Ultimi commenti alle biografie - pagina 2901

Lunedì 20 aprile 2020 19:02:42 Per: Bruno Vespa

CORONAVIRUS ED ULTRASETTANTENNI

A parte l’articolo dell’insigne giurista Prof. Vladimiro Zagrebelsky, fratello dell’ex Presidente della Corte Costituzionale, apparso su “La Stampa di Torino” del 14 aprile 2020 a proposito delle Libertà e della Tutela degli Ultrasettantenni, quello che ho capito da tutto il ciagolare fatto tramite la TV è che il Coronavirus si trasmette con la saliva. Ed allora i nostri Governanti anziché rifornirsi e rifornirci di mascherine, guanti e visiere protettive ci hanno tenuto a casa, chiudendo la stalla quando i buoi erano ormai scappati. Hanno preferito prometterci soldi a debito piuttosto che darsi da fare per rifornire il paese di semplici mascherine che, come la biancheria intima, possano essere lavate e riutilizzate ogni giorno. Ora vogliono applicare la riapertura graduale perché ancora non hanno la mascherina per tutti, mentre l’Economia di questo Paese sta andando a rotoli. E si palleggiano le responsabilità nominando Commissioni su Commissioni, le quali, l’unica cosa che sanno affermare è quella che non hanno la palla di vetro. Pensano a farci tornare a prima dell’Unità d’Italia, alzando barriere regionali, comunali, e chissà forse di quartiere. L’ultima che stanno inventando è quella di tenere a casa gli ultrasettantenni, con la scusa che sono, in base alle statistiche, i più fragili.
E mi spiego.
Chi scrive è della stessa classe di Bruno Vespa e di Gianni Morandi, che sembrano tutt’altro che fragili.
Penso anche a tutti gli artisti ultrasettantenni che compaiono in TV e non sembrano affatto fragili.
Sono morti gli ultrasettantenni più fragili, così come i cinquantenni più fragili.
E pertanto, l’assunto dei nostri governanti, basato su statistiche male interpretate e comunque parziali, si è rivelato errato.
Vi sono sessantenni che per avere fumato tutta la vita o perché si dedicano all’alcool o ad altre droghe sono più fragili di un ultrasettantenne che non ha mai fumato.
Ed allora, che si fa?
Si fa di tutt’erba un fascio, e si fanno le recinzioni per gli ultrasettantenni come se fossero buoi da portare al macello. Si perché, se li si tiene reclusi dentro casa, gli si toglie la motivazione per vivere e li si uccide per inedia ed apatia.
Si presume una fragilità che non esiste o che comunque va accertata di volta in volta.
E ciò per l’incapacità di individuare chi è veramente fragile e si recinta così, con un’alzata di ingegno, tutti gli ultrasettantenni, compreso, tanto per fare un esempio, il Presidente della Repubblica, che ho visto in televisione senza mascherina ad emergenza dichiarata, rendere visita, se non erro, ad una o più scuole.
Ed allora, si chiede, il tampone, e l’esame sierologico, per tutti gli ultrasettantenni (considerati più fragili), che lo vogliono, si da vedere chi è asintomatico, in modo che quelli che non hanno avuto contatto con il virus possano tutelarsi con le mascherine e distanziandosi socialmente.
Ed allora, obbligo di mascherina per tutti quelli che escono da casa, a tutela reciproca, e guanti e visiere protettive per rimettere in piedi questo paese.
Se lo Stato non può fornire mascherine lavabili a tutti ognuno si faccia la propria mascherina lavabile in casa.
Le goccioline di saliva che contengono il virus non passano attraverso una mascherina che può essere lavata con acqua calda, sapone, alcool e qualche detersivo igienizzante.
Mi rendo conto che viaggiare su metro e bus, frequentare ristoranti, stabilimenti balneari, richiede accortezze di distanza e che gli assembramenti sono pericolosi per le probabilità di contagio e che per andare a lavorare bisogna superare i problemi di trasporto e sistemare i bambini, ma ogni imprenditore che voglia ricominciare saprà trovare un accordo con i propri collaboratori, anche a mezzo di turnazioni.
Finiamola con questo clima di resa: tutti a casa perché non sappiamo cosa fare.
Date le direttive, bisogna lasciare il resto all’iniziativa privata.
L’altra trovata è che non ci si può recare alle seconde case, presso gli orti fuori Comune si, ma non a quelli delle seconde case. Altrimenti, si temono assembramenti magari anche senza l’uso delle mascherine. Ma ormai, l’hanno capito tutti che per evitare il contagio bisogna stare distanziati ed usare le mascherine. E si fa presente che, stando a casa, oltre a poltrire, si rischia di infettare i propri parenti, perché almeno una volta a settimana, qualcuno deve pur andare a fare la spesa, o in farmacia, eccetera.
La questione è che non si deve offendere e privare della libertà noi ultrasettantenni considerandoci dei minorati da tutelare. Ed allora, tutti con i guanti e mascherine a lavorare e a ritirare su le sorti del nostro amato Paese.
Viva l’Italia!
Roma, 20 Aprile 2020
Uno qualunque
Massimo Parisella

Da: Massimo Parisella

Lunedì 20 aprile 2020 18:59:10 Per: Luca Zaia

Buonasera presidente, volevo porle una domanda semplice, I vigili del mio paese non mi fanno entrare su un campo del comune con il mio cane che fa i suoi bisogni solo lì, premetto che sono sempre da solo in quel posto. Come bisogna comportarsi? Grazie

Da: Francesco De Rosso

Lunedì 20 aprile 2020 18:08:35 Per: Giovanni Floris

In questo labirinto di messaggi deliranti che circola in rete vorrei sapere se l'intervista a Montagnier sulla origine dal laboratorio cinese, del covid 19 affermando che ha inserite sequenze dell'HIV, e quindi non prodotto di evoluzione naturale come sostenuto dal recente articolo di Nature Medicine, è autentica e

Da: Bianchi Giovanna

Lunedì 20 aprile 2020 17:35:10 Per: Massimo Giletti

Una trasmissione che "da fastidio", come Lei ama definirla, se tocca temi difficili e particolarmente sensibili in un momento come quello che stiamo vivendo, si trasforma, da spettacolo sensazionalista e polemico, a farsa mediatica pericolosa.

L'utilizzo sistematico di certi ospiti fa pensare ad un contratto di abbonamento per prestazioni continuative, magari con sconto del tipo "poltrone e sofà", commisurato all'esiguo valore degli ospiti stessi.

Chiamare a discutere personaggi come la Santanchè, Sallusti, Sgarbi, ecc significa proporre opinionismo di bassa lega, superficiale e fazioso (. Le suggerisco a tale proposito anche Zurlo e Feltri; potra così aggiungervi anche un pizzico di razzismo)

Ieri sera la Santanchè ha coronato la sua performance con un "che faccia tosta "riferito all'intervento di Paolo Cento,
Sallusti ha confermato la sua innata inclinazione di scribacchino prezzolato ; non contento di aver negato ogni coinvolgimento della regione Lombardia nella diffusione del virus e nel numero eccessivo di decessi, ha individuato in Conte il responsabile delle persone decedute nel tristemente famoso Pio Albergo Trivulzio, (fuorviante ed inopportuno in questo caso il Suo reiterato esempio sul generale Cadorna, gratuito, nel contesto del discorso, il Suo intermezzo sul Pil della Lombardia; c'entrava come i cavoli a merenda.)
Nulla di nuovo sull'arrogante volgarità del tuttologo Sgarbi e sulla grossolana demagogia di Salvini. Costui, probabilmente gasato dall'atteggiamento ossequente del conduttore, ha sciorinato una lunga tiritera al termine della quale 12. 000 morti sono apparsi come fiore all'occhiello della Lombardia.
Un saluto
Egidio Bastianelli

Da: Egidio Bastianelli

Lunedì 20 aprile 2020 17:25:49 Per: Giorgia Meloni

Carissima presidente di fdi spero che si arrivi presto alle votazioni continui cosi e l unica che ci difende mi raccomando non molli con questi avvoltoi che stanno mangiando l italia e che hanno fatto morire parecchie persone se avrebbero bloccato prima invece di andare a braccetto. Sono fiera di lei la saluto se viene in calabria mi farebbe piacere incontantrarla

Da: Maurizio

Lunedì 20 aprile 2020 17:07:18 Per: Milena Gabanelli

Oggetto:: suggerimento per un data room sull'inquinamento indotto dai prodotti da coronavirus.
buon giorno. mi chiedo dal punto di vista dell'inquinamento ambientale aggiuntivo quali sono i numeri di:
1) mascherine
2) guanti usa e getta
3) consumo aggiuntivo di acqua per lavaggio continuo mani con prodotti vari
4) tamponi utilizzati e infetti
5) abbigliamento completo dpi usa e getta
quanto inquinamento aggiuntivo? dove vengono smaltiti tutti questi rifiuti ospedalieri aggiuntivi? di nuovo dalle varie mafie?
c'e allo studio un piano per smaltire questa specifica (mi scusi la parola) merda aggiuntiva che regaleremo all'ambiente?
grazie per la cortese attenzione e sempre tanti complimenti per il vostro prezioso lavoro

Da: Alfonso Vaccaro

Lunedì 20 aprile 2020 16:47:45 Per: Marco Travaglio

Buonasera Gent. mo Dott. Travaglio,
ho pensato di chiedere voce a Lei per il tema che sto' subodorando sarà per anziani come me e mio marito, anni 71, il problema di vita, di libertà, di dignità che chissà per quanto tempo ci terrà in ostaggio e distruggerà i rapporti affettivi e sociali, quei pochi che restano ad accompagnare l'ultima fase della vita. Sto sentendo che dopo la famosa riapertura del 4 maggio, noi anziani CHISSÀ PER QUANTO TEMPO ANCORA, staremo isolati dai nostri cari, dalle nostre famiglie di giovani, per la nostra salute, DICONO. La nostra salute fisica passa per quella mentale e dell'anima, per il calore umano e per il fatto che allevare i piccoli nipoti ci rende, oltre che felici, utili ancora alla società. Bisogna, credo discernere tra anziano che purtroppo ha una salute minata e l'anziano che va' e viene dalle missioni d'Africa per dare una mano, che rimette la sveglia da 3 anni per andare ad occuparsi del nipotino e lasciare che i propri figli vadano tranquilli a lavoro, a cantare VOLA, VOLA, VOLA! ! A giocare a nascondino con il nipotino che ama più di sé stesso.. il nipotino, nel frattempo, cresce, il rapporto si diluisce e forse si azzera e, l'anziano, allora "si" che si ammala e diventa vecchio.. non si muore di solo covid19, ne conviene Dott. Travaglio? Io sono poi figlia di un partigiano e la libertà è il bene più grande che mi ha donato ed a cui non riesco così facilmente a rinunciare.. dovrei tornare in Africa, mi aspettano, ma intanto, devo per forza far suonare la sveglia al mattino, e con mio marito raggiungere il nipotino che chiede di noi. Stiamoo bene, faremo i test, avremo accortezze e riguardi ma a tutti gli anziani che ancora possono farlo, chieda che li lascino vivere, SE IN GIOCO È DAVVERO IL LORO BENE E LA LORO VITA. So' che potrà capirci e Le chiedo per favore, dia voce a questa fascia di umanità che chiede di sentirsi ancora parte della vita stessa.
Grazie per l'attenzione e facedoLe tanti auguri, Le porgo i sensi della mia stima salutandoLa cordialmente.

Simonetta Cesselon

Da: Simonetta

Lunedì 20 aprile 2020 16:40:39 Per: Milena Gabanelli

Buongiorno DR. Gabanelli.
Vorrei poter segnalare un problema enorme nel settore sanitario... si parla del corona virus.

Preferirei essere contattato in privato.

Da: Cristian

Lunedì 20 aprile 2020 16:33:32 Per: Maria De Filippi

Carissima Maria De Filippi, con stupore e sconvolgimento abbiamo rivisto la signora Gemma partecipare solitaria alla prima trasmissione in versione “limitazioni per coronavirus”, è convincimento generale che questa Signora sia falsa, ipocrita e soprattutto che tenti di far passare il tuo pubblico per degli imbecilli.
Dopo tanti anni di questa sua insopportabile presenza televisiva tientela, ma noi, a questo punto, abbandoneremo la visione.
Peccato ti stimavamo tantissimo.

Un gruppo di ascolto femminile

Da: Liviana Petrella

Lunedì 20 aprile 2020 16:26:44 Per: Mario Giordano

Spett. le Mario Giordano.
Mi chiamo Enrico Frassinetti ed abito a Genova.
Sono imprenditore da 25 anni possessore di partita iva.
Le scrivo perché volevo esporle una delle solite cose che accadono in Italia.

Come lei sa il Presidente Conte ed il ministro dell’economia Gualtieri stanno sbandierando ai 4 venti i 200 Miliardi da dare alle imprese cadute nella trappola del Coronavirus.

La mia personale situazione è particolare ma mette in evidenza una falla di questo decreto di dimensioni veramente degne delle prese in giro all'Italiana.
A causa di una mia malattia circa 5 anni fa ho dovuto sospendere la mia attività e l’anno scorso ho ricominciato a fatturare ma molto poco (circa 5000 euro), ma da Gennaio ho potuto alzare il fatturato mensile fino a 3000 euro mese.

Il decreto prevede che per ottenere il prestito fino a 25. 000 (che comunque diversamente da quanto detto vengono chiesti minimi tassi di interessi dall'ente erogante.
Tali tassi sono molto simili a quelli richiesti per l'acquisto di immobili.

E molto diverso dal tasso zero tanto sbandierato in fase di annunci sontuosi fatti oltre un mese fa dal Presidente Conte in televisione.

Oltretutto per accedere a questa liquidità di 25. 000 euro bisogna aver fatturato 100. 000 euro oppure se inferiormente si erogherebbero il 25% del fatturato complessivo fatto nel 2018 per l’anno 2019.

Che succede per le molte aziende che dall’anno 2020 hanno aperto le loro attività come start-up?
Secondo il decreto cura italia sono impossibilitate a dimostrare qualsiasi fatturato degli anni in questione.

Pertanto e dunque non si toglie e nemmeno si riduce la difficoltà della ripartenza, poiché tante di loro hanno cominciato a fatturare da Gennaio 2020 mentre ricordo che le chiusure forzate sono intervenute a Febbraio.

Sarebbero da escludere definitivamente queste partite iva dagli aiuti e dovrebbero morire dopo solo 2 mesi di attività?
Per colpa di un decreto fatto male fin dall'inizio?

Se si viene chiusi coattivamente dal Coronavirus, perché materialmente non possono dichiarare uno storico di bilancio di fine anno preventivamente autocertificabile dalle entrate?

Secondo il Ministro Gualtieri ed il Presidente Conte non dovrebbero bastare queste previsioni del singolo imprenditore se tanto ci sono già le garanzie?

Cosa serve dichiarare un fatturato pregresso se i crediti sono garantiti dallo stato se poi i criteri di valutazione del credito rimangono sempre gli
stessi troppo spesso ostacoli insormontabili per le start-up che magari fatturavano già molto ma che in un simile contesto perderanno i
loro clienti oltre che subire il rischio dell'incasso come pagamento delle loro fatture già emesse?

Lasciando da parte il mio specifico caso che è particolare per la riduzione del fatturato causato per motivi di salute, mi domando per chi si trovasse nella stessa situazione di sturt-up cosa ne sarà delle aziende da appena decollate che hanno fatto già debiti per potersi avviare?

Come al solito, il governo fa presto a fare altisonanti interventi vocali ma poi il problema sono sempre le fasi della valutazione creditizia degli istituti convenzionati che hanno già detto che l'erogazione sarà comunque data a discrezione della banca, quella stessa discrezione che da molto tempo "uccide" già da tempo le concessioni del credito in ambiti normali.

Ma quando succedono drammi simili per causa di forza maggiore tali criteri NON dovrebbero nemmeno esistere!

Dovrebbero allentare la loro morsa soprattuttose sono garantiti da uno stato con garanzie reali.
Lascio a lei il compito di farne oggetto di discussione e soprattutto di forte critica nei confronti di chi dice che gli aiuti di stato saranno dati a tutte le partite iva, per poi scoprirle menzogne e discriminazioni tra le solite subite in ambiti di credito alle imprese.

Considerando che in altre nazioni sono previsti addirittura i fondi perduti, questo decreto appare già in partenza una condanna data all’imprenditore che oltre che il danno, subisce pure la beffa, considerando che le banche ci guadagnano comunque e sempre quando dovrebbero lavorare gratis per la nazione visto che l'hanno già vessata in molte truffe e raggiri fatti dai direttivi subdoli nonostante siano garantite da uno stato.

Non le sembrano le solite prese per i fondelli?

Enrico Frassinetti

Da: Enrico Frassinetti