Franco Mussida
Biografia • Musica e virtù
Virtuoso della chitarra, Franco Mussida è principalmente noto come membro fondatore del complesso Premiata Forneria Marconi (gruppo tra i più rappresentativi della storia del rock progressivo italiano). È anche un ricercatore negli ambiti della pedagogia artistica e della comunicazione musicale: in tale contesto ha fondato a metà degli anni '80 a Milano il CPM, Centro Professione Musica.
Franco Mussida nasce il 21 marzo del 1947 a Milano e a nove anni impara da solo a suonare la chitarra, copiando i movimenti del padre; poi viene mandato a studiare chitarra classica in una scuola privata per cinque anni, dedicandosi a quella elettrica da autodidatta.
Nel 1961 termina la scuola dell'obbligo, e a quattordici anni intraprende il suo primo tour europeo in un gruppo chiamato Tutto per i Ragazzi.
I primi successi
Nel 1967 entra a far parte dei Grifoni, insieme con Ricky Gianco e Gian Pieretti: il primo successo è la versione italiana di una canzone di Michel Polnareff, e si chiama "La bambolina". Tra il 1968 e il 1969 svolge il servizio militare in Marina, per poi tornare nel gruppo e lavorare - nel frattempo - anche come turnista.
In questo ruolo partecipa all'incisione di decine di brani celebri: tra gli altri, "Emozioni", "Mi ritorni in mente", "La canzone del sole" e "Il tempo di morire" di Lucio Battisti e "Bartali" di Paolo Conte. Mussida collabora anche con Angelo Branduardi ("Il ladro"), Fabrizio De André ("La buona novella"), Francesco Guccini ("L'isola non trovata"), Albano Carrisi, i Camaleonti e i Nomadi.
La PFM
Dopo avere dato vita al progetto Krel, insieme con Franz Di Cioccio, dalla stessa formazione nel 1971 vede la luce la Premiata Forneria Marconi, che vede anche la presenza di Mauro Pagani. Grazie alla PFM, Mussida ha l'opportunità di farsi conoscere in tutta Italia: scrive il brano "La Carrozza di Hans", grazie al quale il gruppo di aggiudica il primo premio al Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio, mentre poco dopo nasce "Impressioni di settembre", una delle loro più celebri e immortali canzoni.
Nel 1972 per l'etichetta Numero Uno vengono pubblicati gli album "Storia di un minuto" e "Per un amico", cui seguono nel 1973 "Photos of ghosts" e nel 1974 "L'isola di niente" e "The world became the world". Nel 1975 il gruppo incide "Chocolate Kings", mentre nel 1977 è la volta di "Jet Lag" e nel 1978 tocca a "Passpartù".
Gli anni '80
Agli anni Ottanta, invece, risalgono "Suonare suonare", "Come ti va in riva alla città", "PFM? PFM!" e "Miss Baker", uscito nel 1987.
Nella seconda metà degli anni Ottanta, le strade dei componenti del gruppo si separano momentaneamente: Franco Mussida decide, quindi, di dedicarsi all'insegnamento all'interno di comunità e carceri.
Nel 1984 fonda a Milano il CPM - Centro Professione Musica: l'obiettivo è quello di formare i giovani che vogliono intraprendere una carriera professionale nel mondo della musica, con particolare attenzione agli ambiti dei linguaggi popolari e del jazz.
Nel 1987 Mussida viene coinvolto dal carcere di San Vittore a Milano nella realizzazione di un'iniziativa che ha lo scopo di riavvicinare alla società i detenuti, attraverso la messa in scena di un laboratorio sperimentale musicale rivolto ai carcerati tossicodipendenti. Tale progetto lo impegna per molti anni due volte alla settimana, e verrà avviato anche in altri carceri della Lombardia (a Busto Arsizio, a Pavia, a Brescia, a Como, a Monza e a Vigevano).
Da quell'esperienza nasce il disco solista "I racconti della Tenda Rossa", pubblicato nel 1993.
Gli anni '90
Nel 1996 Mussida viene chiamato dall'Acnur, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, per dare vita a un progetto di raccolta fondi: organizza, quindi, la registrazione di un disco intitolato "Fatto per un mondo migliore", che vede la collaborazione di artisti come Samuele Bersani, Angelo Branduardi, Fabrizio De André, Fabio Concato ed Eugenio Finardi, insieme con alcuni detenuti del raggio dei tossicodipendenti del carcere di San Vittore e alcuni ragazzi della comunità Exodus.
Nel 1997 il musicista lombardo si dedica alla scrittura della "Sinfonia Popolare per 1000 Chitarre", che viene messa rappresentata per la prima volta in piazza Bra a Verona e che due anni più tardi viene eseguita a Milano in Piazza Duomo da circa 1350 persone: un'opera di natura etnico-popolare in tre atti, nata con lo scopo di riunire i musicisti professionisti, i semplici appassionati e gli studenti di musica.
Mussida torna a suonare con la PFM nel 1997 per il disco "Ulisse", pubblicato da RTI, cui seguirà nel 2000 "Serendipity", per Sony Music.
Gli anni 2000
Nel 2005 esce "Dracula Opera Rock", mentre nel 2006 la PFM è in sala di incisione con "Stati di immaginazione", sempre per Sony Music. Nel 2010, la band registra per Aerostella "A.D. 2010 - La buona novella". Successivamente, Mussida inizia a lavorare anche per il teatro, scrivendo le musiche per l'adattamento realizzato da Alessandro D'Alatri di "Scene da un matrimonio" di Ingmar Bergman.
I Padelloni e gli anni 2010
Nell'estate del 2012, presenta al pubblico un nuovo progetto artistico cui si sta dedicando, relativo alla scultura: si tratta di sculture di ceramica con un rivestimento in rame, platino e oro zecchino, denominate Padelloni (nome con il quale negli anni Settanta venivano definiti i dischi a 33 giri in vinile), dal diametro di trenta centimetri, con un duplice significato: la musica come cibo per l'anima (quindi, da "cuocere" in padella).
Al centro di ogni Padellone è presente un CD, con musiche originali interpretate da Mussida, e sul manico sono incisi simboli che hanno a che fare con la musica.
Successivamente, l'artista pubblica "Il lavoro del musicista immaginativo", saggio abbinato a CD uscito in edizione limitata in 999 copie autografate, che a partire dal lavoro realizzato per "Scene da un matrimonio" narra e analizza il rapporto tra il musicista e la musica che viene composta.
Nell'estate del 2013, Franco Mussida inaugura una mostra alla Galleria d'Arte Contemporanea del Museo di Stato di San Francesco a San Marino, intitolata "L'altro mondo", che si basa ancora una volta sul connubio tra musica e scultura; sempre a questo periodo risale il libro "La Musica ignorata", edito da Skira.
A novembre dello stesso anno, il musicista milanese riceve alla IX Biennale di Firenze il premio "Lorenzo il Magnifico", assegnatogli per i suoi meriti in campo artistico.
Frasi di Franco Mussida
Foto e immagini di Franco Mussida
Video Franco Mussida
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Franco Mussida. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Franco Mussida.
Franco,magnifico e magico "ragazzo" che affascina, hai trasmesso il tuo grande amore per la musica a mio figlio, tuo allievo tanti anni fa, che insegna chitarra con la stessa passione ed impegno che gli hai saputo donare. Grazie per la sua felicità
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