Ultimi commenti alle biografie - pagina 3347

Mercoledì 25 marzo 2020 15:36:22 Per: Myrta Merlino

Gent. ma Dott. ssa Merlino,

gradirei sottoporre alla Vostra cortese attenzione il mio caso, molto singolare, e quello sicuramente di tanti altri lavoratori dipendenti che pare non essere attualmente tutelato dalle misure speciali introdotte dal Governo in riferimento all'emergenza del COVID-19.

Spiego brevemente la mia situazione: il 3 Marzo 2020 sono stato assunto con contratto a tempo indeterminato da una Società torinese e ho iniziato a svolgere la mia attività lavorativa in consulenza presso uno dei loro clienti (una multinazionale).
A causa dell’emergenza sanitaria nazionale e dell’inasprirsi della situazione per molte aziende, Venerdì 20 Marzo 2020 la Società multinazionale (Cliente) mi ha comunicato che, a partire da Lunedì 23 Marzo 2020, i loro dipendenti dovranno considerarsi in cassa integrazione per almeno due settimane. Essendo io un consulente esterno, mi sono quindi rivolto alla mia Società per avere maggiori informazioni e capire come avrebbe gestito la mia situazione.
A questo punto mi è stata data la cattiva notizia: in quanto lavoratore assunto dopo il 23 Febbraio 2020 non ho diritto ad alcun ammortizzatore sociale secondo il Decreto-Legge “Cura Italia”.

Quindi, allo stato attuale, la mia situazione pare non essere tutelata né dalle misure speciali che sono state introdotte con il Decreto-Legge 17 marzo 2020 n. 18 “Cura Italia” né tantomeno dal Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148.

Nella fattispecie, per quanto riguarda il Decreto “Cura Italia” mi riferisco al testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 Marzo e contenuto nel Titolo II, Capo I relativo alle misure a sostegno del lavoro in tema di ammortizzatori sociali per tutto il territorio nazionale.
Da quanto si evince dal comma 1 e dal comma 8 dell'articolo 19 del Decreto-legge "Cura Italia", sembra che i lavoratori assunti dopo il 23 Febbraio 2020 siano esclusi da qualsiasi provvedimento, quasi come se non esistessero.

Sono consapevole del fatto che in questo momento di drammatica emergenza sia difficile per il Governo curare i diritti di tutti i lavoratori ma, dal momento che sono stato assunto con regolare contratto a tempo indeterminato, vorrei sapere in che modo i lavoratori che sono nella mia stessa condizione possono essere tutelati. Attualmente sembra che la mia unica possibilità sia restare a casa senza percepire alcuno stipendio ed alcuna forma di sussidio straordinario, come se non fossi mai stato assunto.

Mi rivolgo alla Vostra Redazione per chiedere di farvi portavoce dei lavoratori che sono in questa condizione, che ritengo paradossale, in modo che venga portata all'attenzione pubblica e del Governo, nella speranza che possa essere sanata attraverso i prossimi decreti attuativi.

Confido nella Vostra gentile collaborazione e in un Vostro riscontro in merito.

Cordiali saluti,
Alessandro

Da: Alessandro Varsalona

Mercoledì 25 marzo 2020 15:33:39 Per: Corrado Formigli

Buongiorno dottor Formigli sono Fausto Sommovigo odontoiatra. Vorrei segnalare problematiche inerenti il mio lavoro e i rischi epidemici. Tra gli operatori siamo i più esposti e sicuramente siamo di fronte a necessità di cambiamento dei protocolli di disinfezione a garanzia del paziente. Detto questo ci sono pericolose iniziative commerciali per promuovere catene o network di studi dentistici in questo momento da parte di alcuni scriteriati. Bisognerebbe fare un insieme di considerazioni: se vengono utilizzati degli adeguati dispositivi di protezione individuale potrebbero essere usati in situazioni dove sono più preziosi (rianimazioni per esempio). In caso contrario il rischio viene corso da operatori, assistenti e pazienti. A mio avviso gli studi devono restare chiusi e va gestito un servizio di pubblica utilità da parte di volontari.
La ringrazio per l’attenzione
Fausto Sommovigo P. S. ritengo sarebbe questione da risolvere per la protezione della collettività

Da: Fausto

Mercoledì 25 marzo 2020 15:29:50 Per: Giuseppe Conte
Mercoledì 25 marzo 2020 15:27:48 Per: Maurizio Landini

Segretario buongiorno, avrei bisogno di in chiarimento, io ho aderito l'esodo incentivato da parte della mia azienda posteitaliane, ho aderito grazie alla legge quota100 che scade nel 2021 seno io non avrei mai aderito se non ci fosse questa possibilità se il governo decide di togliere quota100, io nel 2021 rischio di rimanere senza stipendi e senza pensione, io come tanti altri colleghi abbiamo firmato l'esodo quando il governo era nel pieno delle sue funzioni. luglio 2019, gradirei una sua risposta. grazie pietro

Da: Pietro

Mercoledì 25 marzo 2020 15:27:34 Per: Paola Turci
Mercoledì 25 marzo 2020 15:26:31 Per: Paolo Crepet

Buongiorno dottor Crepet, sono corrispondente di un quotidiano locale, vorrei rivolgerLe alcune domande in merito alle difficoltà che i pazienti psichiatrici come gli altri soggetti più fragili incontrano in questa fase di quarantena e ancora riguardo i metodi e linguaggi che le istituzioni locali stanno impiegando per tenere in casa le persone. Grazie per la disponibilità
recapiti: -------
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Da: Paola Mura

Mercoledì 25 marzo 2020 15:23:53 Per: Matteo Salvini

Vorrei portare la vostra attenzione su una categoria di cui più nessuno parla cioè i pensionati con meno di 1000 euro al mese. Già prima del corona era dura ma ora è insostenibile. Grazie Enrico 54

Da: Enrico 54

Mercoledì 25 marzo 2020 15:21:49 Per: Mario Giordano

Caro Mario, seguo sempre la tua trasmissione. Ti mando questo notizia perque so che ne farrai un'ottimo uso nell'interesse di tante persone. Mia figlia, Enrica Fenocchi, e in cura preso l'ospedale Pettini di Roma perque soffre della malattia chiamata Sindrome di Renaud che e una sclerodermia. Mia figlia era costretta ad andare due giorni al mese presso reparto che cura questa malattia. Sono anni che ci va e questo le a salvato la vita. Ha telefonato al reparto per prendere l'appuntamento come al solido, e il reparto e chiuso. Mia figlia prende una medicinale per tutto il mese fino al'prossimo appuntamento mensile. Si chiama Plaquenil. Esiste anche un equivalente che si chiama Idrossocorochino. Abbiamo girato e telefonato a tutte le farmacie di Roma e abbiamo trovato soltanto una scotola perche sembra che questo medicinale serverebbe per il coronavirus. Cosa si deve fare per trovare la medicina? Se lei interessa nel suo programma sarebbe utile a tutti quelle persone che hanno la stessa malattia. Ringrazio di cuore e spero che si riesca a trovare una soluzione. Certamente non ringraziero mai questo governo che tutto fa meno aiutare i cittadini Italiani in difficolta. Grazie, Claudio Fenocchi.

Da: Claudio Fenocchi

Mercoledì 25 marzo 2020 15:11:28 Per: Enrico Mentana

Egregio sig Direttore Enrico Mentana, sono un ex Primario della divisione di malattie infettive dell'ospedale "Carlo Poma" di Mantova. Ritengo un ERRORE GRAVISSIMO (!!!) non pubblicizzare la necessità di proteggere anche gli occhi per difendersi dal Covid-19.
E' indispensabile una protezione: 1) con schermo facciale trasparente, 2) con occhialini a tenuta tipo quelli da piscina, 3) con mascherine trasparenti a tenuta da sovrapporre agli occhiali da vista.
Tranne gli Operatori sanitari, quasi tutti gli altri, Forze dell'Ordine incluse, non si proteggono gli occhi e non sono edotti sulla necessità di farlo.
Se li si informa in questo senso "cadono dalle nuvole".
Cerchi di colmare questa lacuna informativa.
Grazie per l'attenzione.
Luigi Antonio Gobio Casali
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333 -------
037 -------
via -------. 7 46100 Mantova

Da: Luigi Antonio Gobio Casali

Mercoledì 25 marzo 2020 15:10:42 Per: Mario Giordano

Mi complimento per la trasmissione vorrei con tutto il mio cuore sapere cosa succederà a noi ristoratori che costretti a chiusura obbligata e forzata mo nessuno ci da una mano oh dipendenti ho mutui prestiti non abbiamo un e io per vivere vorrei risposta giordano sei l'unico che puoi esporre il problema il mio numero 338 ------- non voglio fallire

Da: Francesco Cannetti