazione politica, civile ed intellettuale italiana.
Giuseppe fonda allo stesso tempo anche la casa editrice la "Libreria de La voce", gestita da un gruppo di intellettuali che collabora alla rivista. La Voce può vantare importanti collaborazioni tra cui Benedetto Croce che svolgerà un'attività prevalentemente di consulenza, Luigi Einaudi, Emilio Cecchi e Gaetano Salvemini.
Nel 1914 la rivista si scinde in due: "La voce gialla" diretta da Prezzolini con prevalenza di tematiche politiche, e "La voce bianca" diretta da De Robertis con tematiche a carattere artistico-letterario. Comincia intanto anche una collaborazione con il giornale "Il popolo d'Italia", all'epoca di matrice socialista.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale si arruola volontario come istruttore delle truppe. Dopo la sconfitta di Caporetto, decide di dare il suo contributo alla difesa della patria, e chiede di essere mandato al fronte: è con le truppe degli arditi sul Monte Grappa, prima, e sul Piave, poi. Al termine del conflitto mondiale conquista il titolo di capitano. L'esperienza della guerra finisce nelle pagine dei suoi memoriali "Dopo Caporetto" (1919) e "Vittorio Veneto" (1920).
Terminato il conflitto ritorna alla sua attività di giornalista ed editore e fonda a Roma la Società Anonima Editrice "La voce" con annesso un istituto per le ricerche bibliografiche: l'Istituto Bibliografico Italiano.
Dal 1923 inizia la sua esperienza americana: chiamato alla Columbia University per un corso estivo, viene nominato rappresentante per l'Italia presso l' "Istituto Internazionale della Cooperazione intellettuale". Il governo fascista non avalla la nomina, che però non viene revocata. Così Giuseppe si trasferisce prima a Parigi e poi negli Stati Uniti, dove, nel 1929, ottiene due incarichi: uno come professore presso la Columbia University e uno come direttore de la Casa Italiana. Intervalla il soggiorno americano con le vacanze estive in Italia.
Nel 1940 diventa cittadino americano e dà le dimissioni dalla direzione de la Casa Italiana. La Columbia lo nomina professore emerito nel 1948, e dopo quattro anni torna in Italia per prendere contatto con alcuni editori al fine di ottenere la pubblicazione dei suoi lavori. Tra i suoi scritti vi sono anche tre biografie degli amici e colleghi Giovanni Papini, Benedetto Croce e Giovanni Amendola, che hanno lavorato con lui per tanti anni. Scrive anche una biografia di Benito Mussolini, che lui ha osservato ancor prima che conquistasse il ruolo di statista e dittatore.
Nel 1962 muore la moglie Dolores, e Giuseppe si risposa con Gioconda Savini; dopo ben venticinque anni di permanenza negli Stati Uniti si trasferisce nuovamente in Italia scegliendo come residenza Vietri sul mare. Ma il soggiorno a Vietri non dura a lungo; abbandona la costiera amalfitana per Lugano, nel 1968. Nel 1971 riceve la nomina a Cavaliere di Gran Croce con una solenne cerimonia nella capitale.
Nel 1981 perde la seconda moglie; un anno più tardi Giuseppe Prezzolini muore a Lugano (Svizzera), il 14 luglio del 1982, a cento anni di età.
Opere di Giuseppe Prezzolini
- "Vita intima" del 1903
- "Il linguaggio come causa d'errore" del 1904
- "La cultura italiana" del 1906
- "Il sarto spirituale" del 1907
- "Leggenda e psicologia dello scienziato" del 1907
- "L'arte di persuadere" del 1907
- "Il cattolicesimo rosso" del 1908
- "Cos'è il modernismo" del 1908
- "La teoria sindacalista" del 1909
- "Benedetto Croce"del 1909
- "Studi e capricci sui mistici tedeschi" del 1912
- "La Francia e i francesi nel secolo XX osservati da un italiano" del 1913
- "Vecchio e nuovo nazionalismo" del 1914
- "Discorso su Giovanni Papini" del 1915
- "La Dalmazia" del 1915
- "Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese" del 1918
- "Paradossi educativi" del 1919
- "Dopo Caporetto" del 1919
- "Vittorio Veneto" del 1920
- "Uomini 22 e città 3" del 1920
- "Codice della vita italiana" del 1921
- "Amici" del 1922
- "Io credo" del 1923
- "Le fascisme" del 1925
- "Giovanni Amendola e Benito Mussolini" del 1925
- "Vita di Niccolò Machiavelli" del 1925
- "La cooperazione intellettuale" del 1928
- "Come gli americani scoprirono l'Italia 1750-1850" del 1933
- "Repertorio bibliografico della storia e della critica della letteratura italiana 1902-1942" del 1946
- "The legacy of Italy" del 1948, tradotto in italiano "L'Italia finisce, ecco quel che resta"
- "America in pantofole" del 1950
- "L'italiano inutile" del 1954
- "America con gli stivali" del 1954
- "Machiavelli anticristo" del 1954
- "Spaghetti dinner" del 1955, tradotto in italiano "Maccheroni C." del 1957
- "Saper leggere" del 1956
- "Tutta l'America" del 1958
- "Dal mio terrazzo" del 1960
- "Il tempo della Voce" del 1961
- "I trapiantati" del 1963
- "Ideario" del 1967
- "Tutta la guerra" del 1968
- "Dio è un rischio" del 1969
- "Storia di un'amicizia" del 1966-68
- "La Voce 1908-1913" del 1974
- "Diario 1900-1941" del 1978
- "Diario 1942-1968" del 1980
- "Diario 1968-1982" del 1999
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