Ultimi commenti alle biografie - pagina 5105

Sabato 18 agosto 2018 21:32:10 Per: Sergio Castellitto

Sergio è figlio di un cugino di mio padre. Approfitto per mandargli un saluto che spero ricambiato. In genere i Castellitto non sono molto espansivi...

Da: Natale Castellitto

Sabato 18 agosto 2018 14:40:03 Per: Luca Mercalli

Caro Luca, complimenti per il tuo programma.
Per sapere chi sono vai su google e scrivi: Prof. Achille RENZETTI .
Ho lavorato per 42 anni all'ENEA.
Sono stato relatore in numerosi Rotary e Lions: Ambiente, energia e sostenibilita'.
Parliamo lo stesso linguaggio ed e' in piacere ascoltarti.

Da: Achille

Sabato 18 agosto 2018 14:03:44 Per: Riccardo Muti

buon giorno. adora la lirica e sono suo ammiratore. mi piacerebbe contattarla

Da: Afeef

Venerdì 17 agosto 2018 23:55:02 Per: Danilo Toninelli

Le anticipo una lettera che invierò alla Gazzetta di Mantova prima dell'8 settembre... se la pubblichera!

Finalmente l'8 Settembre verrà inaugurata la conca di Valdaro, secondo monumento allo sperpero di danaro pubblico, dopo quello dell'altra conca abbandonata di Diga Masetti. Spero tuttavia di sbagliarmi e mi auguro che il manufatto lavori a pieno ritmo con un gran viavai di chiatte davanti al castello di San Giorgio e dirette alla risorgente cartiera ex Burgo.
Prima del grande cerimonia, voglio ripetere (a beneficio anche del neo-ministro Toninelli che sarà presente all'evento) una breve storia della Grande Opera. Storia vecchia di quasi 50 anni, ma che iniziai a narrare nel 2007 quando appresi della barcata di milioni necessari alla bonifica della zona industriale.
Anno 1971 - A Ramsar (Iran) viene stipulato un accordo mondiale sulla protezione delle zone umide. In base a tale accordo si ebbe la certezza (prima era solo un auspicio degli ambientalisti) che il livello delle acque della Vallazza non poteva essere abbassato di due metri, come richiedeva il progetto della conca e del sostegno Diga Masetti. Intanto i lavori erano già iniziati da un paio di anni (44 miliardi di lire la spesa allora prevista). Il sottoscritto semplice geometra del ministero dei LL. PP, propose (ovviamente invano) alla dirigenza del Magistrato Alle Acque di Venezia di seguire il buon senso e recedere unilateralmente dal contratto, pagando la prevista penale del 10% dell'importo contrattuale. I lavori furono sciaguratamente terminati (eccetto,.. per non cadere nel ridicolo, la posa delle paratoie) e la conca Diga Masetti da allora fu ammirata dai turisti di passaggio quale .... stupenda cattedrale nel deserto !
Fu nel frattempo progettata una nuova conca a Valdaro che sostituisse quella della Diga, opera che oggi (dopo una trentina d'anni dal progetto originario) si va ad inaugurare in pompa magna.
Prima che i lavori della nuova conca fossero messi in gara d'appalto, scoppiò nella sua gravità la grana multimilionaria dell'inquinamento della falda (e dei terreni) della zona industriale. (ancora irrisolta dopo i milioni già spesi per il "pump and treat"ed altri provvedimenti).
Proposi allora (ovviamente sempre invano) a Provincia, AIPo e persino a Syndial-Eni di riattivare (se proprio lo si doveva fare) la conca di Diga Masetti, sacrificando circa il 3% della superficie della Vallazza e costruendo comunque una "barriera idraulica" di circa 4, 5 km, corrente da Formigosa alla Diga con una spesa pari a meno della metà di quella della nuova conca. Detta barriera avrebbe consentito di prolungare il canale navigabile a quota 12, 50 sino alla Diga (passando per la darsena Belleli), riattivare, se del caso, la vecchia conca, eliminare da subito e definitamente la commistione delle acque di falda inquinate da surnatatnte a da altre porcherie con quelle pulite della Vallazza-Mincio e rendendo infine possibile (con costi infinitamente inferiori) la bonifica della falda così attuabile per semplice drenaggio a gravità, essendo la quota del navigabile più bassa di due metri e il fondo più basso di oltr 4 metri rispetto alla quota della Vallazza (e quindi della falda). L'idea di proseguire il canale (senza conca e a quota 12, 50) per la verità non fu mia ma ispirata anni prima dell'Ing. Anzio Negrini che la propose (e che poi ripudiò rispondendomi sulla Gazzetta) fra quelle studiate, nella sua tesi di laurea sulla navigazione interna e, ancora prima, pensata dalla dirigenza della vecchia Belleli e della Montedison, prima che fosse costruito l'oleodotto Marghera-Mantova.
E' questa una emblematica "storia italiana" che riguarda quasi tutte le grandi opere dove l'interesse delle imprese private prevale sempre sull'interesse pubblico. E che vengono realizzate dopo decenni, quando non servono più o sono superate dagli eventi.

Da: Giovanni Marinelli

Venerdì 17 agosto 2018 18:18:48 Per: Annalisa Scarrone

Che bella :)

Da: Marco Francesco Scopelliti

Venerdì 17 agosto 2018 15:47:57 Per: Danilo Toninelli

Per fare il ministro non basta essere onesti, occorre essere competenti.

Da: Stefano

Venerdì 17 agosto 2018 15:34:59 Per: Joan Baez

Di persona, vorrei dirle "thank you very much, dear Joan"

Da: Giovanni

Giovedì 16 agosto 2018 20:20:11 Per: Maria De Filippi

Gent.ma Maria De Filippi,
Ti chiedo la cortesia di dire al Sig. Gianni di non trovare ogni banale scusa per attaccare Giurgio, ma di fondare la critica su fondamenti solidi, che dimostrino un giudizio imparziale e non un’antipatia preconcetta.
Se continua così diventa insopportabile non solo a me ma anche a tantissimi telespettatori

Da: Piero Federici

Giovedì 16 agosto 2018 17:42:26 Per: Giuseppe Povia

Sono un aforista (autore di 'Popolo sovrano un cazzo!', 'D'Io sono Io!', 'Aforismi Sovrani', 'Pensieri Calvi') nonché proprietario del marchio 'NOVE'. Apprezzo molto quello che fai e vorrei spedirti delle mie t-shirt che sono certo ti piaceranno sia per i contenuti che per la grafica che per la qualità 'bio'. Dimmi la taglia e dove posso spedirtele, se ti fa piacere. Ciao. Enzo Raffaele.

Da: Enzo Raffaele

Giovedì 16 agosto 2018 15:43:50 Per: Vitaliano Brancati

Conoscevo Brancati solo di nome, poi mi sono imbattuta in Paolo il caldo per caso, in una bancarella di libri usati. Lo stile piacevolmente scorrevole, l'erotismo meravigliosamente velato mi hanno catturato fino alle ultime pagine quando, invece della fine, c'era una specie di ultime volontà dello scrittore che dice come finirà il romanzo nel caso lui non faccia in tempo a scriverlo. Questa serena percezione della morte imminente mi ha profondamente colpito.
Un grande autore, che deve essere rivalutato. Grazie.

Da: Marina