Ultimi commenti alle biografie - pagina 2492

Lunedì 29 giugno 2020 00:56:43 Per: Paolo Mieli

Italia, 24 giugno 2020

Spettabile Redazione de Il Corriere della Sera
Gentili Signori

Noi di Venezolanos en Red, rete di associazioni italo venezuelane con sede in Italia, abbiamo letto con enorme stupore e disappunto l’editoriale del Sig. Paolo Mieli, pubblicato dal vostro quotidiano in data 20 Giugno.
Conoscendo la penna di Mieli come quella di un uomo colto, equilibrato, autorevole e giusto, che ha avuto l’onore di presiedere la redazione di uno dei quotidiani più prestigiosi d’Italia, Il Corriere della Sera, riteniamo che i concetti espressi nel suo editoriale titolato Venezuela (e non solo), calcoli errati a ovest, siano stupefacenti, basati sulla scarsa conoscenza della realtà del nostro paese e per tanto fuorvianti per i lettori italiani, già poco informati sull’attualità venezuelana.

Il nostro stupore risiede nell'avere constatato che le informazioni riportate nell'editoriale sono sbagliate e partono da premesse false. Le affermazioni errate contenute nell'articolo sono facilmente confutabili, ma l'errore della vostra redazione di farsi complice pubblicandolo è incomprensibile, lasciando allo scoperto una mancanza di conoscenza del pensiero, del sentimento e persino delle condizioni in cui si trova la popolazione venezuelana. L’articolo di Paolo Mieli ignora innumerevoli fatti avvenuti prima, durante i governi di Hugo Chávez e in seguito, nel protrarsi della permanenza di Nicolàs Maduro al potere.

“Ma dobbiamo constatare che c’è un’altra parte di popolo venezuelano, probabilmente maggioritaria, che invece è schierata con il governo”.
Quale sarà quella parte? Forse il Sig. Mieli non sa in quali condizioni vive attualmente la popolazione venezuelana:
• Partendo dagli iniziali 30 milioni di abitanti, in meno di 10 anni abbiamo raggiunto il triste record di contare con la seconda migrazione più grande al mondo, dopo quella del popolo siriano. Oltre 5 milioni e mezzo di persone hanno abbandonato il paese, ciò che rende quella venezuelana la più numerosa diaspora del pianeta proveniente da un paese non in guerra.
• Una ventina di anni fa eravamo una delle popolazioni più ricche al mondo e ora il Venezuela ha raggiunto la triste qualifica sulle inchieste internazionali di Nazione più Miserabile sulla terra.
• In Venezuela non vengono garantiti alla popolazione i principi basilari affinché un essere umano possa vivere dignitosamente. I venezuelani vivono da anni una grave carestia di alimenti con cali ponderali di circa 12 kg di peso in media negli adulti ed alti tassi di grave denutrizione nei più piccini. Se consideriamo la primissima età, vale a dire, da 0 a 2 anni la percentuale di denutrizione è pari a quella dell’Africa SubSahariana. Attualmente lo stipendio minimo è equivalente a poco più di 2 dollari con una economia dollarizzata, ciò che rende ancor più difficile procurarsi il cibo. Le continue mancanze di fornitura di acqua che possono durare svariate settimane rendono la vita pressoché impossibile per la mancanza del liquido vitale e per l’assenza di condizioni di salubrità. Continue interruzioni del servizio di energia elettrica riducono la popolazione alla più atroce oscurità, mentre la carestia di gas per cucinare (pur essendo il Venezuela produttore) obbliga le persone a un ritorno al medioevo, costringendo ovunque la popolazione a cucinare con legna in condizioni di totale pericolosità.
• Da paese esportatore di benzina, il Venezuela si ritrova ora a importarne, malgrado il blocco imposto dagli Stati Uniti. L’azienda petroliera, che nel 1998 produceva quasi 3 milioni di barili di petrolio al giorno, oggi non arriva a produrne nemmeno 700 mila. Questa produzione viene ceduta a titolo gratuito dal regime di Maduro a Cuba, venendo a meno per la copertura del fabbisogno nazionale. Nelle strade di quello che fu nel decennio dei novanta uno dei paesi più sviluppati del Sud America, si sono tornati a vedere somari per il trasporto delle merci. La produzione di ortaggi delle regioni più a occidente del paese, viene lasciata marcire ai bordi delle strade per mancanza di trasporto che possa distribuirlo in tutto il paese, nella speranza che possa essere presa da chi ne ha necessità.
• Il Venezuela vive attualmente la più grave emergenza sanitaria complessa del continente americano, con carenza elevatissima di farmaci e di materiale sanitario con la ricomparsa di malattie già sradicate nel XX secolo, come la malaria, il morbillo e la tubercolosi fra tante. Ora contiamo con un tasso di contagiati di COVID-19 totalmente imprecisabile, in quanto il regime di Nicolàs Maduro non fornisce cifre veritiere, mentre il totale dei posti letto di terapia intensiva in tutta la nazione non raggiunge le 250 unità, considerando anche i posti presenti nelle cliniche private.
• Per riferirci al settore della comunicazione e la stampa libera, argomento di vostro interesse e sicuramente anche di Mieli, possiamo spiegarvi come vengono trattati i vostri colleghi sotto il regime di Nicolas Maduro:

Il Sindacato Nazionale di lavoratori della Stampa (SNTP) assicura che dal 2013 fino al 2018, si sono verificati 2. 020 attacchi alla libertà d'espressione. Da parte sua, l’ONG venezuelana Spazio Pubblico ha contabilizzato tra gennaio e febbraio di quest’anno 288 violazioni del diritto alla libertà d’espressione, in maggior parte impedimenti di copertura nelle strade, arresti arbitrari e censura. Delle 141 persone coinvolte, il 79% (112) sono lavoratori della stampa. I giornalisti lavorano sotto l’assedio e la minaccia di gruppi armati denominati «colectivos» (civili armati), la Polizia Nazionale, la Guardia Nazionale e il Servizio Bolivariano d’Intelligenza Nazionale (Sebin). Tra gennaio e febbraio dell’anno in corso si sono verificati 38 arresti arbitrari contro giornalisti, tanto nazionali come internazionali (Fonte Espacio Público).

Avremmo migliaia di altri dati da sottoporvi e siamo disponibili a fornirveli, ma nel frattempo ci chiediamo: in tali condizioni, come potrebbe prodursi un dato maggioritario favorevole al regime madurista? Il Sig. Mieli, molto probabilmente ignora che da inchieste realizzate periodicamente da istituti che si occupano di questo a Caracas, l’indice di gradimento del “governo” di Nicolas Maduro nella popolazione, si colloca punti al di sotto del 8%.

“Talché l’uomo che si proclamava erede di Simón Bolívar tornò alla guida del Paese con un prestigio molto accresciuto che ne avrebbe fatto un leader indiscusso. Fino a quando morì (di cancro, nel 2013). ”
Forse questa è l’immagine un po’ romanzata che alcuni scrittori e giornalisti, alcuni di essi probabilmente pagati profumatamente, vendono del regime venezuelano in giro per il mondo, ma la realtà è ben diversa da questa affermazione. L’accentramento dei poteri nelle mani dell’esecutivo, la sempre maggiore mancanza di libertà di espressione, l’insostenibile insicurezza sociale usata come strumento repressivo sulla popolazione, la confisca selvaggia delle proprietà private, di aziende prospere e produttive e di innumerevoli beni appartenenti ad oppositori, il sempre più crescente numero di prigionieri politici (424 al 22 giugno 2020. Fonte: Foro Penal) diedero ai venezuelani ben presto una chiara idea di quale vicolo cieco si fosse imboccato. Ciò tolse la benda dagli occhi a molti sostenitori di Hugo Chàvez, soprattutto quelli che non venivano toccati dalle politiche di quei tempi di assurdi sussidi, sostenute per riuscire a cooptare quella parte di popolazione meno istruita e più vulnerabile. Tale fu la disapprovazione che nel 2002 vi fu il primo tentativo di rovesciamento del potere.

“Il 23 gennaio del 2019 il presidente dell’Assemblea nazionale Juan Guaidò, leader dell'opposizione, si proclamò presidente pro tempore con l’intenzione di deporre Maduro e indire nuove elezioni. ”
Abbiamo spiegato innumerevoli volte che il Presidente Juan Guaidò non si proclamò da solo. L’articolo 233 della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, per intenderci, quella sancita dallo stesso Hugo Chavez nel 2000 a seguito della sua costituente, stabilisce che nel caso di prodursi un vuoto di potere, è il Presidente dell’Asamblea Nacional (Parlamento) ad assumere le facoltà di Presidente della Repubblica Pro Tempore. Anche la Costituzione italiana prevede una situazione analoga, per cui non riusciamo a capire il perchè sia così difficile accettare questo fatto. Il vuoto di potere si era prodotto in conseguenza delle fasulle elezioni presidenziali indette da Nicolas Maduro, così espressamente ritenute da molti paesi democratici, compresa l’Italia, che si tennero il 20 maggio del 2018.

“Pur mantenendo intatte le perplessità sul regime di Maduro, dobbiamo ammettere che sarebbe improprio definirlo una «dittatura». “
Sarebbe molto opportuno chiedere al Sig. Paolo Mieli quale sia il suo personale concetto di «dittatura», perché tale affermazione lascia sbalordito qualsiasi lettore mediamente informato. Ma forse il Sig. Mieli non ha tutti i torti: con il tempo i venezuelani, con le vivenze di questi 21 interminabili anni sulla propria pelle, hanno perfezionato una nuova definizione da attribuire al regime di Nicolas Maduro: NARCO TIRANNIA.

E da questa qualifica non possiamo escludere colui che il Sig. Mieli definisce come “un leader indiscusso”. Tanto per citare un unico argomento, per altro a voi molto a cuore, anche durante il periodo di governo di Hugo Chàvez, le cose non andarono molto meglio. I mezzi di comunicazione, furono sottoposti ad attacchi, tali da rendere sempre più comune leggere titolari, rassegne ed interviste nelle quali i lavoratori dei mezzi di comunicazione descrivevano il modo in cui erano vittime di una selvaggia censura mediatica, dell’esilio, di attentati e di aggressioni fisiche e verbali. Si produssero le chiusure di Radio Caracas Televisiòn (RCTV), oltre 32 emittenti radiofoniche e quotidiani come El Nacional, El Impulso, Tal Cual, e tanti altri, e si verificarono licenziamenti e gravi minacce ai danni di affermatissimi giornalisti, costretti ad esiliarsi e che attualmente ne fanno fede lavorando da svariati luoghi al mondo. Tutto questo viene riassunto in una frase pronunciata dallo stesso Chàvez in ottobre del 2001:
“Direi che i mass media sono i nemici della Rivoluzione”.
E concludiamo questa nostra lunga lettera, ricordando a voi le parole di chi fosse in vita, la più illustre giornalista del Venezuela, scomparsa il 20 febbraio del 2017, senza mai poter rivedere la sua patria libera:
“Ciò che stiamo vivendo non ha nome, ma bensì colpevoli”
Sofía Imber

Ringraziamo anticipatamente per la Vostra attenzione.
Distinti saluti

Venezolanos en Red, Italia:
Venezuela Viva Onlus, Modena
Insieme per il Venezuela, Milano
Venezuela in Piemonte, Torino
Teatro Reginald, Torino
APEVEREIT, Torino
Venezuela in Toscana, Firenze
Centro Italo-Venezolano, Corato (BA)
Venezuela Italia Mondo, Venezia
ALI, Associazione Latinoamericana in Italia, Abbruzzo
Unione Italo Venezolana, Abbruzzo
Comitato Molise pro-Venezuela, Molise

Da: Venezolanos en Red - Italia

Lunedì 29 giugno 2020 00:36:14 Per: Lucia Annunziata

Buonasera dottoressa Annunziata,
ho ascoltato l'intervento del Prof. Zangrillo durante "mezz'ora in più".
Premesso che da un punto di vista medico la valutazione del tasso di morbilità dovuto all'incremento dei contagi da covid-19 verificatisi in usa, specificatamente in Florida, Texas, California ecc, non va fatto ora ma andrà verificato tra circa tre settimane quando la malattia avra esplicitato la sua reale virulenza, condannando a morte purtroppo, una parte dei contagiati. Ciò considerato egregia Dottoressa mi meraviglio che Lei non prenda in considerazione il vero motivo per cui Zangrillo fa simili affermazioni.
E' pagato per farle, dal Gruppo San Donato, ed anche profumatamente. Zangrillo è perfettamente inserito nel sistema lombardia, un sistema dove Confindustria la fa da padrona. Non dimentichiamo che il gruppo San donato è parte integrante ed importante di quel sistema, rodato da oltre un ventennio.
Quello che mi meraviglia è il fatto che una giornalista "navigata" come lei non si accorge, o forse finge di non accorgersi, che Zangrillo e non solo lui va in TV a fare una vera e propria comparsata, con buona pace delle oltre 36500 vittime.

Da: Luigi Giuliani

Domenica 28 giugno 2020 23:15:14 Per: Enrico Mentana

Gentile Direttore Mentana, non si riesce più da tempo la 7 molto apprezzata! Verona. Via ------- 44 - Verona - cell. 328 -------. La 7 non si vede più!

Da: Castellani Renata

Domenica 28 giugno 2020 22:49:50 Per: Lucia Azzolina

Ministra Azzolina non ti rendi conto di essere inadeguata per questo ruolo? Cosa aspetti a dimeterti? !
Alessandro Silvestri

Da: Alessandro Silvestri

Domenica 28 giugno 2020 22:28:52 Per: Matteo Salvini

Buonasera SALVINI come mai avete votato contro con il taglio dei Vitalizi come il resto dei politici tranne il Movimento 5 Stelle.
Come fate ancora a credere a un pagliaccio come SALVINI e Company.

Saluti Giampaolo

Da: Giampaolo

Domenica 28 giugno 2020 22:16:58 Per: Ferruccio De Bortoli

Buongiorno, Dott. de Bortoli

Ho letto con piacere il Suo editoriale sul Corriere di oggi che mi trova incondizionatamente d’accordo.
Lo studio genera conoscenza e promuove il progresso, quindi origina benessere, la consapevolezza del proprio ruolo nella comunità e, attraverso queste, l’autonomia del pensiero: in sintesi, tutto ciò che favorisce la democrazia.
Viceversa, non ho dubbi che la carenza di una cultura distribuita condanni qualsiasi Nazione verso la marginalità o la compressione delle libertà dei più deboli.

Proprio seguendo queste convinzioni, mia moglie ed io abbiamo costituito presso l’Università di Padova una borsa di studio per permettere ad una dozzina di giovani meritevoli e senza mezzi economici di frequentare l’intero corso quinquennale di studi In discipline tecnico-scientifiche a partire dal prossimo anno accademico.

Le motivazioni e il contenuto del bando compaiono nel sito seguente.

https://www. alumniunipd. it/blog/2020/04/20/borse- di-studio-per-materie-scientifiche-premio-atena/

La saluto cordialmente

Luigi Nalini

Da: Luigi Nalini

Domenica 28 giugno 2020 21:54:52 Per: Alex Zanardi

Alex tu sei forte e veloce, ma sei anche un testone come hai dichiarato in una intervista. Ecco mantieni questa testardaggine e fai che tutto vada benissimo e fammi sognare. Sei bellissimo e ti voglio bene. Martina.

Da: Martina

Domenica 28 giugno 2020 21:30:55 Per: Vittorio Feltri

Gent. mo Dott. FELTRI, sono un suo ammiratore, sono felice che in questo paese ormai alla deriva, ci sia ancora qualcuno con le "palle", che abbia il coraggio di dire pane al pane e vino al vino!!! purtroppo mi sono reso conto che VIVIAMO SUL PIANETA DEGLI IDIOTI!!! Potremmo stare tutti bene, invece c'e chi manovra per distruggere questo pianeta! ! UN PIANETA DI IDIOTI che trova l ITALIA sul podio! ! IO ho 65 anni, e mi fregheranno di poco, ma sono seriamente preoccupato per le generazioni giovani, figli e nipoti perché se non cambiano le cose troveranno veramente un pianeta invivibile. Spendiamo miliardi per colonizzare marte, e non siamo capaci di sconfiggere un virus!!! scusi lo sfogo! ! le auguro fortuna e salute, anche se non e' più un "giornalista" lei sara' sempre un GRANDE !!! ANTONIO

Da: Antonio

Domenica 28 giugno 2020 21:17:40 Per: Alessandro Del Piero

Buongiorno Alessandro,
sono la mamma di un ragazzo di 18 anni che, guarda, un po', si chiama Alessandro anche lui.. -------iviamo nella provincia di Cuneo e io non sempre sono a casa con i miei figli-.
Purtroppo abbiamo passato un brutto periodo in casa causa separazione tra me ed il mio ex.
Naturalmente i figli hanno avuto la loro parte di dolore e Alessandro, ., come reazione ha lasciato la scuola forestale che stava frequentando e non ha piu' avuto intenzione di andare. ., non si puo' nemmeno piu accennare il discorso degli studi che scoppia il litigio con lui.
Subito lo abbiamo lasciato in pace per non assillarlo troppo con la scuola per non assillarlo troppo viste le sue reazioini abbastanza preoccupanti verso di noi- ma oggi giorno un ragazzo senza un diploma non va da nessuna parte (a mio parere).
e qui mi è nata un'idea:
è soltanto un tentativo di una mamma preoccupata,
Se una buona parola non la mettessimo noi genitori ma qualcuno esterno dalla famiglia, qualcuno che Alessandro (mio figlio) ha sempre ammirato nellle sue partite della Juve... un personaggio famoso come lei.. un esempio di PERSONA da seguire (prima che di
giocatore) -
E' soltanto un0idea.. probabilmente non accadra' mai ma il mio è un tentativo..
Lascio a lei il pensiero di questa lettera.. ma ci fosse anche solo un messaggio o un contatto con lei secondo me Alessandro ne rimarrebbe toccato --
La ringrazio per aver dedicato il suo tempo alla lettura di queta mail e le auguro un buon proseguimento per tutto
mamma Giovanna

Da: Giovanna

Domenica 28 giugno 2020 20:51:06 Per: Silvio Berlusconi

Buonasera dott. Silvio Berlusconi, vorrei un suo parere, ho 48 senza un lavoro divorziata, il mio ex marito non mi da nessun mantenimento, sono un invalida 50 ho problemi di salute, vorrei trovare un lavoro e non riesco, ma cosa bisogna fare per avere la dignità. sono diplomata e quasi laureata in psicologia.
Grazie

Da: Vuotto Annalisa