Edith Wharton
Biografia • Età senza colpe
Edith Newbold Jones, poi nota esclusivamente come Edith Wharton, cognome preso da sposata, nasce a New York, il 24 gennaio del 1862. Autrice statunitense molto importante, ha vinto il Premio Pulitzer grazie al suo romanzo "L'età dell'innocenza", tradotto in tutto il mondo e ancora oggetto di studio nelle scuole non solo americane.
Discende da un'antica famiglia della "grande mela", i Newbold-Jones, ricchi e socialmente attivi tra i notabili newyorchesi. Tuttavia, nel 1866, quando la piccola Edith ha appena quattro anni, a causa di alcuni investimenti discutibili la famiglia deve trasferirsi in Europa. Qui la futura scrittrice apprende il francese, l'italiano e il tedesco, studia privatamente, senza mai frequentare scuole pubbliche, e passa le sue giornate a leggere, interessandosi di arte e letteratura, dimostrandosi ben presto una bambina molto introspettiva e dagli interessi molto particolari.
Già all'età di quattordici anni, sotto le mentite spoglie di David Oliveri, la Wharton scrive il suo primo romanzo. In questi stessi anni compone poesie e una, in particolare, viene inclusa in una raccolta pubblicata dalla rivista "Atlantic Monthly". Dopo qualche tempo, un'insegnante che la segue, tale Emelyn Washburn, la introduce alle letture degli autori Emerson e Thoreau, da cui apprende parecchio.
Nel 1885, dopo aver rotto un fidanzamento con il giovane Harry Stevens, la giovane e anticonformista Edith sposa, di mala voglia, il noto banchiere di Boston Edward Wharton, amico di suo fratello e di dodici anni più grande.
Cinque anni dopo l'autrice comincia e collaborare con il "Magazine Scribner". A partire da questi anni però il marito di Edith comincia a rivelare i propri problemi mentali, la sua instabilità caratteriale, la quale lo porta tra le altre cose ad intraprendere svariate relazioni sessuali con giovani donne, spesso anche prostitute. Il rapporto tra i due coniugi ben presto si sfalda e dal 1906 la Wharton decide di trasferirsi definitivamente in Francia, abbandonando il marito.
Proprio tra il 1906 e il 1909, stando anche alle molte lettere poi accluse ad una celebre raccolta pubblicata postuma, Edith Wharton frequenta il giornalista Morton Fullerton, secondo molti il vero ed unico amore della sua vita. Intanto la sua carriera letteraria già da qualche anno sembra sul punto di spiccare il volo.
Dal 1902 è in libreria il sui primo romanzo, "The Valley of Decision", ambientato nell'Italia del XVIII secolo. A questo seguono una serie di pubblicazioni, tra racconti e articoli, spesso usciti sui migliori giornali europei e americani.
Nel 1911 pubblica "Ethan Frome", secondo molti la sua opera meglio riuscita, breve ed avvincente e a metà strada tra un lungo racconto ed un romanzo breve. In questi anni però la Wharton accresce quella che è un'altra delle sue grandi passioni, ossia viaggiare. Raggiunge quale prima donna a farlo nella storia, il Monte Athos, luogo precluso alle persone di sesso femminile, per giunta raccontandolo in molti scritti. Si reca spesso in Italia e in altri luoghi europei, raggiungendo anche il Marocco, in visita in un harem, altra esperienza limite per una donna in quegli anni. Fa la spola tra Europa e America, attraversando l'Atlantico circa sessanta volte nel corso della sua vita.
Poco prima dello scoppio del conflitto mondiale apre dei circoli ed ostelli letterari nei quali accoglie gli autori non solo americani. Le sue due case francesi, quella di Parigi e l'altra, nel sud della Francia, diventano ricettacolo di autori e giornalisti, gente di cultura in genere, contribuendo a diffondere la fama della scrittrice statunitense. Intanto nel 1913 divorzia formalmente dal banchiere Wharton, mantenendo però il cognome ricevuto al momento delle nozze.
Quando nel 1914 la Germania dichiara definitivamente guerra alla Francia, Edith Wharton si impegna nel creare dei veri e propri laboratori per lavoratrici disoccupate e senza assistenza. Dopo essersi rifugiata in Inghilterra rientra in Francia una volta conclusa la famosa battaglia della Marna, nel settembre del 1914, dando vita agli "ostelli americani per rifugiati", evoluzione dei circoli letterari cresciuti nella sua casa di Parigi. Qui conosce autori del calibro di Henry James, di cui diventa molto amica, ricevendo grandi dimostrazioni di stima anche e soprattutto per la sua opera letteraria. Ma fa la conoscenza anche di Walter Berry e Bernard Berenson, altri due frequentatori abituali dei suoi ostelli. Per questa iniziativa pertanto, nel 1916, la Wharton riceve la Legion d'Onore del governo francese.
Durante il conflitto mondiale inoltre, la scrittrice newyorchese scrive per i giornali americani, fornendo rapporti in merito alla guerra e alle contingenze politiche vigenti. Ma non solo. Si adopera per iniziative di carattere umanitario, come quando aiuta un orfanotrofio belga a mettere in salvo oltre seicento bambini rifugiati, in pericolo a causa della ventilata avanzata tedesca. Raccoglie anche fondi. E continua a scrivere novelle e racconti, come "La Marna" (1918), gettando le basi per quello che di lì a poco è il suo capolavoro, il quale arriva al termine della guerra.
Nel 1920 infatti pubblica "L'età dell'innocenza", opera ambientata nell'alta società di New York del primo Novecento, nella quale è evidente tutto il suo sarcasmo e la sua critica di questo tipo di società, presa di mira proprio da un'autrice che, per anni, ha dovuto frequentarne i personaggi più in vista.
L'anno dopo, nel 1921, il romanzo vince il Pulitzer. Edith Wharton è la prima donna a ricevere l'ambito premio. Sull'onda dell'entusiasmo, scrive anche la cosiddetta "Tetralogia di New York", datata 1924, la quale contiene le opere "False", "La zitella", "La scintilla" e "Il giorno di capodanno".
Tra gli anni '20 e '30 scrive altri romanzi, ma nessuno raggiunge la fama del precedente "L'età dell'innocenza". Si segnalano "Un figlio al fronte", del 1923, "Qui e oltre", del 1926, "I bambini" del 1928 e "Arrivano gli dei" del 1931.
Nel 1937 pubblica "Ghosts", importante raccolta di racconti sui fantasmi, nella quale forte è il debito intellettuale contratto con il collega e amico Henry James. In questo stesso anno, pertanto, dopo aver lasciato incompiuto il so ultimo romanzo, "I bucanieri", nella cittadina francese di Saint-Brice-sous-Forêt, Edith Wharton muore, esattamente il giorno 11 agosto del 1937.
Nel 1993, il regista Martin Scorsese trae dal suo romanzo, "L'età dell'innocenza", il film omonimo, interpretato da attori del calibro di Daniel Day-Lewis, Michelle Pfeiffer e Winona Ryder.
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