Ultimi commenti alle biografie - pagina 3249

Venerdì 3 aprile 2020 09:48:34 Per: Massimo Giletti

Ciao Massimo, noi ci siamo conosciuti quando sei venuto a Vicenza in visita alla Basilica Palladiana ero la guardia che Vi ha scortato; ora sono in pensione; senti volevo chiederti (scusa il tu) perché nessuno chiede ai politici che cosa ci rimettono loro con i provvedimenti che adottano e poi fanno i piagnoni e fingono di solidarizzare con quelli che raggiunti da questi provvedimenti vedono stravolte le loro vite e molti trovano anche la morte da leggi fatte in ritardo e male. Vorrei sentire una risposta da loro, perché nessun giornalista o quasi lo chiede? Ciao grazie e scusa il disturbo.

Da: Giorgio Cornolo'

Venerdì 3 aprile 2020 09:46:58 Per: Myrta Merlino

Ciao myrta, mi chiedo come fai a sopportare ancora le polemiche, le promesse di fare, dei vari politici che intervengono alla tua trasmissione. E' un'offesa all'intelligenza degli italiani, come se non ci redessimo conto che in realtà le cose forse sarebbero andate meglio senza il loro intervento, il virus continua ad uccidere, le mascherine non ci sono... i tamponi non ci sono... il futuro è incerto perchè non riescono ad avere una politica unica. quella del benessere dei cittadini... Adesso parlano delle carceri. ma dico io sono una mamma di 63 anni e penso che invece di pensare a soluzioni complicate e a lungo termine, basterebbe pensare che ci sono persone che vivono in case piccolissime e sicuramente non possono autoisolarsi, basterebbe fare il tampone a tutti e separare i positivi dagli altri e con le opportune cautele tenere due detenuti per cella e rimandare a dopo le polemiche che si fanno tra di loro. Avolte non so perchè si cercano molto spesso le soluzioni più complicate... mi accorgo di avere già scritto troppo, scusa il mio è uno sfogo a tutta questa situazione... grazie LUCIA

Da: Lucia

Venerdì 3 aprile 2020 09:46:26 Per: Milena Gabanelli

Buongiorno dottoressa gabanelli
Tra le inchieste e le denuncie che lei ha fatto durante la sua attività professionale ce n è una che manca è che mi sta molto a cuore perché spendo per curare mio figlio parte del mio stipendio di docente in pensione
I costi dell assistenza sanitaria dei parlamentari del tutto privata ed estesa anche ai familiari.
Quando si parla di tagli ai costi della politica nessuno fa mai cenno a questa vergogna
La ringrazio se almeno lei potesse parlarne ai suoi ascoltatori
Cordiali saluti e buon lavoro

Da: Raffaella Varone

Venerdì 3 aprile 2020 09:41:47 Per: Bruno Vespa

Signor VESPA,
ammesso che questa mail, le venga recapitata.
Ammesso che questa mail non venga cestinata.
Ammesso che i suggerimenti dei cittadini trattati sempre da pezze da piedi, dagli enti pubblici.
Pensavo che :
invece di chiudere tutte le aziende produttive come avete fatto, perché, non provvedete a fare tamponi, ai dipendenti delle aziende che si recano nelle fabbriche a lavorare ? Prendendo una azienda per volta, oppure più aziende, a seconda della vostra disponibilità, e dalla urgenza di produrre beni e servizi.
Quelli che risultano contagiati, li trattenete e li curate.
Gli altri, li lasciate entrare nelle aziende affinché possano lavorare. Ma ogni giorno, all’ arrivo dei dipendenti al lavoro, quale che sia il loro proprio turno di lavoro, prima di farli passare, si prende loro la temperatura, e se non hanno febbre, entrano e vanno a lavorare, se invece, hanno, la temperatura, di 37, 5, si fermano e non li si fa entrare. Trattasi di impiegati, oppure di operai senza nessuna distinzione. Per tutti lo stesso trattamento e monitoraggio. In tal caso, le aziende, non fermerebbero tutta la loro produzione, ma solo parzialmente.
Il risultato dovrebbe immaginarlo da solo. Lo Stato Italiano, avrebbe meno esborsi perché le aziende potrebbero comunque lavorare.
Visto che le Regione possono non tenere conto dei Decreti ministeriali e agiscono secondo loro criterio, anche loro, potrebbe mettere in pratica questo sistema che porterebbe a risparmiare MILIONI DI EURO.
E’ facile comprendere che questo tipo di soluzione si può mettere in pratica, per il solo fatto che lo Stato Italiano, conta molto più di 50 milioni di persone, e le persone infettate quante sono ? Faccia una proporzione ?
Inoltre a sentire i mass media, sono le persone più anziane a correre il rischio del contagio, e queste persone, non sono operative, pertanto i giovani con le dovute cautele e i doverosi monitoraggi, posso tranquillamente riprendere la produzione nelle aziende. Ovviamente la mia idea, potrebbe essere migliorata dai geni che si occupano di sviluppare il vaccino contro il nuovo VIRUS.
SE LEI PENSA CHE L' IDEA POSSA ESSERE BUONA, LA PREGO DI DIVULGARLA. GRAZIE.
Risponderete ?
Cordialità.
G. di Lorenzo

Da: Giuseppina Di Lorenzo

Venerdì 3 aprile 2020 09:39:40 Per: Luca Zaia

Buongiorno Governatore.
Purtroppo sono una delle tante persone coinvolta econicamente da Covid. Personalmente lavoro presso Biglietteria Biennale sotto cooperativa Coopculure e quindi ufficialmente disoccupata. Mio marito lavora come comandante in Alilaguna e quindi ufficialmente cassaintegrato. Viviamo al Lido di Venezia, abbiamo un figlio 15enne ed un cospicuo mutuo per la nostra abitazione comprata 5 anni fa con grandissimi sacrifici.
Ad oggi personalmente non sono stata accorpata dal governo in alcuna categoria da poter chiedere un aiuto non essendo stagionale ma assunta con un contratto di multiservizi. A questo si aggiunge che la nostra Banca (Banca Intesa, filiale S. M. E. Lido) non ci dà la possibilità di accedere alla sospensione del muto mandando semplicemente una mail che giustifica la Banca per aggiornamento del sito nonché modulistica.
Le chiedo quindi, avendo grande stima del Suo operato, di intervenire perché forse qualcosa non quadra.
La ringrazio,
Cordialmente
Marina Faraguna

Da: Marina Faraguna

Venerdì 3 aprile 2020 09:39:09 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Presidente, Le volevo lanciare un appello molto chiaro, con l'assistenzialismo non produttivo dal punto di vista econimico non risolveremo nulla, qualora la situazione si dovesse protrarre oltre il 13 aprile.
Le azioni economiche al di la dei numeri in valore assoluto che vengono enunciati non hanno effetti minimamenta tangibili.
Con la cassa integrazione non si vive.
Le aziende e le grandi imprese inizieranno a licenziare non appena ne avranno l'occasione... ce ne sono già segnali lampanti.
E' assolutamante necessario parificare l'emergenza sanitaria con quella economica, bisogna che la gente ritorni a lavorare punto e basta. (non in tutti i settori ma in tanti si può e si deve).
Dobbiamo portare mascherine e guanti per un anno... bene lo faremo, bisognerà tenere la distanza dalla altre persone... bene lo faremo ma dobbiamo tornare al lavoro. Se un papa ed una mamma perdono il lavoro non esiste ammortizzatore sociale che tenga caro Presidente.
Non moriremo di corona virus ma penalizzeremo il futuro del paese e cioè la vita dei nostri figli.
Le guerre si sono combattute per dare un futuro migliore a chi sarebbe venuto dopo... non stiamo facendo questo.
Distinti Saluti

Da: Andrea Bozzi

Venerdì 3 aprile 2020 09:33:19 Per: Giuseppe Conte

Buon giorno io sono una piccola imprenditrice di lavoro faccio l'idraulico in sieme a mio marito, dopo la crisi de 2008 ci siamo trovati con la casa all asta ricomprata con l'aiuto di mio figlio e i miei suoceri la ditta di mio marito in fallimento il ricominciare tutto da zero, con molta fatica siamo rinati piano piano adesso ci ritroviamo con i clienti che non ti chiamano più e peggio con i cantieri chiusi con le ricevute bancarie da pagare per marzo e aprile riusciamo a pagare perché abbiamo dato fondo ai nostri risparmi, non sono qui a chiederle i soldi vorrei soltanto che dopo pasqua lei riaprisse i cantieri per potere andare avanti a pagare le ricevute bancarie (per non è vero che tutti capiscono la situazione in cui nio siamo i miei fornitori mi hanno mandato un email che se nei prossimi mesi non pago andro nei casini) scusi il mio sfogo la paura di ritrovarmi al punto di partenza mi terrorizza

Da: Marta

Venerdì 3 aprile 2020 09:29:40 Per: Nunzia De Girolamo

Gent. ma dottoresa gia on. le non le sembra che la rai non metta in onda come si e organizzata per il coronavirus il presidente della regione e difficile patlare??? grazie cordialita' mario maffei

Da: Mario Maffei

Venerdì 3 aprile 2020 09:27:51 Per: Carlo Calenda

Dottor Carlo Calenda la seguo e credo che a questo punto Lei sia la nostra unica speranza: MANCANO I MEDICI, questi ragazzi dopo aver superato la selezione del"numero chiuso"ed essersi sudata una laurea veramente DURA, devono passare le FORCHE CAUDINE di concorsi con esigui numeri di posti per potersi specializzare e realizzare la loro vita ed adempiere ad una vera e propria missione ! Faccia in modo che TUTTI i giovani laureati in medicina possano accedere alle specializzazioni oppure optare per lavorare come medici di base e' un loro sacrosanto diritto!
Troppi giovani medici ormai per lavorare vanno all'estero e nessuno ne parla.
Grazie dell'attenzione e avanti cosi', siamo tutti con Lei !!!
Ivano Maggiolo da Torino

Via ------- 44/3 Robassomero To 011 -------

Da: Ivano Maggiolo

Venerdì 3 aprile 2020 09:24:01 Per: Lilli Gruber

SIGNORA GRUBER,
HO INVIATO QUESTO MESSAGGIO AL PRESIDENTE CONTE.
SE LEI FOSSE D' ACCORDO CON LA MIA IDEA. POTREBBE INVITARE QUALCHE ESPONENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E PORTARE A CONOSCENZA QUANTO SOTTO SEGUE ? GRAZIE.

Signor Presidente Conte,
ammesso che questa mail, le venga recapitata.
Ammesso che questa mail non venga cestinata.
Ammesso che i suggerimenti dei cittadini trattati sempre da pezze da piedi, dagli enti pubblici.
Pensavo che :
invece di chiudere tutte le aziende produttive come avete fatto, perché, non provvedete a fare tamponi, ai dipendenti delle aziende che si recano nelle fabbriche a lavorare ? Prendendo una azienda per volta, oppure più aziende, a seconda della vostra disponibilità, e dalla urgenza di produrre beni e servizi.
Quelli che risultano contagiati, li trattenete e li curate.
Gli altri, li lasciate entrare nelle aziende affinché possano lavorare. Ma ogni giorno, all’ arrivo dei dipendenti al lavoro, quale che sia il loro proprio turno di lavoro, prima di farli passare, si prende loro la temperatura, e se non hanno febbre, entrano e vanno a lavorare, se invece, hanno, la temperatura, di 37, 5, si fermano e non li si fa entrare. Trattasi di impiegati, oppure di operai senza nessuna distinzione. Per tutti lo stesso trattamento e monitoraggio. In tal caso, le aziende, non fermerebbero tutta la loro produzione, ma solo parzialmente.
Il risultato dovrebbe immaginarlo da solo. Lo Stato Italiano, avrebbe meno esborsi perché le aziende potrebbero comunque lavorare.
Visto che le Regione possono non tenere conto dei Decreti ministeriali e agiscono secondo loro criterio, anche loro, potrebbe mettere in pratica questo sistema che porterebbe a risparmiare MILIONI DI EURO.
E’ facile comprendere che questo tipo di soluzione si può mettere in pratica, per il solo fatto che lo Stato Italiano, conta molto più di 50 milioni di persone, e le persone infettate quante sono ? Faccia una proporzione ?
Inoltre a sentire i mass media, sono le persone più anziane a correre il rischio del contagio, e queste persone, non sono operative, pertanto i giovani con le dovute cautele e i doverosi monitoraggi, posso tranquillamente riprendere la produzione nelle aziende. Ovviamente la mia idea, potrebbe essere migliorata dai geni che si occupano di sviluppare il vaccino contro il nuovo VIRUS.
Risponderete ?
Cordialità.
G. di Lorenzo

Da: Giuseppina Di Lorenzo