Ultimi commenti alle biografie - pagina 2938

Domenica 19 aprile 2020 14:27:55 Per: Luca Zaia

Buongiorno dottor Zaia,
Tema seconde case :
Ieri mi pare abbia detto che per lei non ci sono divieti e, a memoria, in un dpcm, si dice che ci si può recare a patto che non sia un giorno festivo o prefestivo e nel giorno precedente e successivo a tali festività: di fatto sarebbe Posillipo martedì, mercoledì e giovedì, salvo festivi infrasettimanali.
È così? E se si ‘ che motivazione indichiamo nel l’auto certificazione?
Grazie e buona giornata.
Maurizio casarotto
Altavilla Vicentina

Da: Maurizio Casarotto

Domenica 19 aprile 2020 14:26:08 Per: Giuseppe Conte

Per Luigi Giovanni Bezzi
Mi scusi non è mia abitudine criticare chi espone il suo pensiero, ma quando Lei dice che senza lì Europa saremmo nel baratro… L'Europa già ci ha cacciato nel baratro. Si ricordi che per mantenere quella classe di cialtroni europei l'Italia sborsa ogni anno circa 14 miliardi di euro, per avere cosa? In quanto alla ripresa si rende conto che più va avanti e più negozi e altro non riapriranno più? Saremo poi costretti a fare la spesa dove vogliono loro ai prezzi che dicono loro, senza contare quante persone sia bambini che anziani stanno soffrendo come dannati e molti manifestano la voglia di non vivere più in questo modo. Perciò bisogna essere uniti e lottare contro queste forme di governo che ci stanno uccidendo con la scusa di proteggerci. Ma sappiamo che non è cosi.
Buona giornata

Da: Anonimo

Domenica 19 aprile 2020 14:18:35 Per: Luca Zaia

Buongiornò Presidente Zaia intanto vorrei ringraziarla per l ' impegno con il suo staff che sta mentendo in questa situazione, a questo punto i cittadini sono diciamo"istruiti" su quel che riguarda i dispositivi di protezione, io vorrei chiedere se posso perché c 'è ancora qualcuno che dice che le mascherine non servono a niente e che nemmeno eparina serve dopo che gia si sono formati i coaguli, lo dice stefano montanari che io non conosco, mi chiedo ha ragione anche lui? Grazie Sara di vr

Da: Sara Baldin

Domenica 19 aprile 2020 14:16:02 Per: Luca Zaia

E buongiorno presidente volevo chiedere una cosa mio marito dipintore edile volevo sapere quando torneranno a lavorare serviranno le mascherine quelle certificate grazie attesa della sua risposta! Buona domenica

Da: Roberta

Domenica 19 aprile 2020 14:15:28 Per: Fabio Fazio

Salve,
Chieda a Gallera quando fanno i tamponi ai familiari delle persone che sono rimaste in quarantena perché positive. Fra un po' usciremo, e la pandemia continuerà.
Mio padre diabetico sicuramente ha contratto il virus idem mio fratello nessuna ha fatto il tampone, escono perché stanno bene, però potrebbero infettare altri!!! grazie mille

Da: Giulio

Domenica 19 aprile 2020 14:01:48 Per: Fabio Fazio

Egr. Dott. Fazio Le invio copia della mail mandataal presidente della regiome lombardia e al sindaco di milano. naturalmente non ho avuyo alcuna risposta. il mio era solo un consiglio su come potereffettuare i tamponi a tappeto per Milano e naturalmente estendibile a tutto il territorio.
grazie per la Sua cortesia Ermanno Torrente

Egregio Presidente Fontana,

Premesso che il problema del Covid -19 sia di proporzioni enormi, ritengo che, come molti virologi e anche Lei, una delle soluzioni per poter circoscrivere l’epidemia sia quello di fare i tamponi a

tutti (nel nostro caso a tutti i lombardi). Il problema fondamentale non è quello di fare i tamponi ma quello di creare delle strutture dove poterli analizzare. Poterli raccogliere secondo me sarebbe

anche abbastanza semplice:. a Milano esistono numerosissime farmacie con professionisti che potrebbero previa prenotazione fare i tamponi che a fine giornata dovrebbero essere inviati alla

struttura per essere analizzati e inviati in una banca dati generale, Per snellire i tamponi e l’analisi il tutto dovrebbe (secondo me) essere fatto per quartiere.,

Sono certo che la Regione è impegnata H24 per cercare di tamponare il crescere dell’epidemia e trovare soluzioni atte ad aiutare i cittadini per poter ripartire al più presto possibile e in

sicurezza, Mi sono permesso di scriverLe per esporre l’idea di un cittadino anziano padre di famiglia e lombardo d’adozione,

Spero che questa mia mail verrà posta alla Sua attenzione. Ringraziando Le porgo cordiali saluti.

Da: Ermanno Torrente

Domenica 19 aprile 2020 13:58:04 Per: Gianluigi Paragone

Buongiorno, Gianluigi, mi chiamo Giorgia Loi, sono un'insegnante di una scuola superiore di Iglesias, provincia del Sulcis (Sardegna).

Ti invio un pezzo di riflessione scritto da me sull'attuale situazione. Il Sulcis è stata dichiarata qualche anno fa la provincia più povera d'Italia. Ti lascio immaginare cosa significhi per noi adesso questo periodo.

Il divano e la trincea: riflessioni di una quarantena impertinente.

È dalla definizione ufficiale di quest'emergenza che i media ci bombardano con messaggi apparentemente innocui e generosamente altruisti, sempre uguali a se stessi. Penso ad esempio alla campagna governativa siglata con l'hashtag #iorestoacasa, che passa sottoforma di pubblicità in TV 30, 40, forse 50 volte al giorno: una sorta di vademecum con "preziosi" consigli su come trascorrere le nostre giornate da reclusi. "State a casa", "Fate attività fisica", "lavatevi le mani", "non entrate in contatto coi vicini" etc., il tutto condito naturalmente con colonna sonora tranquillizzante e malinconicamente confortante, per simulare e addolcire evidentemente quello che appare un invito ma è in realtà una condizione coercitiva bell'e buona. Non nascondo che a casa, appena appare questa pubblicità, si cambia canale, perché il fastidioso senso di offesa alla nostra intelligenza prevale su tutto.
Ora è evidente che chi è esperto di comunicazione sa molto bene che dietro questo sistema ci sono sottilissimi accorgimenti per il controllo della massa, degni di un perfetto regime e che vanno dalla "dolcezza" con cui il messaggio viene passato, al linguaggio infantile usato per imbonire facilmente una massa che, come direbbe Chomsky, è più suggestionabile se trattata alla stregua di un dodicenne, alla frequenza (improponibile durante la giornata) con cui tali messaggi passano nelle nostre case mentre nelle nostre menti avviene a livello inconsapevole molto più di quanto riusciamo a realizzare consapevolmente e cioè un controllo e autoconvincimento che se faremo la cosa giusta, e cioè "starcene comodamente seduti sul divano -che vuoi che sia? Ai nostri nonni fu chiesto di scendere in trincea! - ne usciremo tutti al più presto". Ovviamente chi è che non si convincerebbe che il divano non ha niente a che vedere con la trincea? L'esperto di comunicazione sa anche che il messaggio, per passare, deve essere chiaro ed eticamente indiscutibile, in linguistica diremmo "denotativo" e cioè afferente al suo significato primario, mentre noi sappiamo che il rapporto tra lingua e comunicazione è molto più complesso e che, per esempio, in questo caso le parole "divano" e "trincea"
possono assumere in altri contesti significati differenti, metaforici, allargati. In quanti lo sappiamo, però? O lo realizziamo almeno nel mentre che la "pubblicità di stato" ci bombarda? In quanti pensiamo che molti un divano neppure ce l'hanno in questo momento o che, a pandemia finita, forse lo dovranno vendere per comprarsi il pane? Anche le case, se sono di 50 metri quadri e senza balcone o ci abita la famiglia di un piccolo impresario che ha dovuto abbassare la serranda o di un lavoratore in nero che non può uscire a farsi la giornata o di anziani e disabili che sono costretti alla loro solitudine, non sono forse trincee contro la fame e la depressione? È quanto si legge in "Armi silenziose per guerre tranquille" ("Silent weapon for quiet wars") un documento del 1979 che, al di là della sua autenticità, è un perfetto manuale di addestramento per piegare inconsapevolmente le masse alla volontà di pochi, manovrando le percezioni e facendo credere cioè alle persone di pensare liberamente ed effettuare libere scelte. Queste armi - afferma il testo - non sparano PROIETTILI ma SITUAZIONI che distraggono le masse fino ad esaurirle, mentre il potere, quello vero, si fa strada. E fanno affidamento sul fatto che la popolazione non capisce e si adegua accettandone le conseguenze. Così, le strade si svuotano, le nostre città diventano spettrali e contemporaneamente territorio per le squadre di polizia a caccia dell'untore di turno che, proprio come in un regime, paga per tutto e per tutti. I social vengono inondati dall'hashtag #iorestoacasa e forse non riflettiamo abbastanza sull'impatto sociale che i commenti con l'hashtag acquistano in rete, maggior visibilità e un'autorevolezza che li rende onnipotenti dal punto di vista comunicativo. Mentre scrivo sto pensando che non sarebbe male se nelle scuole (almeno dalle superiori) si introducesse una nuova materia: "Tecniche e strategie di comunicazione", ma nulla a che vedere con quelle noiosissime pillole che somministriamo noi docenti d'italiano quando spieghiamo la differenza tra mittente e destinatario. Parlo di roba seria, di uno spazio orario scolastico per studiare insieme tutti i meccanismi di quello che a ragion veduta viene definito il quarto potere dello Stato, è cioè la COMUNICAZIONE. Credo che la mia ovviamente sia e resti solo un'utopia, perché, francamente, quale governo potrebbe mai volere, attraverso la scuola, svelare i segreti del proprio meccanismo di controllo del sistema? Ci vorrebbe qualcuno al timone di alta caratura morale, di fine intelligenza unita ad un alto senso dello Stato, che veda e ami gli altri come vede e ama se stesso, che si senta tramite per la realizzazione di un Bene comune reale e non propagandistico, e non vedo in giro nessuno con queste virtù, nessuno, per lo meno, che voglia assumersi responsabilità di governo. Solo eremiti, voci solitarie, poco ascoltate, impopolari e sconfitte in questa grande "guerra" mediatica.
Il senso critico, la lucidità di pensiero sarebbero le armi vincenti in questa guerra e la dimensione della vera libertà. Sarebbero il tributo migliore alle oltre 20. 000 vittime di questo momento: non è il virus il vero killer, non sono i runner o i passeggiatori solitari, non è lo stato di eccezionalità. Sono decenni di mala politica e di mala sanità, di corruzione e ruberie, di risorse convogliate al privato e sottratte al pubblico, salvo oggi scoprire che, invece, di fronte alla malattia non ci sono ricchi o poveri e che investire nella Sanità pubblica per tempo e con lungimiranza sarebbe convenuto a tutti, perché c'è sempre un momento in cui si arriva alla resa dei conti.

Giorgia Loi

Iglesias (SU)

Un caro saluto

Da: Giorgia Loi

Domenica 19 aprile 2020 13:56:44 Per: Giorgia Meloni

Salve. Scrivo a lei perché fra tutto lo scenario politico ritengo sia la più credibile. Vorrei farla partecipe del mio e con me altri 2000 Direttori Amministrativi Facenti Funzioni che lavorano da ben oltre 3 anni in queste condizioni, cioè Area B e utilizzati in area D ma che l'attuale ministra (volutamente minuscolo) si incaponisce a non voler stabilizzare perché continua a insistere che senza titolo di studio specifico non può farlo. La Comunità Europea ha più volte ricordato che i precari, a qualunque titolo, devono essere stabilizzati dopo appena 6 mesi, e la Azzolina insiste nel dire che noi non siamo precari, che non si può attivare mobilità professionale con un salto di area B-D. Ma chiedo a lei, per 20 anni è stato possibile utilizzando tale personale che a oggi continua al servizio dello stato con revisorati positivi e scuole sinora mantenute attive da più del 50% da noi Facenti Funzioni?. La Azzolina vuole dare i nostri posti a concorso, che non riuscirà a coprire neanche del tutto perché resteranno oltre 2000 scuole sempre senza DSGA, concorso che non potrà essere espletato per l'anno scolastico prossimo per la situazione COVID in atto. Ci sono degli emendamenti che vi verranno sottoposti al riguardo. La prego di farsi portavoce perché questa situazione venga sanata. Mi scusi per il messaggio prolisso ma avrei tanti altro da dirle. Grazie se vorrà essere colei che ci stabilizzerà

Da: Laurini

Domenica 19 aprile 2020 13:51:05 Per: Luigi Di Maio

Ministro
perché dare 100 milioni alle ong ? e non agli italiani ? solo degli squallidi personaggi coccolano questi scafisti.. vergogna !!! mille volte vergogna ! @
AdrianoGaronzi

Da: Adriano

Domenica 19 aprile 2020 13:50:50 Per: Luca Zaia

Premetto che non ho nulla da rimproverarle per il suo comportamento anzi tanto di cappello... mia nipote abita a lucca e mi dice che da domani 20 aprile presentando in farmacia la tessera sanitaria vengono consegnate per ogni residente 30 (trenta) mascherine chirurgiche gratis... noi abbiamo dovuto fare i salti mortali per trovarle e naturalmente pagarle ma i toscani perché governati dal pd sono privilegiati? ? le auguro di cuore buon lavoro, anche a tutti i suoi collaboratori,. e la ringrazio anticipatamente se potrà chiarire la cosa.

Da: Annamaria Talassi