Ultimi commenti alle biografie - pagina 2940

Domenica 19 aprile 2020 18:21:46 Per: Lilli Gruber

Gentile Lilli,
sono una docente universitaria Unibo in pensione. Vorrei mettere in luce un aspetto della tragedia Coronavirus che potrebbe diventare “legge” con la Fase 2, almeno a quanto scrivono alcuni quotidiani. Il “Corriere della sera” del 14 aprile scorso ha intitolato un articolo La fase 2 dal 4 maggio: uscite scaglionate per fasce d’età. Le app e il piano per gli over 70, per specificare nel sommario Le ipotesi allo studio: un archivio telematico sostituirà le autocertificazioni. Residenze e sussidi per proteggere gli anziani.

Si tratta di un aspetto che mi riguarda personalmente: appartengo infatti alla generazione dei settantenni et ultra che non hanno avuto ancora il buon gusto o meglio il buonsenso di andare subito al creatore. Procediamo per punti:

-1) La giornalista, Fiorenza Sarzanini, precisa: “[…] adesso si proteggerà questa generazione prevedendo tempi più lunghi per il ritorno alla vita normale o comunque percorsi diversificati per effettuare gli spostamenti. E tenendo conto di chi oltre all’età ha anche problemi di salute cronici”.

A parte l’oscura espressione “prevedendo percorsi diversificati per effettuare spostamenti” (io passo di qua, tu di là…), non occorre un genio per capire che non gode di alcun fondamento logico l’ipotesi di “scaglionare” la “liberazione” dei cittadini sulla base dell’età e delle patologie. Che un settantenne venga “rilasciato” buon ultimo (quando? Si parla di fine anno!!!) o che lo sia assieme ai 20-60enni che differenza fa? Siamo sicuri che quando la sospirata libertà toccherà al settantenne, TUTTI gli altri saranno COMPLETAMENTE guariti o stabilmente sani, pronti ad accogliere l’ingresso dei nonni in società con un caloroso applauso collettivo?

-2) Nell’articolo la giornalista riporta le parole di Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, che sostiene la necessità di “proteggere” gli anziani, un verbo ritenuto evidentemente molto espressivo, se ricorre altre varie volte all’interno del pezzo. Non fosse del tutto inappropriata, potrebbe destare qualche ilarità questa improvvisa ansia paternalistica quando fino a pochi giorni fa le Case di riposo per anziani non hanno ricevuto alcuna attenzione e di conseguenza alcun sussidio.

Penso che le persone – soprattutto se confortate da lunghi anni di esperienza e forse di saggezza – siano ben in grado di autoproteggersi, persino da quella manica multigenerazionale di veri assassini (è la parola) che a Pasqua e Pasquetta affollavano strade e autostrade o si abbandonavano, senza protezione alcuna, ad allegri barbecue sui tetti.

Non è certo tenendoci rinchiusi che ci sentiremo “protetti”. Ci sentiremo, invece, sempre più depressi assistendo alla felicità di tutti gli altri, comprese le persone a cui volevamo bene (ora non più) che se ne andranno liberamente a spasso e in vacanza; sempre più ghettizzati, come fossimo noi gli “untori”. A proposito: cosa sono le “apposite residenze” di cui si legge nell’articolo? La butto lì: non è che si potrebbe configurare il sequestro di persona?

-3) Ma, parlando di residenze, si è tenuto conto del fatto che alcuni di noi (che da “settantenni-con-patologie-e-sfigati” potrebbero salire di status rappresentando una minoranza di “settantenni-con-patologie-e-fortunatisifaperdire”) potrebbero da soli o accompagnati da qualche <70enne, preventivamente liberato e naturalmente sano, raggiungere le seconde case e da soli dedicarsi a quei due passi quotidiani tanto e sempre raccomandati dai medici, e che potrebbero costituire una vera – alla lettera – “boccata d’aria” dopo tante settimane (mesi?) di forzata permanenza in casa?

Ma poi, quando libereranno gli ultimi scaglioni di quanti nel frattempo non si sono suicidati o non sono stati ricoverati in manicomio (ottima occasione per rimetterli in tiro), sarà bellissimo andare al mare a prendere il sole di dicembre che tanto bene fa alle nostre povere ossa ormai totalmente decalcificate.

E insomma: che fine ha fatto l’ipocrita, compassionevole rammarico sulla “solitudine dei nostri poveri vecchi” con cui negli ultimi tempi certa stampa e televisione ci hanno insopportabilmente ammorbato?

Già, la solitudine. Una volta, arrivata l’estate, si diceva: “Non lasciate soli in città gli anziani”. Si diceva anche: “Non abbandonate i cani”. Beh, i cani almeno l’hanno sfangata.

Grata per l’attenzione, con i miei più cordiali saluti

paola giovanelli

Da: Paola Giovanelli

Domenica 19 aprile 2020 18:20:18 Per: Alberto Angela

Buona sera. ho inviato altri messaggi ma non ho ricevuto alcuna risposta. sono una vostra ammiratrice. seguo con entusiasmo tutti i vostri programmi. mi chiedo avvolte se è possibile poter avere un colloquio personale con lei. amo l arte e l ho studiata a scuola e anche all università. ma ancora più mi piace visitare i musei. ho avuto la possibilità di entrare nei migliori musei. Dove ho ammirato le opere più belle fatte dai migliori artisti. da lei divulgati nei vari programmi di meraviglie. ho letto quasi tutti i sui libri e ho avuto anche un firmacopie con il libro Cleopatra nella bella cittadina di Modica. avrei desiderato qualche foto con lei ma non mi è stato possibile dato la folla di ammiratori. mi presento mi chiamo Emilia Galeandro. e vorrei vederla di persona per poter collaborare alla visione di alcune opere. se è possibile mi potete contattare al mio cell. n. 351 -------. chiudo con tanto desiderio di incontrarla. sei molto bravo. ciao

Da: Emilia Galeandro

Domenica 19 aprile 2020 18:14:39 Per: Diego Della Valle

Buongiorno, sono Lorenzo Robertelli, (Genova, 1963) mi occupo di sviluppo, progettazione e realizzazione di processi di automazione. Recentemente abbiamo dedicato molto tempo ed attenzione allo sviluppo di un sistema di controllo digitale che abbiamo chiamato I. R. E. (Intelligent Range Extender)
I. R. E. è un progetto applicabile al CONTROLLO DELLA MOBILITA’ ELETTRICA (e non solo) che propone nuovi concetti e nuove soluzioni in architettura I. E. P. (Integrated Electric Propulsion; abbreviato IEP)
dove la produzione dell’ energia necessaria per alimentare il carico avviene tramite un generatore compatto, interattivo e ad azione digitale (I. R. E.)

La situazione nata attorno al Covid19, ci ha ancora maggiormente dato la possibilita’ di accrescere la cura e l’attenzione verso il nostro progetto in quanto le soluzioni di IRE sono pensate per attuare risposte perfettamente allineate a quelle che saranno le necessita’ e gli orientamenti del dopo COVID19.
• Vero Rispetto dell’ ambiente.
• Uso di energia pulita, STOP all’uso l’uso massiccio di Idrocarburi, questo e’ il momento per farlo.
• Ottimizzazione dell’ energia.

Queste saranno le chiavi per il futuro del nostro pianeta.
Le indico questo link dove puo’ scaricare una mia presentazione piu’ dettagliata di IRE e di come e’ nato.
Copiare questo link sul browser per scaricare il documento di presentazione:
https://bit. ly/3etbV4Z

Vorrei ricevere una Sua Email personale per poter approfondire maggiormente questo tema e per poter ricevere da Lei consigli per trovare i giusti partners per sostenere lo sviluppo e la crescita di IRE.

Ci piacerebbe confrontarci con aziende interessate a nuove tecnologie e ad acquisire nuove idee per il futuro prossimo.
Grazie per la Sua attenzione.

Lorenzo Robertelli

Rosa Boccassini

Da: Lorenzo Robertelli

Domenica 19 aprile 2020 18:02:39 Per: Enrico Mentana

SAVERIOOO!!!. ..

.. le solite fregnacce, i soliti "argomenti" qualunquistici...

"Contento (convinto) tu" e... (... non "CONTENTI TUTTI", come vorrebbe il noto proverbio...) - SEMPLICEMENTE - "contento TU, solo TU e chi la pensa come te... "

Sai come si dice? ! : va' e sii felice...

Ah! ! : IL pecorone, forse, sei proprio tu... Pensa sui, se ti avanza spazio in testa...

("... spero che OCCUPINO... ", NON "spero che OCCUPANO... "- Ciao. e chiusa qui, ok? ? ! )

Da: Claudio

Domenica 19 aprile 2020 17:58:44 Per: Massimo Gramellini

Caro Massimo,
seguo sempre il tuo “caffè” e molto spesso scrivi esattamente quello che penso anch’io, quindi godi di tutta la mia stima. Non so se sbagliamo in due, ma ti leggo con grande piacere.
Ti scrivo per du cose. La prima è per chiederti se hai fatto caso, pochi giorni fa, all’intervista sul corriere alla viceministra all’istruzione, colpita da coronavirus, che forse ingenuamente dice che l’ha passata bene grazie al fatto che il fratello le ha portato la playstation (!). Con il dramma che stanno vivendo studenti e famiglia con la suola chiusa, ho pensato ad un clamoroso autogol, credendo che qualcuno se la sarebbe mangiata viva. Ma come? Con tutto quello che c’è da fare, hai l’energia per giocare alla playstation da viceministro all’istruzione? Da non credere.
La seconda è che mi parrebbe giusto e logico che le centinaia di migliaia di dipendenti pubblici a casa in smart working, che certamente vanno a ritmo molto ridotto quando va bene, percepiscano stipendio pieno, mentre tutto o quasi il comparto privato o è in cassa integrazione o non lavora del tutto e non guadagna una lira. È troppo pensare di pagarli al 70-80% e utilizzare quel risparmio per aiutare gli altri, o lo stato?
Un cordiale saluto
Cesare

Da: Cesare

Domenica 19 aprile 2020 17:58:24 Per: Mario Giordano

Buonasera, sono una titolare di p. i. di Savona, (non ho ancora visto i 600 euro) nelle varie chat mi è arrivato un video di un ex bancario di Palermo Salvo Cincotta che spiega come lo stato ci prenda in giro sugli aiuti... ma come dovremo fare ad andare avanti😣?
Volevo sapere cosa ne pensa ?
Grazie
Michela Zaffarano

Da: Michela Zaffarano

Domenica 19 aprile 2020 17:50:58 Per: Enrico Mentana

Sempre a quella pecora di claudio, hai ragione sui congiuntivi, ma al governo ci sono di maio la ministra dell'agricoltura, persone inutili che non hanno mai lavorato un giorno, vuoi che continuo con altri nomi, il pidiota zingaretti, ecc ecc. ecc. carissima pecora non la penso come te.

Da: Saverio

Domenica 19 aprile 2020 17:44:22 Per: Giuseppe Conte

Al Signor Presidente Giuseppe Conte, la prego di voler riconsiderare l'apertura delle scuole, con l'anticipo al 10 15 maggio al massimo, come del resto fanno, quasi tutti gli altri paesi europei. Tutto ciò ha una santa ragione, in quanto i genitori rientrano al lavoro, pertanto, chi assisterà i figli? A tutto questo non ci aveva pensato? La invito a pensarci bene!!! Grazie tante!!!

Da: Sandra Sorini

Domenica 19 aprile 2020 17:41:58 Per: Luca Zaia

Buongiorno Presidente
Intanto grazie per il suo impegno per rendere meno grave il disagio covid che stiamo subendo..
Questa segue alcune segnalazioni fatte anche alla polizia locale di Vicenza:
Le segnalo il pericolo che noi abitanti della zona maddalene che insistono sulla pista ciclabile in via cereda a Vicenza subiamo a causa di tanti irresponsabili che non seguono le direttive da Lei emanate in tema di uso delle mascherine e distanze di sicurezza.
Questa pista si innesta in via cereda e, passata via San domenico, entra nel territorio del comune di Costabissara. E' una pista interna e si presta ad atteggiamenti fuori dalle regole. Gente che si accompagna a gruppi. senza rispettare le distanze e l'uso delle mascherine. Senza parlare dei nostri amici extracomunitari che in buon numero transitano senza mascherine, bypassando l'esterno della strada pasubio, dove verrebbero notati.
E' già intervenuta la polizia locale ma il fenomeno non diminuisce, anzi è aumentato. Io nel mio piccolo richiamo le persone che incontro senza mascherine ma ho già ricevuto minacce perché "non mi faccio i fatti miei": Tra l'altro sono un malato oncologico ed in questo periodo in cui sono sottoposto a periodiche chemio sono immunodepresso,. quindi immagini Lei con che animo posso andare a fare semplici operazioni come gettare la spazzatura o il giro del condominio ecc. ecc.
Ovviamente posso documentare con foto quanto asserito.
Propongo di far chiudere la pista ciclabile dall'inizio di via cereda alla via S Domenico in modo da far transitare le persone sulla statale Pasubio..
Resto a disposizione per qualsivoglia chiarimento al riguardo
Renato Lauri

Da: Renato Lauri

Domenica 19 aprile 2020 17:30:06 Per: Mario Giordano

Mi piacerebbe farti sapere i disagi che nessuno pensa di chi ha qualcuno ricoverato di covid in ospedale quando vengono trasferiti in reparto normali, gli viene portato via tutto vestiti documenti però li trasferiscono con ciò che hanno addosso e come si fa a portargli vestiti e tutto il resto che non si può comprare nulla? ? Il signor Conte non ci pensa mica sono problemi suoi. Vorrei raccontare la mia storia di mio marito. Grazie

Da: Giovanna