Ultimi commenti alle biografie - pagina 1259
Lunedì 15 marzo 2021 16:59:37
Per: Mario Giordano
[Per la Sig. ra Anna]
Grazie Sig. ra Anna per l’attenzione verso il mio commento, ma vorrei fare alcuni chiarimenti. In merito al potere di mettere fine al blocco degli sfratti non è roba per sindaci e prefetti perché a loro non interessa un bel niente. Il loro lauto stipendio è garantito, l’unico che aveva il potere di abolire gli sfratti era ed è Draghi, bastava non firmare la proroga ma non lo ha fatto e quindi non c’è alcuna differenza tra lui e Conte, anzi il comportamento di Draghi è peggiorativo. Quanto al nostro inquilino che ha staccato corrente (altro non sappiamo) è stato avvertito sei mesi prima che scadesse il contratto, poi gli è stato notificato lo sfratto con sentenza del giudice ma di riconsegnare l’appartamento non se ne parla. Quella casa modesta, che richiede ristrutturazione, era stata acquistata per stare ogni tanto vicini alla figlia (siamo molto lontani da entrambi i figli e abbiamo bisogno di cure e affetto): chi dei due aveva ed ha maggiormente diritto? La verità è un’altra: tutti, dalla Chiesa (non sento il Papa mai parlare di fede e se lo fa ciò avviene in modo sporadico e superficiale, è troppo interessato agli immigrati, alla politica, al sociale, ecc. ma non alla cattolicità) allo Stato e ad altre istituzioni, vanno nella direzione dei furbi (non sempre è gente bisognosa perché ci guadagnano, pensi alle ONG e ad altre organizzazioni cosiddette umanitarie). I proprietari di case però non possono pretendere più di tanto, perché per i politici ed anche per l’INFINITAMENTE UMANITARIO DRAGHI non siamo degni di attenzione. Il nostro inquilino lavora e guadagna bene, ma gli fa comodo abitare gratis e non pagare l’affitto. Appena sarà libero credo che lo metteremo in vendita perché non sappiamo in che condizioni strutturali e igienico-sanitarie sia stato ridotto l’immobile: ci rassegneremo a morire lontani dai nostri affetti più cari. Ancora una domanda: se ci dovessero essere ulteriori fasi pandemiche che cosa farà Draghi? Bloccherà di nuovo, dando origine ad una telenovela senza fine? Grazie ancora. Lucia 48
Da: Lucia 48
Lunedì 15 marzo 2021 16:52:11
Per: Pierpaolo Sileri
Cara Roberta siamo ormai allo sbando. Ho ascoltato il Dott. Sileri il quale francamento ha detto cose che si contrappongono alla sue idee. Non vorrei che gli sia stato imposto dalle multinazionali. In quanto al vaccino non era convinto, ora dice che è sicuro Qualcosa non quadra. Mi sembra alla trasmissione non è l'arena o su rete 4 ha detto che il vaccino Astra Zeneca non andava fatto agli anziani. Ma che succede.. siamo ostaggio veramente delle case farmaceutiche le quali secondo la loro logica prima i soldi e poi la persona. Mi auguro che Il Dot. Sileri torni suoi passi e sia trasparente. Volevo però cara Roberta darti alcuni dati dove si evince quanto questo governo ha agito sia in malafede che in completa incompetenza. In America con popolazione di 328. 000. 000 di persone i casi mortali sono stati 534. 000 e entro luglio dicono che saranno fuori. In Gran Bretagna con popolazione di circa 75. 000. 000 hanno avuto 125. 000 casi mortali. In India con popolazione di 1. 300 miliardi di persone, hanno avuto 159. 000 decessi e sono in calo in quanto hanno sviluppato in maniera automatica l'immunità. La cosa però veramente eclatante è l'Australia. A Melbourne, grazie al governo hanno solo 13 casi. in Australia in totale ci sono stati 28. 000 casi con 25. 000 guariti e 809 decessi. E cosi via dicendo In Italia 60. 000. 000 di persone, siamo pieni e abbiamo avuto più di centomila morti. Queste cifre parlano da sole. Qui si vede l'incompetenza, l'arroganza, il menefreghismo del governo Italiano. Continuano a fare i padroni della nostra vita. Ancora si stanno spartendo le poltrone tra letta e compagni, e noi siamo nella melma omeglio nelle sabbie mobili dove andiamo sempre più giù.
Un salutone
Da: Roby 2
Lunedì 15 marzo 2021 16:46:05
Per: Lilli Gruber
Dimostriamo all’Europa che non siamo come ci descrivono i nostri media. Assuefacendoci ai bla, bla, bla imbrattafogli e riempi spazi, una buona parte dell’informazione italiana dimostra di non avere argomenti. Giornali, radio e TV si scopiazzano mentre si moltiplicano le piccole testate, proprio come i partiti. Le chiacchiere a vuoto imperversano in sedicenti dibattiti privi di interesse. Questa “ricca” informazione ci delizia con temi sempre nuovi come Conte, Zingaretti, le felpe o le “mutazioni” di Salvini, il PD, i 5 Stelle, le varianti Covid, i vaccini, le chiusure e le aperture, le zone rosse, gialle, arancio chiaro o arancio scuro e, sempre in primo piano, crisi, crisi, crisi… pandemia, sfacelo economico, corruzione… La grancassa viene battuta in simultanea anche sui grandi truffatori che saltano fuori a tutti i livelli. Si dà eco ad inchieste bolle di sapone. Si indaga su tutto e su tutti e si fanno titoloni o titoletti a secondo della convenienza. Si fa a gara nel continuare a sottolineare il peggio del peggio del nostro paese. Si mostrano degrado, sporcizia, discariche abusive, campi rom, immigrati che fuggono, spacciano o dormono sotto i ponti. Si terrorizzano gli italiani con bollettini ossessivi sui morti per Covid, mentre della vecchia influenza, che pure uccideva, non si ha piu’ notizia. Si portano in TV proprietari che hanno perso le loro case occupate da bellimbusti approfittatori e si dimostra che le leggi italiane permettono agli scrocconi di godere indisturbati per decenni di beni che non sono loro mentre chi li possiede ha l’obbligo di pagare tasse e bollette. Si dimentica che tutto questo bailamme di notizie e denunce, seppure a volte sacrosante, dà agli osservatori stranieri un’impressione negativa dell’organizzazione dello Stato, della giustizia e dell’onestà italiane e certamente non funge da incentivo per gli stranieri perché si precipitino a venire in vacanza o a investire da noi. Un’Italia dissestata e priva di regole è quella che viene sbandierata ai quattro venti in maniera a dir poco maniacale, mentre si ignora quasi totalmente l’”altra” Italia, quella intelligente, creativa, coraggiosa, produttiva, pulita, funzionante, geniale e malamente imitata che riesce malgrado tutto a tenere alto il suo nome. Non ci si preoccupa minimamente delle conseguenze della pessima pubblicità che ci facciamo - che non è neppure autocritica - su quelli di noi che lavorando con l’estero si presentano con un simile biglietto da visita. Mentre noi sciorinano al sole i nostri panni sporchi, gli altri li lavano accuratamente in famiglia. Un esempio recente ci viene dalla Francia: quando Sarkozy, ma anche Chirac, erano Presidenti della Repubblica in carica, erano indagati ma, lo sapevano SOLO gli inquirenti. Una volta terminato il mandato sono stati processati e condannati pubblicamente entrambi, il primo per impieghi fittizi quando era sindaco di Parigi e il secondo per corruzione e traffico di influenze. Il comportamento serio della magistratura e dei media francesi dovrebbe essere preso da giornalisti e magistrati italiani come esempio di rispetto delle istituzioni e di SALVAGUARDIA DELL’INTERESSE NAZIONALE a tutela sempre e comunque del BUON NOME DEL PAESE e del PRESTIGIO DI CHI LO RAPPRESENTA NEI CONSESSI INTERNAZIONALI. Non è quello che è successo a Berlusconi quando era Presidente del Consiglio.
Agli occhi di chi segue i nostri media, problemi e malfunzionamento appaiono come UNICO aspetto caratterizzante il nostro paese. Nella difficile congiuntura che stiamo vivendo, sarebbe opportuno, incoraggiante, ma soprattutto indispensabile, porre l’accento ANCHE su cio’ che resta di positivo, che non è poco. Lo hanno fatto con intelligenza e amor patrio due giornalisti del Sole 24 Ore, Carlo Andrea Finotto e Domenico Palmiotti. Il loro articolo “ Ceci spaziali, filati d’acciaio e plastica riciclata: il made in Italy resiste al Covid”, leva finalmente una voce diversa. Ci racconta di un’Italia intraprendente, onesta, lavoratrice e rispettata. Ci dice di imprese come la Sirmax che impiega 700 persone, la Top Engineering, la Covid, la Terre di Altamura e tante altre perfettamente sconosciute alla maggior parte degli italiani che, non facendo scandalo, non fanno notizia. Sono semplicemente imprese serie, organizzate e guidate con intelligenza e competenza che “piu’ che resistere, non si sono mai arrese” (Cfr. articolo) anzi, sono riuscite perfino a ingrandirsi con manufatti di alta tecnologia, ottima qualità e decisamente avanguardistici su brevetti e savoir faire “nostrani”.
Questo gli italiani non lo sanno perché nessuno ne parla. Lo sanno bene gli stranieri che faticano a farci concorrenza senza ricorrere a mezzi sleali come i bollini arancio che additano il prosciutto di Parma e molti altri nostri prodotti come nocivi per la salute mentre un sacchetto di chips francese riceve il bollino verde. Per non parlare del piu’ vasto attacco ai nostri prodotti che la UE ha in programma. I provvedimenti UE, killer per l’economia italiana, vengono riportati come informazione generica e quasi mai commentati. Si dovrebbe invece contestarli coralmente con immediatezza confutando con veemenza affermazioni senza fondamento scientifico e producendo esempi concreti dei punti forti dell’Italia. Sarebbe intelligente e anche efficace rispondere agli attacchi facendo uso di una forma sottilmente ironica intesa a colpire gli imitatori pedissequi e incapaci che, anche se lo nascondono, mostrano di temerci proprio quando ci imitano. Gettando velatamente il ridicolo sui goffi tentativi di chi cerca di sminuire i marchi italiani con il fine disonesto di assicurarsi una possibile riuscita nella scalata al ricercatissimo made in Italy, si colpirebbe la prosopopea di taluni e si dimostrerebbe che le nostre specialità sono apprezzate al punto da essere imitate per incapacità competitiva. Lo provano gli innumerevoli “manufatti italiani” farlocchi che appaiono di continuo sul mercato a prezzi fortemente concorrenziali e… restano sul banco. Non si reagisce, si preferisce tacere, subire e, quel che è peggio, fare apparire l’Italia letta o ascoltata da altri come un paese senza futuro. Non si ricordano mai, neanche sotto forma di citazioni, cervelli come Meucci o Marconi che hanno regalato al mondo l’uno il telefono e l’altro il telegrafo e la radio o come Guido D’Arezzo che ha permesso a tutti di superare le difficoltà della tradizione orale della musica inventando note e pentagramma. Proprio come non si accenna mai al fatto che il conosciutissimo polipropilene isotattico, piu’ noto come PLASTICA, una rivoluzione nel campo industriale, è frutto dell’intelligenza di un italiano, GIULIO NATTA o che il MICROCHIP di FEDERICO FAGGIN, un vicentino emigrato negli U. S. A., ha posto le fondamenta per l’elettronica moderna permettendo la nascita dei MICROPROCESSORI INTEL che tutti conosciamo, ma non come derivato da un’invenzione italiana. Senza il genio di questi e di molti altri nostri compatrioti, il mondo non sarebbe lo stesso. Malgrado cio’, non solo assumiamo atteggiamenti sottomessi che ci dimostrano poco consapevoli delle lezioni di civiltà che il nostro paese ha sempre saputo dare, ma dimentichiamo perfino di ricordare le personalità contemporanee eccezionali che conferiscono prestigio all’Italia. Si fa un gran parlare di vaccini, ma sono rare le voci che si levano per rendere omaggio a un microbiologo della statura di RINO RAPPUOLI, insignito di numerosi e prestigiosissimi premi tra i quali figura anche la Medaglia d’oro per la Sanità. Rappuoli è uno degli ingegni italiani che si sono distinti all’estero (Washington University, Saint Louis, Harvard Medical School, Rockfeller University, New York, Novartis). Conosciuto da pochi nel nostro paese, Rappuoli è il cofondatore della microbiologia cellulare nonché un “pioniere nell’approccio genomico nello sviluppo dei vaccini. ” (Wikipedia). Fra le sue scoperte piu’ rilevanti basti ricordare “il vaccino antinfluenzale, il vaccino acellulare contro la pertosse, il primo vaccino covalente contro il meningococco e il vaccino contro la meningite B derivato dalla mappatura genomica del batterio responsabile” (Cfr. Wikipedia). Gratificare con un minimo di attenzione personalità insigni come Rappuoli sarebbe stato quasi un obbligo dopo che lo scienziato, che collabora come ricercatore presso l’istituto Toscana Life Sciences, ospite di Agora su Rai 3 ha annunziato che prima dell’estate il suo gruppo ci darà gli anticorpi mononucleari di seconda generazione che permetteranno di combattere efficacemente le tre varianti del Covid. La notizia non ha provocato lo stesso scalpore delle dimissioni di Zingaretti.
Questa è l’”altra” Italia, questa è l’Italia ignota a molti e dimenticata da un giornalismo colpevole. Se ne parlasse, si infonderebbe speranza, si darebbe forza a chi è scoraggiato e si ridesterebbe la fiducia assopita. Le parole buttate al vento irresponsabilmente pesano come macigni e possono generare quella disperazione che troppo spesso ultimamente ha raggiunto limiti talmente insostenibili da spingere qualcuno a togliersi la vita.
E… lasciamo lavorare serenamente il Presidente Draghi, un’altra eccellenza tutta italiana che non va sminuita con la consueta e scadente ironia di cattivo gusto ma, va esaltata e soprattutto rispettata.
Da: Anna
Lunedì 15 marzo 2021 16:39:07
Per: Mario Giordano
Buongiorno Dott. Giordano,
Mi trovo qui a scrivere, disperata, per conto e per nome dei miei genitori.
Purtroppo la situazione che stanno, e che noi tutti stiamo vivendo, si sta facendo sempre più disperata e insostenibile. Ho paura di qualche gesto scellerato da parte di uno dei miei genitori. Sono stati lasciati soli, abbandonati da uno Stato che è sempre meno disponibile e corretto nei confronti dei più fragili e onesti.
Scrivo a Lei, alla Vostra redazione, nella speranza di potere riuscire a dare “VOCE” alla mia vicenda che va avanti nel silenzio più assoluto a scapito della salute fisica e mentale dei miei genitori.
Arrivo subito al punto.
Tutto è cominciato nell’ormai lontanissimo dicembre 2018 quando mio padre, semplicissimo operaio trasfertista (si parla di trasfertismo quando è lo stesso contratto individuale di lavoro a prevedere l’obbligo del lavoratore, che viene appunto detto trasfertista, a prestare la propria attività lavorativa in sedi di lavoro sempre diverse) con contratto a tempo indeterminato in servizio presso una grossa ditta di Ravenna operante nella metalmeccanica, veniva licenziato alla “tenera” età di 63 anni per ridimensionamento del personale.
Premetto che mio papà ha lavorato per quella ditta per 12 anni e che a causa di quel lavoro è stato lontano da Noi, la sua famiglia, per tantissimi anni in quanto, essendo appunto trasfertista, era sempre in giro per l’Italia.
Ecco spiegato l’inizio del “calvario” della mia famiglia.
Ebbene sì, dopo esser stato licenziato a 63 anni si è iscritto all’ufficio collocamento di Gela, in Sicilia, città in cui viviamo e, come si può benissimo immaginare, non è riuscito a rimettersi nel mondo del lavoro considerata anche l’età ormai non giovanissima.
Pertanto si è mosso facendo richiesta per l’indennità NASPI che ha percepito da gennaio 2019 fino ad agosto 2020. Inizialmente l’assegno mensile di disoccupazione era discreto, in quanto rapportato alla media dello stipendio mensile percepito da lavoratore, tuttavia, negli ultimi mesi, i soldi che arrivavano a mala pena bastavano per pagare bollette e tasse (l’assegno NASPI diminuisce in maniera proporzionale nel corso del tempo).
Finita la Naspi, vista la presenza di tutti i requisiti, per mezzo dell’assistenza di un Patronato, ha fatto richiesta, in data 09 ottobre 2020, per essere ammesso a percepire l’Ape Social (regolamentata dall'articolo 1, commi da 179 a 186, della legge di bilancio 2017 e s. m. i.) necessaria per accompagnarlo in maniera dignitosa fino alla pensione.
Ad oggi, 12 marzo 2021, non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte dell’INPS, precludendo così la possibilità di accedere ad altri sussidi (tipo il reddito di cittadinanza), in quanto l’accesso al beneficio non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l'assegno di disoccupazione ecc.
Intanto, a decorrere dal mese di settembre 2020 fino ad oggi, i miei genitori non percepiscono nessun reddito. Io e la mia famiglia cerchiamo di aiutarli e sostenerli anche a livello economico, purtroppo i soldi non bastano neanche per noi per cui ricorriamo spesso a prestiti, ma sono certa che prima o poi anche quelli finiranno.
In questi mesi abbiamo varie volte contattato l’INPS per avere informazioni in merito, ma nessuno riesce a darci risposte certe e si limitano a scusarsi per l’inconveniente rassicurandoci di sollecitare chi di competenza.
Nel frattempo passano i giorni e i mesi, e la preoccupazione di cosa riservi il futuro ai miei genitori, cresce sempre di più in loro. Quanto tempo ancora può andare avanti questa situazione?
Credo veramente che in un Paese come l’Italia, la cui Costituzione all’articolo 3 sancisce la “pari dignità sociale”, questo non sia accettabile.
Non voglio credere che nessuno sia in grado di dare una risposta ad un cittadino Italiano che ha lavorato, versato contributi, pagato tasse per più di trent’anni.
Chiedo semplicemente che venga dato risalto a questa nostra drammatica situazione con la speranza che qualcuno da parte dell’INPS ci contatti e ci dia le dritte giuste su come e cosa fare per dare un minimo di reddito ai miei genitori.
Distinti saluti
Da: Giuseppina
Lunedì 15 marzo 2021 16:23:41
Per: Vittorio Brumotti
Ma una domanda, tu sai solo andare a caccia di spacciatori non italiani Solamente??? Ma la tua è una lotta seria o semplicemente il tentativo di fare ascolti sbattendo in prima pagina solo spacciatori non italiani??? Fammi sapere un po'? ?, ? Degli spacciatori italiani non ti frega ??? Solo immigrati???, VERGOGNA RAZZISTA
Da: Mansur Cristian Farano
Lunedì 15 marzo 2021 16:11:28
Per: Mario Draghi
Egr. Sig. Primo Ministro, la situazione di noi titolari di piccole e medie imprese sta diventando insostenibile ed al tempo stesso paradossale. Il Sig. Renzi ha fatto cadere il governo ma Voi non state riparando il danno. Forse non sapete cosa vuol dire temere di non avere futuro perché tanto i politici il futuro se lo creano. Ma il nostro futuro è nelle vostre mani (mi scuso ma non mi sento di mettere la v maiuscola). Stiamo aspettando una decisione urgente per i ristori, o sostegni, chiamateli come vi pare. Ma credo che arriverà prima la comunicazione da nostro Signore che da voi. Siamo allo stremo e più che l'estrema unzione desidereremmo l'estremo sostegno.
Non mi leggerete, non mi risponderete, ma nel caso mi sbagliassi, ancora per un pò sapete dove trovarmi.
Una quasi fu PARTITA IVA.
Da: Cinzia Catani
Lunedì 15 marzo 2021 16:09:02
Per: Lilli Gruber
*Corriere della Sera*
Pd, è il giorno di Letta segretario: «Io guarderò alla base». Le correnti già litigano
di Maria Teresa Meli
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Certo che se il _Corrierone_ affida il commento di quanto avviene oggi nel PD a Maria Teresa Meli, nota voce “super partes” nonché apologeta del renzismo e di Renzi (vedere Suo moderatissimo ed obbiettivo sito Twitter) siamo veramente a cavallo e certi di un sereno commento quasi quanto quelli del “prode” Travaglio !!!
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LA SENTENZA
Definì «sciacallo» Salvini, assolta Ilaria Cucchi: «È diritto di critica»
Diritto di critica ? ! ? ! ? ! ? Ma per favore non scherziamo ! Non voglio neanche sapere cosa la Lega & C. abbia potuto farsi uscire dalla bocca e scrivere sulle pagine dei propri giornali su Cucchi alla cui sorella e famiglia, tra gli altri, il Comandante dell’Arma dei Carabinieri ha giustamente chiesto pubblicamente scusa !
Io ritenevo che a processo fossero andati Salvini & C. altro che la Famiglia Cucchi !
Vittorio
Da: Vittorio
Lunedì 15 marzo 2021 16:06:24
Per: Massimo Giletti
[Covid 19]
Indagate sulla reale situazione in Israele (cercate testimonianze della attivista scrittrice DEA) e indagate sulle vicende in Formosa (testimonianze del vostro collega Argentino Daniel Suizer). Fate uscire le verità nascoste.
Da: Gio'
Lunedì 15 marzo 2021 16:03:17
Per: Vittorio Sgarbi
[Collaborazione tesi]
Egregio Dottor Vittorio Sgarbi
Per prima cosa le chiedo umilmente scusa. Mi chiamo Fabio Francesca ho 22 anni e vivo a Longi un piccolo paesino della provincia di messina in Sicilia, ma sono domiciliata a Romain quanto studio fotografia all'Accademia italiana di Roma. La stimo immensamente sia come critico d'arte che come opinionista. Spero di poterLa comoscere un giorno. Avevo una richiesta, ma so che per sarà difficile per Lei accontentarmi perchè capisco che è una persona molto impegnata e non ha certamente tempo da perdere con me. sto elaborando la mia tesi che si intitola "Trinacria terra di incompiuti ed ecomostr" quindi è una tesi che tratta l'argomento abusivismo ed ecomostri sopratutto in Sicilia. E siccome sto per affrontare il tema delle pale eoliche avrei voluto una sua opinione a riguardo in quanto so che lei si è espresso molto su questo tema. Se Lei sarebbe disposto a rispondermi a delle domande o perchè no fare anche un video call sarei felice di inserirlo nella mia tesi. Con immensa stima la ringrazio lo stesso anticipatamente anche se non potrà rispondermi. Saluti
Francesca Fabio
Da: Francesca Fabio
Mario Giordano
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Pietro