Ultimi commenti alle biografie - pagina 3077

Martedì 14 aprile 2020 15:34:10 Per: Giuseppe Conte

Egregio Presidente, vivo nel centro della Sicilia, a Caltanissetta che purtroppo da troppo tempo è l'ultima provincia d'Italia per qualità di vita. Nonostante la crisi e la depressione sociale, io e mio marito con grande coraggio abbiamo qui impiantato un birrificio artigianale con annesso ristopub e pizzeria, investendo tanto capitale e facendo anche un mutuo. Lo scopo era quello di dare lavoro ai figli per impedire che andassero all'estero come quasi tutti i giovani di questa terra abbandonata. Ora la città è più povera di prima e la riapertura del locale ci spaventa; la gente non ha soldi nemmeno per la spesa e il distanziamento sociale ci obbligherà ad una clientela ridotta con entrate ridotte, mentre i costi restano invariati. L'aiuto che il Governo ha promesso è fumo negli occhi, ancora una volta uno strumento per far arricchire le banche che con l'Europa tengono sotto ricatto l'Italia... Nella "reale realtà" le imprese hanno già prestiti da pagare e accenderne un altro equivale a dare tutto in pasto alle banche e alla loro egemonia finanziaria. Noi abbiamo bisogno di aiuti veri, a fondo perduto, perchè altrimenti, soprattutto il sud da sempre abbandonato in fatto di impresa, diventerà terzo mondo. Noi al sud paghiamo le tasse come nel resto dell'Italia, ma non abbiamo speranze in niente e in nessun settore. Se i locali di ristorazione si dovranno aprire con la riduzione della clientela, abbiamo bisogno di aiuti senza condizioni, anche perchè questo è il settore più penalizzato. Noi facciamo la nostra parte, ora tocca al Governo dimostrare che l'Italia è vero un grande Paese e non solo nello slogan. Fino ad ora l'Italia è stata solo una sanguisuga che succhia il sangue dei suoi cittadini con tasse di ogni genere, al limite o al di sotto della sopravvivenza. Dopo l'inutile emozione del momento con elogi ad eroi e supereroi, sprofonderemo nella povertà. Non so se leggerà mai questa lettera, spero che chi la leggerà per lei, gliela mostri. Cordiali saluti

Da: Maria Rita Ferraro

Martedì 14 aprile 2020 15:32:31 Per: Mario Giordano

Salve Sig. Giordano la seguo incondizionatamente, le chiedo di ascoltare una registrazione, inviata oggi 14/04/20 al Vostro indirizzo email -------.
MOLTO DELICATA MA DA DENUNCIARE ALLA MAGISTRATURA. Il mio contatto 331 -------. Grazie e Buon Lavoro.

Da: Antonio De Santis

Martedì 14 aprile 2020 15:30:46 Per: Fabio Fazio

Buongiorno Fabio Fazio,
seguo da sempre i suoi programmi con soddisfazione e per questo ho deciso di rivolgerle una domanda che mi sta a cuore, e che spero voglia girare ai suoi ospiti politici, scienziati e medici.
Perché quando si parla di “ripartenza”non si parla mai di cosa si sta facendo o si farà per mettere in sicurezza gli ospedali di tutta Italia? Intendo ad esempio: sanificare le strutture, verificare le effettive condizioni di contagiosità dei sanitari e di chiunque a qualunque titolo lavori in ospedale o lo frequenti, ricoverare i pazienti covid in altri ospedali ad essi dedicati o almeno in reparti separati. Fare cioè tutto il necessario affinché chi deve recarsi in ospedale per qualunque ragione non rischi di essere contagiato. Ritengo che, senza questo passaggio, il sacrificio che abbiamo fatto sia stato inutile, dal momento che quando finalmente si potrà di nuovo uscire e andare, ad esempio, a fare un controllo medico in ospedale, rimandato a causa della pandemia, si rischia di infettarsi. E' chiaro infatti che in ospedale mascherine e guanti non sono sufficienti e, spesso, non si possono usare durante le visite o le procedure mediche dove i pazienti devono esporre non solo la pelle, ma proprio le mucose. Si ha paura perché non si sa se il sanitario con cui ci si relaziona è contagioso oppure no, e non lo sa neanche lui, non si sa se i locali ospedalieri sono sicuri o infetti, e se ci sono persone contagiose tra coloro che lo frequentano e in fondo nessuno lo sa. E gli ospedali non sono luoghi pubblici come gli altri, intanto non si può scegliere a lungo di non frequentarli,. .. sono luoghi di fragilità... sempre, anche solo per un controllo di routine, non è necessario essere anziani, con patologia croniche, etc., ma sicuramente la popolazione che li frequenta è per la maggior parte anziana e con patologie croniche. Senza parlare dei ricoverati, di qualunque età, che sono fragili per definizione. Se si vuole ripartire si deve ripartire da dove ci si è fermati, dagli ospedali. Grazie. Stefania Rocca

Da: Stefania

Martedì 14 aprile 2020 15:21:27 Per: Luca Zaia

Oggi godendo finalmente di maggior liberta’ Sono uscito e ho notato quelle cose per le quali si e’ giustamente incavolato il Governatore, ma la cosa piu’ grave e’ che i Vigili urbani presenti Non richiamavano all’ordine i trasgressori ne’ tantomeno li sanzionavano anzi erano i primi a dare il cattivo esempio chiaccherando fra loro a stretto Contatto fisico (altro che 2 metri! !). Invito percio’ il Governatore a richiamare i tutori dell’ordine ivitandoli a fare cio’ per cui sono pagati. Con osservanza. Alberto Covacev

Da: Alberto Covacev

Martedì 14 aprile 2020 15:20:15 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Presidente
poichè si e' dimostrato particolarmente sensibile alle esigenze dei bambini. Le rappresento oggi anche quelle degli invalidi motori con recupero in acqua
Mi occupo di Sport ed Associazionismo senza scopo di lucro presso Regione Liguria con dott. Toti.
Anni fa ho avuto un pericolosissimo melanoma al braccio destro e mi e' stata asportata tutta la catena linfonodale all'ascella con grave danno funzionale per circolazione linfatica alterata che mi avrebbe reso invalida a 47 anni.
Nel tempo. ho recuperato bene grazie al nuoto, ma la recente chiusura delle piscine per il Covid ha rappresentato un problema per il mantenimento dei risultati
Le chiedo pertanto se possibile riaprirle prima di giugno perchè ci sono tantissime persone nella mia situazione, anche a causa di traumi per post incidenti o post operatori
Le ricordo che le piscine sono Presidio Medico Sanitario e che il cloro e' nemico del virus; negli spogliatoi e' possibile mantenere le distanze di sicurezza., oltre ad essere da sempre igienizzati per altri motivi.
La ringrazio in anticipo per tutto quanto potrà fare. Buon lavoro

Da: Annalisa Fossa

Martedì 14 aprile 2020 15:08:46 Per: Bianca Berlinguer

Gradiremmo ci parlasse anche dell'incoronato virus nelle "democratiche" lande venezuel-bolivian-cubane e nel regno nord coreano. Forse "Il Manifesto", non quello del 1848, che neanche poteva immaginarlo, ma il nostro attuale romano, o meglio ancora la ricca comitiva vaticana, forse. Buon Dopopasqua a tutti.

Da: Pier

Martedì 14 aprile 2020 14:57:51 Per: Giuseppe Conte

Caro Presidente,
Mi rivolgo a Lei per rappresentare un fatto increscioso occorsomi nella giornata odierna. Premetto di essere una cittadina italiana e catanzarese, che vuole rispettare le regole imposte “ in questo momento epocale “come da Lei più volte definito.
Scrivo in nome e per conto dei miei genitori novantenni, che, impossibilitati a recarsi personalmente all’ufficio Postale, hanno emesso a mio favore un assegno da cambiare, per avere dei contanti per le spese di questo periodo.
I miei genitori sono pensionati e ricevono l’accredito direttamente sul loro conto corrente.
L’ufficio postale dove è acceso il loro conto corrente è momentaneamente chiuso, dato il momento cruciale infatti è operativo soltanto l’ufficio postale centrale.
Per questa limitazione, stamattina, mi sono recata presso l’ufficio preposto per cambiare l’assegno.
L’impiegato, facente funzione credo anche di direttore, in malo modo, si è rifiutato di eseguire l’operazione, limitandosi a dire che il conto dei miei genitori è acceso presso altro ufficio postale. Alla mia domanda su cosa avrei dovuto fare per aiutare i miei genitori, ho ricevuto la secca risposta “ e che ne so “. Purtroppo anche io ho il conto corrente acceso presso una banca fuori dal mio comune di residenza e quindi sono impossibilitata a prelevare per loro. Mi sono rivolta anche alle forze dell’ordine che mi hanno suggerito di fare un esposto.
Ancora una volta l’unica arma a nostra disposizione, oltre a rivolgersi all’amico per superare l’ostacolo, resta la lungaggine burocratica del nostro Paese. Questa volta invece di telefonare all’amico ho preferito scrivere a chi, in questo momento, rappresenta noi comuni mortali e si è dimostrato finora una persona attenta.
Credo che in un momento così delicato, dove ciascuno di noi sta facendo la sua parte per il bene nostro e del Paese, dove forse la regola possa essere sostituita dal buon senso, sarebbe stato saggio e umano sopratutto, provare a dare una mano, non fosse altro perché l’ufficio postale fa parte della catena POSTE ITALIANE.
Grazie per l’attenzione che vorrà riservarmi.
Francesca Maccarone

Da: Francesca Maccarone

Martedì 14 aprile 2020 14:55:06 Per: Giorgia Meloni

I MISTERI DELL'INCORONATO VIRUS: c'è chi sa come quello si comporta nelle democratiche lande boliviane venezuelane cubane e nel regno nord-coreano? Forse "Il Manifesto", ma quello del 1848 non poteva certo immaginarlo; il nostro, o meglio, il ricco Stato vaticanense, chissà. Buon Dopopasqua a tutti. Pier

Da: Pier

Martedì 14 aprile 2020 14:53:41 Per: Luca Zaia

Buongiorno Presidente,
ho sentito che le estetiste apriranno forse per fine maggio.
Non sarebbe possibile i primi di maggio, le spiego il perchè, non certamente per le mani, cerette ecc...
Solo per urgenze, ho le unghie degli alluci incarnite ed ho un male tremendo è impossibile sistemarle da sola. Se vado al pronto soccorso mi tolgono l'unghia.. E' una emergenza, Grazie

Da: Franca Francescato

Martedì 14 aprile 2020 14:52:40 Per: Mario Giordano

Buongiorno Dott. Giordano
chiediamo il suo aiuto per la non gestita problematica del rientro degli italiani dall'Estero.
Mia sorella e mio cognato, come tanti altri italiani, sono bloccati in Australia e non sanno ne quando ne come potranno rientrare.
La Farnesina è totalmente latitante... non da alcun supporto ne tanto meno si attiva con l'unica compagnia aerea la Qatar airways che sembri avere dei collegamenti su Roma... ma a prezzi da denuncia.
spero che tale problematica possa essere oggetto di discussione in una sua puntata per smuovere un pò le acque.
grazie
saluti

Da: Roberta Sforza