Ultimi commenti alle biografie - pagina 3311

Sabato 28 marzo 2020 10:26:15 Per: Milena Gabanelli

2, 3 milioni di lavoratori a partita iva afferenti agli ordini sono stati esclusi dal decreto Cura Italia e nessuno ne parla. Questa è una lettera scritta da un gruppo di giovani psicologi che sta girando sui social … Aiutateci a far emergere la questione! !

#comeandràtuttobene?
Il coronavirus colpisce tutti indiscriminatamente. Le misure attualmente previste dal governo, invece, non aiutano tutti. E quindi, come andrà tutto bene? Come spesso accade, a pagare il prezzo più alto sono quei giovani che continuano ad investire le proprie risorse e i propri sforzi nelle loro attività, giovani che pagano regolarmente le tasse e che continuano a credere che sia giusto crescere facendo crescere l’Italia. Nel nostro Paese sono stati stimati 2, 3 milioni di professionisti a partita iva afferenti ai 21 ordini professionali e di questi una buona parte sono sotto i 40 anni e non tutelati da contratti da dipendenti.
Come andrà tutto bene se nonostante l’emergenza covid-19 gli studi professionali risultano formalmente – solo formalmente - aperti ma di fatto vuoti, continuando ad accumulare spese a cui sarà impossibile far fronte? Mutui e affitti sugli studi, Imu, Tasi, Tari e tutte le altre utenze continuano a pesare sulle spalle di lavoratori che in questo momento hanno drasticamente, se non del tutto, sospeso la loro attività. Come andrà tutto bene se a tutti costoro, per primi, sono state interrotte le collaborazioni, le consulenze, ecc. che rappresentano i loro contratti di lavoro in strutture anche grandi che sono ora chiuse?
Ad aggravare questa situazione il decreto Cura Italia ha pensato bene di escluderli dalle misure di assistenza previste per gli altri cittadini, limitando il contributo ad un fondo di ultima istanza di 300 milioni di euro che ripartito su tutti gli iscritti si aggirerebbe attorno ai 130 euro e che non andrebbe a coprire neanche la quota di iscrizione ai rispettivi ordini di appartenenza. E quindi come potrà andare tutto bene?
Questo davvero non è un Paese per giovani. Caro Stato, tutti noi chiediamo al governo ed alle forze politiche di correggere rapidamente questa grave stortura. Non ci deludete.
E ora due parole anche a voi, cari ordini e care casse previdenziali. Come andrà tutto bene se neanche voi siete in grado di far sentire le voci dei vostri iscritti? Come andrà tutto bene se il vostro immobilismo è mascherato da belle parole?
Sicuramente state facendo tutti del vostro meglio ma, lasciateci dire, non è abbastanza.

Da: Luca Melone

Sabato 28 marzo 2020 10:07:31 Per: Alberto Angela

Buongiorno professore, vorrei chiederle una cortesia, ho mia figlia Federica laurenzio che si laurea in economia il 7 aprile a Pavia però purtroppo dobbiamo farlo da casa online, e sicuramente non sarà come farlo in sede... mi farebbe molto piacere che lei le facesse gli auguri.
La ringrazio tanto e la saluto cordialmente Cristina

Da: Cristina

Sabato 28 marzo 2020 09:57:36 Per: Matteo Salvini

Ri buon giorno ti ho scritto questa mattina presto mi è sfuggito un altro quesito questa mattina come mai a mantova un nigeriano scappa più volte dall ospedale molto probabilmente positivo ne aveva tutti i sintomi e non viene arrestato? mentre noi se ci allontaniamo di qualche metro veniamo multati? Grandi le forze dell ordine che devono fare da tramite all ignoranza di chi ci governa rispondimi pet favore

Da: Sara Leso

Sabato 28 marzo 2020 09:56:30 Per: Massimo Cacciari

La seguo con interesse e condivido molte delle sue lucide analisi e fosche previsioni! Quando però ha affetmato che in. analogia con il dopoguerra nel post pandemia non ci sarà niente da ricostruire ho sinceramente dissentito! È vero non dovremo ricostruire case, ponti, strade ma dovremo però costruire un nuovo modus vivendi sia nei rapporti umani che politici ed economici! Penso ad una società dove l'attenzione sia non per le masse ma per le comunità non per i grandi spazi
ma per i piccoli luoghi di aggregazione! Non solo centri commerciali o outlet domenicali ma negozi e realtà di quartiere dove l'individuo si possa sentire parte di un piccolo tutto. Perché non ritornare a valorizzare l'artigianato e le piccole imprese? Perché non riportare la produzione in Italia? Perché non far chiudere le attività economiche la domenica e restituire ai cittadini il senso del riposo dello svago e dare un senso alla distinzione del tempo? Concludo con un ricordo del mio caro papa Giuseppe: per lui la domenica era comprarsi il giornale le paste per la famiglia e fare un giro nel centro di Lucca dove sempre incontrava un amico o un conoscente! Una stretta di mano un pensiero affettuoso e il sorriso di chi era soddisfatto così si accontentava di piccoke cose perché conosceva se stesso e si fidava degli altri!

Da: Daniela Mannarino

Sabato 28 marzo 2020 09:37:41 Per: Vittorio Feltri

Buongiorno Direttore,
vorrei comunicarle quanto e' disperante per me sentir ribadito da ogni dove il concetto che non abbiamo altra arma che il #iorestoacasa. Se e' cosi' la battaglia e' gia' persa. L'isolamento, applicato in modo rigoroso, e' la prima risposta che si puo' mettere in campo assieme al potenziamento del sistema sanitario, ma nel frattempo bisogna muoversi su altri fronti.
Ad esempio, i lavoratori ancora attivi: sono monitorati? I loro sistemi di protezione (mascherine, occhiali, procedure...) sono oggetto di studio per aumentarne l'efficacia? Dobbiamo sfruttare la loro presenza nei posti di lavoro per mettere a punto i sistemi di protezione durante il #iorestoacasa, cosi' in seguito potremo evitare il #iorestoacasa2, #iorestoacasa3...
Di tutto cio' non ho notizia, non vedo ne' questa ne' altre strategie di uscita. Non possiamo rimanere passivi aspettando il miracoloso vaccino. Bisogna prepararsi allo scenario peggiore. Non come in Gennaio quando Conte rispondeva in modo sprezzante a Zaia circa la richiesta di mettere in quarantena quelli che tornavano dalla Cina; oppure si rintuzzava "l'allarmista" Burioni dicendo che il COVID era poco piu' di un inflenza. Non dimentichiamoci delle ca.. e che ci hanno rifilato i cosiddetti esperti ed applichiamo la nostra intelligenza per capire quelle che ci stanno riflilando ora. Prenda ad esempio i famosi positivi asintomatici: ci dicono che non sono infettivi. Ma se il test consiste nell'infilare un tampone nel naso o in gola, cosi' come con il tampone, il virus non puo' uscire anche in altro modo? Questi soggetti, potrei essere incluso anche io visto che sono la maggiorparte degli infetti, faranno ripartire tutto daccapo. Cosi' come prospettato nelle simulazioni dell'Imperial College, l'applicazione di un blocco non bastera' a debellare il virus. Altri ne dovranno seguire, senza un grande effetto di riduzione del numero di morti, ma con il sicuro effetto di distruggere l'economia e con essa quel poco di civilta' che abbiamo.
Per cortesia mi smentisca, mi dica che mi devo informare neglio, che qualcosa si sta facendo.

Cordialmente

Stefano Vanoli

Da: Stefano Vanoli

Sabato 28 marzo 2020 09:34:37 Per: Paolo Del Debbio

Buongiorno, sono una donna di 57 anni che, nonostante vertebre collassare e varie cisti spinali, faccio la colf stagionale. ora ho finito la disoccupazione perché avrei dovuto ricominciare a lavorare ad aprile, ma naturalmente non posso. ora mi dovete spiegare come farò a pagare l agenzia delle entrate luce, acqua, gas, medicine e in ultimo mangiare? A me non spettano neanche i 600 euro.

Da: Miria Simonetti

Sabato 28 marzo 2020 09:31:45 Per: Maurizio Landini

Buongiorno Dott. Landini
mi permetto di manifestarle un mio pensiero sulla sicurezza dei lavoratori e di conseguenza di tutta la comunità.
Vista l’emergenza coronavirus, che sta attraversando il paese vedo che si pone l’attenzione ai dipendenti ed alle imprese, come e’ giusto che sia, sempre con la vecchia logica della
Cassa Integrazione.
E’ giusta per preservare i posti di lavoro e le imprese ma, visto il momento, non vedo l’attenzione sulla sicurezza dei lavoratori.
La Cassa Integrazione andrebbe articolata in modo più razionale.

Ridurre la forza lavoro produttiva e mettere in campo a rotazione, 3 gruppi di lavoratori per 3 turni.
2 gruppi che faranno turni da 15 gg (tempi della quarantena) e 1 gruppo che farà un turno di 30 gg. quest’ultimo sarà quello disponibile in EMERGENZA, nel caso esca malauguratamente un caso positivo che bloccherà un solo gruppo di lavoro e non tutta l’azienda.
Così manterremo la produzione i posti di lavoro e la sicurezza dei lavoratori.
Oltre a mantenere il luogo di lavoro in continua sanificazione.

La ringrazio per l’attenzione.

Cordiali saluti
Antonio Foti
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Da: Antonio

Sabato 28 marzo 2020 09:10:40 Per: Matteo Renzi

Signor Renzi, mi chiedo del perche' continui a chiacchierare e fare interviste con proposte e considerazioni che definire banali e' poco. Per cortesia la smetta di voler essre protagonista per forza anche quando nessuno piu' crede nei suoi deliri. Ci faccia questo piacere e cerchi di coltivare l 'arte del silenzio, ne aasbiamo bisogno. Distinti saluti.

Da: Fortunato Molinaroli

Sabato 28 marzo 2020 07:37:16 Per: Giuseppe Conte

Gent. mo Sig. Presidente, sono un dipendente pubblico e madre di una bambina di 12 anni, compiuti lo scorso febbraio. Secondo il DPCM Cura Italia non ho diritto né al bonus baby sitter né al congedo retribuito al 50%. La nostra é una famiglia monoparentale e monoreddito. Le chiedo se vorrà considerare anche situazioni come la mia è magari estendere il congedo parentale al 50% sino ai 14 anni in caso di famiglie monoreddito.
La ringrazio e le auguro di proseguire nel suo duro lavoro con la costanza, la determinazione e e la forza dimostrate sinora..
Simona Piras

Da: Simona Piras

Sabato 28 marzo 2020 07:17:21 Per: Giuseppe Conte

Caro Presidente, nella la trasmissione fuori dal coro di Mario Giordano c'è una sua intervista con la Gruber di due mesi fa. In quella occasione ha detto che eravamo pronti e si capiva che con molta probabilità tutto questo non sarebbe successo… Vedo caos, gente che muore, disorganizzazione, decreti a iosa, certificati che cambiano in continuazione, non abbiamo una visione di quello che ci aspetto, farmaci sperimentali e via dicendo, medici veramente santi che muoiono per noi, le famigerate mascherine introvabili, come tutto il resto. Non lo so caro presidente ma credo che, come Lei ha detto, giudicherà la storia, ma giudicherà anche Dio

Da: Roby 1