Ultimi commenti alle biografie - pagina 3093

Lunedì 13 aprile 2020 07:53:52 Per: Luca Zaia

La prego di aiutarci tanti come me sono piccoli imprenditori con partita iva sono due mesi a fatturato quasi zero come tanti. Come pagheremo affitto e bollette e cibo quando avremo finito i risparmi o gli aiuti dai genitori o fratelli? Sono molto preoccupata.

Da: Teresa Brena

Lunedì 13 aprile 2020 07:52:41 Per: Maurizio Landini

A tutte queste persone che si lamentano con maurizio landini, credete ancora ai sindacati, che pena fate, nel pubblico impiego 9 anni per un contratto, di 25 euro, il signor landini come altri alti sindacalisti percepiscono stipendi e vitalizi, povero landini, chissa se a fine mese arriva con il piccolo stipendiuccio.

Da: Saverio

Lunedì 13 aprile 2020 07:10:44 Per: Lilli Gruber

Buongiorno. Tutti hanno capito che Conte non sarà più tra alcuni mesi il presidente del consiglio... Che non vogliono che le opposizioni collaborino... Che l attacco di conte in TV è tutto un espediente per distrarre la gente dai veri problemi.. Che Conte lo ha fatto perché sta fondando un proprio partito... Il nuovo presidente sarà Colao con mazzucato a finanze... Il 23 aprile conte a Bruxelles non farà nulla.. Rimanderanno la firma del vero Mes a settembre quando in Italia non ci sarà più conte presidente... Ovviamente Renzi non fa cadere il gov perché attende nomine Enel etc.. In scadenza... Che anche il 5 stelle non vuole più conte... Che il Pd continua a fare i propri affari... E vuole piegare conte che non cede perché se no non potrà avere chances con il suo nuovo partito... Insomma ecco il Fanta futuro??? La gente non è stupida come loro. Pensano... Di sicuro fare questi teatrini in un momento così disgraziato è una vergogna... Ci ricorderemo di chi.. Trovandoci in cima, ad un burrone.. Ci ha, dato una spinta a cadere giù... Il fatto stesso che il. Pr della, repubblica non sia intervenuto ci ha fatto capire tante cose... Non siamo scemi. Bgiornata.

Da: Stefania

Lunedì 13 aprile 2020 03:05:57 Per: Matteo Salvini

Ringrazio l'onorevole Salvini perchè è l'unico personaggio che pensa all'onore e alla sovranità del Popolo Italiano denigrato deriso da personaggi che vogliono il potere a qualunque costo e stanno usando la loro posizione per demolire la libertà di un Popolo di grande intelligenza e sperano con le loro panzane di demolire il senso di libertà che è dentro ogni Cittadino Italiano! Onore anche ai suoi alleati che vogliono reintegrare le conquiste del Popolo dei lavoratori Italiani. Spero che si vada presto a votare, nonostante i sotterfugi per impedire ad un libero Popolo di decidere da chi vuol essere non governato ma tutelato che dovrebbe essere la stessa cosa che oggi NON SUCCEDE! Il partito che per anni si è spacciato partito dei lavoratori ha gettato la maschera è partito Goldman Sachs, partito delle agenzie di rating, partito dei finanzieri, partito fedele ad una finta unione europea che vuol cancellare la sovranità degli Stati considerati deboli! Tocca proprio ai Paesi considerati deboli pretendere la sovranità e il diritto alla libertà economica senza sottostare a regole sbagliate! Grazie onorevole Salvini e alla destra tutta! Auguro una buona vita a tutti. Paolo

Da: Paolo

Lunedì 13 aprile 2020 02:53:31 Per: Luca Zaia

Buongiorno governatore sono un un'operatore socio sanitario e lavoro al pronto soccorso di castelfranco Veneto vivo tutti gg in prima linea questo momento difficile mettendo a rischio me stessa x aiutare le persone che hanno bisogno e lo faccio con amore e il cuore pieno di speranza.
Le scrivo x chiederli di aiutarmi vivo sola o 55 anni o difficoltà di salute con una invalidità di 75% sono stata sottoposta a sett a 2importanti interventi alla schiena riportando grosse difficoltà..
Mi trovo a dover lasciare l'appartamento dove vivo oramai da 5 anni xke il titolare a fatto le sue scelte non riesco a trovare un apparttamento idoneo alle mie esigenze economiche sono disperata volevo chiederli se mi puo ' aiutare devo lavorare e non so come fare grazie posa Sabrina 348 -------.
O chiesto più alla direzione di dove lavoro di rassegnarmi una mansione più idonea alla mia salute e nonostante le mie difficoltà fisiche nessuna risposta grazie

Da: Sabrina

Lunedì 13 aprile 2020 02:36:31 Per: Matteo Salvini

Buonasera ministro salvini questa è un l ennesima notte senza dormire lei saprà ben e il perché... le ho scritto già molte volte in siti diversi ma niente... io continuo... io ora dico basta a nome mio e del popolo italiano... l Italia il paese più bello e amato del mondo messo in ginocchio... gli italiani non hanno più dignità... ci sono famiglie che non possono mangiare non possono pagare l affitto... commercianti dati in mano alle banche... persone che piangono ancora i loro morti che lei sa purtoppo sono tanti... io dico basta allo sbarco degli immigrati in questo momento delicato... io dico basta ad attendere la Germania che decida per noi se vivere o morire... siamo stanchi di aspettare... vogliamo rispetto lo stesso che diamo noi cittadini quando paghiamo le tasse... io dico basta... siamo manipolati... ci hanno tolto la dignità... l Italia deve rinascere... la costituzione italiana dice che il popolo è sovrano... ogni cosa deve essere fatta per il bene del popolo... ma non è così... lei ci deve aiutare... basta parlare dobbiamo agire... la mia voce si deve sentire... io devo parlare... l Italia deve parlare. Lei sta con noi? eccomi insieme dobbiamo portare onore all' Italia. Distinti saluti

Da: Assunta Tramontano

Lunedì 13 aprile 2020 01:28:56 Per: Giuseppe Conte

Egregio Presidente,

mi permetto di scriverle (non sapendo come farlo, ho usato anche Facebook, allegando al messaggio questa stessa mia lettera, con qualche dettaglio in più...) perché, pur essendo un modesto imprenditore (e, come tale, non ho certo la presunzione di poter insegnare qualcosa ad esperti del settore), vorrei condividere una sensazione che ripetutamente ottengo dai discorsi che sento, inclusi i suoi stessi interventi, ed avere, se possibile, qualche rassicurazione sui timori che ne conseguono.

Nello specifico, mi sembra che si stia ponendo l’attenzione, negli strumenti in fase di allestimento, quasi solo all’aspetto finanziario, con la peraltro giusta duplice priorità da un lato di garantire la necessaria liquidità alle imprese, piccole e grandi, colpite dalla crisi, e dall’altro di aiutare anche i singoli cittadini in difficoltà. Questo è ovviamente un aspetto fondamentale, che è giusto affrontare e sul quale è inevitabile focalizzarsi come prima urgenza, perché sicuramente la difficoltà finanziaria è la prima a manifestarsi: se un’azienda non ha la benzina per ripartire (o se la famiglia non ha i mezzi per tirare avanti), diventa addirittura inutile pensare al “dopo”.

Ma se è vero che, per un paziente grave (come il nostro paese di oggi) si deve pensare sia alla cura (per poterlo salvare), sia alla riabilitazione (per poterlo far camminare una volta guarito), allora credo che si debba urgentemente pensare, per la cosiddetta “fase due”, anche a stimolare la domanda (per la “riabilitazione” del paziente “quasi guarito”).
Oltre a preoccuparsi di come e in quanto tempo le aziende che oggi fanno ricorso al credito straordinario potranno restituirlo (se cioè sei anni siano o meno troppo pochi, e così via), dovremmo forse preoccuparci di “cosa far fare alle aziende che ripartono”: perché ce ne saranno tante che potranno tornare a prosperare facendo ciò che facevano, ma molte altre (e temo proprio che saranno la maggioranza) invece soffriranno di un forte calo degli ordini e, in prospettiva strategica, di una molto minore visibilità di medio/lungo periodo, che potrà portare a minori garanzie di occupazione. Alcune forse dovranno reinventarsi completamente.

Io, da imprenditore, vorrei reagire non solo rivedendo il modello di lavoro (ad esempio sfruttando meglio gli strumenti digitali, che tutti abbiamo improvvisamente imparato ad apprezzare) e magari lo stesso “modello di business”, ma anche compensando parte del calo della domanda con degli investimenti interni che possano consentire di fare, “oggi”, lavoro (anche in assenza di ordini) che possa dare frutti “domani”. Ecco allora che i denari avuti in prestito, oltre a supportare i fabbisogni normali (il cosiddetto “circolante”: pagare gli stipendi dei propri dipendenti, i fornitori, gli adempimenti verso lo Stato, ecc.), possono essere usati anche e soprattutto per “altro”, in ottica di un futuro meno “a brevissimo”. Perché i soldi ottenuti in prestito innanzi tutto finiscono, e soprattutto vanno restituiti, seppure nel tempo: la possibilità di restituirli dipende solo dalla capacità dell’azienda di tornare a produrre reddito duraturo nel tempo, e questo è importante anche per lo Stato non solo per il PIL, ma per evitare che i prestiti senza garanzie di oggi si trasformino in un ulteriore problema, potenzialmente enorme, negli anni futuri.

Su questo fronte, a mio avviso lo Stato può e deve dare un grande contributo, sia avviando una fase di grandi investimenti pubblici, sia offrendo un modello di sviluppo “di riferimento”, per far sì che quegli imprenditori che hanno la possibilità e la voglia di fare degli investimenti (quindi si parla di investimenti privati), possano farli nella più generale cornice di un piano almeno nazionale (meglio ancora se sovranazionale) che li aiuti ad indirizzare al meglio i propri sforzi.
Senza voler scomodare il buon Keynes, le sue teorie e le relative evoluzioni più recenti (cosa che lascio volentieri a chi ne sa molte più di me…), nella lettera allegata al messaggio Facebook ho descritto un piccolo esempio, relativo ad uno dei settori di cui mi occupo, solo per mostrare in concreto come, su ciascun ambito, anche il più insignificante, si possono innescare dei circoli virtuosi, che possono essere replicati in moltissimi altri contesti, non necessariamente confinati al cosiddetto settore “green”, liberando decine di miliardi di investimento.
Personalmente sono convinto che se tutti noi imprenditori, piccoli e grandi, avessimo qualche garanzia in più, non solo finanziaria, di veder premiati gli sforzi che siamo disposti a compiere, si potrebbe dare un grosso impulso alla produzione “nazionale”, senza dover ricorrere a forzature addirittura controproducenti, come i classici dazi che altri, invece, a breve inizieranno ad invocare. Il motore della nostra industria può essere, almeno in parte, anche la domanda interna: nuova domanda genera nuova ricchezza produttiva, nuova spesa e nuove capacità di ulteriori investimenti che, nel tempo, a loro volta generano nuova competitività e, quindi, anche più export. Semplice? Di certo no, ma ogni “singola goccia” è comunque un contributo al “mare”, che è pur sempre “fatto di gocce”…
Con i contributi di tutti, pubblici e privati, si può forse dare un senso concreto, anche in politica industriale, allo slogan “insieme si può”!

Un ultimo aspetto che mi permetto di suggerire è quello di mettere al centro del nuovo modello di sviluppo la “sostenibilità”, ai vari livelli: cosa di cui si parla da troppo tempo senza mai porsi al riguardo l’obiettivo della concretezza. Anche su questo credo che lo Stato possa e debba indirizzare le prossime attenzioni, per concepire un “mondo 2. 0” che sia migliore della precedente “versione 1. 0”, che tutti, oggi, abbiamo (finalmente) capito che va aggiornata. E’ vero che il problema va affrontato a livello globale, ma intanto iniziamo, tutti, a dare il proprio contributo (ho apprezzato, al riguardo, l’avvio di una “cabina di regia” sul cosiddetto “BES: benessere equo e sostenibile”: ma l’auspicio è che il tutto si traduca in fatti concreti, linee guida immediatamente e strategie da attuare con urgenza).

La ringrazio in anticipo se, a prescindere dal riscontro che eventualmente vorrà darmi, potrà quantomeno prendere in considerazione qualche spunto, da parte di uno dei tanti che “sta in trincea” (perché, oggi, essere imprenditore è quasi “una guerra”…).

Cordiali Saluti,
Pierluigi Cernieri

Da: Pierluigi Cernieri

Lunedì 13 aprile 2020 01:03:20 Per: Mario Tozzi

Gentilissimo Prof.
ho avuto il piacere di conoscerla qualche anno fa al Liceo scientifico di Cassano delle Murge. In quella occasione le ho donato due dei miei libri. Vorrei ringraziarla per la sua encomiabile capacità di divulgare la scienza... io che da ragazzina volevo fare la crocerossina e fuggire in Africa per aiutare i più poveri, poi ho incontrato Vito l'amore della mia vita e son rimasta in Puglia, nella mia amata Murgia. Ho 4 figli e la più piccola studia Geologia presso l'Università di Bari...
Spero che lei abbia letto le mie fiabe... credo di sì, dato che in una puntata di Sapiens lei ha citato la bellissima frase di San Bernardo da Chiaravalle... "Troverai più nei boschi che nei libri, gli alberi e le rocce ti insegnano le cose che nessun maestro ti dirà... "Vorrei farle leggere la mia ultima fiaba "Il brigante Materasmo"...
Cordiali saluti con la speranza di un mondo migliore.
Margherita Lillo

Da: Margherita Lillo

Lunedì 13 aprile 2020 00:47:15 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno, sono quasi 2 mesi che il popolo italiano è incarcerato nelle proprie case, i bimbi lo stesso, la vita è molto difficile soprattutto per loro, ma si deve fare perché il terribile virus deve essere ridotto... mi domando ma la legge è applicata solo a noi??? ma il virus è specifico per etnie ??? no perché continuano a sbarcare clandestini, fanno assembramento (vietato per legge), violano i confini (vietato per legge), non sappiano che malattie abbiano ne se sono positivi, ma continuate a farli sbarcare... perche??? quelli che sono già presenti nel territorio spacciano, ma li le forze dell'ordine non fanno nulla... perché??? ma avete la più pallida idea di quanto questo popolo così tanto servile sia ora tanto arrabbiato... perché???

Da: Anna

Lunedì 13 aprile 2020 00:46:30 Per: Mario Giordano

Buona sera mi piacerebbe avere delle informazioni da parte del governo. Sono impresa edile con 3 operai e con spese di inail, contributi, cassa edile, stipendi, ditta che ti segue nella sicurezza, iva, fornitori ma con 600€ che ci facciamo che comunque tutte queste cose le dobbiamo pagare ugualmente adesso... E poi perché le imprese valgono meno di un operaio per quel che riguardano gli aiuti.

Da: Maria Teresa Gabrielli