Ultimi commenti alle biografie - pagina 2879
Venerdì 24 aprile 2020 09:42:42
Per: Matteo Salvini
Egregio
salvini
le mando questa mail per vedere cosa puo' fare per risolvere due problemi semplici ma
che sarebbero di utilita' per migliaiacdi agricoltori per hobby.
primo; eliminare l'obbligo di possedere una partita iva per l'acquisto di un trattore, anche usato, che liberebbe un mercato adesso fermo, con grande compiaccimento di chi si dedica alla cura dei terreni pr puro diletto.
secondo; e' al corrente che un privato se acquista un pick up non puo' trasportare persone che non siano parenti, familiari ma solo se sono utili al carico trasportato?
ma che senso ha?
basta cambiare la norma che prevede queste limitazioni nel codice della strada.
ci sarebbe gente che acquisterebbe tali veicoli per trasporto cose e persone.
la saluto
antonio dalla sardegna
Da: Antonio Fadda
Venerdì 24 aprile 2020 09:40:57
Per: Vittorio Feltri
Direttore buongiorno, le scrivo in quanto suo ammiratore e sostenitore. Non sempre mi trova d'accordo ma molto spesso condivido le sue opinioni, e la ringrazio per il lavoro che svolge avendo il coraggio di dire molte cose che altri condividono ma non hanno il coraggio di dichiarare. Sono direttore generale do Work Agency, una Agenzia per il Lavoro con sede a Milano in
piazza Cavoure volevo segnalare che la nostra Agenzia come tutte le altre, credo, ha pagato IL 10 APRILE le ore di cassa integrazione dei lavoratori somministrati nel mese di marzo e pagherà entro il 15 Maggio le ore di Aprile in cassa dei lavoratori somministrati. Le segnalo questo perché seguendo tutte le varie trasmissioni, dove si ribadisce e giustamente ci si indigna perché l'inps non ha ancora pagato un euro di cassa alle aziende mai dico mai ho sentito da qualcuno dire che le Agenzie per il lavoro tramite il fondo di formazione FORMATEMP e l'ente bilaterale EBITEMP Hanno gia"anticipato e pagato i lavoratori somministrati. È solo una informazione che le volevo darle. Ringrazio per l'attenzione e le ribadisco la mia attenzione e ammirazione per le sue coraggiose prese di posizione. Distinti saluti
Aldo Grillo
Direzione Work Agency
Mail -------
Cell. 331 -------
Da: Aldo Grillo
Venerdì 24 aprile 2020 09:35:25
Per: Vittorio Feltri
Sig Feltri
Mi chiamo Franco Ammendolia e sono una guardia giurata, nata e cresciuta a Reggio Calabria,. e le vorrei dire due parole, in merito alle esternazioni razziste, che avete vomitato, sul noi, del Sud.
1) le voglio ricordare che proprio noi del Sud, vi abbiamo riempito il culo, con la nostra manodopera, a progredire al Nord;
2) io essendo un uomo orgogliosamente di Destra, fino a ieri la stimavo, per i suoi interventi, specialmente contro i sinistroidi, ma questa volta hai pisciato fuori dal vaso;
3) ho saputo che la maggioranza degli edicolanti del sud, stanno boicottando la vostra rivista (libero) e ne sono veramente orgoglioso, che stanno facendo questo tipo di protesta silenziosa, verso le minchiate di un direttore, oramai mezzo rincoglionito e abbastanza arrogante, a vomitare insulti, non meritati.
Premesso tutto ciò, per riacquistare la nostra fiduciia, di noi "esseri inferiori", le consiglio di chiedere umilmente scusa, sia in TV che dalle pagine del vostro giornale.
Da: Ammendolia Franco
Venerdì 24 aprile 2020 09:24:03
Per: Enrico Mentana
Cari colleghi tutti
In poco più di due settimane il lavoro si è quasi fermato. Cantiere chiusi, committenti incerti sul futuro, relazioni rallentate.
La Regione ha sospeso i tempi e i termini dei procedimenti edilizi, ritengo giustamente.
La complessità e la numerosità delle norme richiede confronti continui con i tecnici comunali soprattutto sui progetti più complessi
Oltre alle pratiche ordinarie infatti ci sono anche progetti che richiedono mesi per le valutazioni di tutti gli enti e che ora rischiano di raddoppiare come minimo il loro iter per la difficoltà di dialogo on line anche fra enti e enti.
Tutto questo può seriamente produrre effetti economici anche fatali per molti operatori, liberi professionisti compresi.
Se riusciamo a organizzaci con il lavoro da remoto all’interno dei singoli studi professionali (non sempre con facilità) diventa indispensabile poterlo fare anche con l’Amministrazione Pubblica e fra le diverse Amministrazioni per consentire a questo paese di rallentare ma non di fermarsi. Le relazioni anche solo in video devono proseguire.
Le conseguenze economiche saranno già di per se catastrofiche, credo che ognuno, privato e Pubblico, debbano fare tutti gli sforzi possibili per agevolare il lavoro che necessariamente dovrà riprendere. Lo Stato da solo non ce la può fare, ogni singola amministrazione: dalle Sovrintendenze ai Comuni e a tutti gli altri enti devono mobilitarsi a partire dai dirigenti per trovare soluzioni e garantire continuità e velocità alle attività di cui sono titolari anche richiedendo supporto e sforzi di natura informatica eccezionali ad addetti interni e consulenti esterni.
L’emergenza deve coinvolgere tutti, dobbiamo continuare a avanzare per quanto possibile almeno Noi che possiamo dotarci degli strumenti utili a lavorare in sicurezza.
Lo dobbiamo fare per dare un contributo di vicinanza ed anche un contributo economico.
Se continuiamo a lavorare possiamo versare le tasse e con esse contribuire agli stipendi dei medici che ora sono in corsia al fronte. E’ anche questo un modo per rispettarli se lo facciamo in sicurezza. Non possiamo Noi liberi professionisti contare solo sulle dilazione di bollette e tasse (visto che per lavoro non fatto comunque non saremo pagati) così come i pubblici dipendenti non possono contare sulla certezza che lo Stato paghi gli stipendi sempre e comunque.
A questa prima riflessione ne aggiungo una ulteriore.
Questa emergenza spero faccia riflettere tutti, ordini professionali e dirigenze pubbliche, anche sulla follia di certa normativa che pone spostamenti di muri di alcuni centimetri o altre questioni che qui non enumero all’interno della categoria dell’INSANITA’ (infatti sono da SANARE) spesso solo perché la precisione nel deposito di una pratica edilizia richiesta 30/50 anni fa era nei fatti diversa da quella richiesta oggi.
La SANITA’ è, a dire il vero, ciò che stiamo sperimentando nel silenzio delle nostre case e nelle immagini delle corsie di ospedale che i media ci pongono sotto gli occhi. Quello è il BENE SANITA’.
Si leggono spesso frasi e propositi sul web inerenti il fatto che dopo questo Virus nulla sarà più come prima.
Non ne sono affatto sicuro. Perché nulla sia come prima bisognerà agire ed ad agire dovremo essere Noi tutti, non gli altri, ma Noi.
Ognuno per il suo pezzo di responsabilità.
La mia responsabilità ho sempre pensato fosse sapere come si costruisce un edificio solido utile e bello ma ultimamente sotto le montagne di norme questa certezza vacilla.
Forse non è più richiesto questo, oggi è più importante che l’edificio sia in tutto e per tutto corrispondente alla carta depositata in archivio in un’altra epoca storica dove forse le priorità erano diverse.
(Forse dovremmo tornare a concentrarci solo su DANNO AMBIENTALE e DANNO ERARIALE nella loro essenza)
Un muro spostato di alcuni centimetri trenta anni or sono sarà ancora INSANO dopo questo Virus? Veramente erano tutti furbetti o forse anche per lo Stato all’epoca l’importane era solo il volume complessivo?
Se sapremo cambiare la risposta a queste semplici domande allora cambierà qualcosa.
Allora forse avremo ristabilito un ordine di priorità in un paese che affonda. Diversamente non cambierà nulla. Proseguiremo ad affondare solo più lentamente che in questo mese di marzo 2020.
Mi esprimo così perché come architetto conosco questo mondo e le amenità che negli ultimi anni ho dovuto affrontare.
Perché ogni giorno studio libri di norme nella sincera volontà di rispettarle tutte e non dimenticarmene nessuna, confrontandomi con i tecnici Comunali preposti spesso anche loro incerti sull’interpretazione di quanto scritto sui sacri testi.
E nonostante questo non sempre sono sicuro che tutto sia perfettamente corretto, ma alla fine devo assumerne la responsabilità per poter fatturare e pagare le tasse e con esse contribuire anche a pagare parte dello stipendio di quel tecnico Comunale che ha cercato di darmi una mano a dipanare la norma.
Immagino che ognuno nel proprio campo possa individuare l’INSANITA’ o meglio l’ASSURDITA, ’ ormai purtroppo non più riconosciuta da molti, di certe norme e conseguenti pratiche lavorative
Si potrebbero liberare enormi risorse nel Pubblico e nel privato rendendo piú costruttivo il percorso professionale di molti. Diversamente almeno si avviino corsi di laurea in Burocrazia del processo edilizio, almeno non si produrranno frustrati.
Confidando che questo messaggio venga condiviso e ascoltato e si possa costruire un dialogo costruttivo anche on line fra Pubblico e privato per consentire a questo paese di riprendere a vivere con più solidarietà e sensatezza.
Consapevole che quanto scritto non è LA VERITA’ ma un punto di vista
un affettuoso saluto a tutti... a debita distanza. arch. Andrea Bertolini
Da: Andrea Abertolini
Venerdì 24 aprile 2020 09:15:18
Per: Bianca Berlinguer
Cara Bianca,
In caso ti potrebbe interessare un articolo pubblicato dal Guardian su un bambino che e` stato abusato
in Australia perche` si chiama Corona, ti spedisco il link. Non so potresti ad esempio menzionare come la
gente diventi irrazionale in periodi di crisi e cose simili e chiedere (se lo ritieni opportuno) a Mauro
Corona se ha avuto situazioni piu` o meno simili`. Spero che non ti dispiaccia di questo messaggio.
Buona Giornata. Michele Bartuccelli
https://www. theguardian. com/film/2020/apr/24/ tom-hanks-pens-heartfelt- letter-to-bullied-australian-boy-named-corona
Da: Michele
Venerdì 24 aprile 2020 09:12:16
Per: Massimo Gramellini
Egregio Massimo Gramellini le inoltro una mia breve riflessione sul significato del 25 Aprile perché spero potrebbe trovarla interessante, vista la sua indubbia qualità come uno dei migliori giornalisti d'Italia.
Riflessione critica sul giorno della Liberazione: può il 25 Aprile consolidare il senso di unità nazionale?
La festa della Liberazione in Italia si trasforma in un tema, e in una celebrazione divisiva e deleteria, solo se si continua a giocare, volontariamente o involontariamente, sull’ambiguità concettuale e semantica dei termini fascismo e antifascismo. Infatti dall’aforisma, molto perspicace - attribuito al poliedrico Ennio Flaiano -, "In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti", si evince come si possa cadere facilmente nella trappola del "doppio" fascismo.
Tuttavia l’antifascismo storico si muove su un piano cognitivo e metacognitivo diverso: esso è stato infatti sia una guerra patriottica contro l’invasore tedesco, culminata il 25 Aprile 1945 con la liberazione delle principali città del Nord da parte della Resistenza partigiana (si discute tuttavia sul ruolo avuto anche per il Nord dell’esercito degli Alleati) ; sia la fine definitiva del Fascismo storico e dunque di quel Ventennio di dittatura, come dimostrò chiaramente la fucilazione di Benito Mussolini (e amante) avvenuta tre giorni dopo, intercettati prima di giungere in Svizzera una volta compresa la sconfitta dei suoi alleati nazisti. Come ha sostenuto infatti C. Pavone nel suo libro Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza, il fenomeno della Resistenza e della guerra per la Liberazione va letto sotto la luce di tre chiavi interpretative: quella della guerra nazionale appunto, ma anche come guerra civile e come guerra di classe. Nel primo caso ciò è dettato dal fatto che nell’Italia centro-settentrionale ci fu un governo fascista attivo (la Repubblica di Salò) che combattette con le proprie milizie contro altri italiani, i partigiani. E si combattette per la prosecuzione dell’esperienza fascista da un lato, per una nuova esperienza democratica dall’altro. Nel secondo caso non si può trascurare la forte presenza all’interno del movimento della Resistenza di una componente di ispirazione marxista-leninista, che ne fece quindi un caposaldo della lotta di classe.
Più o meno consapevolmente, ad oggi, il crogiuolo eterogeneo dell’estrema destra non accetta il risultato della guerra civile e quindi, tra richiami non troppo velati al fascismo storico e tecniche più raffinate di confusione semantica tra fascismo storico e pensiero fascista (o di estrema destra), ogni anno si prodiga per sabotare o sostituire il riferimento ontologico della celebrazione del 25 Aprile. Dall’altro lato, invece, il miscuglio di estrema sinistra, formato da marxisti, comunisti-leninisti e anarchici, accetta e prende la provocazione come un modo per ribadire la frattura dualistico-classista della società occidentale capitalistica, trasformando l’antifascismo storico in uno ideologico-militante e molto fuorviante. Ciò che invece non accetta è che il risultato della Resistenza come lotta di classe non ha portato la Repubblica italiana ad un sistema socio-politico basato su una concezione spuria di “Rivoluzione”, quanto piuttosto ad una classica ma fondamentale di liberal-democrazia, e successivamente di social-democrazia.
Insomma il 25 aprile diventa - ed è diventata - una festa celebrativa nazionale vivificante e unificante solo nel momento in cui viene concepita come l’occasione annuale per ringraziare e ricordare l’appartenenza all’antifascismo storico, e di comprenderlo ed accettarlo in tutte le sue chiavi di lettura e conseguenze. Finché ciò sarà chiaro alla maggior parte dei cittadini, tutto il resto rimarrà futile polemica mista a maldestri e stolti tentativi di revisione storica e culturale di questo giorno.
Gino Andrenacci
Da: Gino Andrenacci
Venerdì 24 aprile 2020 08:51:58
Per: Giuseppe Conte
Caro presidente le voglio sensibilizzare che ad oggi 24 aprile io non ho ancora ricevuto i famosi 600 euro.
Lei più che il premier di una democrazia mi sembra Mussolini con tutto il rispetto per Mussolini
Lei sig presidente sempre in primo fila, sempre e da solo a fare comunicazioni è troppo protagonista.
Mi scusi ma è quello che pensano gli italiani
Cordiali saluti
Da: Carla
Venerdì 24 aprile 2020 08:40:54
Per: Alberto Angela
Un altro modo di fare
Egregio dott. Alberto Angela, ho visto il documentario “Pavarotti”; mi ha colpito, fra l’altro, una frase della signora Adua Veroni, ex moglie del Maestro, “... rispondeva a tutti”; ho pensato a voi.
Ho riportato su questa pagina due miei commenti sul vostro documentario “Stanotte a Firenze”, precisamente “Anamorfismo” (10 Aprile 2020) e “Chi vuoi che se ne accorga? ” (18 Aprile 2020), a tutt’oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
Buona giornata,
Leonardo D’Amicis
Da: D'Amicis Leonardo
Venerdì 24 aprile 2020 08:39:57
Per: Mario Giordano
Buongiorno,
mi chiamo Mario Palermo e volevo solo porLe i miei più sinceri complimenti per la Sua carriera giornalistica.
Le scrivo da Trapani, indi già avrà capito a quale scopo! Ma voglio essere sincero, così come lo è Lei nelle sue trasmissioni, SONO SCHIFATO!!!
Non per Lei, che ritengo uno dei pochi giornalisti ancora degni di questo nome, ma per l'intera categoria che mostra un volto meschino e incomprensibile alle dichiarazioni di Feltri!
Solo un momento di riflessione: abbiamo, l'opinione pubblica, fatto un processo mediatico al giocatore di Canio per un suo saluto, romano, alla fine di un incontro di calcio. Cosa che, per mio modo di vedere, non associo al fascismo, poichè nato molto prima dei Fasci di Combattimento, e permettiamo che, mi lasci passare la parola, un vecchio meschino, usi toni e parole, di ben più pesante spessore, che ricordano un'altro pazzo tedesco che imitava Mussolini e aveva dei ridicoli baffetti.
Non voglio annoiarla, ma rinnovarle i miei più sinceri auguri di buon lavoro.
Cordiali saluti, Mario Palermo!
Da: Mario Salvatore Palermo
Stefano Massini
Scrittore italiano
Da: Giuseppe Sciarrino