Ultimi commenti alle biografie - pagina 2289

Mercoledì 2 settembre 2020 14:27:20 Per: Luca Zaia

Buonasera Luca,
perche' tra le varie ordinanze non rende OBBLIGATORIO lo smart working per le aziende che possono farlo?
personalmente lo trovo assurdo peraltro stare 8 ore in ufficio con la mascherina e' nocivo per la salute
si muoverebbero meno persone ed il lavoro andrebbe avanti comunque, ne guadagnerebbe anche l'aria cosi' come lo spostamento con i mezzi pubblici, spesso affollati
in italia non si crede nello smart working perche' c'e il concetto che se lavori da casa non fai nulla. mentalita' veneta accentuata.
lo trovo assurdo.

Da: Anna

Mercoledì 2 settembre 2020 13:07:48 Per: Loretta Goggi

Ciao Loretta mi chiamo Natalia Sabetta ho 40 anni sono una tua fan sin da piccola ascoltavo le tue canzoni mi piacerebbe tanto conoscerti chissà se potrò realizzare il mio sogno magari cantare insieme a te maledetta primavera che sin da piccola era la mia nonna nanna un caro saluto

Da: Natalia Sabetta

Mercoledì 2 settembre 2020 12:57:26 Per: Giorgia Meloni

Preg. mo On. Giorgia Meloni

Le inoltriamo la presente, con la speranza Lei possa dedicare 5 minuti del Suo preziosissimo tempo a questa nostra che vuole evidenziare un ennesimo soppruso rivolto agli Italiani, perpetrato da un Governo di discutibile capacità, mai votato da alcuno e che sistematicamente fa cadere a pezzi il credo di tanti, di moltissimi Italiani, che pensano di appartenere ad una Nazione democratica, i cui rappresentanti agiscono con e per il popolo.

La questione riguarda il posizionamento delle stazioni radiobase imposto dal piano Colao, quale alfiere del “Sig. Conte”, ed incluso nel decreto semplificazioni.
In sostanza da oggi ogni operatore telefonico potrà segliersi il sito e collocarvi la propria antenna in maniera anche indiscriminata senza che per questo il Comune, la Provincia, la Regione possano eccepire qualcosa togliendo a questi ogni possibiltà di concertazione.
Si dice che siamo in un regime democratico ma questo putroppo non lo è; rispecchia per contro un regime dittatoriale.

Vede Onorevole Meloni la cosa che, mi passi il termine, fa ulteriormente schifo è il fatto che togliere alle autorità locali la possibilità di regolamentare nei propri strumenti urbanistici questo tipo di insediamenti, a tutela di propri amministrati, come appunto da oggi risulta dal piano Colao, è stato già in precedenza previsto con il primo decreto Gasparri nel lontano 2002, dichiarato incostituzionale dalla Suprema Corte di Cassazione per eccesso di delega.
In estrema sintesi, dopo circa vent’anni dal 1° Gasparri, una norma illegittima, che calpesta i diritti dei cittadini, viene riproposta ed approvata da un Governo dalle dubbie capacità analitiche, calpestando e violando la stessa Costituzione, di cui vergognosamente sventolano il vessillo, a più riprese. L’articolo 41 per esempio ne risulta nettamente abrogato! Oltre a questo, non meno importante, non v’è considerazione alcuna per il principio di prevenzione e precauzione, atttuato invece con solerzia nelle procedure e nell’uso delle mascherine anticovid: due pesi e due misure? !

Noi purtoppo stiamo subendo l’effetto di questa indifferente malgestione sulla nostra pelle, proprio in questi giorni, ma in qualità di appartente ad un Comitato e anche ad una Onlus (seguita da migliaia di simpatizzanti) notizierò e notizieremo quante piu persone possibile sull’evento e, non da ultimo anche del modus operandi di compagnie telefoniche, come Wind3, circa il loro approccio anche falso e truffaldino con le istutuzioni (pesante come affermazione, ma ampiamente documentabile).
Dal canto nostro abbiamo profonda stima della Sua persona e crediamo fermamente che possa dare un valido contributo al ripristino della legalità che diversamente ne esce a pezzi.
Pur nella conspevolezza della poliedricità dei Suoi impegni sarebbe cosa graditissima un Suo cenno di riscontro.

Con profonda stima e considerazione
Gianluigi Marcolin

Da: Gianluigi Marcolin

Mercoledì 2 settembre 2020 12:56:27 Per: Luca Zaia

Buon giorno governatore, sono cittadina di Venezia, seguo sempre le sue conferenze, e lei parla di capienza 80% sui mezzi di trasporto con mascherina. Purtroppo io l'autobus lo prendo e la mascherina ce l'hanno solo il 60% dei passeggeri, questa è la realtà. E autobus affollati senza mascherina non va bene e non è lo stesso quadro che lei in conferenza stampa dice. Io non mi sento nemmeno più di prendere il bus. Il tutto per sua conoscenza, magari era sua interesse saperlo. Silvia

Da: Silvia

Mercoledì 2 settembre 2020 12:10:20 Per: Alberto Angela

Buongiorno,
sono autore di riferimento del libro nel quale vengono trattati i difficili rapporti tra "Albero e Città", Di seguito le sottopongo la breve sintesi del contenuto e del mio CV qualora l'argomento, sconosciuto ai più, possa interessarle per la sua meritoria ed efficace attività di divulgazione della conoscenza.

NOTA BIOGRAFICA
Figlio di una coppia di agricoltori, si laurea a 23 anni, nel 1968, in Scienze Agrarie presso l’Università di Perugia dopo aver frequentato l’Istituto Tecnico Agrario. A 27 anni entra a far parte del corpo docente della Facoltà di Agraria dell’Ateneo perugino quale Assistente universitario di ruolo. Diviene Professore Associato di Tecnica vivaistica nel 1981 e Ordinario di Arboricoltura Speciale nel 1990. Nel 2005 l’Università di Bucarest gli conferisce la Laurea Honoris causa; cinque anni dopo riceve la stessa onorificenza dalla Corvinus University di Budapest. Lascia l’Università nel 2010, a 65 anni, e trascorre il suo tempo tra Perugia, Bologna e nelle Marche, sua residenza giovanile, in uno dei borghi all’interno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.

QUARTA
“L’albero e città”, un manualetto sul ruolo determinante dell’albero per la vita dell’uomo, le sue relazioni con l’ambiente cittadino. L’autore fornisce, da esperto e studioso, informazioni tecniche e specifiche sul gigante proponendo, però, un approccio nuovo nei confronti della natura e dell’albero in particolare. Una visione rispettosa e sensibile che mira a trasmettere le conoscenze essenziali dell’albero e a rendere partecipi i lettori delle difficoltà alle quali va incontro quando dalla natura, dai boschi o dalla campagna viene costretto in luoghi dove il costruito prevale prepotentemente. "Pur essendo condivisa la necessità della presenza dell’albero in città, non sembra che il cittadino moderno sia consapevole delle funzioni che esso svolge in tale contesto. O meglio, le ha forse dimenticate a seguito della precipitosa e disordinata fuga dalle campagne".

Con l'auspicio di non averle arrecato eccessivo disturbo
Cordiali Saluti
Alvaro Standardi

CONTATTI AUTORE
Alvaro Standardi
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349. -------

Da: Alvaro Standardi

Mercoledì 2 settembre 2020 11:55:32 Per: Alberto Angela

Buongiorno,
avendo tu scritto dei bellissimi libri su Roma al tempo dell'imperatore Traiano mi permetto di chiederti un aiuto per una questione archeologica inerente a questo personaggio.
Ad Altipiani di Arcinazzo ci sono i resti della villa dell'imperatore Traiano. Una parte della villa, forse quella termale, è ancora da scavare. I giapponesi hanno fatto delle analisi e hanno scoperto che è intatta ma gli scavi non vengono effettuati per mancanza di fondi. Non sono un'archeologa, né una guida turistica ma il rischio di perdere tutto questo meraviglioso patrimonio artistico mi spezza il cuore. Sono certa che se tu facessi conoscere il luogo e aumentassero i visitatori e l'interesse per il luogo, gli scavi proseguirebbero.
Te lo chiedo per amore dell' arte, della storia e della cultura.
Grazie di cuore.

Da: Emiliana

Mercoledì 2 settembre 2020 11:21:56 Per: Matteo Salvini

SANITA' IN LOMBARDIA

Buongiorno,
sono Elisa e scrivo per denunciare la vergogna della sanità lombarda.
Nel mese di agosto ho scoperto che la mamma ha una grave neoplasia e mi sono immediatamente attivata.
Nonostante l'urgenza e la gravità della situazione, il suo urologo l'ha letteralmente scaricata all'Istituto Europeo Oncologico, a causa del covid e dei ritardi negli interventi programmati in periodo di emergenza sanitaria.
Alla visita presso l'IEO, rinomata e tanto decantata struttura, è stato completamente negato il diritto alla salute della mamma che, peraltro, ha sempre adempiuto a tutti gli oneri nei confronti di questo Stato. Non possono prenderla in cura perchè la lista di attesa per un intervento è troppo lunga, i tempi di attesa pure (si parla di dicembre) e per la mamma potrebbe essere tardi.
Mi domando come si possano negare le cure urgenti a una persona con la scusa del covid.
Mi permetto di esprimere tutta la mia amarezza e la mia delusione nel vedere calpestato un diritto costituzionalmente garantito.
Le persone non scelgono quando ammalarsi e un paese civile deve essere in grado di garantire ai suoi cittadini cure adeguate in tempi altrettanto adeguati.
Non ci si ammala solo di covid.
Sono schifata del modo di pavoneggiarsi del ministro Speranza e del premier per il modo in cui hanno gestito l'emergenza.
Non si nega a un cittadino il diritto alla propria salute, abbandonandolo a se stesso in piena deriva.
Non mi riconosco più nello Stato e nelle istituzioni che non fanno nulla per il benessere dei cittadini.
Scusi lo sfogo ma è veramente una vergogna.
Elisa

Da: Elisa

Mercoledì 2 settembre 2020 11:00:21 Per: Barbara Palombelli

DISTANZIAMENTO SOCIALE?
SI’ MA NON IN TRENO
E IL COVID RINGRAZIA

Adriano Celentano lo chiamava “il treno dei desideri”. Un’immagine quasi bucolica. Ricca di significati (e di sensazioni) unici nella sua bellezza.
Ma oggi le cose sono cambiate. Molto. E decisamente in peggio. Quella che ha vissuto mia figlia è un’esperienza che lascia letteralmente senza parole. Soprattutto nell’epoca del Covid e del tanto conclamato distanziamento sociale.
Il fatto è presto detto. Domenica 30 agosto pomeriggio mi reco in stazione per attenderla all’arrivo del treno regionale veloce 2282 in partenza dalla Stazione Centrale di Bologna alle ore 13. 50 con fermata a Piacenza alle 15. 48. Per recarmi sul binario di arrivo seguo il percorso ben segnalato sul pavimento della stazione di Piacenza (da una parte si scende nel sottopassaggio, dall’altra si sale, evitando così di incrociare altre persone), mi viene misurata la temperatura da uno steward prima di lasciarmi passare, quindi arrivo alla banchina mentre il convoglio sta entrando in stazione. E cosa vedo? Arriva sul binario un vero e proprio “carro bestiame” con tutti i posti a sedere occupati e decine di persone in piedi assiepate nel corridoio fra i sedili. E alcuni utenti abituali mi dicono di non stupirmi “è sempre così sui treni regionali e interregionali”.
Ma allora, mi chiedo, è normale? A cosa servono le raccomandazioni che tanti medici e tanti ministri ci ripetono da tempo? Ma il distanziamento sociale e l’igiene non sono le prime e basilari regole per combattere l’epidemia del Covid?
Forse più che comprare banchi con le rotelle per le scuole o pensare a tante altre proposte bizzarre, sarebbe bene ricordare che i mezzi pubblici sono, probabilmente, uno dei primi luoghi di potenziale contagio. E prevedere le giuste contromosse. Magari fornendo alle Ferrovie più convogli e più pullman e tram alle società che gestiscono gli spostamenti pubblici…O no?

Giorgio Cannì
Via ------- 39, Piacenza
Cell. 335. -------
Tessera Ordine Giornalisti Professionisti n° 080423

Da: Giorgio Cannì

Mercoledì 2 settembre 2020 10:12:14 Per: Gianrico Carofiglio

Buongiorno dr. Carofiglio,
ho letto sull'ultimo numero del "Venerdì" di Repubbblica il suo articolo "Discutere è un'arte. marziale", e lo condivido pienamente, dato che anche io ho scritto un volumetto sugli errori di ragionamento che si intitola "Cattivi pensieri" e si può trovare qui
https: //ilmiolibro. kataweb. it/ utenti/452668/arnaldo-milano/
In questo libro ho cercato di smascherare diverse fallacie ed euristiche utilizzate da politici e persone di ogni ceto sociale e livello culturale nel concreto della vita quotidiana; molto probabilmente Lei, che ho visto nei suoi libri ben documentato in psicologia, ne conoscerà già molte, ma se vuole dare un'occhiata alle mie pagine (ne può leggere già diverse sul sito indicato) magari ne trova qualcuna che non conosce.
Intanto io leggerò il suo "Manuale di autodifesa": è proprio questo il necessario, difendersi e soprattutto insegnare a farlo a tanti e soprattutto ai giovani.
Cordiali saluti
Un suo affezionato lettore
Arnaldo Milano

Da: Arnaldo Milano

Mercoledì 2 settembre 2020 10:00:37 Per: Paolo Crepet

Gradirei conoscere l'indirizzo del suo studio privato di Roma, per problemi che vorrei esporle privatamente. Grazie

Da: Salvatore Scuro