Ultimi commenti alle biografie - pagina 1959

Sabato 14 novembre 2020 18:52:34 Per: Milena Gabanelli

Il presente messaggio è finalizzato a portare alla Vostra attenzione un problema di grandissimo rilievo alla luce dell'attuale situazione sanitaria nazionale e mondiale. Ciò riguarda con varie criticità e problematiche annesse, il P. O. di Galatina (LE). La struttura nonostante abbia un'ampia planimetria e sia in grado di ospitare vari reparti, per la cura di tutte le altre patologie, è stata oggetto di numerosi interventi di chiusura di molteplici reparti prima, per diventare quasi totalmente ospedale COVID-19, oggi. Chiedo di non ignorare questa situazione che ad ora rischia di avere ricadute serie sulla salute di pazienti Covid e non. Speranzoso di poter piu nel dettaglio illustrarLe le problematiche a queste annesse, Le porgo cordiali saluti. Rimango in attesa di Suo riscontro sull'indirizzo mail indicatoLe per l'invio del presente. Cordialmente AGDS.

Da: Angelo De Simone

Sabato 14 novembre 2020 18:15:16 Per: Giuseppe Conte

Avvocà, caro collega, ma vogliamo proibire alla tv, in questo tempo tremendo di covid. di fare trasmissioni come quella che sto vedendo in questo momento, nella quale niente meno si celebra la raffigurazione della faccia della Ferragni nella S Madonna, il che mi sembra una vera bestemmia !!! Oltre tutto, poi, si afferma che tale
immonda offesa al sentire veramente cristiano sarebbe in coerenza ad una affermazione del Papa ! ! siamo in tempi inaccettabili ! ! Non ne parliamo dei 2 commissari alla sanità della Calabria perchè mi sentirei male ! ! la mia speranza è di cambiare, ma è difficile. un caro saluto avv. Pietro

Da: Pietro

Sabato 14 novembre 2020 18:03:55 Per: Mario Giordano

Buongiorno seguo sempre la sua trasmissione, ho un piccolo negozio di abbigliamento a Milano sono neanche 18 mq lo gestisco da sola non capisco perché dopo il nuovo DPCM mi hanno imposto la chiusura fino al 3 dicembre, quando hanno lasciato aperti i vari media world, leroymerlin profumerie negozi di giocattoli etc etc
Lo scopo della chiusura era non far uscire le persone ma con molti negozi aperti di gente c è ne tanta in giro. Mi piacerebbe che nella sua trasmissione sollevasse anche questo problema, ci son tanti piccoli negozi come il mio che potrebbero stare aperti perché sicuramente le probabilità di infettarsi sono nulle in confronto per esempio a un supermercato.
Con questa chiusura ormai siamo a tre mesi di incasso zero e molti chiuderanno perché non ce la di può fare.
Purtroppo L abbigliamento non è considerato bene di prima necessità ma per me si visto che io ci vivo con questo lavoro
La ringrazio
Cordiali saluti
Maria vittoria de bernardi

Da: Maria Vittoria De Bernardi

Sabato 14 novembre 2020 18:03:45 Per: Giuseppe Conte

Qualcuno ha scritto: siamo in un momento impegnativo e difficile per tutti… Beh per loro questo momento difficile non esiste. Questi governanti abusivi a fine mese si mettono in tasca fior di soldi, hanno ville, privilegi, hanno la scorta, le forze dell'ordine invece di difendere i cittadini sono li a proteggerli. Vorrei vederli a vivere come vivono la stragrande maggioranza degli Italiani che non arrivano a fine mese, i ragazzi che arrivano oltre i 36 anni che ancora non trovano lavoro. Ma questi sono pagati solo per parlare e dire bufale. Non sanno cosa significa la parola SACRIFICIO. La colpa di quello che accade in Italia e solo nostra che non riusciamo a uscire da quel torpore che ci sta portando alla rovina. Gli Italiani stanno scrivendo un capitolo vergognoso della nostra storia. Oggi si fa la storia.
Meditate e reagite

Da: Roby 1

Sabato 14 novembre 2020 17:56:39 Per: Corrado Formigli

Egreg dott formigli
posso chiederle di cercare di spiegare perche' non invita i responsabili dei non salvaguardati
esodati e trombati dallo stato (governi). .. ma gli esodati per definizione sono esodati tutti e solo una certa parte...
altro che pari opportunita buon lavoro giampiero 66 anni

Da: Giampiero

Sabato 14 novembre 2020 17:53:41 Per: Maurizio Landini

Salve, le scrivo per rendere conto della perdurante esclusione dalla Piramide del Ricercatore (Legge N. 8 del 28. 2. 2020) di decine di precari della ricerca in Sanità anche di lunga data (con 15 anni di precariato o più), che avevano partecipato ad una survey online condotta ad inizio 2020 dalla sottoscritta.

I motivi del mancato ingresso diretto in Piramide - previsto già dalla legge 205 del 2017 – erano e restano principalmente la mancanza di un contratto/borsa di studio nelle 24 ore del giorno 31. 12. 2017 (che mal si concilia con la nota prassi amministrativa della ‘vacanza contrattuale’), che riguarda ancora circa 28 persone che avevano partecipato alla survey, oppure la tipologia contrattuale apparentemente incompatibile con l’evidenza pubblica, che riguarda circa 12 persone. Non hanno risposto alla richiesta di aggiornamento che ho inviato pochi giorni fa ben 16 persone, quindi si stima che siano almeno 50 le persone ancora interessate dall’esclusione della Piramide, con durata complessiva della collaborazione con IRCSS e IZS italiani ben sopra i 3 anni negli ultimi 7, richiesti dalla normativa (dal 1. 1. 2013 al 31. 12. 2019).

La questione dell’esclusione dalla Piramide per i suddetti motivi era stata sollevata dalla sottoscritta e portata dai Sindacati all’attenzione del Ministero della Salute che aveva manifestato sensibilità ed attenzione verso tale problematica, rimandando ad un altro provvedimento in materia sanitaria il recupero del personale che non era in servizio il 31. 12. 2017. Poi è arrivato il Coronavirus e tutti i decreti riguardanti la Sanità si sono concentrati sull’emergenza.

Durante l’estate la scrivente ha continuato a coinvolgere i rappresentanti della FP CGIL a livello nazionale e regionale, per mantenere elevata l’attenzione sull’assurda questione dei ricercatori ‘storici’ esclusi dal mercato del lavoro per un buco di 24 ore nei loro rapporti di collaborazione con IRCSS e IZS italiani a causa di una normativa che sembra essere monca (e probabilmente incostituzionale) fin dalla sua prima formulazione, contenendo un requisito che ha escluso non pochi precari di ‘lungo corso’.

Gianna Fracassi il 21 Settembre via email ribadiva che ‘la lotta alla precarietà è uno dei pilastri delle scelte politiche della CGIL’ e che ‘l’essere precari è una condizione esistenziale che impedisce alle persone di autodeterminare la propria vita’. Inoltre, riferiva che ‘la Funzione Pubblica CGIL è da sempre impegnata a trovare una soluzione; l'impegno sin qui profuso dalla categoria continuerà; la CGIL sosterrà le vostre ragioni in tutte le sedi e sarà assieme alla categoria per trovare una soluzione che possa finalmente sanare questa ingiustizia’.

Anche il coordinatore della CGIL per gli IRCSS e IZ, ha ribadito l'impegno della CGIL per una ‘riproposizione della questione nel primo testo di legge che lo consenta’ al fine di una sua tempestiva soluzione.

Le conseguenze di tale esclusione, oltre al mancato ingresso nel mercato del lavoro in maniera stabile, sono la necessità di aprire Partita IVA per poter continuare a collaborare con gli stessi istituti, con la conseguente perdita di tutele, e di cercare lavori alternativi, con conseguente dispersione di decenni di esperienza accumulati nella Ricerca Sanitaria in virtù di investimenti di lungo termine che gli Istituti hanno a profuso nella formazione di tali ricercatori.

Consci delle urgenze che il Governo si trova ancora ad affrontare a causa dell’epidemia, i precari di lungo corso confidano neI lavoro dei Sindacati e del Ministero della Salute affinché venga abolito il requisito formale del contratto/borsa di studio nelle 24 ore del 31/12/2017, in quanto non rilevante ai fini dell’accertamento della qualifica di ricercatore precario, per il quale appare sufficiente l’altro requisito, quello sostanziale, della durata della collaborazione di ‘almeno 3 anni negli ultimi 7’.

Si ringraziano in anticipo tutti coloro che si adopereranno per rendere effettivo anche per noi precari ‘a vita’ il tanto discusso DIRITTO AL LAVORO, possibilmente dignitoso e stabile, dopo decenni di lavoro di altissimo livello con gli IRCSS e IZS italiani.

Sabrina Quattrini

Da: Sabrina Q.

Sabato 14 novembre 2020 17:26:20 Per: Corrado Formigli

Sono un dipendente pubblico, lavoro con il mio computer, con la mia rete internet cercando di risolvere i problemi fiscali dei contribuenti e sono seduto nella mia postazione casalinga dalle 7, 00 del mattino sino alle 16, 00-17, 00 ed anche oltre (purtroppo faccio anche delle piccole pause per andare in bagno per bere un caffe e per pranzare, credo mi sia consentito almeno questo,) e giustamente (stando seduto) ho il C**O CALDO. Vedo e sento che anche Lei si è uniformato ai vari Brunetta certo sparare sui pubblici dipendenti porta sicuramente un bel numero di voti e molta audience. Mi dispiace averla seguita diverse volte su LA7, cosa che non farò mai più e tralascio ogni commento su Cacciari. Le auguro buona fortuna... sig. C**O CALDO...

Da: Marino Petruzzellis

Sabato 14 novembre 2020 17:19:05 Per: Maurizio Landini

Caro Segretario Maurizio Landini, sono un'insegnante di scuola Primaria finalmente di ruolo da sei anni, dopo 20 anni di precariato. Ho conseguito il ruolo a Venezia dopo 10 anni di lunghe impegnative battaglie sotto la bandiera FlcCgil. Ho 63 e da quando ne avevo quindici ho avuto un solo sindacato nella mente e nel cuore anche se mi sono tesserata tempo dopo. Attualmente sono una componente del direttivo provinciale di Catania e del direttivo regionale Sicilia. Ho fatto una bellissima fotografia insieme a te a Portella delle ginestre, foto che ho postato sui social con una gioia immensa quando sei stato eletto nostro Segretario. Come puoi notare io mi sento nel più profondo parte integrante del nostro Sindacato, ma oggi c'è qualcosa che mi far star male, che mi preme dirti e che mi sembra necessaria esprimere come rappresentante della categoria dei docenti e nel particolare delle maestre.
La scuola pubblica italiana è sempre più distante da quella di cui si parla nella Costituzione. In questi ultimi anni c'è statoun attacco violento nei confronti non solo dei docenti, della loro libertà di insegnamento, ma della stessa idea di scuola pubblica. Le battaglie che abbiamo combattuto non sempre hanno sortito i risultati che abbiamo desiderato, ma siamo stati uniti e protetti dalla nostra bandiera che ora sembra allontanarsi da noi docenti. Ora che stiamo lottando contro un nemico invisibile ed anche mortale. I docenti non si sentono tutelati, perché le scuole non sono affatto sicure.
Tra i docenti che non si sentono tutelati potrei iniziare da me che sono lavoratrice fragile, operata di tumore meno di due anni fa ed ancora sottoposta a cure. Sono una separata e monoreddito, con un affitto da pagare e di certo non mi posso permettere di andare in pensione, dunque se riuscirò ad essere la madre affettuosa che sono sempre stata, continuerò a lavorare sino a 67 anni per avere una misera pensione. Ma sino a quel momento se non ci fosse stato il Covid, sarei andata a scuola sorridente e sempre maestra iperattiva e amata dai miei alunni, ma sono fragile ed ora anche stressata perché riguardo questi lavoratori siamo stati ignorati e non tutelati. Attualmente in malattia ordinaria se rientrasse sarei in serio pericolo perché nel mio plesso ci sono, ad oggi, quattro colleghe positive e di altre si aspettano gli esiti dei tamponi. Segretario la scuola in presenza sta costando anche la vita ai lavoratori della scuola. Per noi nessuna tuta spaziale per andare al lavoro e nessuna indennità di rischio, nessuna gloria dato che da tempo ci denigrano indisturbatamente, ma solo il rischio di essere contagiati e non poter più abbracci nostri figli.
Segretario per la prima volta mi sento abbandonata dal mio sindacato, ed molto triste. Ho subito diversi lutti, poi sono diventata anche orfana di partito, adesso abbandonata pure dal mio Sindacato.
Mi rendo conto che ci sono categorie di donne lavoratrici che hanno bisogno delle scuole aperte per recarsi al lavoro ed avere un luogo per i piccoli, ma le
Maestre siamo anche noi madri e lavoratrici e siamo tante. Che la Dad non sia l'espressione migliore dell'insegnamento lo sappiamo bene, così come sappiamo dell'arretratezza informatica del nostro Paese. La scuola andava organizzata diversamente sin da marzo scorso, andava pianificato diversamente il rientro a scuola e soprattutto al sud si dovevano venire a controllare in quali condizioni erano le classi. Certo esistono anche qui scuole molto organizzate ma le classi pollaio permangono in molte scuole e questo non ha favorito per niente la sicurezza. Sapevamo tutti che il Covid si sarebbe ripresentato e più virulento, dunque proprio la comunità scolastica doveva essere attenzionata al di sopra di ogni cosa perché la Scuola è un diritto, è un esercizio di libertà, è luogo di condivisione, è opportunità sociale, la scuola è il luogo della democrazia. Attualmente la scuola non è niente di tutto questo perché i ragazzi devono stare immobili ai loro posti e i bambini stanno soffrendo moltissimo se non i rari casi in cui hanno edifici con spazi interni ed esterni ottimali. Le classi aprono e chiudono in base alle emergenze Covid. Che scuola è questa se non quella del caos? Forse una Dad temporanea, ormai i ragazzi e noi docenti sappiamo lavorarci benissimo, poteva tornare utile per tutti. Utile per far continuare a far lavorare noi fragili, per garantire la salute dei docenti, degli alunni e delle loro famiglie. Forse avremmo scongiurato questa grave ripresa della pandemia. Segretario mi dispiace che questa volta non la pensiamo allo stesso modo, ma il confronto allargato non fa parte dei principi portanti della nostra organizzazione? Un caro abbraccio segretario, ripensaci che si rischia di perdere molti iscritti e la salute di molti insegnanti.

Da: Coco Carmela

Sabato 14 novembre 2020 17:14:01 Per: Maurizio Landini

Alla sua cortese attenzione,
Considerato che la Whirlpool fa refrigeratori e che sono in difficoltà perché non entra lo stato a gestirla e gli fanno produrre i refrigeratori per contenere i vaccini. Mi sembra un investimento che non farebbe perdere il lavoro agli operai che oltretutto hanno competenze.
Rita Allievi meda (mb)

Da: Rita Allievi

Sabato 14 novembre 2020 17:00:04 Per: Silvia Toffanin

Cara Silvia, in questi giorni vedo il grande dolore che ti sta accompagnando in seguito alla morte della tua cara mamma. Conosco questo dolore essendoci già passata. Personalmente ho trovato conforto nelle parole di Gesù riportate nel Vangelo di Giovanni al capitolo 5, versetti 28, 29 dove dice: "Non meravigliatevi di questo, perché verrà il tempo in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne usciranno... ". Non è una bellissima speranza rivedere i nostri cari sulla terra e poterli riabbracciare? Anche se questo può sembrare impossibile da realizzarsi, come vedi Gesù stesso ci rassicura dicendoci "non meravigliatevi" perché l'ora verrà. Spero che queste parole possano essere un balsamo per il tuo cuore. Un abbraccio. Marinetta

Da: Marinetta