Ultimi commenti alle biografie - pagina 3313

Venerdì 27 marzo 2020 23:57:21 Per: Mario Giordano

Buonasera Direttore, le scrivo in quanto sono un'agente di commercio di Salerno, che lavora per un'azienda lombarda chiusa per covid 19. Apprendo oggi con rammarico che noi agenti siamo stati esclusi dall'aiuto dei 600 euro per le partite iva. Pago due casse. Inps es Enasarco eppure nessuno ci aiuta. dicono che forse a fine aprile ci sarà un fondo che però non sarà di 600 euro, mi chiedo perchè pago due casse ed ho zero? marzo come faccio che non ho lavorato? bollette, rata della macchina, spesa; come facciamo? vorrà dire che non pagherò più Inps visto che fa figli e figliastri, a costo di ricorrere alla corte europea. si prendono il 60% delle tasse e non ci riconoscono aiuti. Mi vergogno di essere italiano.

Da: Danilo Salvatori

Venerdì 27 marzo 2020 23:43:37 Per: Matteo Salvini

Grazie Matteo per aver portato in Senato la nostra voce. Un bellissimo intervento, non hai trascurato nulla. Lo sguardo fermo e deciso, un analisi attenta della situazione emergenziale ed economica e un, elenco di tutte le richieste urgenti colpevolmente disattese dopo ben due mesi dall"inizio di questa bruttissima esperienza che ahimè stiamo vivendo. In serata poi un godibilissimo incontro con Formigli.. Colpito e affondato il fazioso conduttore che proprio non é riuscito a mettere in difficoltà il caro Matteo... É stata per me una bella giornata, nonostante tutto quello che sta accadendo e chiudo come ho iniziato :Grazie Matteo.

Da: Maria Savelloni

Venerdì 27 marzo 2020 23:36:57 Per: Myrta Merlino

Ho mia nipote che vive sola a Londra perché li lavora. Stasera mi ha detto che ha la febbre a 38 ma fino a lunedì il medico di base non è reperibile. Vorrei sapere, per favore, se sapete se anche li come da noi c è qualche altro numero utile da chiamare. Lei ha seguito le linee guida del nostro governo ed è restata a Londra anche per non infettare la mamma immunodepressa. Se sapete qualcosa vi ringrazio dell aiuto. Cordialmente
Casarola Iride

Da: Iride Casarola

Venerdì 27 marzo 2020 23:35:36 Per: Milena Gabanelli

Salve, mi permetto di chiederle di approfondire se possibile, le ragioni per cui con l'avvio dello studio clinico di fase 2 relativo all'uso del Tocilizumab nei pazienti affetti da Covid-19, sia stato bloccato l'accesso compasionevole ossia quello possibile in tutti i centri valido sino al 19 Marzo scorso. In genere, quando un farmaco mostra segni di buon funzionamento e non vi sono alternative, lo studio clinico prosegue ma resta attiva la possibilita' per i centri piu' piccoli o semplicemente non in grado di arruolare pazienti nello studio di utilizzare il farmaco stesso. Inoltre, a parte l'evidenze cinesi relative all'uso del farmaco in questione in pazienti COVID con polmonite caratterizzata da spiccato quadro infiammatorio, il farmaco e' gia' utilizzato in Italia per una condizione simile alla polmonite da COVD19 che si verifica nei pazienti ematologici in terapia cellulare con CAR-T. In ragione dello stato d'emergenza sarebbe il caso di ripristinare l'uso compassionevole parallelo allo svolgimento dello studio di fase 2 in modo da non negare il farmaco a una ampia fetta di persone affette da Covid-19.
Vito Longo

Da: Vito Longo

Venerdì 27 marzo 2020 23:23:02 Per: Corrado Formigli

Vedo dal sito Worldometer che sui casi “risolti” di Covid 19 pubblicati riguardo ai diversi Paesi, la maggior parte delle rilevazioni riporta la prevalenza dei guariti rispetto ai deceduti (ad esempio in Italia la percentuale è di 55% contro 45%) mentre in altri, come UK e Svezia, sono i decessi a prevalere di gran lunga. Come si spiega questo fenomeno? Potete chiederlo a qualche esperto? Grazie

Da: Claudio Polverino

Venerdì 27 marzo 2020 23:18:12 Per: Paolo Del Debbio

Buonasera dott. Paolo del Debbio
Mi permetto di disturbarla perché volevo, se me lo permette, proporle un quesito alla sua cortese attenzione.

Io sono un uomo di 45 anni, con una moglie ed una bambina di 6 anni affetta da ritardi psicomotori, sono un percettore del reddito di cittadinanza, al quale ho aderito, non per poter vivere alle spalle dello Stato o della gente che paga le tasse, ma perché speravo che la sua strutturazione di reinserire la gente nel mondo del lavoro, mi dasse la possibilità di tornare a fare il lavoro che amo, il falegname lucidatore e laccatore. Purtroppo così non è stato, e le dico la verità, mi pento di aver aderito a tale soluzione, ma ho dovuto fare anche questa scelta per tutelare un po' la mia bambina, ma mi sono sempre sentito a disagio a vivere questa situazione. Ora, dopo un mio continuo cercare e perseverare ad avere un lavoro, ero riuscito ad avere una possibilità con un'azienda di Verona, ma a causa di questa pandemia, tutto è rinviato chissà a che periodo. Il non lavorare, non avere un reddito, non avere una buona base alle spalle, è per me una mancanza che dura da quasi 7 anni; il problema più grave è che io e la mia famiglia siamo senza fissa dimora, e l'RDC percepito, lo utilizziamo maggiormente per pagare le strutture per poter dare un tetto alla nostra bambina. Io in prima persona mi vergogno di vivere così e di non poter dare una vera casa a ciò che si ama di più per un genitore; accedere alle case popolari, si sa è un impresa non da poco, l'affitto non può essere garantito con l'RDC, e purtroppo dobbiamo andare avanti così; ma la vera questione sta nel fatto che le strutture iniziano a chiudere per mancanza di avventori, non avendo davanti a sé una prospettiva rosea a causa di questa sciagura, ed io e la mia famiglia ci troviamo ad affrontare un grande problema; se le strutture chiudono e l'affitto non ce lo possiamo permettere, per i motivi sopra esposti, come potremmo difenderci da questo virus, come potremmo rispettare le ordinanze e le restrizioni messe in campo dal governo, dove andremmo a dormire, come potremmo chiuderci per non rischiare di essere contagiati e di rischiare di contagiare poi altri, alimentando così la catena mostruosa che si è venuta a creare, e magari incorrere nelle sanzioni previste dalla legge. Ecco questo è il punto che volevo esporle. In questi giorni ho sentito di tutto e di più, ma mai e poi mai una parola spesa per noi disagiati, per noi che viviamo ai margini di una società che ora come ora si trova unita in questa sventura, ma che posso dire per esperienza personale, non solidale, e mi passi il termine, anche egoista. Chiedere aiuto è sempre una cosa difficile, ma sentirsi sbeffeggiati e scansati è ancor più mortificante.
Anche noi poveri disgraziati abbiamo una dignità, un orgoglio, una voglia di riscatto, e parlando personalmente, una grande energia per tornare ad avere una vera vita.
In tutto questo mio scrivere ho dimenticato di dirle che noi viviamo a Roma, dandole così la vera percezione delle mie parole. Lo Stato ha pensato anche a noi? La prospettiva lavorativa futura dopo aver vinto questa guerra, che solo noi italiani possiamo dimostrare come fare, quale sarà?
Mi sono permesso di scrivervle perché nessuno mi ascolta, nessuno mi dà un po' di coraggio, ma come detto prima, questa classe politica come mi sostiene. È vero ho un sostegno economico per poter sopravvivere, ma questa emergenza non richiede solo questo, serve anche mettere in sicurezza la salute di tutti, ricchi normali e poveri. E in primis perché non parla in televisione, alla radio, o sui giornali, anche di decine e decine di gente come me?
Purtroppo in tutto questo c'è anche un dettaglio, o se vogliamo vederla sotto un ottica più pragmatica, una situazione grave e sottovalutata; i senza fissa dimora, le persone disagiate e tutti coloro che vivono per strada, in questo funesto momento sono, e dal mio punto di vista, saranno il maggior pericolo da affrontare, perché forse si è dimenticato che, vivendo in strada, in uno stato di servizio igienico mancante, non avendo la possibilità di ripulirsi continuamente, come suggerito più e più volte, come si potrà evitare il propagarsi del virus? Continuo a sentire e vedere personaggi ripetere e ripetere di restare a casa, ma io e chi è come me, come può fare. Io e la mia famiglia combattiamo ogni giorno da quando questa disgrazia è iniziata, soprattutto perché con queste restrizioni che ci sono, è ben facile capire cosa potrebbe succederci se venissimo presi, addio alla nostra bambina. Parlare con le strutture preposte, è da una parte rischioso, ed i fatti di cronaca passata dimostrano come chi chiede aiuto possa essere danneggiato ancor di più, dall'altra parte ti viene risposto che loro non possono aiutarti, perché il governo non ha pensato a questa categoria (c'è una telefonata effettuata da mia moglie al numero verde sociale di Roma dove le veniva specificatamente detto che loro non potevano far nulla e che se ci serviva aiuto saremmo dovuti andare dal governo).
Chiudo chiedendole umilmente scusa se un reietto della società abbia osato disturbarla ed importunarla, ma ribadisco, credo sia giusto parlare anche di questo (ho scritto alla Presidenza del Consiglio, al Senatore Salvini e ad altri ma invano).
lasaluto con tutto il rispetto che Lei merita, la ammiro per la sua franchezza nel dire le cose giuste e reali, e spero che anche questo grido possa essere ascoltato.
Chiudo con una battuta sentita da alcune persone disagiate come me; "Le mosse del governo sembra che vanno nella direzione della legge omertosa; uccidiamone pochi e salviamone molti "
Io so che così non è però vorrei che mi venisse dimostrato, come? Anche parlandone.
Grazie del tempo che mi ha concesso; in ultimo, ma non meno importante, mi unisco a tutti nel dare voce e sostegno al nostro sistema sanitario, decimato e ridotto negli anni, ma pieno di uomini e donne eroiche.
Con i dovuti rispetti e saluti.
Giulio Moroni.

Da: Giulio

Venerdì 27 marzo 2020 23:12:46 Per: Lilli Gruber

Buonasera a danilla cattai,
risposta a suo sfogo.
non sia cosi cattiva dai, ammetta che nessun avrebbe previsto una pandemia cosi vasta e le mascherine da sole non avrebbero potuto in alcun caso prevenire il disastro giacche come ho gia scritto ad un commentatore bisognerebbe fornire anche occhiali p'articolari per proteggerersi dal fiato e spruzzo dell eventuale positivo e poi gli indumenti e le mani.
se vuole leggere la mia risposta ne sarei onorato.

capitan coviello il ribelle.

Da: Capitan Coviello Il Ribelle

Venerdì 27 marzo 2020 23:09:33 Per: Luca Zaia

Volevo metterla a conoscenza che oggi nella casa di riposo (centro Nazareth - opera Santa Maria della Carità a Zelarino ve) c'è stato il 1'caso di covid ma fino ad oggi nn era obbligatorio usare la mascherina, a parere della nostra direttrice. Tamponi, nessuno di noi operatori ed infermierri è stato chiamato x farlo!!! Ma le case di riposo nn dovevano essere tra le prime a fare tamponi e avere i Dpi? Io ci metto il cuore nel mio lavoro ma vorrei essere tutelata x proteggere i nonni e tutte le persone che ci circondano. Spero di vedere qualcosa in merito, nn voglio una risposta vorrei vedere che ci facciano il tamponi a tutti i dipendenti della casa di riposo è I Dpi giusti x la situazione che stiamo vivendo!!!

Da: Raffaella De Zotti

Venerdì 27 marzo 2020 23:05:57 Per: Silvio Berlusconi

Sig. termentini dare del "tu" non significa mancare di rispetto, ci sono persone che danno del "lei" e poi ti siringano.
cordiali saluti

Da: Tunesi Valerio

Venerdì 27 marzo 2020 23:05:44 Per: Lilli Gruber

Buonasera signor mariano schiattarella.
rispondo a suo consiglio.
pur inserendo obbligatoriamente le mascherine a tutta la popolazione non e sufficiente e non ferma pandemia poiche bisognerebbe indossare occhiali adatti per evitare che i nostri occhi siano raggiunti da respiro o spruzzi da eventuali persone positive e consideri anche gli indumenti e le mani.
la ringrazio se leggere la mia umile risposta.

capitan coviello il ribelle.

Da: Capitan Coviello Il Ribelle