Ultimi commenti alle biografie - pagina 1263

Domenica 14 marzo 2021 19:14:33 Per: Mara Venier

[Sgarbi ed il covid]

Ho visto e sentito il collegamento fatto oggi con Sgarbi e mi meraviglio che una persona intelligente come Lei sia tanto amica di un pirla come Sgarbi, che un anno
fa definiva il covid un virus del "buco del culo", che si e' fatto buttar fuori dalla Camera piu' volte per non voler indossare la mascherina e ha piu' volte aizzato la gente a ribellarsi alle misure adottate dal Governo... non aveva di meglio da invitare per commemorare il fotografo deceduto ?

Dica poi ai dirigenti RAI che il 97,4% dei collegamenti che fa su RAI 1 2 e 3 non funzionan0 vergognosamente MAI, i miei, pur non avendo i mezzi RAI, funzionan0 al 97,4%.

La saluto cordialmente

Da: Felice Moderana

Domenica 14 marzo 2021 18:15:36 Per: Guido Bertolaso

[Vaccinazione covid 19]

Buonasera dott. Bertolaso
Ho appena parlato con una mia carissima amica di Roma
Loro qnd fatto l adesione x vaccinazione covid 19 hanno immediatamente ricevuto data e ora x somministrazione vaccino.. Da noi perche NOooo!!! Sto ancora aspettando SMS di convocazione per mia mamma dopo un mese!!!
Siamo tutti stanchi e sfiduciati!!!
Basta!!! Non ce lo meritiamo

Tiziana mazzetti

Da: Tiziana Mazzetti

Domenica 14 marzo 2021 18:14:10 Per: Pippo Baudo

[Sogno di realizzare un film.]

Sono un architetto di 72 anni, pensionato. Ho scritto un libro dal quale desidero ricavarne un film. Penso sia un bel lavoro, una storia importante che valga la pena di raccontarla ad altri. La storia nasce e si conclude in Val Seriana. La prima parte è ambientata negli anni 70, l'altra metà ai giorni nostri. Il protagonista è un anti eroe, insicuro, buono, un tanto isterico: una via di mezzo tra Mr. Bloom ed il Signor Cupiello. Questo progetto, chiamiamolo così, l'ho dedicato a mia madre, ammalata di sclerosi e per la quale mi sono sacrificato ed a mio padre, che fino a quasi cento anni ha preso con se ed ha vissuto con mio fratello disabile. Nel corso del film si intrecciano tante storie, impossibili, assurde di tanti poveri o allegri o strani eroi. La storia è un rincorrersi di passato-presente, gioie-dolori, sogno-realtà. Si può dire che narro un'Odissea nel quotidiano, una Divina Commedia di ogni giorno. Descrivo una storia milanese, in prevalenza ambientata al Sempione, dove sono nato e per tanti anni ho vissuto.
Le chiedo pertanto, se avesse tempo o lo ritenesse opportuno, di contattarmi.
Le chiedo scusa, la ringrazio ed attendo fiducioso un suo riscontro.
Arch. Massimo De Santi.
Tel. 02/-------.
Cell. 333--------

Da: Massimo De Santi

Domenica 14 marzo 2021 16:36:54 Per: Massimo Gramellini

Ho deciso di portare l’attenzione e divulgare l’esperienza personale che ha coinvolto mio padre e noi famigliari presso l’Ospedale di Rimini, per almeno due motivi: il primo perché il mio dolore si mescola alla rabbia per l’accaduto; il secondo perché come psicologa, sono testimone ormai da mesi di tante storie da parte dei miei clienti che hanno il sapore della stessa mia frustrazione e impotenza.
Che esista una pandemia, ormai penso sia assodato, ma che dopo un anno ci si trinceri dietro questa per nascondere le difficoltà già preesistenti a livello sanitario, questa è un’altra storia..

Rimanere dodici ore fuori da un Pronto Soccorso prima che un Medico ci aggiorni come famigliari di ciò che sta accadendo a mio padre, lasciare i numeri di cellulare senza essere richiamati, sentirsi rispondere da una infermiera che dobbiamo “incrociare le dita” per sperare di essere richiamati dal Dottore, non essere contattati nemmeno per un raccordo anamnestico, ecco, questa è un’altra storia..
In tutta questa disorganizzazione ospedaliera, in cui occorre sperare di incontrare quel sanitario che, per propria caratteristica personale è mosso da una spinta empatica, ti guarda e prova a trovare una strategia, perché capisce la difficoltà che stai vivendo, si aggiunge la più grande crudeltà di questo periodo storico: il non poter restare accanto al proprio famigliare, perché “la procedura è questa”.. e allora mi viene in mente, forse si risentirà qualche sanitario, ma sento che mi capirà quello che non si barrica dietro frasi fatte, la “Banalità del male” col suo male burocratico, o il processo di Norimberga post guerra, in cui candidamente i Generali rispondevano “ abbiamo obbedito agli ordini”.. sembrerà esagerato, ma vi assicuro che non lo è…

Ora, mio padre non ce l’ha fatta, se n’è andato da solo, proprio quello che temeva maggiormente e che gli faceva ripetere spesso di non portarlo in ospedale, perché lì sarebbe rimasto abbandonato.. le “regole”, quelle che superano il buon senso e l’umanità non ci hanno permesso di restare con lui. Quello che a noi premeva di più era stare vicini, almeno negli ultimi suoi istanti di vita.. sarebbe servito a Lui perché avrebbe trovato qualcuno che lo rassicurasse, qualcuno intimo che gli bagnasse le labbra arse dall’ossigeno della mascherina, qualcuno che lo guardasse come solo una figlia o una moglie può fare, qualcuno che gli tenesse la mano, perché noi siamo fatti di sensi e abbiamo bisogno di questo momento anche per elaborare un dolore così grande..

Sarebbe servito a noi famigliari, come anche ai miei clienti, scambiarsi le ultime parole che spesso si trattengono per pudore, sarebbe servito per darci quelle carezze che avrebbero lenito il grande dispiacere.

L’intenzione nello scrivere tutto questo è quello di ripristinare un diritto dell’ammalato ed un atto di umanità nella cura del paziente: occorrono corsi di formazione specifici per i sanitari e supervisioni costanti, perché alcune risposte non sono accettabili e non possono essere relegate al buon senso di alcuni operatori. Occorrono procedure che vadano oltre alcuni gesti sporadici e umani di alcuni infermieri, i quali trasgredendo alle “regole” lasciano il numero del loro cellulare per aggiornare i parenti sulle condizioni cliniche dei pazienti. Occorre una procedura standard che vada oltre il buon senso di una infermiera, la quale si assume una “responsabilità” e ti lascia entrare in una stanzina per vedere 10 minuti tuo padre.. Occorre prevedere uno sportello h 24 gestito da infermieri, in cui in tempo reale vengano comunicate tempestivamente le condizioni cliniche del proprio famigliare. Occorre sapere prevedere spazi e tempo in cui il famigliare possa restare accanto all’ammalato, perché questi momenti fanno parte della cura stessa e sono imprescindibili all’assistenza.
Non occorre essere illuminati per dirci che se il famigliare è reso alleato dal sanitario, oltre al dolore e all’ansia che già deve tollerare, non dovrà provare anche la rabbia nel non essere reso partecipe di ciò che sta accadendo..

Occorre ribadire anche che nella Deontologia del sanitario, il sapere comunicare certe notizie fa parte del Codice stesso, non è un optional.

Allora se il Covid ha solamente evidenziato carenze già esistenti, occorre che la Comunità, il Tribunale Diritti del Malato, gli Ordini stessi, da quello dei Medici a quello degli Psicologi al Collegio degli Infermieri, si attivino cominciando ad attuare un cambiamento, perché ho l’impressione che questa situazione permarrà oltre la pandemia..

La speranza è che si inizi a prestare veramente attenzione a ciò che sta accadendo all’interno degli Ospedali; occorre fornire agli operatori più strumenti e un maggiore controllo, affinchè sappiano gestire situazioni con questa criticità; una formazione specifica per sapere sostenere i famigliari ed i pazienti stessi, per sapere comunicare le notizie in una modalità sana; la sfida è quella di non ritrovare più operatori desensibilizzati ma persone che riescono ancora a soffermare il loro sguardo sui pazienti e i loro famigliari, capendo che paziente e famigliare sono un tutt’uno: prendersi cura dell’ammalato significa farlo anche con il famigliare ed entrambi hanno il diritto di stare vicini, Covid o non Covid.

Da: Claudia Bertozzini

Domenica 14 marzo 2021 16:28:20 Per: Mara Venier

[Montalbano]

Ciao Mara io sono una fan di Montalbano, ho letto tutti i libr, i non ne posso più di sentire parlare del commissario dicendo che ha lasciato Livia, non è vero, basta leggere il libro successivo per rendersi conto che Salvo sta ancora con Livia, con affetto Isa

Da: Isa

Domenica 14 marzo 2021 16:19:51 Per: Guido Bertolaso

[Vaccinazione covid per gli anziani]

Buongiorno Dottor Bertolaso, vorrei che mi spiegasse perché in Lombardia non si seguono le regole ministeriali che dicono di vaccinare per età. Leggo sul giornale di oggi che in Lombardia, nel fine settimana, si stanno vaccinando gli universitari. Ormai siamo diventati lo zimbello d’Italia.
Siamo anziani, abbiamo seguito le regole imposte, restiamo chiusi in casa e usciamo solo per una passeggiatina, Non vediamo i nostri figli e i nostri nipoti, siamo stati privati degli affetti. E forse siamo troppo onerosi e poco produttivi.
Mi auguro che il problema della Lombardia venga risolto al più presto in modo che anche i nonni possano avere ancora un po’ di serenità e godersi i nipoti.
Cordiali saluti
giovanna imoda

Da: Giovanna Imoda

Domenica 14 marzo 2021 16:18:55 Per: Pierpaolo Sileri

Cara Roberta se mettiamo in evidenza le incongruenze arriviamo sulla luna. Del resto questo accade quando chi deve prevedere i cordoni sanitari è nella più completa ignoranza e superficialità. Una cosa hanno fatto e continuano a fare, calpestare gli articoli della costituzione che sanciscono la libertà dell'individuo. Specie l'art. 16 che sancisce la libera circolazione del cittadino salvo " limitazioni di carattere sanitario o di sicurezza ". Quando parliamo di limitazioni, la parola parla da sola. LIMITAZIONE E NON OBBLIGO, Quello che fanno è una violenza fisica e morale calpestando anche l'art. 13. Ora c'è una emergenza (scaturita dal mal governo e dalla incapacità), ma questo non comporta l'arresto domiciliare. Possono limitare, ovvero consigliare di non muoversi, ma non imporre. Arriviamo altrimenti al regime cinese dove a Wuhan, addirittura facevano morire le persone in casa. Non siamo lontano da questo, perché comunque la nostra incolumità psicologica è morta. Altre incongruenze ? Lasciamo stare, tanto possiamo parlare come vogliamo ma purtroppo non siamo in grado di contrastare coloro i quali ci stanno uccidendo. Questo mi fa rabbia ed è per questo che ho deciso di fare a modo mio. Non accetto più imposizioni da chi mi sta rovinando la vita.. Credo sia giunto il momento di reagire. Credo che anche il Dott. Sileri sia d'accordo. Un altra cosa che mi fa imbestialire: il solito speranza continua a dire che i vaccini sono sicuri. E io chiedo al Dott. Sileri, sono sicuri come le mascherine? Tutti questi omicidi di massa perché non vengono puniti? In altri stati con sbagli di questo genere il politico si dimette. e rischia anche il carcere. Da noi più sbagli in nome dell'incompetenza e interessi e più avrai promozioni: Le sembra uno stato civile? In quanto alla scuola mi viene in mente ciò che accadde a maggio del 1933: Il rogo dei libri, che continuò fino alla fine della guerra. Con la scusa degli ebrei i libri avevano valenza scientifica e altro. Questo dava fastidio al regime. Oggi rischiamo questo. Sono due anni che non si va a scuola La logica? L'ignoranza. L'ignoranza rende forte la politica. Dobbiamo svegliarci un momentino e non aver paura, perché siamo 60. 000. 000 di persone e loro sono in minoranza.

Da: Roby 2

Domenica 14 marzo 2021 15:56:58 Per: Andrea Scanzi

[Puntata del 10-3 accordi e disaccordi]

Buon giorno Andrea. La seguo da tempo così come seguo Marco Travaglio. Sono iscritto al M5S da diversi anni leggo il fatto Quotidiano e Lanotiziagiornale. Vedo con molto interesse accordi e disaccordi la trasmissione che la vede impegnato insieme a Luca sommi re Marco travaglio. Sono rimasto fortemente deluso dalla puntata del 20-3 dove avete intervistato Massimo Cacciari. Oltre che a non essere assolutamente d'accordo sulle dichiarazioni fatte, che il governo Conte e stato un governo di incompetenti e inconcludenti, oltre ad affermare che non sarebbe stato in grado di trovare soluzioni valide per i recovery round. Ma ciò che mi ha stupido e stato che da parte sua, ci sia stato un asservimento e accordo sul parere espresso da Cacciari. Sono rimasto basito da un tale atteggiamento dopo aver lodato il Governo Conte.
Mi scuso per lo sfogo ma da lei noni aspettavo un atteggiamento del genere.

Saluti

Paolo Licheri

Da: Paolo Licheri

Domenica 14 marzo 2021 15:48:08 Per: Mara Venier

Mara, buon pomeriggio. La seguo ogni domenica in quanto tratta sempre argomenti molto interessanti. Il mio pensiero è che stiamo vivendo in un'Italia fallita. Guardiamoci intorno. La politica da 20 anni a questa parte non ha fatto altro che pensare ai propri interessi. In pratica l'Italia si è fermata: Sanità in primis, infrastrutture, lavoro, pubblica amministrazione, scuola, ecc. Basta vedere quest'anno di pandemia come è stata affrontata, gestita dalla politica e politici del tutto inadeguati. Tutti i giorni si commentano i contagi, ma i morti 200/300/400 ogni giorno non allarma nessuno? 104000 morti non vi spaventa? che mondo viviamo? Forse poco sensibili perché non tocca i politici? I morti in seguito al vaccino non è nulla essendo un % trascurabile. Poi si parla di lotti. Ma quale lotti? I componenti di ciascuna fiala e per tutti uguale, allora come si fa a parlare di lotti? Intanto noi abbiamo disdetto. È chiaro che nessuno per vari motivi uole mettere in dubbio che i vaccini sono stati realizzati in fretta pur di bloccare la pandemia, poi se ci scappa qualche morto ci sta. Case farmaceutiche, epidemiologici e politici tutti d'accordo a senso unico. Poveri noi che dobbiamo subire tutto ciò. Grazie Mara, saluti, Bruno

Da: Bruno

Domenica 14 marzo 2021 15:42:09 Per: Urbano Cairo

Sig. urbano cairo.
una squadra storica come il torino non merita un presidente come lei.
lei può gestire un canale come la7, un canale di regime, costruito per. fare terrorismo psicologico sulle persone e una informazione faziosa e inutile.
lei riesce a condizionare e rovinare tutto quello che tocca.
non solo il torino ma anche tutti i personaggi che ha portato via dalla rai, tipo floris, giletti e tutte le signore tagadà e altre che per qualche dollaro in più, sono diventati persone
inriconoscibili. un saluto
.
rosario gallo

Da: Rosario Gallo