Ultimi commenti alle biografie - pagina 2869
Giovedì 23 aprile 2020 12:50:36
Per: Mario Giordano
Buongiorno Mario
Mi chiamo Volpi Claudio, ho settantasette anni, sono di Roma ma abito a Verona da sedici anni.. Avrei bisogno di parlarti telefonicamente. Il mio numero è 347 ------- Puoi chiamarmi cortesemente quando hai tempo? grazie.
Vedo sempre " fuori dal coro" e "Diritto e rovescio" e apprezzo e condivido molto, tutto; complimenti.
L'argomento riguarda un allarme su ciò che succederà tra poco e i media ufficiali non ne parlano (tanto per cambiare). Ti esporrò brevissimamente quello che sto verificando e se anche tu sei d'accordo ti invierò per mail quello che ho scritto sull'argomento (perché io ho fatto il progettista meccanico per quaranta anni e durante tale periodo ho sempre lavorato al tavolo da disegno o al PC, ma quasi sempre "in solitario" pertanto scrivo molto meglio di come parlo).
Grazie ancora e buon lavoro
Claudio
Da: Claudio Volpi
Giovedì 23 aprile 2020 12:39:19
Per: Luca Zaia
Io ho una figlia che abita a Bolzano che ha bisogno di aiuto visto che il prossimo mese deve partorire ed ha un altra bambina piccola io sono di Schio volevo sapere se potevo andare su da lei grazie buona giornata
Da: Terry
Giovedì 23 aprile 2020 12:38:15
Per: Corrado Formigli
Egr. Dott Formigli., sono un piccolo imprenditore/artigiano che svolge la sua attività continuativamente sin dal 1988, sempre con ditta individuale, quindi mettendo a rischio i propri beni personali ed anche il benessere della propria famiglia. Ho resistito alla lunghissima crisi economica che dal 2008 non ci ha più dato tregua, specialmente al sud, purtroppo in alcuni momenti sono andato in affanno e ho tardato nel mantenere alcuni impegni con la banca. In questi casi il rating bancario peggiora e scatta anche la segnalazione al CRIF. Poi è arrivata l'emergenza e la mia attività è stata soggetta al blocco, quindi di male in peggio. Quando ho sentito che il decreto liquidità prevedeva prestiti di 25. 000, 00 totalmente garantiti dallo Stato e senza istruttoria ho inteso che sarei rientrato nella platea dei beneficiari. Ebbene, a quanto pare così non è perché mi è stato detto che il decreto prevede che il beneficiario non deve avere problemi antecedenti all'emergenza Covid. Mi lasci dire che questa condizione è discriminatoria nei confronti di quelle attività che prima delle altre avrebbero bisogno di aiuto. Praticamente nonostante lo Stato dice di garantire per i cittadini le banche continueranno a prestare i soldi a chi già li ha, lasciando fuori bancabilità decine di migliaia di aziende che saranno costrette a licenziare centinaia di migliaia di lavoratori. La ringrazio per l'attenzione. Distinti saluti.
Da: Franco Cantelmo
Giovedì 23 aprile 2020 12:35:29
Per: Nunzia Catalfo
Caro ministro Catalfo,
mi chiamo Nino Montalbò, sono nato a Roma il 17 Maggio 1972 e risiedo a Campobasso, ove svolgo il lavoro di Ispettore del Lavoro presso la sede locale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
In data 4 Gennaio 2020, mi sono sposato con una siracusana, la quale vive e lavora a Siracusa, in quanto è impiegata statale a tempo indeterminato.
Purtroppo il nostro legame coniugale è reso difficile dalla lontananza, considerato che lavoriamo in due regioni diverse e che i collegamenti tra le due regioni non sono molto agevoli.
Il tutto è stato aggravato dalla situazione contingente di emergenza covid-19, che ha reso drammatica la nostra situazione, vista l’impossibilità di ritrovarci insieme, sia pure per un breve weekend.
Anche la prospettiva futura, sempre in vista di codesta emergenza, si presenta piuttosto problematica per la nostra unione.
Nello scorso mese di Febbraio 2020, ho chiesto di ottenere il trasferimento presso l’Ispettorato @Provinciale del Lavoro di Siracusa, ma mi è stato risposto dalla Direzione Generale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che, essendo la materia del lavoro, devoluta alla competenza della Regione Sicilia, che è una regione a statuto speciale, è impossibile trasferire personale “ad altra amministrazione. ”
Chiaramente, la mia posizione, è analoga a quella di numerosi ispettori del lavoro di origine siciliana, che da anni cercano invano, di ricongiungersi alla propria famiglia.
L’organizzazione sindacale a cui sono iscritto, “Federazione Italiana Lavoratori Pubblici e Pubbliche funzioni” – “FLP”, chiede da anni che venga sottoscritta una convenzione, per altro già pronta, tra
l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e la Regione Siciliana, per il passaggio di diverse unità di ispettori del lavoro, presso gli Ispettorati Provinciali della Regione Siciliana.
Mi è stato riferito da più fonti, che l’unico problema ostativo al nostro trasferimento in Sicilia, è dovuto dall’assenza della volontà politica Regionale.
A tal riguardo, mi permetto di osservare che gli ispettorati Siciliani sono quasi del tutto sguarniti di ispettori del lavoro; infatti, nell’ Ufficio Provinciale di Palermo, che con tutta la Città Metropolitana conta più di 1. 200. 000 abitanti e numerosissime attività imprenditoriali, vi sono, in organico, soltanto n. ° 2 ispettori del lavoro.
Pertanto, mi permetto, in un momento molto difficile per l’intero Paese e scusandomi per il disturbo arrecatoLe, di chiedere se possibile, sollecitare la stipula della convenzione tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e la Regione Sicilia, affinchè numerosi ispettori del lavoro possano ricongiungersi alle rispettive famiglie e svolgere il proprio lavoro, in una terra antichissima, ma funestata dalla piaga dal lavoro nero e da tante irregolarità, attinenti ai rapporti di lavoro ed alla sicurezza del lavoro.
Con osservanza,
Siracusa, 16 Aprile 2020 Cordiali saluti Nino Montalbò
Da: Montalbò Nino
Giovedì 23 aprile 2020 12:35:22
Per: Mario Giordano
In qualità di anziano (64 anni) insegnante della scuola superiore (ma anche ingegnere libero professionista), vorrei metterla a conoscenza (al telefono mi riuscirebbe meglio) dell'ennesimo provvedimento all'italiana relativo alla scuola, nella speranza che sollevando il problema prima che sia troppo tardi, la Ministra interessata possa ricredersi. Dopo aver annunciato che non si pensa certo di ritornare al 6 politico di sessantottiana memoria, dopo aver annunciato che non sarebbero state autorizzate promozioni a prescindere, si sta stabilendo che tutti verranno ammessi alla classe superiore. Poichè il concetto anche ai più sprovveduti appare identico (non sei promosso, sei ammesso alla classe superiore) e qualcuno lo deve avere spiegato alla Ministra, il chiarimento è stato: li ammettiamo alla classe superiore con i voti che si meritano (quindi anche i 4), poi nella classe superiore gli facciamo le verifiche di recupero. Fantastico, giustizia è fatta! Ma qualcuno si è posto la domanda: se non passano i recuperi cosa facciamo:? Non li bocciamo ma li rimandiamo alla classe inferiore? Vorrei segnalare che nei vari incontri che noi insegnanti organizziamo quotidianamente, ho in ciascuna classe 2 o 3 studenti che non si sono mai presentati non dico per svolgere le verifiche scritte e orali, ma neppure alle video lezioni. Ritengo che sarebbe stato corretto stabilire che i voti presi nelle verifiche in videoconferenza (in cui tutti possono copiare, e mi stupirei se non lo dovessero fare) valevano come quelli presi in classe (che già mi sembra una non trascurabile agevolazione), ma avrei messo almeno il limite (di decenza) che chi risulta totalmente latitante dalla fine di febbraio, possa essere" non ammesso" (non dica bocciato) alla classe superiore. Tenga conto che io (ma come me immagino altri insegnanti) ho nello specifico due studenti che già al termine del primo quadrimestre, avevano raggiunto e superato il limite massimo di assenze che si possono fare in un anno scolastico. Considerato che stare a casa è più comodo e meno stancante, considerato che per videocollegarsi basta cliccare e poi uno studente può fare quello che vuole (un problema di collegamento non lo si nega a nessuno), lei riesce a capire perchè essere volutamente latitante a scuola e sforare alla grande i giorni di assenza consentiti per legge, debba essere condonato perchè c'è il virus?
Si potrebbe anche ipotizzare che con la promozione di massa, mi scusi, con l'ammissione in massa alla classe superiore, passi tra gli studenti il messaggio " non ho fatto un tubo e e sono passato alla classe superiore... i cretini sono stati quelli che comunque hanno svolto le verifiche con regolarità e seguito le lezioni": ma forse pensare che la scuola non trasmetta solo nozioni ma anche insegnamenti di vita, è un pensiero troppo elegante per appartenere ai Ministri attuali.
La ringrazio nel caso in cui avesse trovato il tempo e la pazienza di leggere questa mia.
Rimanendo a disposizione per approfondimenti anche verbali.
Cordiali saluti
Franco Masulli
P. S. Lo metto alla fine, perchè all'inizio sarebbe sembrato una captatio benevolentiae: continui a stare fuori dal coro!
Da: Franco Masulli
Giovedì 23 aprile 2020 12:30:37
Per: Giorgio De Chirico
De Chirico ha scritto:
"In questo secolo di faticoso lavoro compiuto attraverso tutto il medioevo; i sogni di mezzanotte e i magnifici incubi di Masaccio o di Paolo Uccello si risolvono nella chiarezza immobile e nella trasparenza adamantina di una pittura felice e tranquilla, ma che serba in sé un'inquietudine come nave giunta al porto sereno d'un paese solatìo e ridente dopo aver vagato per mari tenebrosi e traversato zone battute da venti contrari. Il Quattrocento ci offre questo spettacolo, il più bello che ci sia dato godere nella storia dell'arte nostra, d'una pittura chiara e solida in cui figure e cose appaiono come lavate e purificate e risplendenti d'una luce intensa. Fenomeno di bellezza metafisica che ha qualcosa di primaverile e di autunnale nel tempo stesso".
Una simile definizione del '400 merita di essere divulgata.
Da: Liliana
Giovedì 23 aprile 2020 12:30:21
Per: Emmanuel Macron
Signor Presidente, cerchero' di non rubarLe molto tempo. ma da italiana sento l'obbligo di dirle quanto penso e come me tantissimi italiani pensano. avevamo una immagine della Francia diversa e sotto certi aspetti un po' triste e forse competitiva.. ora grazie a Lei abbiamo una visione diversa e sentiamo la Francia piu' vicina e disponibile. le sue immagini col ns. Presidente attarella, con SS il Papa, la sua venuta a Napoli tra la gente e il percorso nel centro storico sono immagini che non dimenticheremo. c'e' stata tanta gioia e partecipazione e speranza e sopratutto una bella pagina della Francia e del Suo Presidente.. Torni a trovarci L'aspetta Napoli, L'aspetta l'Italia. Grazie ancora.. spascale
Da: Silvana
Giovedì 23 aprile 2020 12:25:03
Per: Mario Giordano
Salve sig. Giordano
Leggo in queste ultime ore che si è fatta un'altra scoperta dell'acqua salata... cioè che allo Spallanzani di Roma, il Coronavirus è stato trovato ed isolato nelle lacrime di una paziente. Ora mi domando, da profondo ignorante, ma la congiuntiva non è collegata alle vie respiratorie attraverso il condotto lacrimale? Quindi credo sia normale trovare il virus anche nelle lacrime. A questo punto mi preoccupo se oltre ai guanti, le mascherine, il disinfettante, lasciare le scarpe fuori di casa ed altre soluzioni trovate, ci obbligassero ad indossare gli occhiali protettivi. Allora suggerirei come strumento di protezione, molto più pratico, dal virus un grosso preservativo dove infilarcisi dentro all'uscita di casa i sfilarselo al rientro, previa doccia purificante. Potremmo uscire finalmente tutti in sicurezza.
Un saluto
Da: Marcello
Giovedì 23 aprile 2020 12:24:51
Per: Lilli Gruber
Buongiorno, vorrei segnalare una cosa devastante per i nonni, ovvero la necessità di capire se c'è effettivamente rischio nel tenere i nipotini, visto che i figli devono tornare al lavoro con le scuole chiuse e non esistono alternative praticabili, dato che baby sitter e personale esterno sono da evitare, oltre al costo insostenibile, per chi non ha lavorato per due mesi senza paga. Le vorrei chiedere se potrebbe rivolgere questa domanda ad un esperto epidemiologo?
Gianni di Roma
Da: Gianni
Mario Giordano
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Avvocato Bruno Delia