Carlo Freccero
Biografia
Carlo Freccero nasce a Savona il 5 agosto del 1947. È giornalista e autore televisivo che ha ricoperto nella propria carriera importanti ruoli ai vertici delle televisioni sia pubbliche che private nazionali. Considerato un intellettuale, è sovente salito agli onori delle cronache dopo lo scoppio della pandemia per le sue posizioni controverse. Vediamo di seguito quali sono i momenti salienti della sua vita privata e professionale.
Gli studi, gli esordi a Fininvest e in Francia
Dopo una laurea in Filosofia all'Università di Genova, conseguita grazie a una tesi su Michel Foucault, Freccero sceglie di dare sbocco alle proprie doti di buon comunicatore quando gli viene data l'opportunità di dirigere i palinsesti della neonata televisione commerciale Fininvest.
Contribuisce a definire in maniera netta i primi periodi di Canale 5 e Italia 1. Nel 1984 si occupa sempre di curare la programmazione per il terzo canale della futura Mediaset, ovvero Rete 4.
Dal momento che l'impero mediatico di Silvio Berlusconi si espande anche in Francia, Carlo Freccero accede alla nomina di direttore dei programmi di La Cinq; detiene tale carica dal 1986 fino al 1990.
Torna per un breve periodo in Italia dove ricopre la carica di direttore di Italia 1 dal giugno 1991 al settembre 1992, succedendo a Giorgio Gori.
Sulla fine dell'esperienza di Freccero a Italia 1, Gianfranco Funari racconta nel suo libro "Il potere in mutande":
Nel maggio del 1992 la Fininvest decise di sostituire il direttore di rete Carlo Freccero con Carlo Vetrugno. Freccero aveva portato a Italia 1 "Mezzogiorno italiano" e altri programmi innovativi come "Lezioni d'amore" di Giuliano Ferrara e Anselma Dall'Olio, "Scherzi a parte", "Pressing", "Mai dire Tv", "L'Istruttoria". Secondo alcuni la sua linea era troppo creativa rispetto al tipo di programmi richiesti dai dirigenti Fininvest che cominciavano, a detta loro, a incontrare difficoltà a vendere gli spazi pubblicitari. Non credo a questa tesi perché nel mercato televisivo sono sempre stati gli ascolti a determinare la raccolta pubblicitaria. Credo invece che il motivo della cacciata di Freccero sia di natura politica come nel mio caso.
Poi inizia a collaborare con le rivali di Mediaset, ovvero i canali pubblici, diventando consulente di Rai 1.
In seguito, grazie alla sua conoscenza del mercato televisivo francese, Carlo Freccero viene chiamato nel 1993 a gestire la programmazione dei canali France 2 e France 3.
Carlo Freccero e la rivoluzione di Rai 2
Fa nuovamente ritorno in Italia dove nel 1996 viene nominato direttore di Rai 2. L'intenzione durante il suo mandato è molto chiara: ovvero quella di trasformare la rete in un contenitore in grado di attirare un pubblico giovane, grazie a linguaggi provocatori e a contenuti multimediali alternativi.
Nascono dunque programmi come Satyricon e L'ottavo nano, che vedono diventare famosi Piero Chiambretti, Daniele Luttazzi e soprattutto i fratelli Corrado Guzzanti e Sabina Guzzanti con la loro comicità irriverente.
Gli anni 2000
La vittoria del centrodestra alle elezioni nel 2001 porta all'allontanamento di numerosi volti considerati scomodi, compresi quelli portati in televisione proprio da Freccero.
Nella primavera del 2002, in seguito alla distribuzione dei pesi politici, Carlo Freccero stesso viene allontanato da Rai 2. Pochi mesi più tardi viene allontanato anche da qualsiasi altra funzione di responsabilità nell'azienda.
Nonostante questo trattamento sceglie di tornare comunque per la trasmissione Rockpolitik (condotta da Adriano Celentano) nell'ottobre del 2005 in qualità di autore.
Una parentesi di tre anni a RaiSat in veste di presidente gli consente di avvicinarsi sempre più alle nuove tecnologie, sperimentando linguaggi che nei canali generalisti della Rai difficilmente può avvicinare.
Parallelamente alla presidenza di RaiSat, Carlo Freccero viene nominato direttore anche del canale televisivo Rai 4 a partire dal luglio del 2008. In questa veste scatena notevoli polemiche a causa di una scenetta che molti giudicano provocatoria in maniera gratuita nell'ambito della promozione di un programma.
Si tratta di Sugo - sessanta minuti di gusto e disgusto: Freccero insieme a due trans è protagonista di una scenetta irriverente. Ciò avviene nel pieno dello scandalo che colpisce l'ex conduttore del TG2 Piero Marrazzo, al tempo Presidente della Regione Lazio (sarebbe stato ricattato per un video che l'avrebbe mostrato assieme a una transessuale e con sostanze stupefacenti).
Le posizioni politiche e le controversie a Rai 2
Nell'agosto del 2015 Freccero diventa membro del consiglio di amministrazione della Rai grazie al supporto del MoVimento 5 Stelle, partito al quale si avvicina sempre di più soprattutto all'area più radicale. A seguito della grande vittoria elettorale ottenuta proprio del M5S nelle elezioni del marzo 2018, nel novembre dello stesso anno il consiglio di amministrazione della televisione pubblica italiana lo mette nuovamente a capo di Rai 2.
Se il primo periodo alla guida del secondo canale della Rai si era dimostrato fortemente innovativo e legato a temi scanzonati e di satira, la seconda parentesi come direttore della rete di Freccero si caratterizza per l'ideazione di programmi particolarmente controversi, che in molti casi supportano posizioni apertamente nazionaliste e toni cospirazionisti.
Alcuni di questi contenitori televisivi, come ad esempio Povera Patria e Popolo Sovrano registrano pochi ascolti, ma riescono comunque a far accusare la gestione di Carlo Freccero di imparzialità manifesta. Noncurante delle critiche, egli rimane in carica fino alla fine di novembre 2019, quando sceglie di annunciare la propria decisione di andare in pensione.
Libri di Carlo Freccero
È autore di alcune pubblicazioni, tra cui:
- Televisione, 2013
- L'idolo del capitalismo, 2016
- Fata e strega. Conversazioni su televisione e società (2019, con Filippo Losito)
Vita privata e curiosità
Della vita privata di Carlo Freccero si conoscono pochissimi dettagli, tra cui solo il nome della moglie: Daniela Strumia. La coppia è riuscita a mantenere il completo riserbo sulla propria relazione tenendosi molto lontano dai social network.
A causa di alcune dichiarazioni in trasmissioni televisive nell'autunno del 2021, seguite da un clamore che ha avuto particolare eco sulla carta stampata, è emerso chiaramente il supporto di Carlo Freccero rispetto alla teoria complottista del Grande Reset (Great Reset): una proposta del World Economic Forum (WEF) per ricostruire l'economia in modo sostenibile dopo la pandemia Covid-19 che introdurrebbe un cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Carlo Freccero. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Carlo Freccero.
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