Ultimi commenti alle biografie - pagina 3269

Giovedì 2 aprile 2020 09:46:24 Per: Paolo Del Debbio

Buongiorno Paolo,
invio, se di Suo interesse, alcune riflessioni sulla vera storia della convenzione capestro per l’anticipazione della cassa integrazione tra ABI+MINISTERO+PARTI SOCIALI.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti.
Buona giornata

La propaganda
“La convenzione si presenta come un'operazione a costo e burocrazia zero per il lavoratore. Le banche, come nel decennio della crisi finanziaria partita nel 2008, anticiperanno le somme e verranno poi ristorate direttamente da Inps. Qualora l'importo complessivo della Cig fosse superiore ai 1. 400 euro, sarà la stessa banca a integrare la differenza, una volta incassate le risorse extra dall'Istituto di previdenza "entro al massimo 7 mesi".
La realtà
ANTICIPAZIONE DELLE INDENNITA’ DI CASSA INTEGRAZIONE AI LAVORATORI DA PARTE DELLE BANCHE.
Ministro del lavoro, sindacati e ABI (associazione delle banche) hanno sbandierato come una semplificazione a costo zero per i lavoratori la stipula della convenzione per mezzo della quale le banche anticiperebbero le indennità di cassa integrazione ai lavoratori dipendenti per conto dell’Inps. Vediamo perché in pratica non è così. La convenzione che tutti possono visionare nel sito dell’Abi, impone una serie di condizioni per l’accesso all’anticipo, vediamo quali:
- Vengono anticipate solo le indennità di cassa integrazione a zero ore. Ciò significa che vengono esclusi i lavoratori che hanno una riduzione di orario (ad esempio quelli che lavorano a rotazione anche per poche ore alla settimana)
- L’anticipo è pari a 1400 euro e la sua durata è 7 mesi
- Viene valutato il merito creditizio: ciò significa che la banca potrebbe rifiutare l’anticipo al lavoratore che avesse in corso finanziamenti, rateazioni o cessione del quinto (“È fatta salva la facoltà delle Banche che applicano la Convenzione di procedere all’apertura di credito previa istruttoria di merito creditizio da effettuarsi nel più breve tempo possibile e in ogni caso in piena autonomia e discrezionalità, nel rispetto delle proprie procedure e delle vigenti disposizioni di legge e regolamento in materia di assunzione del rischio”)
- Complessità della procedura: Il lavoratore dovrà contattare telefonicamente la propria banca, senza recarsi presso la filiale, e compilare i seguenti moduli di richiesta dell’anticipo dell’integrazione salariale che gli spetta:
• Modulo per la richiesta di anticipazione della CIGO
• Modulo per la richiesta di anticipazione della CIGD
• Modulo per la richiesta di anticipazione della CIGS e CIGS in deroga
Ogni Modulo comprende 4 allegati che devono essere debitamente compilati:
• la richiesta dell’anticipazione alla banca
• la lettera all’INPS con l’indicazione del conto corrente bancario su cui accreditare il trattamento
• l’autorizzazione all’Inps di accreditare l’integrazione salariale sul conto corrente indicato e l’autorizzazione alla banca di provvedere al recupero delle somme versate quale anticipazione, una volta che l’Inps ha effettuato l’accredito
• l’elenco dei documenti da allegare alla domanda. (1. Copia documento d’identità; 2. Copia codice fiscale; 3. Dichiarazione dell’azienda di aver proceduto all’inoltro della domanda di CIGS all’Ente competente con richiesta di pagamento diretto secondo la normativa vigente. 4. Lettera di impegno irrevocabile ad autorizzare l’INPS ad effettuare l’accredito delle sue spettanze direttamente sul conto corrente su cui è stata concessa la disponibilità dell’anticipazione; 5. Copia della raccomandata AR o strumento equivalente per la richiesta di domiciliazione irrevocabile dello stipendio e dell’importo relativo al contributo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), CIGS in deroga (Allegato C3) ; 6. Copia ultima busta paga; 7. Copia del permesso di soggiorno, in caso di lavoratore straniero; 8. In caso di lavoratore dipendente da Azienda non associata alle parti sottoscrittrici, dichiarazione del datore di lavoro di condividere ed aderire ai principi, criteri e strumenti previsti nella Convenzione)
Dopo tutto questo “iter semplificato a burocrazia zero” (!), nel caso venisse negata la cassa integrazione per qualsiasi motivo (anche insufficienza di fondi) il lavoratore e il suo datore di lavoro sono obbligati in solido a restituire l’anticipazione, al termine dei 7 mesi, entro 30 giorni.
Ovviamente il Governo e l’Inps dovranno dare alla banche “adeguate garanzie” sulle anticipazioni.

Quindi, con l’avallo delle parti sociali e del Ministero le banche, come al solito, tutelano i loro interessi, altro che spirito di solidarietà!

Quello che si poteva fare, in modo semplice e diretto, veramente senza costi per alcuno era un’operazione semplicissima.
Le aziende hanno già un canale di comunicazione diretto con l’INPS attraverso il sito che si chiama “cassetto previdenziale aziende”. Bastava inviare un file con l’elenco degli IBAN dei lavoratori, l’INPS inviava direttamente l’ordine di accredito dell’acconto alle banche ed il lavoratore poteva ricevere immediatamente l’importo sul suo conto corrente. Poi, in base alle ore di cassa integrazione autorizzata dall’Istituto, le aziende e i Consulenti del lavoro che le assistono quali intermediari, avrebbero potuto procedere con calma, dal mese di aprile in poi a rendicontare gli importi all’Inps attraverso i flussi dei dati contributivi che si inviano mensilmente (Uniemens).

Le banche potevano essere comunque garantite (visto che questo è il fattore essenziale per il coinvolgimento delle stesse) dallo Stato e dall’INPS.

Nemmeno il terribile Corona riesce a bloccare il VIRUS DELLA BUROCRAZIA!

Patrizia Gobat
Presidente Ordine consulenti del lavoro Venezia.

Dott. ssa Patrizia Gobat

STUDIO CONSULENZA
DEL LAVORO E TRIBUTARIA
Via ------- n. 4
30026 PORTOGRUARO (VE)
Tel. +39 0421 -------
Fax +39 0421 -------
Cell. + 39 392 -------

Da: Patrizia Gobat

Giovedì 2 aprile 2020 09:41:48 Per: Lilli Gruber

Invio questo messaggio
con gratitudine, speranza, resilienza, coraggio e ottimismo
allo scopo di far RESTARE A CASA il maggior numero di persone e di non farle ammalare per contagio o fame, propongo quanto segue:

1) Prodotti di prima necessità
Per alimentare e farmaci indispensabili, Organizzare fornitura a 1/2 esercito e/o protezione civile e per la Distribuzione richiedere agli uffici di competenza una lista delle famiglie utile a determinare il numero di persone di chi ha diritto alla consegna gratuita e chi deve pagare e come.
2) TV - Radio

3) annullare la pubblicità televisiva e sostituirla con messaggi su come alimentarsi correttamente per aiutare le difese organiche naturali e come usare i diversi tipi di mascherine.

4) limitare le cronache delle statistiche degli effetti del virus e organizzare programmi utili per trasmettere messaggi che possa dare maggior serenitàaiuti la serenità.

4) tecnologia digitale

istituire corsi di apprendimento a livello elementare riferendosi all'esempio del maestro MANZI che consenta l'utilizzo al maggior numero di persone possibile l'uso di questo strumento diventato indispensabile.
Lucia Crivellari, cell 328 -------

Lucia Crivellari

cell. 328 -------

Da: Crivellari Lucia

Giovedì 2 aprile 2020 09:16:12 Per: Gianluigi Paragone

Buongiorno Gianluigi, la seguo tutte le mattine e la stimo. Mio figlio (31 anni) ha la P. I. come lavoratore dello spettacolo (Enpals), lo scorso anno (e peggio quest’anno) ha guadagnato poco e niente, ma poiché lo scorso anno non ha una contribuzione di 30 giorni a favore dell’Enpals non rientra in nessuna categoria per il bonus di 600€.
Mi sembra una follia. Io cerco di aiutarlo con la mia pensione di 800€.. il lavoro si è bloccato e lui si arrangia come può, ma come può farcela ad andare avanti? C’è qualche categoria in cui potrebbe rientrare? Non è giusto che chi non ha contribuzione sufficiente perché non è riuscito a lavorare non venga aiutato. Tra l’altro mio marito è disabile e tutta la sua pensione va al badante. Grazie di cuore. Eliana (Roma)
338 -------

Da: Eliana Klimaszewski

Giovedì 2 aprile 2020 07:41:37 Per: Lucia Annunziata

Buongiorno Dott. sa D'annunziata. Prima di tutto grazie da sempre per il suo bel lavoro di attentissima giornalista che svolge. Mi permetto di passare a Lei la domanda che spero porrà a sua volta al Ministro dell'economia o al Presidente del Consiglio Conte: come mai non vengono utilizzati i soldi che sono depositati come montepremi del Superenalotto, Enalotto ed affini? Data l'emergenza per molte famiglie, si tratterebbe di moneta sonante che è già a disposizione. Forse la mia idea è da sempliciona, ma mi pare d'uso pratico. La ringrazio del suo tempo che ha dedicato per leggere la mia mail e le auguro un buon lavoro.
Distinti saluti Valentina Monteverde

Da: Valentina Monteverde

Giovedì 2 aprile 2020 01:32:56 Per: Paolo Del Debbio

Buonasera, Dott. Del Debbio la informo su una ingiustizia che il Governo, speriamo momentaneamente, ha fatto verso le ns. Scuole Prof. li riconosciute dalle Regioni, non attuando nel Decreto anche per noi il 60% Credito di d'imposta sui fitti dei locali. Le nostre Scuole non finanziate dalla Comunità e cioè dallo Stato-Regioni ma con rate mensili delle famiglie che oggi con la chiusura causa VIRUS non pagano.
Formiamo, nel ns. caso Estetiste e Parrucchieri con Qualifica per lavorare e aprire una attività.
Una Sede riconosciuta legalmente ha costi di fitto mediamente di 4/5mila euro mensili oltre a utenze, Docenti ecc.
La ringrazio se può segnalare il problema delle ns. Scuole allocate in tutte le Regioni d'italia.
Nel ringraziarla la saluto distintamente.
Direttore a scuola SEM - Bari
Tel 080. 247. 2418. e-mail: info@scuolasembari. com

Da: Scuola Sem Estetiste - Acconciatori

Giovedì 2 aprile 2020 00:17:41 Per: Silvio Berlusconi

Presidente ti prego non so se questa indirizzo mail davvero vedrai questo messaggio, io sono disperato ho 38 anni ho perso il lavoro ho un figlio con brutto male ed altre due splendidi bambini da sfamare sono disperato ti prego aiutami anche solo a porer donargli un uovo di cioccolata per Pasqua gi prego aiutami
Questo è il mio numero di telefono
371 -------

Da: Cristian

Giovedì 2 aprile 2020 00:15:33 Per: Paolo Del Debbio

Salve.

Sono una consulente del lavoro iscritta all'Ordine dei consulenti del lavoro.

Vorrei approfittare di questa stupenda trasmissione per dire:

. Vi è una incredibile burocrazia. Ci sono 4 tipi di Casse integrazioni:

FSBA (artigiani) ; FIS; CIGO; Cassa integrazione in deroga a cui allegare accordi sindacali, informative ai sindacati e marche da bollo (assurdo!) e firme, firme, firme...

Noi consulenti siamo allo stremo, dopo dottori ed infermieri veniamo noi che siamo in trincea (senza tra l'altro, sicuramente, incassare 1euro). Dobbiamo accedere a dei siti ufficiali che si bloccano, come Inps, ecc. Tremila codici e casistiche da capire, gestire e calcolare.

Ma non era forse meglio fare un fondo a cui tutti i lavoratori dipendenti avrebbero potuto accedere, previa una comunicazione semplice da parte di ogni azienda. Così lo Stato ha dato tutte le responsabilità alle aziende e ai consulenti (tra l'altro molte aziende neppure riapriranno).

- Inoltre io come consulente non ho diritto neppure ai 600, 00 euro, perchè nell'anno 2018 ho avuto un volume d'affari superiore a 50. 000, 00 euro lordi. E io dico, per fortuna che altrimenti non avrei quasi guadagnato nulla. Considerando che ho versato 8500, 00 di contributi alla cassa Enpalc. Ma io mangio oggi e non nel 2018! Anche qui una incostituzionale discriminazione. Gli iscritti all'inps, lavoratori autonomi hanno diritto a questa miseria di 600, 00 a prescindere dagli incassi, perchè un iscritto ad un ordine no? Anche io ho dei figli, una vita, una casa da mantenere e bollette da pagare.

A mio avviso ancora una volta siamo difronte ad uno stato incapace. Ma i Sigg deputati, senatori, assessori, governanti, si sono tolti gli stipendi almeno per 1 mese?

L'idea più corretta, democratica ed efficace?. .. Giorgia Meloni

Da: Chiara

Giovedì 2 aprile 2020 00:12:46 Per: Enrico Mentana

Buonasera Direttore,
scrivo per lanciare una sfida giornalistica che spero Lei possa raccogliere nei modi più opportuni: mi piacerebbe vedere nel telegiornale un piccolo spazio dedicato al racconto di eccellenze o di storie di successo del nostro grande paese, con l' augurio che possa essere una boccata di ossigeno, un lume in un futuro che viene spesso descritto come plumbeo e che sembra non lasciare troppo spazio a sogni e speranze.
Un abbraccio alla redazione e al direttore che è per noi uno di casa.
Saluti, Matteo

Da: Matteo Contaretti

Giovedì 2 aprile 2020 00:08:43 Per: Roberto Burioni

Oggi la Corea del Sud sta attuando la ricostruzione degli spostamenti dei malati di covid-19, questa idea la ebbi anche io la bellezza di 20 anni fa, quando brevettai e registrai il marchio electroprophylaxis che si basava sostanzialmente nella realizzazione di un archivio elettronico (banca dati) sul quale avrebbero dovuto essere registrati tutti i contatti interpersonali compresi quelli sessuali. Con la registrazione dei contatti interpersonali è possibile risalire velocemente ai focolai delle infezioni e stroncarle sul nascere con la tecnica della quarantena. Logicamente non è che si deve stare li ha registrare sull'archivio profilattico tutti i contatti interpersonali che ogni singola persona ha con tutte le altre, questo lo fanno automaticamente delle apposite app preinstallate sulle nostre apparecchiature personali (in primis smartphone).
Mi piacerebbe con lei, in qualità di divulgatore scientifico, parlare della mia vecchia idea che purtroppo è tornata di attualità

cordialmente la saluto

Da: Di Castro Luciano

Mercoledì 1 aprile 2020 23:38:57 Per: Paolo Del Debbio

Buonasera forse lei riuscirà a darmi una risposta.
Ho un bed and breakfast da 8 anni senza partita iva ed è l unica mia fonte di reddito. Sono iscritta al mio Comune pago rai, siae, tasse e verso la tassa di soggiorno ma per lo Stato non esisto e non ho nessun tipo di aiuto. Ovviamente la stagione doveva iniziare adesso invece il nulla come pago affitto e spese fisse?
Grazie mille

Da: Daniela Bonelli