Ultimi commenti alle biografie - pagina 4966

Giovedì 7 febbraio 2019 17:36:47 Per: Lilli Gruber

Gentilissima dr.ssa Gruber, vorrei inviarle un messaggio per ricordare e far ricordare la data del 9 febbraio 1849.
Il 9 febbraio del 1849, nei territori già dello Stato Pontificio, venne proclamata la Repubblica Romana trasferendo al Popolo la sovranità fino a quel momento appartenuta al Papa quale capo del potere temporale.
Evento tanto straordinario e rivoluzionario allora, quanto ancora oggi attuale.
Con l'introduzione costituzionale del suffragio universale (anche se ancora non esteso alle donne), con l'abolizione di tutti i privilegi di nascita e di casta, con la garanzia per tutti della libertà religiosa, della libera manifestazione del pensiero, dell'insegnamento libero, con il divieto di giurisdizioni speciali e con la distribuzione equa degli interessi locali in armonia con l'interesse politico dello Stato, la Repubblica segnava il passaggio, per la prima volta e per tutti i cittadini ad una vita democratica.
Princìpi che hanno plasmato con evidenza la struttura della nostra attuale Costituzione, ma anche quella delle principali Costituzioni europee.
La Repubblica Romana è stata però anche ben altro, segnando un nuovo e più avanzato orizzonte politico e ideale sul quale le due culture dominanti nel nostro Paese, quella Cattolica non liberale e quella Comunista, hanno sospeso il ricordo, abbandonandone il pensiero ed il sentimento.
Nella Costituzione promulgata la "FORMA REPUBBLICANA" di governo assumeva, di per sé, "VALORE ORIGINALE ED AUTONOMO", anche rispetto all'idea di Stato, sostanziando i principi di libertà, uguaglianza e fratellanza perché fondata sulla pura sovranità del Popolo, responsabile questo e attivo, con il costante e faticoso esercizio dei "DOVERI DELLA CITTADINANZA" per il bene della Comunità di riferimento.
Valori repubblicani di libertà, di laicità e di responsabilità che i Cittadini francesi hanno richiamato e gridato forte in occasione dei recenti ed efferati attentati dell'Isis a Parigi; valori interpretati e comunicati con rara efficacia nel discorso d'insediamento del Presidente deli Stati Uniti d'America JF Kennedy nel 1961 a Washington a proposito della difesa della libertà: "…E così, miei concittadini americani, non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi; chiedete che cosa potete fare voi per il vostro paese. Miei concittadini del mondo, non chiedete che cosa l'America vuole fare per voi, ma che cosa insieme possiamo fare per la libertà dell'uomo"
Valori invero in palese contrasto in Italia con quelli insiti nella pervasiva "TEORIA DEI DIRITTI", ancora oggi propugnati a gran voce dalle culture anche politiche dominanti nel nostro Paese: "poveri, schiavi, infelici: parlateci di miglioramenti materiali, di libertà, di felicità. Diteci se siamo condannati a sempre soffrire o se dobbiamo alla nostra volta godere. Predicate il-Dovere ai nostri padroni, alle classi che ci stanno sopra e che trattando noi come macchine, fanno monopolio dei -beni che spettano a tutti. A noi, parlate di diritti: parlate dei modi di rivendicarceli; parlate della nostra potenza. Lasciate che abbiamo esistenza riconosciuta; ci parlerete allora di doveri e di sacrificio (Mazzini)". Questo è il linguaggio con cui tali culture da oltre un secolo si rivolgono, in forma immutata, al Popolo italiano, perché rimanga sempre suddito del potere e deleghi al "partito" o alla "lobby" di varia natura, di fatto i suoi nuovi Padroni, quella sovranità che invece gli appartiene legittimamente e in maniera "eterna"!
È solo utopia pensare che dall'applicazione dei valori di libertà repubblicana di quella Costituzione della Repubblica Romana possa discendere non solo il benessere civile, ma anche quello sociale ed economico dei Cittadini? Ovvero è solo provocazione proporre di tenerne conto nel momento in cui ci si avvia ad una rivisitazione e aggiornamento della nostra Costituzione?
Ricordiamo e riflettiamo allora un momento sul 9 febbraio 1849.
Giuseppe Balucani

Da: Giuseppe Balucani

Giovedì 7 febbraio 2019 16:48:19 Per: Lilli Gruber

Gentile drssa Gruber, mi presento: sono un medico specialista gastroenterologo e penso di essere sufficientemente colta, informata e soprattutto educata. Sono abituata sia per la mia professione che per il mio ruolo di divulgatore scientifico ad esporre i temi di mia competenza confezionando le relazioni in base all'utenza (medici specialisti, medici di base, personale infermieristico, pubblico eterogeneo, studenti di vari livelli) stimolando anche discussioni sempre con estrema correttezza ed educazione. Io ammiro la sua preparazione ed i suoi modi di condurre ma mi sento anche di esprimere il mio disappunto riguardo ad un suo troppo spesso ospite che trovo non solo a mio avviso non è corretto verso i suii ospiti ma che ritengo maleducato, supponente, offensivo ed arrogante. Mi riferisco ovviamente a Marco Travaglio. Non è un bell'esempio per nessuno, non conosce le minime regole per esprimere le proprie opinioni, tra l'altro a mio avviso alquanto discutibili. So che questo atteggiamento fa presa sulla pancia della gente comune ma ritengo anche che il suo ruolo dottoressa potrebbe essere utile nell'educare il dibattito anche per elevare il livello degli ascolti.
La ringrazio e la saluto cordialmente, con stima drssa Teresa Lacchin

Da: Teresa Lacchin

Giovedì 7 febbraio 2019 16:21:16 Per: Maria De Filippi

oggi in puntata non mi andava giu la. reazione di teresa nei. confronto di andrea che secondo me e sincero nei confronti di lei, teresa ha gia scelto e non sara di certo andrea, fa tante moine e viziata, io impallidisco vedendo quasi in lacrime andrea, secondo me non lo merita, dovrebbe andsrsene prima della finale, anchio sonoto della sud ma non convido le reazioni di teresa.

Da: Raffaella

Giovedì 7 febbraio 2019 15:50:34 Per: Maria De Filippi

Buon giorno Maria,
È la prima volta che scrivo x un programna tv, non è neanche da me visto che sono una ragazza un po' antisocial e critica sulla tv in generale.
Solo che ho avuto modo di notare varie volte Andrea (corteggiatore di Teresa).
Premetto che il carattere di Teresa inizialmente mi piaceva molto, ora faccio fatica a sopportarlo!
Se non erro se ne andava cercando un uomo maturo con cui instaurare un intesa mentale di spessore.
Per quanto mi riguarda e x quanto vedo mi sento notevolmente infastidita del trattamento che Teresa riserva a quell'angelo di Andrea.
Lei dubita del suo interesse semplicemente xché scambia x menefreghismo una gran maturità e un gran rispetto che invece io credo le offra.
Giuro che ogni volta che Teresa lo critica mi mangio le unghie xché credo che Andrea sia un uomo solido, sincero, rispettoso, estremamente gentile e ovviamente bellissimo.
Mi vien da ridere quando si chiede ai corteggiatori una reazione x situazioni creatasi con altri corteggiatori... Nessuno è uguale a qualcun'altro!
Neanche di fronte alla morte si hanno le stesse reazioni!
Si chiede maturità e poi quando se la trovano di fronte in carne ed ossa con tanto di eleganza e, ciliegina sulla torta...dei modi da Signore si fa retromarcia e si cercano difetti inesistenti!!!
Io apprezzo il temperamento pacato di Andrea xché è indice di gran maturità e proprio questo, personalmente mi farebbe pensare ad un futuro concreto con una persona.
Mi scuso x il poema ma non sopporto di veder continuamente sminuita una persona così bella, empatica, attenta, leale, insomma una rarità come lui.
Saluti
Cinzia

Da: Cinzia

Giovedì 7 febbraio 2019 15:37:35 Per: Maria De Filippi

Ciao Maria,
che rabbia vedere quel poveretto di Andrea essere messo in croce senza motivo da quella viziata di Teresa.
Scelga Antonio, ma non vedo perché deve mortificare Andrea senza motivo, dopo che da lui ha avuto non solo tutte le dimostrazioni possibili, ma lo stesso Andrea, si è completamente denudato ai suoi occhi raccontandogli del suo difficile passato.

Da: Giuseppe

Giovedì 7 febbraio 2019 10:24:29 Per: Riccardo Cocciante

Ciao Riccardo sei semplicemente meraviglioso
Te sei unico.. trasmetti le tue emozioni con lo sguardo .. ..ti adoro ..come canti te non c è nessuno
Simona

Da: Simona

Giovedì 7 febbraio 2019 10:05:21 Per: Lilli Gruber

Cara dr. Gruber,
seguo con piacere 8 1/2 per l'attualità e competenza sua e dei suoi ospiti.
Ma, ... ieri sera Travaglio ha superato ogni limite. Mi associo ai commenti di molti, non si può essere così maleducati ed insolenti.
Buon lavoro.
Giancarlo

Da: Giancarlo Paiola

Giovedì 7 febbraio 2019 09:53:22 Per: Lilli Gruber

Ho cercato stamattina un modo di inviarle un messaggio, cosa che intendevo fare da tempo. Ho appena visto che la puntata di ieri sera ha suscitato assai pertinenti obiezioni al comportamento di Travaglio e alla sua acquiescenza nei suoi confronti. Capisco che il contratto (importo ignoto) che lega la sua trasmissione al "Fatto quotidiano" le imponga di invitare fin troppo spesso Marco Travaglio (e penso anche Padellaro e Scanzi). Quello che non considero accettabile che il direttore non si presenti mai in studio ma rimanga immobile (con l'immagine gigante del suo quotidiano alle spalle) pontificando con tempi che non vengono concessi a nessun altro interlocutore e facendo ghigni e risatine mentre parlano gli altri. Ricordo ancora distintamente quando anni fa,
durante una presenza in studio, lei ebbe l'ardire di rimproverare a Travaglio di parlare non guardando mai in faccia l'interlocutore. Una conduzione più equilibrata è ormai un'esigenza inderogabile per la credibilità della sua trasmissione in questi tempi di occupazione politica della tv pubblica.

Un'altra osservazione minore. Ormai il punto di Paolo Pagliaro è spesso eccentrico rispetto al tema della trasmissione e ieri sera, come in altre occasioni, fa da diversivo, all'insopportabile arroganza di Travaglio che lei non riesce a contenere.

Da: Eugenio Gobbi

Giovedì 7 febbraio 2019 09:51:13 Per: Lilli Gruber

Gentile Sig.ra Gruber. Da sempre seguo 8 1/2 e regolarmente. Apprezzo moltissimo la sua competenza e considero molti suoi ospiti preparati e soprattutto garbati. Uno su tutti Carofiglio ma la lista si allunga. ( Aprile, Mieli, Tinagli ecc...) Non per ideologia ma lo stile grillino si presenta coerentemente con le solite balle, arroganza e chi piu' ne ha... Cio' che tuttavia mi spingerebbe a cambiare canale e' la presenza di Marco Travaglio: sorrisetto sprezzante, capacita' mirabolante di manipolare eventi e prospettive. Inoltre gode ( o si prende con prepotenza) di maggiore spazio per le sue esternazioni. Si intuisce la difficolta' del conduttore e che non si puo' eliminare il Fatto quotidiano dalla partecipazione ma questo pensiero temo, e credo non possa essere diversamente, sia condiviso da coloro che non amano ne' questo modello di comunicazione ne' la totale mancanza di obiettivita'. Con Stima Piero Scarrone

Da: Pierluigi Scarrone

Giovedì 7 febbraio 2019 09:35:18 Per: Mario Giordano

Buongiorno dott. Giordano sono un ex dipendente di una societa di vigilanza che ha chiuso nel 2013 (Ipervigile srl) e tutto il gruppo occupava circa 800. Dipendenti volevo chiederle come fare per farvi avere un dossier che esponga le vicende di questa società vi ringrazio d'un d'ora aspetto vostre notizie

Da: Vincenzo Spiniello