Ultimi commenti alle biografie - pagina 3484

Giovedì 19 marzo 2020 14:11:26 Per: Alberto Angela

Buongiorno, mi chiamo Livia ed insegno in una 4 primaria dell'IC di Bernareggio (Mb). Da un mese siamo tutti in ritiro forzato cercando di sostenerci in questo momento difficile. Come insegnante sto cercando di tenere unità, la classe nel modo più armonioso possibile. Ad aprile saremmo dovuti andare in gita al museo egizio di Torino, ma ovviamente non riusciremo a recarci lì. Vorrei chiederle, se possibile, un suo intervento in videoconferenza sullo straordinario mondo egizio dedicato ai miei bambini.
Le faccio i complimenti per tutto il meraviglioso lavoro fatto da tutti voi.
Grazie per la disponibilità.
Petrone Livia

Da: Livia Petrone

Giovedì 19 marzo 2020 14:09:55 Per: Giuseppe Conte

Buon pomeriggio presidente,
perché non ascolta l'equipe medica cinese e ferma tutte le attività ancora aperte? a che perché promettete dispositivi di sicurezza che poi in realtà non ci sono. non troviamo mascherine guanti., lavoro in una impresa di pulizie, che deve disinfettere e sanificare gli stabilimenti ancora aperti, ma non abbiamo mascherine. prenda provvedimenti urgenti., per la salute di tutti noi. grazie.

Da: Regoli Marinella

Giovedì 19 marzo 2020 14:08:51 Per: Luca Zaia

Salve presidente Luca Zaia, la situazione peggiora di giorno in giorno... io lavoro in supermercato... intanto fuori ci sono lunghe code la distanza non viene rispettata... e all’interno ci sono momenti che c’è la calca di gente... ma se deve entrare 5 persone, e quando esce una... entra una... mi dispiace ma non è così... e poi vengono due per famiglia... e due tre volte al giorno... non ci siamo... mettono la nostra vita in pericolo... l’unica soluzione è bloccare tutto per 15 giorni... altrimenti la gente non capisce... la saluto e grazie

Da: Giuliano Salvò

Giovedì 19 marzo 2020 14:04:23 Per: Matteo Salvini

Auguri a tutti I papà e un pensiero a quei papà che ci hanno lasciato in questo periodo.. Conte dice che siamo diventati un modello da seguire nella gestione dell"emergenza sanitaria. Le sue autocelebrazioni indignano, 475 decessi in un giorno e siamo un modello? Da ridere se invece non ci sarebbe da piangere.. Matteo, I cinesi arrivati ieri, poco fa, hanno annunciato che bisogna chiudere tutte le attivitá, restare in casa e solo dopo. 1 mese si vedranno I risultati. Fontana chiede questo al governo e io aggiungo era ora!!! Il virus corre e noi con i decretini procediamo a passo di lumaca. Tutti a casa allora, solo servizio farmaceutico ed alimentare e chi lavora per garantire ciò, mascherina e guanti! ! Svelato il mistero delle mascherine finalmente! ! Ci dicevano tutti, politici e medici consenzienti, che non servivano ma solo perché non ne avevamo! ! E il. virus ha preso il volo e contagiato tutta l"Italia. Ci voleva poco, bisognava produrle e invece si è preferito raccontare una balla ! ! Vergognaaa! ! Ora Matteo, solo tu puoi battere forte su questo tema.. tutto fermo e quei pochi che escono devono essere protetti. E se serve, l"esercito, per fare rispettare le regole. É una guerra, non ne usciamo così. Fai risuonare forte la tua voce, con la mollaccietta Conte piangeremo tanti morti.

Da: Maria Savelloni

Giovedì 19 marzo 2020 13:57:25 Per: Bruno Vespa

Buongiorno dottor Vespa, mi perdoni se la disturbo, mi chiamo Osvaldo urbani, vivo a selci in sabina, ora ho 72 anni, credo ma non ho la certezza di aver vissuto l'adolescenza insieme a lei al Don Orione.
Certamente dopo circa sessant'anni probabilmente non si ricorderà di me, io l'ho rivista un paio di volte a Roma Termini dove io lavoravo ma non ho mai avuto il coraggio di disturbarla, ora avrei un piacere immenso a poterla incontrare per un fraterno saluto. Con rispetto Osvaldo urbani.
Signor Bruno può contattarmi alla seguente mail -------

Da: Osvaldo Urbani

Giovedì 19 marzo 2020 13:56:24 Per: Giuseppe Conte

Egregio e Chiarissimo Presidente, grazie per la sua ampia disponibilità che ci fa sentire la Sua totale dedizione alla nostra Amata Italia e a tutti noi Italiani. La riteniamo nostro fratello e nostro garante in senso lato. Trascuri ogni volontaria e tenace provocazione e perseveri con la Sua onorata determinazione. Oggi ricorre il Suo Onomastico e Le auguriamo ogni Bene. A Lei giungano la nostra piena condivisione e il nostro incondizionato sostegno
Coniugi Salvatore e Teresa Paolicelli (Cerignola)

Da: Teresa Tiano Paolicelli

Giovedì 19 marzo 2020 13:55:00 Per: Selvaggia Lucarelli

Cara Selvaggia

Ti scrive un'educatrice (ebbene sì esistiamo anche noi) che lavora in una RSA in una delle città più colpite. Non sappiamo più chi contattare, non sappiamo più a chi rivolgerci.
I miei occhi purtroppo hanno visto qualcosa che è davvero difficile dimenticare. Troppe morti invisibili, invisibili come tutti NOI che lavoriamo nella nostra RSA.
Tutto iniziò così, con le prime morti e di conseguenza i i primi sospetti da parte del personale, ma pochi purtroppo hanno avuto il coraggio di esporsi, anche perché tutti quelli che ci hanno provato sono sono stati tempestivamente bloccati e umiliati. Guai anche per chi metteva le prime mascherine "siete pazzi a creare allarmismo" e così il vicino di stanza del primo morto dopo solo pochi giorni aveva l'ossigeno, per poi morire anche lui e stessa storia per tanti altri.
I più forti sopravvivono, gli altri muoiono. Nessun tipo di isolamento e noi del personale tutti con sintomi, è stato anche detto che chi prende malattia, non ha carattere; forse è vero, ma io il carattere lo voglio avere per disobbedire, questa volta si voglio ALZARE LA VOCE. Ormai i nostri reparti sono tutti piccoli focolai e gli operatori hanno una "mascherina" che devono conservare per una settimana. Tutti in trincea: i più forti sopravvivono, i più deboli si ammalano, gli anziani muoiono. Non esistono ruoli, gli educatori dentro anche loro in trincea a svolgere ruoli sanitari che neanche gli competono e del quale sono totalmente impreparati. Abbiamo chiesto ferie anticipate, perché ahimè è brutto da dire, ma per noi che non abbiamo competenze sanitarie, non possiamo altro che guardarli "morire" e provare a fingere per dire a loro "tranquilli tutto andrà bene" pur sapendo di mentire. Torniamo a casa distrutte da quel senso di impotenza e consapevoli di portare il virus a casa, ai nostri cari, alle nostre famiglie. Allora qui ti chiedo, in questa emergenza SANITARIA, cosa ci facciamo lì dentro? Quale è il senso del nostro lavoro? Inventare bugie ai nostri ospiti? Lavorare per chi non ha tutelato loro e neanche noi? Vederli morire così indifesi è devastante, ma la cosa peggiore è anche vedere che una volta morti il loro materasso viene subito disinfettato per dare posto ai nuovi ingressi, essi perché le liste d'attesa sono ancora lunghe e gente sana continua ad entrare in questi piccoli focolai. Poi vedi per strada l'esercito che porta le bare e ti chiedi il perché, perché non tutti capiscono il vero valore della vita? ! Non è giusto, non è giusto niente, forse ora dovrò procedere al licenziamento, perché io non riesco ad accettare tutto questo, non riesco a vederli morire e non riesco vedere colleghi ogni giorno ammalarsi. Non riesco a reggere al pensiero meschino della mia direzione, io ho provato a tutelarli, non mi è stato permesso, qualsiasi scelta prenderò sarà comunque difficile.
Aiutarli (improvvisandomi operatrice/infermiera) e sperare di non finire intubata anch'io, o licenziarmi e quindi tutelare me stessa, la mia famiglia e fare capire che IO NON CI STO A QUESTO GIOCO? Se dovessi prendere questa ultima decisione probabilmente vivrei a vita con il senso di colpa di averli abbandonati.

Nella speranza che il mondo cambi e che il governo inizi ad ascoltarci, perché la mia vita é il bene più prezioso che ho, perché il mio lavoro è proteggere i più deboli, ma ad oggi questo non ci è possibile... Se proprio dovrò inventarmi infermiera, dateci almeno i giusti dispositivi.

Un'educatrice di una RSA

Da: Giulia

Giovedì 19 marzo 2020 13:43:37 Per: Barbara D'Urso

Scusami barbara non só nemmeno se leggerai mai questo messaggio ma una cosa la voglio dire. Ieri a pomeriggio 5 è venuta la Raggi a rimproverare giustamente tutte quelle persone che si allenavano come se nulla fosse, ma una cosa me la dovete spiegare ma la raggi è venuta ad intervenire giustamente ma lei la mascherina dove c'è l'aveva? E tu barbara perché non gli hai detto nulla? Gli dovevi dire mi scusi sindaca ma lei la mascherina dove c'è l'ha?. (Grazie per l'attenzione era solo un semplice appunto)

Da: Laura Leonardi

Giovedì 19 marzo 2020 13:42:17 Per: Mario Giordano

Buongiorno Sig. Mario
https://www. facebook. com/264302983606606/posts/2849202371783308/
Vorrei che leggesse questo messaggio di cui si è riempito la bocca il presidente Bonaccini... peccato che quel sequestro non possa servire a nulla
Se il titolare della ditta Spencer di Sala Baganza  in provincia di Parma Luigi Pizzi Spadoni fondatore della Misericordia e uomo dedito alla beneficenza da sempre, avesse dei ventilatori da ospedale gli avrebbe già donati
Tutti noi conosciamo l'azienda che ha un centinaio di dipendenti e da lavoro ad altri 200 persone di aziende satellite quindi una realtà importunate per la nostra zona
Questo "sequestro" di materiale è stato sicuramente fatto per motivi di immagine politica.. se fosse un fatto legato ad un reale bisogno non era certamente necessario pubblicarlo su facebook... peccato che Bonaccini non sa che è un materiale assolutamente inutile perché è un componente di ambulanze oltretutto estere e quindi non utilizzabile in ospedale... come prendere un pezzo di una automobile pensare di utilizzarlo senza avere quell'automobile
Oltretutto facendo credere che era un giro poco chiaro e mettere in cattiva luce un azienda seria
Ho chiesto alla segreteria dell'assessore Donini  della Regione dove fossero stati mandati, mi hanno detto dalla Regione all'ospedale di Reggio Emilia poi a Parma domani avrò delle risposte.. sicuramente poco chiare per questo avrei bisogno di voi per capire se c'e del vero
Grazie
Milena Cerdelli
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Da: Milena Cerdelli

Giovedì 19 marzo 2020 13:39:32 Per: Bianca Berlinguer

Caro Massimo Galli, so bene che questo non è il tempo delle polemiche, ma ciò che ieri sera, martedì 17 marzo, è accaduto nel corso della trasmissione di Bianca Berlinguer “Carta Bianca” merita un momento di attenzione. Scrivo con lucida fermezza e somma umiltà, uscendo fuori da ogni campanilismo dentro il quale è facile cadere, attorno a ciò che credo avresti potuto fare e non hai fatto: dare un esempio di coesione, d’unità, del collega che incoraggia altri colleghi e non li denigra. Dare contezza della tua saggezza visto che sei stato scelto nel gruppo d’esperti del governo nazionale. E così testimoniare che essere di supporto ad altri colleghi non è poi così difficile nemmeno per te.

E, invece, non hai perso tempo a riportare fuori ciò che avevo già notato di te in forma molto più lieve in altre trasmissioni: quella protervia, la supponenza tipica di chi si crede il primo della classe e non sopporta se c’è qualcuno che riesce a fare meglio di lui perché, magari, è più lesto, più umile o semplicemente più curioso di capire quale possibile via possa esserci per uscire da questo incubo individuale e collettivo. Incubo d’Italia ma anche, prima ancora, della Cina. E poi di altri Stati europei o degli Stati Uniti per restare ancorati solo ad una parte del mondo occidentale.

Che poi il presenzialismo e la visibilità possano nuocere e far perdere il limite del proprio senno a molti è noto a tutti. Accade ancora di più quando si è parte di una comunità medico/scientifica in un momento in cui il mondo vive un dramma collettivo rappresentato da un virus (che sta mettendo in ginocchio l’economia mondiale) che nessuno conosce e nessuno ancora riesce a debellare. Così, con questo breve articolo, ho pensato fosse utile, per te, per noi, per Paolo Ascierto, ma, soprattutto, per tutti coloro che stanno soffrendo negli ospedali in queste settimane, aspettando una cura efficace che possa alleviare la sofferenza, capire assieme a quali sterili e stupidi luoghi comuni si può arrivare. E quale polemica si può montare, in diretta televisiva, senza il minimo garbo nei confronti di un collega medico e dei telespettatori che vi seguivano. Rivedendo il tuo intervento e la reazione sbalordita e muta (persino signorile) di Paolo Ascierto, capirai come la stupida invidia possa far diventare sgarbato e rozzo persino un uomo come te che, essendo nato nella Milano/bene, ed essendo navigato, dovrebbe avere ogni qualità ed ogni aplomb per dire le cose come si dovrebbero dire, per capire che fare squadra in un momento così è molto più utile che fare il protagonista nelle decine di trasmissioni televisive a cui stai partecipando in questi giorni. Te lo suggerisco, con tutto il rispetto che si deve a chiunque abbia vocato la sua vita ad una nobile impresa come hai fatto tu, come ha fatto il mio conterraneo Paolo Ascierto e tanti altri in altri ambiti. Ti suggerisco di rivedere e risentire le tue parole. Osserverai la frenesia della tue mani subito dopo l’intervento di Paolo. Vedrai la tua impazienza a quale grado arriva davanti alla calma serafica offerta dal tuo collega campano che, nato a Solopaca, ha imparato come si agisce nell’ombra per una vita intera. E come ci si muove nella periferia geografica d’Italia quando hai un obiettivo. Qualcosa che noi impariamo da bambini. Da esistenze che, dal primo giorno di vita, ti insegnano il lavoro, il sacrificio, la gavetta. Tu sei nato a Milano e potresti avere, per tua natura, il convincimento di essere più in alto di chi è nato a Solopaca, una piccola comunità operosa di una provincia del sud, famosa per il vino e per i tanti emigranti che sono andati altrove a studiare e a lavorare. Capirai, mi auguro, rivedendo il video, che la tua invidia si tocca con mano e raggiunge livelli tali di provocazione proprio quando dici che ciò che sta facendo al Cotugno/Pascale Paolo Ascierto con altri suoi (e tuoi) colleghi medici e ricercatori lo si fa già da tempo nella tua regione, a Bergamo ed altrove. Vorrebbe allora dire che da tanto tempo in Lombardia vi tenete per voi una faccenda simile e non sentite la necessità di condividerla con il resto della comunità scientifica non tanto per vanagloria ma perché potrebbe essere utile per salvare vite umane o perlomeno alleviare la sofferenza nel resto d’Italia ed altrove? Voglio, invece, solo pensare che ti sia saltato ogni livello di prudenza e di saggezza e che, per reazione, per sminuire un merito altrui tu abbia messo nelle tue parole ogni livore per cercare di offendere non solo un tuo collega che non ha minimamente reagito ma anche chi come lui, con una storia simile alla sua, non andando tutti i giorni in televisione come sta accadendo a te in questo periodo, cerca un modo, una strada, un farmaco per alleviare la sofferenza di chi viene contagiato dal virus.

Senza nessuna offesa personale, ti auguro che rivedere il tuo intervento da Bianca Berlinguer possa evitarti, nelle altre decine di trasmissioni a cui parteciperai in questi giorni, la stessa magra figura che hai fatto ieri. Esemplare metafora del detto popolare secondo cui, forse, con “tanti galli a cantare non spunta mai l’alba”. Una frase che noi usiamo con il dialetto/lingua, molto efficace, delle nostre origini che mi consentirai di riportare qui, data l’assonanza con il tuo cognome, per sdrammatizzare su una triste vicenda nella quale possiamo essere tutti un po’ più nervosi e po’ meno pazienti.

Ti auguro, senza alcun livore, ogni bene e, soprattutto, che tu possa cogliere, davanti a certe cose ed in certe situazioni estreme come questa, non l’impeto della polemica stupida ed inutile ma la saggezza e la necessità di fare squadra, di supportare, incoraggiare per dare, questa volta sì, a Paolo Ascierto e al gruppo che lavora a Napoli, ciò che è di Paolo e del gruppo che lavora con lui. E cioè l’umiltà di cercare a tutti i costi una via d’uscita da questa sofferenza immane, di pensare d’averla trovata e di volerla condividere, da subito, con il resto del mondo. Ecco di seguito il video del tuo intervento con l’augurio di una buona visione.

Un saluto d’incoraggiamento, francesco de rosa

Da: Vincenzo