Ultimi commenti alle biografie - pagina 1959
Sabato 14 novembre 2020 20:42:43
Per: Barbara Palombelli
Vi scrivo poiché sono restato molto sorpreso del fatto che in Italia, ma forse anche in altri stati, per stabilire le misure da adottare in termini di prevenzione non si sia deciso di effettuare anche uno screening comportamentale delle persone che a seguito soprattutto di tampone si fossero rilevate positive al Covit 19.
Si tratterebbe di:
• Far compilare un questionario a ciascun soggetto che si sottopone a tampone;
• Raccogliere i dati ed elaborarli con un qualsiasi programma sul mercato utilizzabile per l’individuazione dei cosiddetti soggetti target potenziali. In genere questi programmi vengono utilizzati per l’individuazione dei clienti potenziali a cui destinare nuovi prodotti o servizi ma in questo caso si potrebbero utilizzare per individuare i target dei soggetti a rischio e i principali fattori di rischio di contagio, basati sull’analisi comportamentale delle persone nei 15 gg antecedenti il tampone. Un analisi accurata suggerirebbe l’elaborazione e l’analisi di tutti i questionari, ma volendo utilizzare delle scorciatoie ci si potrebbe limitare a caricare soprattutto nella prima fase i dati dei positivi.
• Il questionario dovrebbe raccogliere dei dati riferiti ai 15 gg precedenti al tampone, inerenti:
o Al nucleo famigliare del soggetto (dove vive, quanto è grande la casa, con chi vive, quanti anni hanno i familiari e cosa fanno)
o Se la casa è dotata di ascensore o meno;
o Se soffrono di altre patologie e quali
o Qualche domanda sulle caratteristiche fisiche del soggetto, peso, altezza, capelli lungi o corti
o Quanto volte al giorno il soggetto si lava o igienizza le mani ;
o Se quando entra in casa si toglie le scarpe o le lascia fuori dalla porta;
o se durante il giorno le finestre della casa restano aperte o chiuse;
o Che lavoro fa, dove lavora e come raggiunge il posto di lavoro;
o Se nel posto di lavoro le finestre sono aperte o chiuse;
o Che mezzo normalmente utilizza per gli spostamenti;
o Quali tipi di locali o luoghi ha frequentato (case di amici o parenti, supermarket, negozi al dettaglio, bar, ristoranti, alberghi, aerei mezzi pubblici, scuole, uffici pubblici, ascensori, etc e qui bisognerebbe lavoraci sopra individuando i cluster significativi)
Quanto sopra è stato indicato giusto per dare un idea; in proposito l’efficacia di questi approcci dipende soprattutto dall’individuazione delle domande giuste per individuare il target.
Di norma l’individuazione delle domande è fatta da esperti che lo fanno per professione con il supporto degli specialisti di turno che in questo caso giocoforza dovranno essere dei medici o virologi.
L’approccio dovrebbe essere continuo, in altri termini, ad una prima elaborazione ne dovrebbero seguire delle successive base sui nuovi questionari raccolti.
In approccio di questo tipo potrebbe avvalorare le scelte già fatte, ovvero far emergere nuovi fattori di rischio che ne favoriscono la propagazione.
Spesso queste analisi evidenziano nuove discriminanti o nuovi aspetti comportamentali che risultano determinati ai fini dell’individuazione dei target stabiliti allargando di molto il bacino dei potenziali.
Mi rendo conto che potrebbe non essere facile implementare l’approccio a livello nazionale ma mi sorprende che neppure a livello locale nessuno abbia pensato di testare anche questa metodologia.
Lascio alla vs. attenzione la valutazione dell’idea e quindi l’eventuale diffusione nei salotti o le trasmissioni che spesso conducete o frequentate.
Cordialmente,
Massimo
Ps ho scritto a voi poi vi seguo e stimo molto.
Da: Massimo
Sabato 14 novembre 2020 20:12:59
Per: Alberto Angela
Buongiorno. Ho un nipote di nome Aldo Stracuzzi dell'età di 11 anni (1^ media) che già da tre anni è un divoratore di libri di arte, storia, cultura, geografia (ne legge circa uno al giorno). Ha una cultura pazzesca. Conosce luoghi, date, monumenti, rapporti parentali fra tutte le aristocrazie che hanno dominato le società pregresse, vita dei pittori di cui riconosce e commenta tutti i loro quadri. Ha creato una Associazione culturale " Giovani per il futuro " (email: -------) di cui è presidente. Ha un talento ed una preparazione che per un bambino di 11 anni è inimmaginabile. Dovrebbe essere conosciuto e valorizzato. Avrei alcuni filmati da farvi vedere se mi comunicate dove e come posso inviarveli. Sembra Alberto Angela " in miniatura". Io da nonno più che portare questo fenomeno di cultura alla vostra conoscenza non saprei che altro fare. Il mio cell. è 339-------. e mi chiamo Aldo Stracuzzi. Sono a Vs disposizione per qualsiasi iniziativa. Sarebbe un vero peccato disperdere nel nulla un grande talento. Cordiali saluti
Da: Aldo Stracuzzi
Sabato 14 novembre 2020 19:17:58
Per: Giuseppe Conte
Salve signor conte.
Volevo dirle che sono un minorenne di 10 anni e nella mia scuola stanno succedendo cose assurdecome ad esempio: note per aver abbassato la mascherina a tre metri di distanza (in giardino), violenze psicologiche contro le prime, seconde (i più piccoli) e per ultimo chiamata di un genitore perché il suo bambino presta una penna (bambino di 7 anni).
La situazione sta degenerando alla psicologia dei bambini, e anche in altre scuole (non solo nella mia)
Grazie. : -)
Da: Leonardo Pisano
Sabato 14 novembre 2020 18:52:34
Per: Milena Gabanelli
Il presente messaggio è finalizzato a portare alla Vostra attenzione un problema di grandissimo rilievo alla luce dell'attuale situazione sanitaria nazionale e mondiale. Ciò riguarda con varie criticità e problematiche annesse, il P. O. di Galatina (LE). La struttura nonostante abbia un'ampia planimetria e sia in grado di ospitare vari reparti, per la cura di tutte le altre patologie, è stata oggetto di numerosi interventi di chiusura di molteplici reparti prima, per diventare quasi totalmente ospedale COVID-19, oggi. Chiedo di non ignorare questa situazione che ad ora rischia di avere ricadute serie sulla salute di pazienti Covid e non. Speranzoso di poter piu nel dettaglio illustrarLe le problematiche a queste annesse, Le porgo cordiali saluti. Rimango in attesa di Suo riscontro sull'indirizzo mail indicatoLe per l'invio del presente. Cordialmente AGDS.
Da: Angelo De Simone
Sabato 14 novembre 2020 18:15:16
Per: Giuseppe Conte
Avvocà, caro collega, ma vogliamo proibire alla tv, in questo tempo tremendo di covid. di fare trasmissioni come quella che sto vedendo in questo momento, nella quale niente meno si celebra la raffigurazione della faccia della Ferragni nella S Madonna, il che mi sembra una vera bestemmia !!! Oltre tutto, poi, si afferma che tale
immonda offesa al sentire veramente cristiano sarebbe in coerenza ad una affermazione del Papa ! ! siamo in tempi inaccettabili ! ! Non ne parliamo dei 2 commissari alla sanità della Calabria perchè mi sentirei male ! ! la mia speranza è di cambiare, ma è difficile. un caro saluto avv. Pietro
Da: Pietro
Sabato 14 novembre 2020 18:03:55
Per: Mario Giordano
Buongiorno seguo sempre la sua trasmissione, ho un piccolo negozio di abbigliamento a Milano sono neanche 18 mq lo gestisco da sola non capisco perché dopo il nuovo DPCM mi hanno imposto la chiusura fino al 3 dicembre, quando hanno lasciato aperti i vari media world, leroymerlin profumerie negozi di giocattoli etc etc
Lo scopo della chiusura era non far uscire le persone ma con molti negozi aperti di gente c è ne tanta in giro. Mi piacerebbe che nella sua trasmissione sollevasse anche questo problema, ci son tanti piccoli negozi come il mio che potrebbero stare aperti perché sicuramente le probabilità di infettarsi sono nulle in confronto per esempio a un supermercato.
Con questa chiusura ormai siamo a tre mesi di incasso zero e molti chiuderanno perché non ce la di può fare.
Purtroppo L abbigliamento non è considerato bene di prima necessità ma per me si visto che io ci vivo con questo lavoro
La ringrazio
Cordiali saluti
Maria vittoria de bernardi
Da: Maria Vittoria De Bernardi
Sabato 14 novembre 2020 18:03:45
Per: Giuseppe Conte
Qualcuno ha scritto: siamo in un momento impegnativo e difficile per tutti… Beh per loro questo momento difficile non esiste. Questi governanti abusivi a fine mese si mettono in tasca fior di soldi, hanno ville, privilegi, hanno la scorta, le forze dell'ordine invece di difendere i cittadini sono li a proteggerli. Vorrei vederli a vivere come vivono la stragrande maggioranza degli Italiani che non arrivano a fine mese, i ragazzi che arrivano oltre i 36 anni che ancora non trovano lavoro. Ma questi sono pagati solo per parlare e dire bufale. Non sanno cosa significa la parola SACRIFICIO. La colpa di quello che accade in Italia e solo nostra che non riusciamo a uscire da quel torpore che ci sta portando alla rovina. Gli Italiani stanno scrivendo un capitolo vergognoso della nostra storia. Oggi si fa la storia.
Meditate e reagite
Da: Roby 1
Sabato 14 novembre 2020 17:56:39
Per: Corrado Formigli
Egreg dott formigli
posso chiederle di cercare di spiegare perche' non invita i responsabili dei non salvaguardati
esodati e trombati dallo stato (governi). .. ma gli esodati per definizione sono esodati tutti e solo una certa parte...
altro che pari opportunita buon lavoro giampiero 66 anni
Da: Giampiero
Sabato 14 novembre 2020 17:53:41
Per: Maurizio Landini
Salve, le scrivo per rendere conto della perdurante esclusione dalla Piramide del Ricercatore (Legge N. 8 del 28. 2. 2020) di decine di precari della ricerca in Sanità anche di lunga data (con 15 anni di precariato o più), che avevano partecipato ad una survey online condotta ad inizio 2020 dalla sottoscritta.
I motivi del mancato ingresso diretto in Piramide - previsto già dalla legge 205 del 2017 – erano e restano principalmente la mancanza di un contratto/borsa di studio nelle 24 ore del giorno 31. 12. 2017 (che mal si concilia con la nota prassi amministrativa della ‘vacanza contrattuale’), che riguarda ancora circa 28 persone che avevano partecipato alla survey, oppure la tipologia contrattuale apparentemente incompatibile con l’evidenza pubblica, che riguarda circa 12 persone. Non hanno risposto alla richiesta di aggiornamento che ho inviato pochi giorni fa ben 16 persone, quindi si stima che siano almeno 50 le persone ancora interessate dall’esclusione della Piramide, con durata complessiva della collaborazione con IRCSS e IZS italiani ben sopra i 3 anni negli ultimi 7, richiesti dalla normativa (dal 1. 1. 2013 al 31. 12. 2019).
La questione dell’esclusione dalla Piramide per i suddetti motivi era stata sollevata dalla sottoscritta e portata dai Sindacati all’attenzione del Ministero della Salute che aveva manifestato sensibilità ed attenzione verso tale problematica, rimandando ad un altro provvedimento in materia sanitaria il recupero del personale che non era in servizio il 31. 12. 2017. Poi è arrivato il Coronavirus e tutti i decreti riguardanti la Sanità si sono concentrati sull’emergenza.
Durante l’estate la scrivente ha continuato a coinvolgere i rappresentanti della FP CGIL a livello nazionale e regionale, per mantenere elevata l’attenzione sull’assurda questione dei ricercatori ‘storici’ esclusi dal mercato del lavoro per un buco di 24 ore nei loro rapporti di collaborazione con IRCSS e IZS italiani a causa di una normativa che sembra essere monca (e probabilmente incostituzionale) fin dalla sua prima formulazione, contenendo un requisito che ha escluso non pochi precari di ‘lungo corso’.
Gianna Fracassi il 21 Settembre via email ribadiva che ‘la lotta alla precarietà è uno dei pilastri delle scelte politiche della CGIL’ e che ‘l’essere precari è una condizione esistenziale che impedisce alle persone di autodeterminare la propria vita’. Inoltre, riferiva che ‘la Funzione Pubblica CGIL è da sempre impegnata a trovare una soluzione; l'impegno sin qui profuso dalla categoria continuerà; la CGIL sosterrà le vostre ragioni in tutte le sedi e sarà assieme alla categoria per trovare una soluzione che possa finalmente sanare questa ingiustizia’.
Anche il coordinatore della CGIL per gli IRCSS e IZ, ha ribadito l'impegno della CGIL per una ‘riproposizione della questione nel primo testo di legge che lo consenta’ al fine di una sua tempestiva soluzione.
Le conseguenze di tale esclusione, oltre al mancato ingresso nel mercato del lavoro in maniera stabile, sono la necessità di aprire Partita IVA per poter continuare a collaborare con gli stessi istituti, con la conseguente perdita di tutele, e di cercare lavori alternativi, con conseguente dispersione di decenni di esperienza accumulati nella Ricerca Sanitaria in virtù di investimenti di lungo termine che gli Istituti hanno a profuso nella formazione di tali ricercatori.
Consci delle urgenze che il Governo si trova ancora ad affrontare a causa dell’epidemia, i precari di lungo corso confidano neI lavoro dei Sindacati e del Ministero della Salute affinché venga abolito il requisito formale del contratto/borsa di studio nelle 24 ore del 31/12/2017, in quanto non rilevante ai fini dell’accertamento della qualifica di ricercatore precario, per il quale appare sufficiente l’altro requisito, quello sostanziale, della durata della collaborazione di ‘almeno 3 anni negli ultimi 7’.
Si ringraziano in anticipo tutti coloro che si adopereranno per rendere effettivo anche per noi precari ‘a vita’ il tanto discusso DIRITTO AL LAVORO, possibilmente dignitoso e stabile, dopo decenni di lavoro di altissimo livello con gli IRCSS e IZS italiani.
Sabrina Quattrini
Da: Sabrina Q.
Matteo Salvini
Politico italiano
Da: Orazio