Messaggi e commenti per Enrico Mentana - pagina 6
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Frasi di Enrico Mentana
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Biografieonline non ha contatti diretti con Enrico Mentana. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Enrico Mentana.
Giovedì 10 marzo 2022 19:21:59
Proseguire in TV una divulgazione costante dei temi di politica internazionale
Gentile Direttore Mentana, prendo spunto dall'attuale grave emergenza di guerra e dalle sue utilissime e interessanti maratone di questi tragici giorni per suggerire di proseguire in TV una divulgazione costante dei temi di politica internazionale. Il quadro globale è molto importante per la comprensione del mondo attuale e inscindibile dalla nostra realtà. E questo oggi è più che mai evidente. A mio avviso questi argomenti sono sempre stati assenti dalla comunicazione televisiva con limiti nella divulgazione e conoscenza giornalistica. Sarebbe quindi un utile servizio didattico sviluppare analisi di geopolitica anche in tempi non di emergenza contribuendo così ad aprire i nostri orizzonti nazionali, totalmente predominanti. Finalmente uscire dal nostro "microcosmo" e sapere e vedere a tutto tondo. Esiste qualche interessante podcast ma anche la TV dovrebbe iniziare a supportare questa esigenza con un incremento di trasmissioni di politica internazionale. In merito alle sue "maratone di guerra", ottima la scelta della presenza in studio di un solo analista (Fabbri è molto bravo e chiaro) optando per un dibattito non affollato che spesso confonde e distrae lo spettatore. La saluto cordialmente Silvia Milazzo
Giovedì 10 marzo 2022 18:34:08
Speciale la7 ucraina
Dr. Mentana, intanto grazie x le sue dirette ma devo chiederLe il favore di lasciar terminare i discorsi al sig. o dr. Fabbri nn sovrapponendosi verso la fine delle frasi; diventa altrimenti difficile da seguire giacché l'argomento è complicato e la cosa diventa fastidiosa
Giovedì 10 marzo 2022 14:26:33
Inviati in Ucraina
Ho un dubbio, a volte gli inviati dicono che non possono dire da dove si collegano perché luoghi sensibili. Con le tecnologie di oggi, i russi davvero non possono tracciare la località?
Giovedì 10 marzo 2022 13:10:33
Troppo spazio alla propaganda pro Putin nel programma L'aria che tira?
Dottor Mentana buongiorno,
ancora una volta mi rivolgo a Lei che è per me come un faro nella notte, ovvero un vero giornalista, dettaglio non da poco soprattutto in questo momento particolarmente drammatico.
Posso essere in errore, ma ritengo importante poter fare questa segnalazione:
anche stamane nella puntata de L'aria che tira il Prof. Cardini ha espresso la sua opinione impedendo una replica chiara e serena agli altri interlocutori in particolare al giornalista ucraino Maistrouk che vive sul posto, nel pieno dramma della guerra promossa da Putler senza casus belli come già ribadito da Lei nella sua Maratona delle ore 17. Da casa, per noi ascoltatori che vorrebbero farsi un'idea ben informata, quel sovrapporsi di voci impedisce una corretta informazione. la dott. ssa Merlino non ha chiesto a Cardini, dopo che aveva parlato, parlato e parlato, di lasciar esprimere altri (il giornalista Maistrouk).
Come moderatrice, questa assenza di richiamo alla correttezza del confronto verbale, soprattutto per chi è, se non pro Putin di certo pro soviet e anti americano a prescindere, al di là dei fatti che avvengono in Ucraina OGGI, lo trovo disgustoso.
Lasciare spazio all'informazione si, ma non alla propaganda e su La7 si vedono un poco troppo propagandisti pro Soviet (A. Negri/ Prof. Alessandro Orsini / Vauro/ Tiziana Ferraro a Tagadà ieri pomeriggio (09 marzo) / Santoro/ Di Battista etc.) ma veramente facciamo?
Forse oggi come ieri un canale televisivo potrebbe augurarsi un maggior coraggio nello schierarsi nella trincea della informazione, senza paura come paura non hanno avuto molti altri giornalisti soprattutto nella Russia di Putin. E avere il coraggio di definire Lavrov il nuovo Goebels, ministro della propaganda non è certo un delitto, ma verità.
La ringrazio per la pazienza
Cordiali saluti
Cinzia
Giovedì 10 marzo 2022 12:04:31
Putin contro il popolo ucraino
Nessuno ha capito che Putin non sta facendo una guerra contro il governo dell'Ucraina e il suo presidente ma sta facendo una guerra contro il popolo ucraino. Putin non tollera che il popolo ucraino ha scelto la democrazia e vuole distruggerlo e cacciarlo via per fare dell'Ucraina un territorio russo abitato da gente russa che accetta il suo potere. Non dimentichiamo inoltre che nelle guerre ci sono anche degli sporchi motivi personali ed egoistici. Putin ha una reggia in Crimea dove probabilmente vuole andare a viverci dopo che esce dal potere e certamente vuole essere circondato da territorio russo, da gente russa asservita che lo ammira. La Crimea ha un clima più mite, non ha il rigido clima di Mosca, la Crimea è circondata dal mare dove Putin può tenere il suo yacht da miliardario, ricevere i suoi amici oligarchi arricchiti tramite il suo potere, insomma un eden da miliardario circondato da territori e da gente amica ed assoggettata al suo carisma.
Giovedì 10 marzo 2022 10:58:33
Bertinotti e Bersani contro la NATO
Ho ascoltato durante alcuni servizi televisivi su LA7 le parole di Fausto Bertinotti e di Pierluigi Bersani. Ambedue condannavano l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia perché non potevano fare altrimenti stante l'evidenza dei fatti ma, ancorati alle loro radici comuniste, cercavano, arrampicandosi sugli specchi, di difendere in qualche modo Putin. Ambedue attribuivano una corresponsabilità della NATO perché si era allargata troppo ad est e teorizzavano una fascia di nazioni neutre, fuori dalla NATO, tra l'Unione Europea e la Russia. Ambedue però trascuravano il fatto che la NATO non ha mai costretto nessuno a farne parte. Sono state le singole nazioni che hanno chiesto liberamente di entrare nella NATO. Pier Luigi Bersani in particolare diceva che la NATO avrebbe dovuto limitare le libere scelte delle nazioni dicendo loro " no grazie non è opportuno". In pratica ambedue vorrebbero una nuova cortina di separazione tra i popoli, una sorta di nuovo grande muro di Berlino, invece di unire vorrebbero dividere per sancire per il futuro che il mondo deve essere diviso in due blocchi che si minacciano con le armi e con la bomba nucleare. Tutto l'opposto di cercare la pace attraverso l'integrazione dei popoli e delle culture senza muri e senza confini invalicabili. Pier Lugi Bersani affermava persino che l'Europa occidentale è geograficamente un'appendice del continente Russia. Forse Bersani a scuola non ha studiato la geografia dei continenti e confonde la nazione Russia come fosse un continente a se cui L'Europa ne farebbe parte e le Russia avrebbe una sorta di diritto di imporre condizioni (insomma sciocchezze da far ridere). Se la Russia vuole una fascia neutra e disarmata che la faccia all'interno degli attuali suoi confini senza pretendere che ciò sia fato a discapito della libertà delle altre nazioni. Tutti dovrebbero capire che il comunismo equivale a dittatura, non esiste un proletariato composto da milioni di individui che si siedono al potere ed emanano decisioni, al potere ci sono sempre poche persone che nei regimi comunisti si insediano, diventano gerarchi e vi restano per decenni ed anche per tutta la vita e spesso nominano i successori. Quando in una gerarchia comunista si concede qualche sfaccettatura democratica la si concede solo ad alcuni soggetti per creare oligarchia di super ricchi vicini al potere che con tangenti e corruzione fanno arricchire chi comanda, il governo di Putin ne è un esempio eclatante. Il proletariato può comandare solo con i governi democratici liberali in cui chi viene mandato al potere se degenera viene rimosso con il libero voto dei cittadini.
Mercoledì 9 marzo 2022 11:00:43
Putin è peggio di Hitler
Se noi rapportiamo le azioni di Hitler in riferimento all'epoca in cui è vissuto e cioè in relazione alle realtà sociali, economiche, dei rapporti tra le nazioni e parallelamente rapportiamo le azioni e le mire di Putin in riferimento ai nuovi equilibri tra le nazioni dopo la seconda guerra mondiale e mi riferisco ai progressi sociali, economici, ai rapporti tra le nazioni, agli equilibri di pace, di collaborazione, di globalizzazione non solo economica ma anche sociale, dobbiamo ammettere che Putin è peggio di Hitler. Sul piano della violenza Hitler invadeva le nazioni con la forza delle armi come fa Putin e, a differenza di Putin, minacciava la distruzione del popolo ebraico, Putin invece minaccia la distruzione dell'intera umanità con l'uso del nucleare. Possiamo ben dirlo: Putin è peggio di Hitler.
Mercoledì 9 marzo 2022 08:32:23
L'orrore appreso dai giornali
Buongiorno Dr. Mentana.
E' con orrore che stamattina, scorrendo le notizie riportate su "il Messaggero", testualmente leggo: Italia e piano antinucleare: riparo al chiuso per 2 giorni, finestre sbarrate e iodoprofilassi. ISS: no ai farmaci fai da te". Cosa vuol dire??? Che è già in atto la guerra nucleare minacciata da Putin??? Volete dirci la VERITA', PER FAVORE??? CI STATE GETTANDO OGNI GIORNO DI PIU' NEL PANICO. Dove sono finiti tutti i buoni propositi dell'Italia - e anche di altre Nazioni - di non scatenare una terza guerra mondiale???
Martedì 8 marzo 2022 10:39:34
L'unica arma in grado di sconfiggere Putin? I russi
Buongiorno Direttore.
Secondo la mia (modesta) opinione, l'unica arma in grado di fermare Putin sono i RUSSI. Quanta parte della popolazione è infatti ancora schierata con lui? Non ce lo dite. Le sanzioni economiche sferrate dall'Occidente parlano di misure gravissime prese nei confronti di costui, il rublo è sceso a -30 (io auspicherei anche un -50), le fabbriche stanno dichiarando il default, i viveri cominciano a scarseggiare, la gente fa file interminabili ai bancomat. Senza contare la messa al bando della Russia anche attraverso misure economiche che, ad una prima lettura, appaiono quasi irrilevanti ma che tuttavia la escludono di fatto dal resto del mondo: lo sport, l'importazione delle grandi firme della moda e la cacciata dei turisti dall'Italia e dal resto del mondo occidentale. Il turismo russo era preponderante per l'economia italiana, l'ho constatato di persona perché, trascorrendo spesso le vacanze in una nota - e lussuosa - località della Toscana, il lembo della spiaggia più ambita per posizione e bellezza, e dunque costosissima, era prevalentemente occupata dai turisti russi. I quali spendevano e spandevano largamente, trascorrevano lunghissimi soggiorni in albergo, vestivano esibendo costosi orologi e quant'altro, erano insomma molto, molto lontani dalla Russia stracciona che eravamo abituati a vedere sotto il comunismo di Krusciov. Le immagini magnifiche della Mosca odierna, che esibisce un'eleganza sfarzosa attraverso le migliaia di luci posizionate sui suoi palazzi, lasciano senza fiato per la bellezza, soprattutto se contrapposte alle macerie dell'Ucraina. Com'è possibile che il popolo russo, che non si è compattato tutto a fianco del proprio dittatore assassino, non si ribelli, non si rivolti in massa contro un regime che lo sta distruggendo? Ci sono, è vero, segnali di una Resistenza russa che si sta allargando e che viene combattuta dalla polizia attraverso arresti ed anni di carcere, che sta cercando di occultare le notizie e di mettere il bavaglio all'informazione. Ma evidentemente, il numero di coloro che ne fanno parte, non è ancora sufficiente per ingaggiare una rivolta e spodestare lo zar. Inoltre, non è credibile che intorno a Putin non si sia creato un fronte composto dai suoi oligarchi nonchè dai suoi fedelissimi, che possono, a differenza del popolo tenuto il più al possibile all'oscuro di quanto sta accadendo, tastare il polso non solo all'andamento della guerra, ma anche alla propria rovina economica. E anche questo sarebbe utile per ordire un complotto e farlo fuori dalla faccia della Terra. Possibile che i russi non si rendano conto e non siano a conoscenza del fatto che la propria patria custodisca armi nucleari atte a distruggere il mondo, e non vogliano ingaggiare loro stessi e per primi, una durissima battaglia, magari a fianco degli ucraini, per riconquistare la pace e la libertà? L'atteggiamento di Putin nei confronti dell'Ucraina, e nei confronti del suo popolo, non è una terribile novità. E' l'atteggiamento tirannico di un despota che, come tutti i tiranni del passato, si sente invincibile non solo nei confronti del mondo occidentale, ma anche della sua stessa gente che, auspico, prima o poi lo farà fuori. Zelensky sta opponendo una strenua resistenza che lo ha disorientato e inferocito, ma 'unica arma possibile contro chi è volutamente cieco e sordo perfino alle mediazioni internazionali, è la rivolta in massa del popolo russo. Inutili gli armamenti inviati dall'Europa se ancora non hanno centrato l'obiettivo principale: quello di farlo saltare per aria. E' bene difendersi, ma per quanto tempo ancora dovremo assistere a questo spargimento di sangue? la Russia minaccia di tagliarci il gas. Ebbene, bisogna rispondere non con un bombardamento a tappeto sulle città o via terra, bensì affrancandosi dalla "generosità" di Putin che ce lo fornisce, rafforzando le intese con altre Nazioni che possano sopperire ai nostri bisogni e sfruttando il nostro carbone. Anche l'arma del mancato acquisto del gas costituirebbe un'efficace risposta alle minacce del dittatore sovietico. Ed anche per quanto riguarda il grano, dovremmo studiare soluzioni alternative all'importazione dalla Russia. Io spero che isolato e con l'economia in ginocchio, il rublo talmente svalutato da non essere più cedibile nè riconoscibile quale moneta, costui venga portato alla ragione ed alla realtà dei fatti. il SUO mondo è ormai crollato, comunque finisca questa guerra. C'è un'immagine che deve rappresentare l'emblema dell'ennesima calamità che da un giorno all'altro ci è piovuta addosso, così come accadde per l'interminabile fila di bare dei morti per covid: la donna ucraina che porge il suo cellulare al giovanissimo soldato russo in lacrime, affinchè possa telefonare alla madre per rassicurarla. Si dice che la storia passata sia diversa dal presente. Errore gravissimo. La storia passata deve servire da monito, da insegnamento per il presente, soprattutto in tema di pace e di democrazia. Quando i tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, cominciarono ad assoldare nel proprio esercito giovani, vecchi e perfino ragazzini, significò che la Germania aveva subìto una totale disfatta. Ecco, io mi auguro che ciò avvenga anche per l'armata rossa dell'assassino Putin. Grazie
Conflitto Russia - Ucraina (per ora...)