Ultimi commenti alle biografie - pagina 2878

Venerdì 24 aprile 2020 10:07:36 Per: Luigi Cadorna

Già Morire, non ripiegare... però lui non è morto... sono morti gli altri, probabilmente per questo è odiato

Da: Marzio

Venerdì 24 aprile 2020 10:04:23 Per: Matteo Salvini

Caro Capitano, il mio è uno sfogo non rivolto a te ma a chi in questo momento sta gestendo questo governo. Da quasi due mesi mia figlia e suo marito hanno dovuto sospendere il loro lavoro causa coronavirus. Hanno un figlio di 11 mesi da mantenere... e ancora non hanno visto un soldo di cassa integrazione... oltretutto ho saputo che nella regione in cui viviamo (Toscana) l'accredito dell'importo della cassa in integrazione non verrà fatto direttamente sul conto corrente dell'interessato, ma su quello del titolare. Ti sembra giusto?. .. Cosi si allungano i tempi e tutto sarà ancora più tragico per chi deve avere quei soldi. Questa "maggioranza" SE NE DEVE ANDARE... Matteo fai qualcosa... e soprattutto NON MOLLARE!

Da: Monica

Venerdì 24 aprile 2020 10:00:59 Per: Bruno Vespa

Buongiorno dottor Bruno, sono una ragazza rumena, lavoro come badante da 18 anni, ho un figlio di 15 mesi (ragazza madre), volevo chiederli se in una delle sue trasmissioni puo chiedere a chi di dovere come mai nessuno parla della mia categoria (badanti) in questo decreto "cura Italia "perché glielo posso assicurare che neanche per noi non è affatto facile stare 24/24 in casa senza le 2 ore libere, senza avere un aiuto economico in più, io guadagno meno di 900 € al mese (in regola), i bonus di cui tanto si parla (100, 600€) alla categoria badanti non aspettano, perché no? Nella mia situazione ci sono tante persone, e una situazione difficile, nonnostante tutto noi (straniere) abbiamo scelto di restare ad accudire gli anziani che tanti di loro non hanno nessuno. Sono momenti difficili per Italia, per italiani, ma anche per noi stranieri che lavoriamo, paghiamo le tasse e l'Italia per noi e la seconda casa (se non la prima, come nel mio caso). Fa male però sentire che nessuno parla delle badanti (o almeno io non ho sentito parlare, avendo un bimbo piccolo in tv guardiamo di più i cartoni animati, ma quando ho la possibilità quardo volentieri le sue trasmissioni. Laringrazio tanto e aspetto una sua risposta. Cordiali saluti dottor Bruno Vespa e il suo staff

Da: Cazacu Adina Aurelia

Venerdì 24 aprile 2020 09:57:52 Per: Giorgia Meloni

Ore 3:22 Giorno Venerdì 24/04/2020
Sto guardando la 7 hd sto guardando l'Aria che Tira non posso che dire che la Signora Deputata Giorgia Meloni per la quale sono stato bloccato su Facebook per aver detto che lei era l'unica e la migliore in Politica e che solo le si può considerare la salvezza del Popolo 🇮🇹 è stata una falsa speranza che si è verificata in una delusione perchè hanno approvato "Il MES" è stato approvato e il suo farsi sentire per non approvarlo è stato solo un fuoco di paglia spento con un semplice soffio non posso dire che queste parole:
"Che Delusione solo Delusione ora posso avere verso ogni personaggio della Politica Italiana 🇮🇹 ha permesso di far calare la gonna alla nostra Amata e Grande Italia 🇮🇹 e far si che venisse abusata!!!

Da: Alessandro Rocchi

Venerdì 24 aprile 2020 09:51:31 Per: Stefano Massini

Una piccola storia per un grande uomo (inviato dopo la storia di Marcello)
NOZZE DI DIAMANTE A VERCELLI !!!
22 NOVEMBRE 1947 - 22 NOVEMBRE 2007
60 ° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO PER I CONIUGI ANDREA SCIARRINO E VITA BRUNO

novembre 1947 novembre 2007
la rinnovata promessa è stata celebrata da Monsignore Eusebio Regge nella chiesa
Beata Vergine di Lourdes del Rione Concordia, il 25 novembre 2007, alle ore 10, 30
Storia di una vita

Andrea Sciarrino, terzo di quattro fratelli, nasce a El Aouina (aeroporto di Tunisi) il 6 febbraio 1923 da genitori siciliani originari di Carini (Prov. di Palermo). Fu il nonno paterno, Giuseppe, a stabilirvisi tra il 1890 ed 1900 nella zona variando la propria attività da commerciante di cavalli ad agricoltore. Nel 1940, all’entrata in guerra dell’Italia, tutti gli italiani tra i 17 e 50 anni residenti in Tunisia, furono deportati nei campi di concentramento, essendo questo paese una colonia francese. Andrea diciassettenne, finì a Le Kef, città situata poco lontano dal confine con l’Algeria, dove rimase per circa 45 giorni. L’armistizio siglato dalla Francia con la Germania, permise ad Andrea di fare ritorno a casa. Compiuti i diciott’anni, viene chiamato alle armi. Tra il 2 aprile ed il 13 maggio 1943, gli alleati conquistano la capitale Tunisi. Andrea, prigioniero insieme ad altri migliaia di soldati, è deportato in Algeria, sotto gli inglesi, dove svolge mansioni di meccanico e di interprete per la sua conoscenza dell’arabo e del francese.
Inizialmente i prigionieri dovevano essere trasferiti in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma dopo l’affondamento nel mediterraneo di alcune navi inglesi, era stato sospeso tale trasferimento. La fine della guerra in Italia si avvicina ed allora gli inglesi inviano i prigionieri in Italia. Imbarcato ad Alger, scende dopo due giorni di navigazione a Napoli. Da Napoli viene condotto a Castellamare di Stabia dove rimane per circa 9 mesi e nei giorni seguenti raggiunge Selbagnone (Forlimpopoli FC). Sempre al seguito delle truppe inglesi, mentre segue in moto un automezzo militare, gli succede un incidente nei pressi di Ravenna, procurandosi la frattura di una mano. Liberato alcuni giorni dopo, chiede il trasferimento al distretto militare di Trapani, dove spera di porre fine a questo vagabondaggio per l’Italia: Andrea ha circa ventidue anni. Durante questo soggiorno a Trapani, e venuto a conoscenza che a Mazara del Vallo risiedeva un certo Vito Bruno, carrista ad El Alamein, prigioniero conosciuto in Algeria, volle incontrarlo.
E così, nel 1945, Andrea, invitato da Vito Bruno, ne conosce la sorella Tina (Vita), allora diciottenne: fu amore a prima vista. Ma la famiglia Bruno, inizialmente non vedeva di buon’occhio Andrea, detto lo “STRANIERO”, ed inviarono la figlia Tina in campagna al fine di farla distrarre e dimenticare il suo innamorato. Ma le informazioni assunte dal padre di lei, attraverso un parente residente in Tunisia, alla Soukkra, lo convinse ad accettare la relazione e così Andrea sposò Vita Bruno il 22 novembre 1947, nella chiesa Madonna della Porta a Mazara del Vallo.
Andrea, sempre in attesa di ricevere l’auspicato congedo ed il permesso del governo francese di rientrare a Tunisi, svolge diverse attività nella cittadina siciliana: da autista a motorista sui pescherecci, da bracciante agricolo ad operaio edile.
Nel 1951, giunto l’auspicato congedo i coniugi Sciarrino, con due figli a carico, Giuseppe (Jo), nato nel 1948 e Silvestro, nel 1950, fanno ritorno a Tunisi. Ma la guerra ha distrutto case e raccolti, parti delle terre confinanti con l’aeroporto vengono espropriati per il suo ampliamento, e di conseguenza è costretto a cercare lavoro altrove. Nel 1952, nasce Sergio ma Silvestro, affetto di leucemia, scompare nel 1952. Nel 1957 nasce un altro figlio, Silvio, ed infine Maurizio nel 1961. Le difficoltà economiche ed un futuro incerto per i figli, fanno maturare il pensiero di lasciare la Tunisia, dopo una permanenza di tre generazioni. E così, nel mese di settembre 1962, venduto quanto possibile, la famiglia Sciarrino, composta da sei persone, si allontana tristemente da quella terra. La nave che li porterà in Italia, dopo due giorni di navigazione giunge a Napoli; a mezzo autobus, insieme ad altri “profughi”, Andrea, con la famiglia, raggiunge la località Fuorigrotta, dove, in un caserma in disuso viene alloggiato. Qui rimane per circa un mese; alla fine, sempre tramite Vito Bruno, poliziotto a Vercelli, si trasferisce nel capoluogo piemontese, lavorando per vent’anni presso la Caterpillar come meccanico.

L’Amore e la Fede sono stati gli elementi determinanti per i 60 anni di vita coniugale. Nonostante le ristrettezze economiche e le avversità incontrate, essi hanno con notevoli sacrifici, spronato i figli a conseguire un titolo di studio, prepararli alla loro strada, lasciando loro un certa quale indipendenza, vegliando e rassicurandoli quando sbagliavano. Ancora oggi, cercano di non far pesare ai figli la loro vecchiaia, grazie anche alle discrete condizioni di salute.

Un esempio per tutti noi!!!
(pubblicato sul sito Mazara forever (parte seconda) Biografia di vita)

Da: Giuseppe Sciarrino

Venerdì 24 aprile 2020 09:42:42 Per: Matteo Salvini

Egregio
salvini
le mando questa mail per vedere cosa puo' fare per risolvere due problemi semplici ma
che sarebbero di utilita' per migliaiacdi agricoltori per hobby.
primo; eliminare l'obbligo di possedere una partita iva per l'acquisto di un trattore, anche usato, che liberebbe un mercato adesso fermo, con grande compiaccimento di chi si dedica alla cura dei terreni pr puro diletto.
secondo; e' al corrente che un privato se acquista un pick up non puo' trasportare persone che non siano parenti, familiari ma solo se sono utili al carico trasportato?
ma che senso ha?
basta cambiare la norma che prevede queste limitazioni nel codice della strada.
ci sarebbe gente che acquisterebbe tali veicoli per trasporto cose e persone.
la saluto
antonio dalla sardegna

Da: Antonio Fadda

Venerdì 24 aprile 2020 09:40:57 Per: Vittorio Feltri

Direttore buongiorno, le scrivo in quanto suo ammiratore e sostenitore. Non sempre mi trova d'accordo ma molto spesso condivido le sue opinioni, e la ringrazio per il lavoro che svolge avendo il coraggio di dire molte cose che altri condividono ma non hanno il coraggio di dichiarare. Sono direttore generale do Work Agency, una Agenzia per il Lavoro con sede a Milano in
piazza Cavoure volevo segnalare che la nostra Agenzia come tutte le altre, credo, ha pagato IL 10 APRILE le ore di cassa integrazione dei lavoratori somministrati nel mese di marzo e pagherà entro il 15 Maggio le ore di Aprile in cassa dei lavoratori somministrati. Le segnalo questo perché seguendo tutte le varie trasmissioni, dove si ribadisce e giustamente ci si indigna perché l'inps non ha ancora pagato un euro di cassa alle aziende mai dico mai ho sentito da qualcuno dire che le Agenzie per il lavoro tramite il fondo di formazione FORMATEMP e l'ente bilaterale EBITEMP Hanno gia"anticipato e pagato i lavoratori somministrati. È solo una informazione che le volevo darle. Ringrazio per l'attenzione e le ribadisco la mia attenzione e ammirazione per le sue coraggiose prese di posizione. Distinti saluti
Aldo Grillo
Direzione Work Agency
Mail -------
Cell. 331 -------

Da: Aldo Grillo

Venerdì 24 aprile 2020 09:35:25 Per: Vittorio Feltri

Sig Feltri
Mi chiamo Franco Ammendolia e sono una guardia giurata, nata e cresciuta a Reggio Calabria,. e le vorrei dire due parole, in merito alle esternazioni razziste, che avete vomitato, sul noi, del Sud.
1) le voglio ricordare che proprio noi del Sud, vi abbiamo riempito il culo, con la nostra manodopera, a progredire al Nord;
2) io essendo un uomo orgogliosamente di Destra, fino a ieri la stimavo, per i suoi interventi, specialmente contro i sinistroidi, ma questa volta hai pisciato fuori dal vaso;
3) ho saputo che la maggioranza degli edicolanti del sud, stanno boicottando la vostra rivista (libero) e ne sono veramente orgoglioso, che stanno facendo questo tipo di protesta silenziosa, verso le minchiate di un direttore, oramai mezzo rincoglionito e abbastanza arrogante, a vomitare insulti, non meritati.
Premesso tutto ciò, per riacquistare la nostra fiduciia, di noi "esseri inferiori", le consiglio di chiedere umilmente scusa, sia in TV che dalle pagine del vostro giornale.

Da: Ammendolia Franco

Venerdì 24 aprile 2020 09:24:03 Per: Enrico Mentana

Cari colleghi tutti

In poco più di due settimane il lavoro si è quasi fermato. Cantiere chiusi, committenti incerti sul futuro, relazioni rallentate.
La Regione ha sospeso i tempi e i termini dei procedimenti edilizi, ritengo giustamente.

La complessità e la numerosità delle norme richiede confronti continui con i tecnici comunali soprattutto sui progetti più complessi
Oltre alle pratiche ordinarie infatti ci sono anche progetti che richiedono mesi per le valutazioni di tutti gli enti e che ora rischiano di raddoppiare come minimo il loro iter per la difficoltà di dialogo on line anche fra enti e enti.
Tutto questo può seriamente produrre effetti economici anche fatali per molti operatori, liberi professionisti compresi.
Se riusciamo a organizzaci con il lavoro da remoto all’interno dei singoli studi professionali (non sempre con facilità) diventa indispensabile poterlo fare anche con l’Amministrazione Pubblica e fra le diverse Amministrazioni per consentire a questo paese di rallentare ma non di fermarsi. Le relazioni anche solo in video devono proseguire.

Le conseguenze economiche saranno già di per se catastrofiche, credo che ognuno, privato e Pubblico, debbano fare tutti gli sforzi possibili per agevolare il lavoro che necessariamente dovrà riprendere. Lo Stato da solo non ce la può fare, ogni singola amministrazione: dalle Sovrintendenze ai Comuni e a tutti gli altri enti devono mobilitarsi a partire dai dirigenti per trovare soluzioni e garantire continuità e velocità alle attività di cui sono titolari anche richiedendo supporto e sforzi di natura informatica eccezionali ad addetti interni e consulenti esterni.
L’emergenza deve coinvolgere tutti, dobbiamo continuare a avanzare per quanto possibile almeno Noi che possiamo dotarci degli strumenti utili a lavorare in sicurezza.
Lo dobbiamo fare per dare un contributo di vicinanza ed anche un contributo economico.
Se continuiamo a lavorare possiamo versare le tasse e con esse contribuire agli stipendi dei medici che ora sono in corsia al fronte. E’ anche questo un modo per rispettarli se lo facciamo in sicurezza. Non possiamo Noi liberi professionisti contare solo sulle dilazione di bollette e tasse (visto che per lavoro non fatto comunque non saremo pagati) così come i pubblici dipendenti non possono contare sulla certezza che lo Stato paghi gli stipendi sempre e comunque.

A questa prima riflessione ne aggiungo una ulteriore.

Questa emergenza spero faccia riflettere tutti, ordini professionali e dirigenze pubbliche, anche sulla follia di certa normativa che pone spostamenti di muri di alcuni centimetri o altre questioni che qui non enumero all’interno della categoria dell’INSANITA’ (infatti sono da SANARE) spesso solo perché la precisione nel deposito di una pratica edilizia richiesta 30/50 anni fa era nei fatti diversa da quella richiesta oggi.

La SANITA’ è, a dire il vero, ciò che stiamo sperimentando nel silenzio delle nostre case e nelle immagini delle corsie di ospedale che i media ci pongono sotto gli occhi. Quello è il BENE SANITA’.

Si leggono spesso frasi e propositi sul web inerenti il fatto che dopo questo Virus nulla sarà più come prima.
Non ne sono affatto sicuro. Perché nulla sia come prima bisognerà agire ed ad agire dovremo essere Noi tutti, non gli altri, ma Noi.
Ognuno per il suo pezzo di responsabilità.
La mia responsabilità ho sempre pensato fosse sapere come si costruisce un edificio solido utile e bello ma ultimamente sotto le montagne di norme questa certezza vacilla.
Forse non è più richiesto questo, oggi è più importante che l’edificio sia in tutto e per tutto corrispondente alla carta depositata in archivio in un’altra epoca storica dove forse le priorità erano diverse.
(Forse dovremmo tornare a concentrarci solo su DANNO AMBIENTALE e DANNO ERARIALE nella loro essenza)
Un muro spostato di alcuni centimetri trenta anni or sono sarà ancora INSANO dopo questo Virus? Veramente erano tutti furbetti o forse anche per lo Stato all’epoca l’importane era solo il volume complessivo?
Se sapremo cambiare la risposta a queste semplici domande allora cambierà qualcosa.
Allora forse avremo ristabilito un ordine di priorità in un paese che affonda. Diversamente non cambierà nulla. Proseguiremo ad affondare solo più lentamente che in questo mese di marzo 2020.

Mi esprimo così perché come architetto conosco questo mondo e le amenità che negli ultimi anni ho dovuto affrontare.
Perché ogni giorno studio libri di norme nella sincera volontà di rispettarle tutte e non dimenticarmene nessuna, confrontandomi con i tecnici Comunali preposti spesso anche loro incerti sull’interpretazione di quanto scritto sui sacri testi.
E nonostante questo non sempre sono sicuro che tutto sia perfettamente corretto, ma alla fine devo assumerne la responsabilità per poter fatturare e pagare le tasse e con esse contribuire anche a pagare parte dello stipendio di quel tecnico Comunale che ha cercato di darmi una mano a dipanare la norma.
Immagino che ognuno nel proprio campo possa individuare l’INSANITA’ o meglio l’ASSURDITA, ’ ormai purtroppo non più riconosciuta da molti, di certe norme e conseguenti pratiche lavorative

Si potrebbero liberare enormi risorse nel Pubblico e nel privato rendendo piú costruttivo il percorso professionale di molti. Diversamente almeno si avviino corsi di laurea in Burocrazia del processo edilizio, almeno non si produrranno frustrati.

Confidando che questo messaggio venga condiviso e ascoltato e si possa costruire un dialogo costruttivo anche on line fra Pubblico e privato per consentire a questo paese di riprendere a vivere con più solidarietà e sensatezza.
Consapevole che quanto scritto non è LA VERITA’ ma un punto di vista

un affettuoso saluto a tutti... a debita distanza. arch. Andrea Bertolini

Da: Andrea Abertolini

Venerdì 24 aprile 2020 09:15:18 Per: Bianca Berlinguer

Cara Bianca,
In caso ti potrebbe interessare un articolo pubblicato dal Guardian su un bambino che e` stato abusato
in Australia perche` si chiama Corona, ti spedisco il link. Non so potresti ad esempio menzionare come la
gente diventi irrazionale in periodi di crisi e cose simili e chiedere (se lo ritieni opportuno) a Mauro
Corona se ha avuto situazioni piu` o meno simili`. Spero che non ti dispiaccia di questo messaggio.
Buona Giornata. Michele Bartuccelli

https://www. theguardian. com/film/2020/apr/24/ tom-hanks-pens-heartfelt- letter-to-bullied-australian-boy-named-corona

Da: Michele