Ultimi commenti alle biografie - pagina 2861

Giovedì 23 aprile 2020 13:26:58 Per: Mauro Corona

Ciao Mauro sono Luigi Camozzo di Murano, cugino di Pietro Camozzo Papote, e grande amico del compianto Orso Plinio Toso.
Con loro due in una gita in Val Cimoliana ho avuto il piacere di conoscere i tuoi genitori che ci hanno offerto anche la merenda a casa loro. Tu quel giorno non c'eri, la tua bottega era chiusa.
Io sono un patiito della montagna in tutte le stagioni, Conosco bene tutti i problemi della montagna specialmente in Veneto.
E dura farlo capire ai burocrati e ai loro servi, una buona parte dei giornalisti.
Come avrai constatato tu stesso la Bianchina non distingue un trapano da una motosega, questa è grandiosa.
Ti saluto con affetto, un abbraccio Gigi

Da: Luigi Camozzo

Giovedì 23 aprile 2020 12:53:26 Per: Mario Giordano

Gent. mo Direttore
Le scrivo, mio malgrado, dopo aver ascoltato la sua trasmissione del 21 u. s.
Non le nego che per me è la prima volta che le indirizzo una nota, ma corre l'obbligo stigmatizzare non tanto le affermazioni del Suo ospite Sig. Feltri ma il suo atteggiamento di condiscendenza verso l'anziano signore.
Dovere di un conduttore, preparato come Lei, è quello, laddove il caso lo richiedesse, confutare la falsa informazione.
Se in Campania ci sono 14000 persone che scelgono di curarsi nelle strutture del nord, segnatamente in Lombardia, sicuramente non è a seguito di opera di solidarietà, ma trattasi di prestazione professionale retribuita, aggiungerei ben retribuita.
Lei Ha lasciato passare il concetto, sottraendosi alla puntualizzazione, che noi terroni/ meridionali veniamo assistiti gratuitamente dal sistema sanitario del nord, cosa come lei ben sa affatto veritiera.
A Mio avviso, se tale condotta fosse stata adottata avrebbe avuto modo di evitare, tra le altre, anche la successiva serie di cialtronerie messe in circolo dal Suo ospite.
Il sorrisetto (come direbbe il Pres. de Luca) da Lei abbozzato a margine di tali dichiarazioni, senza una netta, precisa, e ferma presa di distanza dal Suo ospite fa irritare più delle fesserie comunicative dello stesso.
Va da se che nessuno le chiede di non invitare chi più le aggrada, come è mio diritto, nei limiti della civiltà e buona educazione dissentire.
Non scenderò nei luoghi comuni della elencazione di cosa ha dato il sud, non al nord, ma all'Italia, non mi interessai, la invito, se possibile, a non limitarsi al mero cinguettio ma ad una formale e dura presa di posizione.
Nel ringraziarla colgo l'occasione per un sentito saluto

Da: Gabriello

Giovedì 23 aprile 2020 12:51:42 Per: Mario Giordano

Egregio dottore,
pur non associandomi a coloro che hanno rivolto offese di vario genere al dr Feltri per le sue esternazioni contro i napoletani, non posso non stigmatizzare il suo susseguente atteggiamento.
In verità mi sarei aspettato che lei prendesse con fermezza le distanze dalle dichiarazioni dell'ospite, dissociandosene apertamente, come a mio avviso si conviene ad un conduttore in un caso del genere.. Non so se lei condivide la posizione del dr. Feltri o se per motivi diversi ha ritenuto di non prendere posizione ma credo che avrebbe potuto risparmiarsi un intervento a mio giudizio abbastanza infelice dichiarando prima che "i napoletani si arrabbiano" e poi che l'intervento avrebbe causato una perdita di share al programma. Non si è sbagliato perchè io ed altre persone con cui ne ho discusso non lo seguiremo più..

Da: Avvocato Bruno Delia

Giovedì 23 aprile 2020 12:50:36 Per: Mario Giordano

Buongiorno Mario
Mi chiamo Volpi Claudio, ho settantasette anni, sono di Roma ma abito a Verona da sedici anni.. Avrei bisogno di parlarti telefonicamente. Il mio numero è 347 ------- Puoi chiamarmi cortesemente quando hai tempo? grazie.
Vedo sempre " fuori dal coro" e "Diritto e rovescio" e apprezzo e condivido molto, tutto; complimenti.
L'argomento riguarda un allarme su ciò che succederà tra poco e i media ufficiali non ne parlano (tanto per cambiare). Ti esporrò brevissimamente quello che sto verificando e se anche tu sei d'accordo ti invierò per mail quello che ho scritto sull'argomento (perché io ho fatto il progettista meccanico per quaranta anni e durante tale periodo ho sempre lavorato al tavolo da disegno o al PC, ma quasi sempre "in solitario" pertanto scrivo molto meglio di come parlo).
Grazie ancora e buon lavoro
Claudio

Da: Claudio Volpi

Giovedì 23 aprile 2020 12:39:19 Per: Luca Zaia

Io ho una figlia che abita a Bolzano che ha bisogno di aiuto visto che il prossimo mese deve partorire ed ha un altra bambina piccola io sono di Schio volevo sapere se potevo andare su da lei grazie buona giornata

Da: Terry

Giovedì 23 aprile 2020 12:38:15 Per: Corrado Formigli

Egr. Dott Formigli., sono un piccolo imprenditore/artigiano che svolge la sua attività continuativamente sin dal 1988, sempre con ditta individuale, quindi mettendo a rischio i propri beni personali ed anche il benessere della propria famiglia. Ho resistito alla lunghissima crisi economica che dal 2008 non ci ha più dato tregua, specialmente al sud, purtroppo in alcuni momenti sono andato in affanno e ho tardato nel mantenere alcuni impegni con la banca. In questi casi il rating bancario peggiora e scatta anche la segnalazione al CRIF. Poi è arrivata l'emergenza e la mia attività è stata soggetta al blocco, quindi di male in peggio. Quando ho sentito che il decreto liquidità prevedeva prestiti di 25. 000, 00 totalmente garantiti dallo Stato e senza istruttoria ho inteso che sarei rientrato nella platea dei beneficiari. Ebbene, a quanto pare così non è perché mi è stato detto che il decreto prevede che il beneficiario non deve avere problemi antecedenti all'emergenza Covid. Mi lasci dire che questa condizione è discriminatoria nei confronti di quelle attività che prima delle altre avrebbero bisogno di aiuto. Praticamente nonostante lo Stato dice di garantire per i cittadini le banche continueranno a prestare i soldi a chi già li ha, lasciando fuori bancabilità decine di migliaia di aziende che saranno costrette a licenziare centinaia di migliaia di lavoratori. La ringrazio per l'attenzione. Distinti saluti.

Da: Franco Cantelmo

Giovedì 23 aprile 2020 12:35:29 Per: Nunzia Catalfo

Caro ministro Catalfo,
mi chiamo Nino Montalbò, sono nato a Roma il 17 Maggio 1972 e risiedo a Campobasso, ove svolgo il lavoro di Ispettore del Lavoro presso la sede locale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
In data 4 Gennaio 2020, mi sono sposato con una siracusana, la quale vive e lavora a Siracusa, in quanto è impiegata statale a tempo indeterminato.
Purtroppo il nostro legame coniugale è reso difficile dalla lontananza, considerato che lavoriamo in due regioni diverse e che i collegamenti tra le due regioni non sono molto agevoli.
Il tutto è stato aggravato dalla situazione contingente di emergenza covid-19, che ha reso drammatica la nostra situazione, vista l’impossibilità di ritrovarci insieme, sia pure per un breve weekend.
Anche la prospettiva futura, sempre in vista di codesta emergenza, si presenta piuttosto problematica per la nostra unione.
Nello scorso mese di Febbraio 2020, ho chiesto di ottenere il trasferimento presso l’Ispettorato @Provinciale del Lavoro di Siracusa, ma mi è stato risposto dalla Direzione Generale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che, essendo la materia del lavoro, devoluta alla competenza della Regione Sicilia, che è una regione a statuto speciale, è impossibile trasferire personale “ad altra amministrazione. ”
Chiaramente, la mia posizione, è analoga a quella di numerosi ispettori del lavoro di origine siciliana, che da anni cercano invano, di ricongiungersi alla propria famiglia.
L’organizzazione sindacale a cui sono iscritto, “Federazione Italiana Lavoratori Pubblici e Pubbliche funzioni” – “FLP”, chiede da anni che venga sottoscritta una convenzione, per altro già pronta, tra
l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e la Regione Siciliana, per il passaggio di diverse unità di ispettori del lavoro, presso gli Ispettorati Provinciali della Regione Siciliana.
Mi è stato riferito da più fonti, che l’unico problema ostativo al nostro trasferimento in Sicilia, è dovuto dall’assenza della volontà politica Regionale.
A tal riguardo, mi permetto di osservare che gli ispettorati Siciliani sono quasi del tutto sguarniti di ispettori del lavoro; infatti, nell’ Ufficio Provinciale di Palermo, che con tutta la Città Metropolitana conta più di 1. 200. 000 abitanti e numerosissime attività imprenditoriali, vi sono, in organico, soltanto n. ° 2 ispettori del lavoro.
Pertanto, mi permetto, in un momento molto difficile per l’intero Paese e scusandomi per il disturbo arrecatoLe, di chiedere se possibile, sollecitare la stipula della convenzione tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e la Regione Sicilia, affinchè numerosi ispettori del lavoro possano ricongiungersi alle rispettive famiglie e svolgere il proprio lavoro, in una terra antichissima, ma funestata dalla piaga dal lavoro nero e da tante irregolarità, attinenti ai rapporti di lavoro ed alla sicurezza del lavoro.
Con osservanza,

Siracusa, 16 Aprile 2020 Cordiali saluti Nino Montalbò

Da: Montalbò Nino

Giovedì 23 aprile 2020 12:35:22 Per: Mario Giordano

In qualità di anziano (64 anni) insegnante della scuola superiore (ma anche ingegnere libero professionista), vorrei metterla a conoscenza (al telefono mi riuscirebbe meglio) dell'ennesimo provvedimento all'italiana relativo alla scuola, nella speranza che sollevando il problema prima che sia troppo tardi, la Ministra interessata possa ricredersi. Dopo aver annunciato che non si pensa certo di ritornare al 6 politico di sessantottiana memoria, dopo aver annunciato che non sarebbero state autorizzate promozioni a prescindere, si sta stabilendo che tutti verranno ammessi alla classe superiore. Poichè il concetto anche ai più sprovveduti appare identico (non sei promosso, sei ammesso alla classe superiore) e qualcuno lo deve avere spiegato alla Ministra, il chiarimento è stato: li ammettiamo alla classe superiore con i voti che si meritano (quindi anche i 4), poi nella classe superiore gli facciamo le verifiche di recupero. Fantastico, giustizia è fatta! Ma qualcuno si è posto la domanda: se non passano i recuperi cosa facciamo:? Non li bocciamo ma li rimandiamo alla classe inferiore? Vorrei segnalare che nei vari incontri che noi insegnanti organizziamo quotidianamente, ho in ciascuna classe 2 o 3 studenti che non si sono mai presentati non dico per svolgere le verifiche scritte e orali, ma neppure alle video lezioni. Ritengo che sarebbe stato corretto stabilire che i voti presi nelle verifiche in videoconferenza (in cui tutti possono copiare, e mi stupirei se non lo dovessero fare) valevano come quelli presi in classe (che già mi sembra una non trascurabile agevolazione), ma avrei messo almeno il limite (di decenza) che chi risulta totalmente latitante dalla fine di febbraio, possa essere" non ammesso" (non dica bocciato) alla classe superiore. Tenga conto che io (ma come me immagino altri insegnanti) ho nello specifico due studenti che già al termine del primo quadrimestre, avevano raggiunto e superato il limite massimo di assenze che si possono fare in un anno scolastico. Considerato che stare a casa è più comodo e meno stancante, considerato che per videocollegarsi basta cliccare e poi uno studente può fare quello che vuole (un problema di collegamento non lo si nega a nessuno), lei riesce a capire perchè essere volutamente latitante a scuola e sforare alla grande i giorni di assenza consentiti per legge, debba essere condonato perchè c'è il virus?
Si potrebbe anche ipotizzare che con la promozione di massa, mi scusi, con l'ammissione in massa alla classe superiore, passi tra gli studenti il messaggio " non ho fatto un tubo e e sono passato alla classe superiore... i cretini sono stati quelli che comunque hanno svolto le verifiche con regolarità e seguito le lezioni": ma forse pensare che la scuola non trasmetta solo nozioni ma anche insegnamenti di vita, è un pensiero troppo elegante per appartenere ai Ministri attuali.
La ringrazio nel caso in cui avesse trovato il tempo e la pazienza di leggere questa mia.
Rimanendo a disposizione per approfondimenti anche verbali.
Cordiali saluti
Franco Masulli
P. S. Lo metto alla fine, perchè all'inizio sarebbe sembrato una captatio benevolentiae: continui a stare fuori dal coro!

Da: Franco Masulli

Giovedì 23 aprile 2020 12:30:37 Per: Giorgio De Chirico

De Chirico ha scritto:
"In questo secolo di faticoso lavoro compiuto attraverso tutto il medioevo; i sogni di mezzanotte e i magnifici incubi di Masaccio o di Paolo Uccello si risolvono nella chiarezza immobile e nella trasparenza adamantina di una pittura felice e tranquilla, ma che serba in sé un'inquietudine come nave giunta al porto sereno d'un paese solatìo e ridente dopo aver vagato per mari tenebrosi e traversato zone battute da venti contrari. Il Quattrocento ci offre questo spettacolo, il più bello che ci sia dato godere nella storia dell'arte nostra, d'una pittura chiara e solida in cui figure e cose appaiono come lavate e purificate e risplendenti d'una luce intensa. Fenomeno di bellezza metafisica che ha qualcosa di primaverile e di autunnale nel tempo stesso".

Una simile definizione del '400 merita di essere divulgata.

Da: Liliana

Giovedì 23 aprile 2020 12:30:21 Per: Emmanuel Macron

Signor Presidente, cerchero' di non rubarLe molto tempo. ma da italiana sento l'obbligo di dirle quanto penso e come me tantissimi italiani pensano. avevamo una immagine della Francia diversa e sotto certi aspetti un po' triste e forse competitiva.. ora grazie a Lei abbiamo una visione diversa e sentiamo la Francia piu' vicina e disponibile. le sue immagini col ns. Presidente attarella, con SS il Papa, la sua venuta a Napoli tra la gente e il percorso nel centro storico sono immagini che non dimenticheremo. c'e' stata tanta gioia e partecipazione e speranza e sopratutto una bella pagina della Francia e del Suo Presidente.. Torni a trovarci L'aspetta Napoli, L'aspetta l'Italia. Grazie ancora.. spascale

Da: Silvana