Ultimi commenti alle biografie - pagina 3158

Mercoledì 8 aprile 2020 20:34:10 Per: Matteo Salvini

Questo è un'articolo scovato nel web. Se l’Ue dice no ai Coronabond facciamo i Lirabond: la proposta

Federcontribuenti: "Con le lire potremmo evitare ogni crisi economica dovuta alle restrizioni mantenendo autonoma la nostra economia
Se l’Europa dice no ai Coronabond,  perché non pensare ai Lirabond? La proposta, per quanto possa sembrare paradossale, arriva da Federcontribuenti. “Con le lire potevamo e potremmo evitare ogni crisi economica dovuta alle restrizioni mantenendo in piedi e autonoma la nostra economia. Chi ce lo proibisce? ”

Perché Usa e Germania possono, e noi no?

Il denaro non basta per evitare il collasso economico, la ripresa sarà lenta e i debiti accumulati, quelli passati e presenti a carico di tutte le PMI e delle famiglie, sono un rischio reale “che dobbiamo scongiurare”, denuncia l’associazione dei contribuenti.
Perché, questo il ragionamento,  Trump con la sua Fed può permettersi di “schernirci” con l’ormai celebre frase “Giuseppe was very very happy”, e la Germania di Angela Merkel “con la sua doppia moneta – lo sappiamo che il marco circola ancora – dice no al Coronabond”? L’Italia è come sempre messa alle strette. “Noi potremmo fare come Trump e chiedere, resuscitando la lira, di stampare tutto quanto ci occorre mettendo alla berlina la Rottenmeier d’Europa”.

Quando Monti prescrisse la lira, ma poi perse la causa

Non dimentichiamoci che il 6 dicembre 2011 il Governo Monti stabilì, in deroga alla legge del 2002, che le lire ancora in circolazione si prescrivevano a favore dell’Erario con decorrenza immediata e che il relativo controvalore sarebbe stato versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere assegnato al fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
Una decisione che fu presa per ridurre il debito pubblico. Il valore della manovra frutto della conversione fu di 1, 5 miliardi di euro, e l’Italia divenne l’unico Paese dell’area euro ad eliminare del tutto la doppia moneta.
Il provvedimento fu poi dichiarato incostituzionale dalla Consulta, dopo l’eccezione di legittimità sollevata da alcuni risparmiatori che chiesero la condanna della Banca d’Italia al pagamento del controvalore delle banconote in lire in loro possesso, oltre al risarcimento dei danni, con l’accusa di avere inutilmente tentato di convertire le banconote in euro presso varie filiali della Banca d’Italia. La causa fu vinta ma non tutti riuscirono a recuperare i propri soldi.

Perché stampare lire

Tornando ad oggi,  stampando tante lire quante occorrono a ripianare i debiti potremmo tornare a far sentire la nostra voce. “Schiaffeggiare chiunque ci ringhi contro e mettere fine ad ogni nostro problema” tuona Federcontribuenti.
Si tratterebbe di fatto di immettere le lire nel nostro circuito interno, escludendo ogni canale estero, dove resterebbe l’Euro, una criptovaluta interna. La lira avrebbe il valore di 1, 936 euro e sarebbe convertibile in ogni banca italiana. “Se lo fanno negli altri Paesi possiamo farlo anche noi L’autodeterminazione di uno Stato libero e democratico, sovrano come da nostra Costituzione, è un atto dovuto e imperativo, basta solo volerlo”.

Da: Alberto

Mercoledì 8 aprile 2020 20:22:23 Per: Enrico Mentana

Buonasera Direttore,
l'azienda per la quale lavoro ha già comunicato oggi a clienti e fornitori la riapertura dal 14/04.
Evidentemente, informalmente certe decisioni sono già state concordate
ma non vengono ufficializzate.

Distinti saluti
Federico Barachetti

Da: Federico Barachetti

Mercoledì 8 aprile 2020 20:21:41 Per: Giuseppe Conte

Buonasera presidente Conte, siamo orgogliosi del suo impegno e del lavoro che sta svolgendo in questo terribile periodo di crisi. Buon lavoro e grazie. Dari Console e Camilla Casali

Da: Dario Console e Camilla Casali

Mercoledì 8 aprile 2020 20:21:29 Per: Mario Giordano

Tratto da IL FOGLIO: "Nel frattempo però gli sbarchi autonomi sulle nostre coste continuano grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche e, nonostante la crisi sanitaria in corso, il governo non ha preso nessuna misura per sostenere i comuni più esposti agli sbarchi. Nel pomeriggio di ieri sono arrivati a Lampedusa 34 migranti, in prevalenza di nazionalità subsahariana: 11 donne, di cui due in stato di gravidanza, e 23 uomini. Altri 124 sono sbarcati nella notte e ora la situazione sull’isola diventa difficile da gestire. Il sindaco Totò Martello ha spiegato di avere messo tutti i migranti in quarantena. “Bisogna che queste persone siano immediatamente trasferite. Non c'è più spazio per nessuno e non possiamo mettere a rischio popolazione e operatori. I migranti sono in banchina e se non li porteranno via li lascerò lì. Non ho altra scelta”, ha detto Martello. "Aggiungo: possibile che nonostante il CORONAVIRUS si ostinino a voler venire in Italia? ? esportiamo cervelli e dobbiamo accogliere poveracci che oltretutto viaggiano su una nave ONG tedesca? che vadano in Germania!!! e poi ci sono sempre donne incinta: che tengano chiuse le gambe! So che sono parole crude ma la verità è sempre cruda: Gabri

Da: Gabriella Baroni

Mercoledì 8 aprile 2020 20:21:00 Per: Myrta Merlino

Cara myrta, sono un fedelissimo spettatore della tua trasmissione e non so piu' come giustificarti e difenderti con tutto il popolo napoletano indignato su face book per il tuo infelice commento o "meraviglia" sulla sanita' napoletana. ti prego, spiegaci il perche' di tanto stupore !!! so quanto e' grande la tua sensibilita' verso napoli perche' ogni giorno non fai altro che dimostrare il tuo attaccamento alle tue origini.

Da: Giuseppe D'Urso

Mercoledì 8 aprile 2020 20:14:57 Per: Mario Giordano

Buona sera Mario, segnalo una situazione assurda: ancora una volta un decreto legge, ed in particolare il Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. ”, fa finta di concedere una agevolazione della quale in pratica possono usufruire solo pochissime persone (e cioè coloro che lavorano in aziende che non sono state bloccate causa coronavirus). In tale decreto infatti si prevede che coloro che hanno diritto ai permessi "legge 104" (familiari di persone disabili) potranno godere di un'estensione di 12 giorni di tali permessi oltre a quelli normalmente loro spettanti (3 giorni al mese). Peccato che le aziende dal 20 marzo siano state costrette a chiudere a causa dell'emergenza, ed abbiano quindi giustamente cercato di ottenere gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione). Bene, nel caso in cui l'azienda abbia posto il lavoratore in cassa integrazione, non spettano i giorni di permesso della legge 104; considerato che l'emergenza si protrarrà ancora per chissà quanto tempo, i 12 giorni concessi non potranno essere utilizzati dalla maggior parte degli aventi diritto, e cioè da coloro che lavorano in aziende non autorizzate all'apertura nonostante l'emergenza, perché l'utilizzo dei permessi "regalati" è a scadenza. Non ho parole… Grazie per l'attenzione.
Maurizio

Da: Maurizio

Mercoledì 8 aprile 2020 20:00:35 Per: Barbara d'Urso

Voglio mandarti un messaggio televisivamente per un problema abbastanza serio e pesante. Spero me lo possa risolvere. Ti mando un grande saluto. Il mio numero di videochiamata e il 340 -------. Ti ringrazio anticipatamente.

Da: Marco Vincenzo Buonanova

Mercoledì 8 aprile 2020 19:51:13 Per: Matteo Renzi

Buonasera signor renzi sono Margherita ho 32anni le spiego la mia situazione ho sempre lavorato in nero. Facendo la baby sitter.. Facendo pulizie.. Adesso mi ritrovo senza un lavoro perché dove lavoravo era un paesino vicino al mio e con il divieto di andare in un altro comune non posso andare.. Non ho più soldi.. Ho cercato delle soluzioni.. Volevo fare la domanda del reddito di cittadinanza e non posso perché vivo con i miei.. Mio papà prende una pensione minima.. Ho chiesto al sindaco e non mi ha nemmeno risposto.. Io non so dove sbattere la testa.. Tasse assicurazioni della macchina da pagare.. Io per lo stato non conto nulla

Da: Margherita Cicio

Mercoledì 8 aprile 2020 19:45:12 Per: Niccolò Moriconi

Ciao Niccolò, ho già scritto il messaggio n. 71, sono la zia di Mariasole, che il 05 maggio compirà 18 anni. Con questa seconda e mail ho corretto il cognome che era errato, e volevo aggiungere che se potessi, un videomessaggio di auguri sarebbe veramente la realizzazione di un mio desiderio, cioè quello di Vedere felice mia nipote il giorno dei suoi 18 anni. Grazie ancora
Zia Claudia

Da: Claudia Trevisani

Mercoledì 8 aprile 2020 19:42:48 Per: Luca Zaia

Buongiorno Governatore, intanto la ringrazio per tutto quello che sta facendo. GRAZIE. Volevo portare alla sua attenzione un problema che abbiamo riscontrato: un aumento di prezzi esagerato. Abito a Verona faccio la spesa 1 volta a settimana, compro sempre le stesse cose e nell'ultimo mese spendo circa un 30% in piu. Mi sembra proprio una vigliaccata in un momento dove qualcuno non lavora o percepisce uno stipendio ridotto. Grazie ancora e buon lavoro

Da: Daniela Guerini