August Landmesser
Biografia
August Landmesser nacque a Moorage (Germania) il 24 maggio 1910 e morì a Stagno (Croazia) il 17 ottobre 1944. Figlio di August Franz Landmesser e Wilhelmine Magdalene Schmidt fu un operaio tedesco coraggioso. Divenne famoso perché si oppose negli anni Trenta al potere di Adolf Hitler. A dimostrare il suo coraggio è rimasta una foto, dove si vede Landmesser, 25enne, rifiutarsi di fare il saluto nazista in mezzo alla folla che esulta. Non salutare il Führer era considerato come firmare il certificato della propria morte. La foto risale al 1936, anno in cui Hitler da tre anni era già cancelliere tedesco e aveva stravolto la Germania.
August Landmesser sposa una donna ebrea
Ma poco importa all'uomo che trasgredì per un valore importante. Il suo fu un atto d'amore per la donna che aveva sposato, una signora ebrea, Irma Eckler, conosciuta nel 1934. Dalla loro unione nacque una bambina, Ingrid. Innamorati perdutamente, nel 1937 tentarono di fuggire in Danimarca, ma furono arrestati al confine.
A loro discolpa, sostennero in tribunale di non sapere dello status ebraico di Eckler. La donna infatti era stata battezzata in una chiesa protestante. Successivamente liberati, per August Landmesser si riaprirono le porte della prigione a maggio del 1938. Così dopo essere stato condannato per trenta mesi in un campo di concentramento, non rivide mai più la donna tanto amata, come pure la figlia Ingrid.
L'arresto della Eckler
La donna di origini ebree fu arrestata dalla Gestapo e portata prima nel campo di concentramento di Fuhlsbüttel ad Amburgo, poi nei campi femminili di Oranienburg e Ravensbrück. Si presume che la donna venne assassinata il 28 aprile del 1942 nell'istituto sanitario di Bernburg, dove veniva praticata l'eutanasia sui malati mentali dai medici nazisti.
La legge contro chi aveva "disonorato la razza"
Contemporaneamente in Germania passò una legge che puniva con l'arresto le mogli ebree di uomini che avevano "disonorato la razza". Così Irma fu arrestata e portata in varie prigioni e in campi di concentramento, dove partorì la seconda figlia, Irene.
Delle sue due figlie si sa che sopravvissero alla guerra, ma furono rinchiuse in un orfanotrofio, poi affidate a dei parenti. Proprio Irene vide, nel 1991, la foto che rese famoso il padre. Da qui iniziò a documentarsi e a raccogliere informazioni. Nel 1996 pubblicò un libro dal titolo A Family torn apart by "Rassenschande" - Una famiglia devastata dal disonore razziale - che riguarda appunto la storia della sua famiglia.
La foto con l'uomo dalle braccia incrociate
Nella foto si vede l'operaio impassibile e a braccia conserte che nel 1936 non fece il saluto al reich durante il corteo nazista, il partito a cui lui stesso aveva aderito solo per ottenere un lavoro, ma dal quale fu cacciato dopo aver sposato la moglie ebrea.
August Landmesser lavorava come operaio presso l'arsenale navale Blom + Voss di Amburgo e fu l'unico tra centinaia di operai e autorità a non fare il saluto nazista nel corso del corteo per l'inaugurazione del varo della nave scuola, la Horst Wessel, della marina militare tedesca.
Era il 13 giugno 1936. Questa foto è stata ritrovata solo di recente, nel 1991, pubblicata dal quotidiano Die Zeit. La foto si trova esposta al centro di documentazione "Topografia del terrore" a Berlino, proprio presso i luoghi della vecchia sede della Gestapo. È stato allora che le figlie hanno riconosciuto il padre, in quel gesto di protesta nei confronti del partito nazista.
La legge razziale di Norimberga e l'annullamento del matrimonio
La coppia si era sposata nel 1935, ma dopo l'entrata in vigore della legge razziale di Norimberga nell'agosto del 1935, l'ufficio registro del comune di Amburgo non riconobbe il matrimonio. Alle figlie, inoltre, fu assegnato il cognome della madre.
August Landmesser arruolato
Dopo essere stato scarcerato il 19 gennaio 1941 e assegnato ai lavori forzati nella società Püst, nel febbraio del 1944, per la scarsa presenza di uomini idonei a partire, Landmesser venne arruolato e a Stagno, in Croazia, trovò la morte. Fu dichiarato disperso in un combattimento nel corso della missione operativa.
August Landmesser non fu l'unico uomo a rifiutarsi di salutare Hitler. Anche il campione di ciclismo tedesco Albert Richter, nel dicembre del 1939, alla Deuschtlandhalle di Berlino, si rifiutò - dopo la vittoria - di fare il saluto al reich.
Foto e immagini di August Landmesser
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