Messaggi e commenti per Enrico Mentana - pagina 16

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Biografieonline non ha contatti diretti con Enrico Mentana. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Enrico Mentana.

Martedì 2 novembre 2021 10:49:31

Frottole sulla transizione ecologica


Vorrei segnalare, in aggiunta a quanto ho detto in passato, come molte affermazioni giornalistiche siano prive di REALTA', l'ultima l'ho sentita stamattina 2 Nov. a Coffee Break, vostra rubrica. Ha fatto notare Chicco Testa, (Un Tecnico come apprezzo io) calcolatrice alla mano, che è una Fiaba quella di "Piantare 1000 Miliardi di Alberi prima del famoso 2050 per compensare le Emissioni di CO2", infatti da Oggi al 2050 mancano 28 Anni (il 2021 è già finito) pari a 28 x 365 = 10 222 giorni. Arrotondiamo a 10 000 per semplicità. 1000 000 000 000 = Mille Miliardi diviso 10 000 (si tolgono 4 zeri) risultato a 8 zeri = 100 000 000 = 100 Milioni di Alberi da Piantare OGNI GIORNO feste comprese... E DOVE li mettiamo? Poi rilevo che nella parte Orientale della Pianura Padana, dove vivo, negli ultimi 50 anni ho visto SISTEMATICAMENTE DISTRUGGERE, nelle Campagne coltivate Ogni Forma di Alberi, sia ad Alto fusto che soprattutto i Filari di Salici lungo i fossati, per eliminare l' OMBRA ed aumentare il prodotto di cereali, che spesso Adesso NON arrivano a Maturazione ma Seccano prima per Siccità Estiva...

Lunedì 1 novembre 2021 21:21:56

Transizione ecologica falsata da menzogne


Egregio Dott. Mentana, scrivo perchè da Anni ascolto le sue dichiarazioni ed informazioni, Sempre orientate alla Onestà Intellettuale ed Equilibrio. Stasera 01 Nov. l'ho ascoltata colloquiare con la Gabanelli, e come sento dire da molti giorni, sol Clima e Problematiche vengono snocciolati dei Pareri Fantasiosi assolutamente lontani dalla Realtà. Poichè ho passato 40 anni di Professione di Ingegnere all'inizio nella Industria, poi nel mondo scolastico e con studi di Termotecnica su Risparmi Energetici e Progettazione di Macchine, nonchè di vita vissuta nel settore energetico, mi tremano le vene a sentire tanti Errori di Quantità e Qualità nel discutere i problemi. Solo un esempio, la Gabanelli ha Sentenziato che le Rinnovabili "costano la metà del gas naturale". E' una Balla colossale, perchè il Gas viene attualmente venduto al dettaglio attorno a 30 centesimi/Normal Metro cubo in bolletta, e POI si aggiungono quasi altri 60 centesimi /N. mc per Oneri vari che sono un FURTO dello Stato ai consumatori, in parte per finanziare Altri, in parte le Stesse Rinnovabili, che sono una Zecca del sangue del consumatore non rinnov. Poi Tutti quelli che hanno studiato SERIAMENTE l'Energetica (NON i Giornalisti Tuttologi!). Sanno che un Impianto di Produzione di Energia Elettrica SPRECA almeno i quattro quinti ovvero l'80% della Energia Termica per averla. come dire, 5 Kilowattore di Calore fatto dal Fuoco producono 1 Kilowattore di Elettrica. E il fotovoltaico produce Molto Meno. Da 1 metro quadrato di pannello solare, su cui arrivano 1200 Watt di Sole, uscirà, se Tutto va bene 200 Watt di Elettrica, ma solo finchè il sole è intenso, sennò meno, fino a Zero quando c'è poca luce. E solo finchè non si scassa, dopo una decina dì anni, E per produrlo si sono sprecati Migliaia di Kilowattore a fondere e raffinare il Silicio, a scavare miniere di metalli rari, insomma è una cosa preziosa e LIMITATA. Dice Battaglia in televisione: se tutte le Nazioni Vip (NO l'Italia sotto sviluppata scientificamente) raddoppiassero in pochi anni TUTTE le Centrali Nucleari Esistenti, NON si ridurrebbe la CO2 prodotta al Mondo del 5 % ! E allora? I Politici stanno raccontando delle Fiabe Irrealizzabili! Con quali Mezzi Militari si controlla il Mondo ? Con Carri Armati da 80 Tonn. Incrociatori, Sottomarini mossi da Batterie comprate al Supermercato? Non c'è al mondo abbastanza Rame da costruire Avvolgimenti di fili Elettrici per i Motori Automobilistici x 1 Miliardo di persone... il Rame poi serve per fare i Bossoli dei Fucili, le piste dei circuiti Stampati di Pc. Telefoni, Bossoli e Camicie dei Proiettili... nessun metallo è più Prezioso x la Supremazia Militare... ridicolo privarsene per vendere baracchine elettriche, monopattini, ecc. Io cerco di riportare sul giusto piano le cose, (sono in pensione ma...), quindi scoccio uno intelligente come Lei per obiettare che le cose non quadrano affatto. Auguri di ogni Bene. E. Lenzini

Domenica 31 ottobre 2021 09:52:24

Mentana inriconoscibile

Caro direttore lei come tutti quelli ch e passano da mamma Rai all7, sembrate degli automi telecomandi. Io non sono un fan della Rai, ma non potevo credere che lei, Gruber, Giletti, formilli, myrta e Panella, diventasse ridicoli. Mi auguro che almeno lei si ravveda.
Rosario

Domenica 31 ottobre 2021 08:33:55

I biglietti per i musei


Buongiorno, desidero segnalare quella che considero una truffa, benchè di piccola entità, sulla maniera che viene imposta nell’acquisto di biglietti per i musei. Conosco la situazione di Roma. Se si vuole visitare il Colosseo, o la Galleria Borghese o quant’altro, si è OBBLIGATI ad acquistare il biglietto via internet. Operazione che aggiunge 2, 00 euro al costo del biglietto stesso. Questa imposizione, magari non so giustificata con la pandemia, è una formula imposta a cittadini considerati degli iloti.
1) Ci sono persone che non sono capaci per età di fare questa operazione su internet.
2) E’ una vergogna aumentare surrettiziamente il biglietto, che ormai in genere costa intorno ai 16, 00 euro, + la prenotazione appunto. Se si tiene conto che il Louvre, dico l'immenso Louvre, costa sui 20,00 euro, non vedo la proporzione.
Su quali basi le autorità, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, o chi per lui, permette questo abuso? Abito la maggior parte del tempo a Bruxelles, se intendo recarmi in un museo, se voglio compro un biglietto da internet, altrimenti c’è SEMPRE una biglietteria.
Gradisca Signor Mentana i miei saluti distinti
Beatrice Barbalato

Sabato 30 ottobre 2021 13:58:56

La dolce vita dei "potenti" e quella agra dei cittadini comuni: la via crucis di una che non si vuole omologare


Buongiorno Dr. Mentana.
Siamo al paradosso. La visita di Biden a Roma, che tanto incanta sia lui che la consorte, si trasforma, per noi comuni cittadini in una incredibile via crucis. Essendo in prossimità del 2 Novembre decido stamattina, complice il bel tempo a Roma, di fare una visita ai miei genitori, al cimitero. Mi alzo di buon'ora ed esco di casa optando, all'ultimo momento, per un taxi anzichè servirmi dei mezzi pubblici in quanto principali veicoli di trasmissione contagio. L'arrivo al cimitero è dunque abbastanza facile e veloce per cui, non essendo io una pensionata di lusso, opto per servirmene invece al ritorno, supponendo non siano ancora affollati. Tutto procede bene fino a quando, arrivati in prossimità di Villa Taverna, il percorso è sbarrato dalla municipale. Un agente si affaccia e avverte i passeggeri che, dovendo passare Biden con scorta, il mezzo pubblico che dovrebbe portare me a casa e gli altri non so dove, resterà fermo fino ad arrivo presidenziale ultimato. Essendo io una semispecie di cittadina-che-protesta, chiedo all'agente quanto tempo impiegherà la scorta di Biden per passare, se dovremo prepararci a pernottare oppure se la cosa si risolverà entro pochi minuti. l'agente è una brava persona e gentilmente mi risponde che... non lo sanno, forse un quarto d'ora, ma forse anche di più. Avendo io altre faccende da sbrigare, scendo dal mezzo pubblico e mi posiziono ad un incrocio mentre, febbrilmente cerco di chiamare un taxi. Ma... anche per i taxi, come per qualsiasi cosa ormai, dall'ordinare una pizza fino alle previsioni del tempo, la voce-guida dell'omnitaxi, mentre aspetto che un operatore risponda, mi consiglia, al fine di evitare un'inutile attesa, di scaricare la relativa App... Sorvolo sulle parolacce che in quel momento mi escono di bocca e, avendomici già fregato una volta, quando vennero i cinesi a Roma ma non in coma (ancora) come quelli di Carlo Verdone, mi sbraccio cercando di fermano quelli che passano tutti, ahimè, già occupati. Non so che fare. andare a piedi? la strada è troppa, siamo a Roma dove le distanze sono enormi e non in un paesello, inoltre sapevo che il "corteo" si sarebbe diretto verso la Nuvola all'Eur che sta dall'altra parte della città, per cui presumevo che non avrebbe riguardato il mio percorso. Supposizione errata.. Finchè la divina Provvidenza o la fortuna è uguale, mi viene in soccorso, un taxi si ferma, il conducente mi chiede dove devo andare, glielo dico ma lui ha già una chiamata in corso, tuttavia mi dice di salire ugualmente, mi porterà al parcheggio taxi più vicino e non vuole neppure essere pagato. Che Dio lo benedica, Non sembra vero, in mezzo ad una società sempre più individualista e concentrata sul proprio orticello da annaffiare, trovare qualcuno che pensa anche agli altri. Arrivata al parcheggio, finalmente trovo un taxi libero, il conducente, laureato, m'invita a salire, mi racconta la sua storia affermando che non era certo questo, (il mestiere che è costretto a fare per vivere) quello per cui aveva tanto studiato. Parliamo di tutto un po' fino al mio arrivo a destinazione, dai no-vax fino alla digitalizzazione che ha reso IMPOSSIBILE il nostro sistema di vita. E' un giovane sui trent'anni, istruito ed intelligente, si sente da come parla, mentre io sono una 67enne ormai in pensione avendo lavorato per più di 41 anni, ma ci comprendiamo. Gli racconto dell'ultima genialata con l'introduzione dello SPID, sistema che a me serve soltanto per entrare nel portale dell'INPS e visualizzare il cedolino della pensione, della fregatura in cui siamo incorsi quasi tutti noi che ci arrabbattiamo, invano, per accedere ai portali della Pubblica Amministrazione, dell'OBBLIGO di possedere uno smartphone anche se qualcuno asserisce che non è indispensabile per attivare lo SPID, del coro di risate che accoglie la mia affermazione di possedere ancora - ANCORAAA??? - un semplice Nokia di vecchia generazione facendomi sentire una deficiente, una rincxxxxxxxxx anzitempo anche se non sono più di primo pelo, attraverso la domanda conseguente alla prima "E COME MAIII???. Potrei rispondere a tutto e a niente. essendo la mia risposta a questi strabiliati PERCHE' molto ovvia. Ma perchè non ho mai sentito la necessità di possedere uno smartphone bastando il mio vecchio cellulare, tra l'altro talmente piccolo da tenere nel palmo della mano anzichè essere un padellone da accostare alla bocca, abilitato alle sole funzioni che devo fare: telefonate brevi e di emergenza come il taxi anzichè mettermi a scaricare la App in mezzo all'incrocio trafficato, e invio e ricezione di sms. Tra l'altro possiedo già un PC, di cui mi servo per la banca, per le bollette da pagare, per tenermi informata, per scrivere qui... Perchè, dunque, OBBLIGARCI, in tempi duri come gli attuali, a cestinare i vecchi cellulari soltanto perchè, diversamente, il portale INPS non si apre più con l'immissione di un semplice pin??? Vale la pena di
far notare il paradosso. l'INPS si rivolge principalmente ad una categoria, quella dei pensionati, che essendo per l'appunto pensionati, non può avere dimestichezza con la tecnologia, perchè è una generazione ANZIANA. Tra l'altro, a meno di non essere un robot è praticamente impossibile memorizzare i PIN, le PASSWORD, gli USERNAME, i CODICI, il numero dell'OTP, gli indirizzi e-mail che corrispondono, uno diverso dall'altro, ai vari siti per accedere alla banca, alla posta elettronica, alla carta di credito, al bancomat, ecc. ecc. ecc. Roba, come minimo, da marasma senile. L'esempio di cui mi servo per lo SPID vale però anche per l'obbligo di acquistare un nuovo televisore nonostante quello che possediamo funzioni ancora benissimo e, in tempi di vacche magre come l'attuale, è meglio tenerselo stretto soltanto perchè ce lo chiede l'Europa, Ma potrei sconfinare anche nel diritto di non vaccinarsi con qualsivoglia vaccino (non solo anticovid) dal momento che non esiste una legge che obblighi, e via discorrendo. Ma quella che conduciamo non è più una vera vita, quella cui agognavo quando ancora ero in età lavorativa, I rapporti interpersonali sono diventati solo virtuali, soprattutto io, che già avevo mal digerito in illo tempore l'idea di acquistare un cellulare, mi sento spiata, osservata, incalzata, braccata dalla videochiamata che magari mi coglie mentre sono al bagno oppure in aspetto non presentabile, dai selfie della gente che illuminano la sala del cinema o del teatro mentre stiamo assistendo ad uno spettacolo, dal filmino girato alle Galapagos da amici e conoscenti ma di cui non m'importa nulla, dall'assurda FISSITA' della gente che non alza gli occhi dal cellulare neppure quando è in metropolitana o ti viene addosso, perchè non ti ha visto, mentre cammini per la strada. No, non ci sto. non voglio essere come costoro, non voglio essere omologata ad un mondo di dipendenti, perchè anche quella dello smartphone è una dipendenza. Voglio essere una persona LIBERA, e soprattutto voglio avere la facoltà di SCELTA, in questo caotico e vergognoso sistema con cui un'intera città viene messe in ginocchio per l'arrivo dei Potenti della terra fregandosene delle necessità degli abitanti, finchè esisterà la parola DEMOCRAZIA. Grazie

Mercoledì 20 ottobre 2021 22:37:07

"Dantes Judeus. Nelle vene di Dante Alighieri converso scorreva sangue ebraico"

Gentilissimo Direttore ENRICO MENTANA, sono Angelo Chiaretti, Presidente del "Centro Studi Danteschi San Gregorio in Conca", e ci siamo conosciuti qualche tempo fa a Riccione presso l'Hotel Select, in occasione delle vacanze estive.
Ai libri di argomento dantesco da me pubblicati, questa volta ne ho aggiunto uno "coraggioso e controcorrente" dal titolo " DANTES JUDEUS. NELLE VENE DI DANTE CONVERSO SCORREVA SANGUE EBRAICO" che ho realizzato qualche mese fa con la Pro Media di Torino (self publishing).
Mi rendo pienamente conto che si tratta di un argomento particolare e che dunque fatica ad arrivare al grande pubblico, dunque lo affido a Lei che da tanti anni conosco come intellettuale aperto alle novità della ricerca intellettuale.
Pertanto, se vorrà, mi impegno fin d'ora ad inviarLe un abstract o l'intero volume di pp. 287.
Ringraziando per quanto vorrà fare in tal senso, porgo i più cordiali saluti.
prof. Angelo Chiaretti
Fondatore e Presidente del "Centro Studi Danteschi San Gregorio in Conca "
Cell. 339-------

Lunedì 18 ottobre 2021 15:26:17

La democrazia di sinistra


Gentilissimo direttore si ricorderà di me: ci conoscemmo nel 1985/86 in Via Romeo Romei. Lei attraversava la panoramica per andare alla Rai e scambiammo due parole cordialmente. Io ero un promotore di Banca Fideuram ma non parlammo di lavoro. Oggi le scrivo con la ferma convinzione che la sinistra italiana si è avvicinata da pochissimo alla democrazia. Fino a pochi anni fa si chiamava partito Comunista e parlare di democrazia con chi era stata fino ad allora un totalitarista compagno Stalinista era un’impresa impossibile. Pensare che dalla caduta del muro di Berlino, parliamo degli anni 80/90, ci possa essere stato il passaggio dal Comunismo alla democrazia compiuta, Purtroppo mescolare i due fenomeni per poter vincere delle elezioni sicuramente dimostra che stiamo assistendo ad un periodo di mala politica che perdurerà fintanto che la sinistra non avrà compreso che anziché cercare soli di prendere voti deve saperseli guadagnare. E sicuramente con onestá e non buttando fango sull’antagonista politico.
Purtroppo il “disamore” per il voto da parte della destra non è una novità. Se poi ci aggiungiamo i fatti successi negli ultimi giorni che, guarda caso, hanno buttato fango verso una parte sola degli elettori e quando riguardano fatti di Milano quasi paritetici non vengono minimamente commentati “democraticamente” dalla sinistra. Ripeto Partito Democratico? PSD PartitoStalinistaDemocratico.

Martedì 12 ottobre 2021 18:44:58

Squadrismo, fascismo, neofascismo, gruppi eversivi di destra (e di sinistra). .. sono decenni, che ascoltiamo le definizioni di fenomeni che, a mio avviso, più che di matrice politica, sarebbero da indagare in modo più profondo, senza soffermarsi più di tanto sulle apparenze e anche se riconducibili a squallidi personaggi che, più che aizzare le folle, andrebbero schiaffati senza indugi in galera. Mi riferisco, ovviamente, ai disordini scoppiati a Roma durante la manifestazione - forse in parte pacifica - di chi si ostina a dire "no" al green-pass, un semplice attestato di avvenuta vaccinazione che, se si vuole negare a se stessi, correrebbe l'obbligo di eseguire almeno per gli altri, tutti coloro i quali, sia pure con timore, l'hanno affrontata. Perchè diciamocelo francamente. non è possibile ignorare che, dietro l'assalto al la sede della CGIL da parte di un gruppo di esaltati facinorosi che andavano fermati, serpeggi anche l'inquietudine, la paura, la sensazione di essere abbandonati, le difficoltà materiali, sociali ed economiche cui tutti noi siamo andati incontro durante quasi due anni di clausura forzosa imposta dalle misure anticovid di cui si può continuare, ancora, a parlare all'infinito, ma che hanno comunque sconvolto le nostre vite, a quelli più sfortunati le hanno spezzate, hanno messo in ginocchio migliaia di lavoratori, hanno stravolto il nostro sistema nervoso che, evidentemente, ormai, non regge più. Era l'esito fatale, scontato, di un periodo non somigliante, ma praticamente identico a quello vissuto dai nostri genitori o dai nostri nonni durante l'ultima guerra perchè, non dimentichiamolo, anche quella contro il covid si è rivelata una guerra che ci ha colti impreparati, del tutto inermi come di fronte a qualsiasi malattia che la scienza non abbia - o non ancora - i mezzi per debellare. E' stato questo, il grave errore commesso dai politici ma anche dai sanitari che evidentemente non hanno saputo, voluto o potuto trovare i giusti mezzi per calmierare angosce e stati d'animo della gente che ormai ha perso il controllo e facendo sfociare il malcontento popolare nella guerriglia urbana, quella a cui non si assisteva dalla fine degli anni '70. Parlare dopo 70 anni da che è morto e sepolto, ancora di fascismo, mi sembra fuori da qualsiasi logica, e non già perchè non ci siano ancora in giro bande di teppisti che allo stesso inneggiano prezzolati o meno che siano da qualcuno disposto a farlo invocare, ma perchè la barbarie perpetrata nei campi di sterminio, anche per chi non ci è vissuto, è bene impressa nelle nostre menti, le menti di una generazione che l'ha sentita descrivere, e raccontare, dai propri familiari, che l'ha letta nei libri, che l'ha vista ben documentata nei film ed in televisione, e che viene trasposta, sotto forma di orrore di cui dire "non dovrà mai più accadere", anche nelle menti dei piccoli scolari. Tacere il malcontento di un'Italia che soffre e che se la sta passando veramente male nonostante lo stucchevole ottimismo di alcuni, significa curare solo il sintomo della malattia senza risalirne alle cause, significa sotterrare l'inquietudine e la paura di tutti noi sempre e solo sotto la matrice politica. La gente avverte che c'è uno Stato che non la difende, in nome di una ben curiosa e malinterpretata "libertà" che consente a chicchessia non già la pacifica manifestazione di piazza, bensì il dilagare del teppismo simile, se non uguale a quello degli ultrà allo stadio. Le Brigate Rosse furono soppresse. Possibile che lo Stato, se uno Stato ancora c'è, non riesca a frenare la violenza bestiale di un manipolo di esaltati? E' a questo domanda, che si dovrebbe dare risposta. Grazie

Giovedì 7 ottobre 2021 17:15:08

Osservazioni sul caso Fratelli d'Italia


Spettabile direttore, le scrivo in merito al reportage su Fratelli d’Italia in quanto mi sento in dovere di farlo, nella speranza di fare qualche precisazione utile ad un dibattito costruttivo, riportando i miei esempi personali, ed essendo un tesserato a quel partito e attivo politicamente.
Premettendo che trovo assolutamente sbagliato cancellare e rinnegare quella che è stata la nostra storia, il nostro passato, nel bene e nel male, abbattere simboli e statue storiche, perché le cose non sono tutte brutte o tutte belle (e il periodo storico a cui si fa riferimento di cose buone ce ne sono state specie nel primo periodo). Piuttosto bisogna saper prendere ciò che di positivo c’è stato e farne tesoro, e riconoscere quello che invece fu sbagliato per non commettere più gli stessi errori.
Cancellare la nostra storia sarebbe sarebbe inoltre mancare di rispetto non solo ai nostri caduti (ricordando che molti hanno combattuto da una parte o dall’altra credendo in quello che facevano, sacrificando la vita anche eroicamente, giusta o sbagliata che fosse quella parte o quell’idea per cui sono morti) e sarebbe mancare di rispetto ai propri avi in quanto molti hanno avuto parenti che erano schierati da “quella parte” e tanti sono caduti in quei tragici anni.
Vi porto il mio personale esempio: mia bisnonna era segretaria del fascio a Rivalba (TO), suo marito era un ufficiale della divisione monterosa (divisione alpina della rsi), suo figlio, il fratello di mio nonno, era un soldato che dopo l’8 settembre si schierò per la repubblica sociale facendo tutta la linea gotica e rimanendo ferito gravemente e incurabilmente da una bomba americana. Si rifiutò sempre di disconoscere quello in cui credeva e non gli venne mai concessa l’invalidità di guerra, nonostante questo sposò una ebra – cattolica che divenne mia madrina di battesimo (per cui non sono certo anti semita anzi sono assolutamente filo israeliano e ritengo che l’antisemitismo di quegli anni sia stato l’errore più grande, e se avessimo avuto al fianco gli ebrei avremmo sicuramente vinto la guerra), un altro zio nella folgore dove ha combattuto la battaglia di El Alamein ed è stato uno dei pochi reduci di quell’impresa eroica.
Anche sulla questione della terminologia, il termine “camerata” lo usiamo così come lo usavamo nell’esercito: non ha niente di politico ma ha un significato di cameratismo e di appartenenza ad un gruppo. Poi perché se quelli di sinistra si chiamano “compagni” va tutto bene ma il termine camerata fa scandalo?
Inoltre vorrei spiegarvi quale sia la mia personale visione della società e quali sono le mie idee, che hanno fatto si che mi identificassi e riconoscessi in fratelli d’Italia in quanto il partito che più si avvicina a ciò che è il mio pensiero:
Io sono contro questo modello di multiculturalismo e contro l’accoglienza indiscriminata, credo che la propria cultura, le proprie tradizioni facciano parte del nostro “essere” e vadano difesi (e personalmente non vorrei mai mandare i miei figli in una scuola dove otto bambini su dieci sono stranieri, e personalmente vorrei una scuola dove quando il professore entra in classe ci si alzi in piedi, dove quando si entra ci sia l’alza bandiera con l’inno nazionale). Credo nella famiglia tradizionale formata da un uomo e una donna, e in un Italia dalle radici Cristiane. Sono nazionalista perché credo nella patria, perché vorrei una nazione sovrana, indipendente e forte sia economicamente sia energeticamente e sia militarmente (vorrei il servizio militare obbligatorio sia per gli uomini sia per le donne, vorrei una nazione all’avanguardia militarmente sul modello degli Stati uniti e di Israele), sono a favore del nucleare. Sono contro il mercato delle multinazionali, della finanza e il mondo globalizzato, vorrei un paese “sociale” dove si viva a misura d’uomo, dove gli anziani siano rispettati e dove possano vivere in un paese che sentano il loro a loro misura, dove i giovani hanno un futuro e dove si coltivino i valori, e credo che certi settori “strategici” debbano rimanere in mano allo stato. Sono contrario all’islam in quanto lo reputo incompatibile con i modelli di vita occidentali, sono contro lo ius solis (in Italia dovrebbe venire solo chi ama la nostra terra, e sposa facendone propria la nostra cultura e il nostro stile di vita, dimostrando di saper parlare italiano – questa si chiasma integrazione) e sono contro il ddl zan. Sono contro questa moda del politicamente corretto, del falso femminismo, quote rosa, me too, black lives matter, etc… in quanto li trovo mode deviate, sono anche per avere il 4 novembre come festa nazionale e non il 25 aprile in quanto divisiva per i motivi espressi inizialmente…ecco questi sono solo alcuni dei miei pensieri che per onestà intellettuale, prima di contestarmi, andrebbero approfonditi e che per non dilungarmi eccessivamente non farò in questa lettera, ma rimango a disposizione per un eventuale confronto rispettoso e costruttivo.
Dott. Ugo Ghivarello

Giovedì 7 ottobre 2021 11:18:04

Fischi a dollarumma


Da tifoso interista qual’e lei si occupi delle faccende di quella squadra e di quella societa A parti invertite volevo proprio vedere come si sarebbero comportati i tifosi della sua squadra del cuore.. Ed è a dir poco disdicevole associare cori razzisti con i fischi causati da una scelta fatta dal giocatore e motivata esclusivamente da interessi economici! ! Si occupi delle sue “maratone” televisive dov’è si trova a proprio agio e lasci stare le vicende di questo calcio ridotto oramai a mercimonio mondiale e non saranno certo i fischi indirizzati a giocatori che un giorno dichiarano fedeltà assoluta alla società che li ha plasmato come uomini e giocatori e il giorno dopo per denaro tradiscono la società e loro stessi! !

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