Ultimi commenti alle biografie - pagina 3393

Martedì 24 marzo 2020 15:18:31 Per: Mario Giordano

Gentile mauro Giordano sono carla mi dispiace in un momento così delicato fare una polemica in parte fuoriluogo ma siccome sono la mamma angosciata di un tassista di Roma e vorrei capire perché nessuno parla della condizione delle persone che sono al servizio del trasporto pubblico. Faccio presente che malgrado il comune abbia diminuito i taxi, il lavoro non c è e i tassisti prrdono circa l'80% dellincasso mensile che nessuno gli ridara' per non parlare dei costi che devono affrontare per far disinfettare l'auto, per l'acquisto di mascherine (2x24 € in farmacia) e guanti per potersi proteggere e di conseguenza proteggere la propria famiglia. Forse nessuno sa che i tassisti hanno ferie e feste obbligatorie senza nesdun introito e si devono pagare da soli i contributi Inps mentre gli autisti di autobus e tram facendo parte di un'azienda hanno uno stipendio fisso e se stanno male vengono pagati. Non parliamo poi del mutuo perché nel decreto del presidente Conte non sembra cge tutti quelli che pagano un mutuo con molti sacrifici possano accordare la/e rate in questo momento di difficoltà finanziaria. Con questa mia spero che qualcuno ne parli visto che l'informazione deve essere giusta per tutti anche se per il momento i tassisti sono figli di un dio minore. Comunque forza a tutti ce la faremo grazie al sacrificio di medici e infermieri. Grazie per l'attenzione

Da: Monica Colarossi

Martedì 24 marzo 2020 15:05:49 Per: Vittorio Feltri

Buongiorno dott. Feltri, sono un normale cittadino italiano che cerca di seguire, con difficoltà, le informazioni dei media. Mi sento di ringraziarla perchè in questo mondo di persone variamente qualificate Lei è per me un faro di riferimento. Stavo riflettendo sui giornalisti che hanno e lasceranno un'impronta ed ho provato a stilare una classifica dove metto a pari merito ed in ordine alfabetico: Biagi, Brera, Feltri, Montanelli. Ognuno di queste persone è stato un unicum per le sue caratteristiche professionali ed umane. Spero, per entrambi, di leggere ancora a lungo, le Sue opinioni, sempre interessanti ma sopratutto mai banali. Cordialmente, Cesare Noventa

Da: Cesare Noventa

Martedì 24 marzo 2020 14:54:31 Per: Mario Giordano

Buon pomeriggio. Laddove riteniate dover approfondire, ritengo segnalare che mia moglie è una infiermiera professionale con esperienza pluriventennale, in atto responsabile di sala operatoria in una struttura clinica privata della provincia di Alessandria.

E' una libera professionista quindi partita iva.

E' iscritta alla previdenza ENPAPI.

Nel decreto non rientra per il bonus dei 600 euro di sostegno (non baby sitter)

Nel decreto è indicato un fondo "ultimo istanza" di cui nessuno sa niente e non si sa come funziona. non abbiamo soldi per pagare il mutuo e le bollette poichè mia moglie non lavora (assurdo) si è proposta ma nessun ente ospedaliero l'ha cercata specialmente la responsabile delle risorse infermieristiche dell'asl di alessandria con la qual non si riesce a parlare.

Ordunque è mai possibile che il governo abbia ignirato tutta la categoria. Neanche immaginate in italia quanti sono gli infermieri partite iva iscritti a ENPAPI. Un esercito... che nessuno vede...

Il FNOPI che e' ex IPASVI collegio degli infermieri di alessandria non dice nulla e pensa solo a rinnovare le elezioni per la spartizioni delle poltrone.

E' mai possibile che non è stato istituito un numero verde nazionale o regionale o provinciale dove i professionisti possono dare il loro contributo considerato il flagello che incombe e della necessità di reperire infermieri?

E' mai possibile che nessuno si occupa di queste categorie?

Mi rendo disponibile a fornire ulteriori dettagli e chiarimenti.

E' semplicemente vergognoso.

Confido in un vs. sicuro intervento.

Cordialità.

Da: Antonio

Martedì 24 marzo 2020 14:54:08 Per: Myrta Merlino

Buongiorno girano video che c'era già il 31 gennaio sulla gazzetta ufficiale pagina 7
dichiarato lo stato emergenza per 6 mesi
come mai nessuno ha avvisato la popolazione di prendere misure di protezione da allora ?

Da: Annalisa Pozza

Martedì 24 marzo 2020 14:53:44 Per: Luca Zaia

Buongiorno, io chiedo senza nessun strano secondo fine questo. Osservo con tutta la mia famiglia scrupolosamente le regole di quarantena (Quarantena si fa per dire perché non si sa quando finirà), ma le chiedo: aziende, negozi di parrucchieri, ristoranti, bar, hotel, secondo voi potranno ancora fermarsi davvero per tanto tempo e poi riaprire ? Credo sappia bene che non è così. Non sa governatore quanto ma quanta gente mi dice che piuttosto di vivere come dovrà vivere, preferisce non farlo (no lavoro no futuro) e tutte le famiglie chiuse in casa pensa non avranno ripercussioni gravi ? Ok due settimane ma così proprio capisce vero che non può andare avanti !!! Buona vita

Da: Deborah

Martedì 24 marzo 2020 14:50:35 Per: Maurizio Landini

Via ------- 6 CORINADO (ANCONA) Signore Maurizio Landini gli scrivo per capire qualcosa. noi lavoratore non stiamo capendo nulla perché dobbiamo essere a casa va benissimo è una cosa giusta però non sabbiammo come fare una rede di lavoratore che lavorano nella stagione stiva non lo sa come fare. Ha una grossa fetta di lavoratore che sono confusi per esempio chi lavora nella ristorazione chi lavora negli alberghi siamo tutti a casa e non sappiamo quando riprendiamo il lavoro; i datori di lavori non può fare nulla perché se sono chiusi come fai a pagare? dobbiamo capire che tutti lavoratori devi pagare affitti bollette fare spesa si non ha un contributo, il governo ha fato una leggi di rimborso quelli che ha la cassa integrazione a deroga. e gli aiuto a locale di affitto commerciale la mia domanda è gli altri cosa devi fare? Noi abbiamo bisogno di aiuto perché no lavoriamo e non sappiamo se riprendiamo il lavoro, tutti parla del coronavirus ma nessuno parla del dopo dobbiamo sapere del dopo. Perché tutti si troverai nel bisogno; stato detto che il virus a portato via una generazione però il dopo va portare via una altra generazione: Per esempio tutte le persone da 60 anni in sul va perdere il lavoro quindi no si puoi andare in pensione e non troveranno lavori perché sono troppo vecchi per il mondo del lavoro.. sono della CGIL e sono anche una lavoratrice che ho 63 anni eravamo esso di accordo da iniziare a lavorare il 10 maro ma sono a casa per questo sto scrivendo a lei. Grazie mille e buon lavoro.

Da: Jnenny Sybulelly Junn Rey Kylly

Martedì 24 marzo 2020 14:46:56 Per: Milena Gabanelli

Buonasera Milena,
La contatto per capire una questione forse annosa, forse banale.
Io, come credo la maggior parte di noi, sto diventando consapevole della questione coronavirus giorno per giorno e la mia allerta è andata aumentando di pari passo con le notizie dei tg,
Responsabilità mia che non leggo ogni giorno la Gazzetta Ufficiale, ne sono consapevole, ma dico io, conte firma un decreto in cui si stanziano fondi per ľepidemia e nessuno dice nulla? Nessun tg, nessun politico?
Di certo verrà strumentalizzata a tempo debito questa cosa e ad oggi non serve più a nessuno, ma ieri?
Forse il 31 gennaio ci saremmo potuti responsabilizzare? Forse anche ľinizio della mia consapevolezza del pericolo sarebbe iniziato quaranta giorni prima?
Buon lavoro☺️

Da: Ilaria Signorini

Martedì 24 marzo 2020 14:40:55 Per: Luca Zaia

Gentile Presidente Zaia tra poco inizieranno a circolare le zanzare, grande veicolo di contagio, cosa ne pensa ?
Saluti
Paolo
Treviso

Da: Paolo Caldato

Martedì 24 marzo 2020 14:38:41 Per: Luca Zaia

Onorevole Zaia
Mi permetta di presentarmi. Sono un Toscano. Da ormai 20 anni in Veneto a Vicenza, per motivi di lavoro. Sono un militare. Mi permetta Onorevole di manifestare il mio orgoglio di Italiano, di servitore dello stato; orgoglio che scaturisce dalla stima e fiducia che ripongo nel Suo operato, in un momento difficilissimo per il nostro Paese, un momento di grande confusione, in cui, mi permetta ancora, Lei rappresenta la chiarezza; chiarezza nel modo in cui ci indica da cittadini, come contribuire per uscire da questa Prova. Io credo che ne usciremo più uniti, più Italiani. Ma abbiamo bisogno di leader come Lei. Chiari, risoluti, volti all'obiettivo finale, che è il bene del Paese, dei cittadini. Grazie Onorevole Zaia

Da: Sergio Bondielli

Martedì 24 marzo 2020 14:37:04 Per: Paolo Mieli

Egregio Dottor Mieli,

Le voglio esprimere i miei complimenti per i suoi bellissimi libri e trasmissioni.

Le scrivo per chiederLe cortesemente se fosse possibile approfondire mediante un libro oppure un documentario ciò che accade alla popolazione autoctona albanese della Grecia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Nel nord della Grecia, al confine con l’Albania, vi è una regione chiamata Chameria (in italiano Ciamuria) che nel 1913, a seguito del Trattato di Londra è stata regalata alla Grecia pur essendo per il 95% a maggioranza albanese.

Dal 1913 sino al 1944 si sono avuti numerosi tentativi da parte di Atene nel trasferire la popolazione albanese altrove, come ad esempio il trasferimento forzato in Turchia.

A partire dal 1944 in Ciamuria vi è stata una vera e propria pulizia etnica da parte dei greci con l’incendio di numerosi villaggi e l’uccisione di migliaia di albanesi inermi.

Tutti gli albanesi mussulmani e cattolici furono trucidati, solo a pochi cristiani ortodossi fu concesso il permesso di rimanere limitando le loro libertà civili e politiche.

I massacri sono stati giustificati dai greci come una rappresaglia nei confronti di fascisti e nazisti. La Grecia, ancora oggi, dichiara di essere in guerra con l’Albania e non ha mai considerato che il conflitto fosse con l’Italia.

I pochi albanesi, tuttora presenti in quel territorio, non possono parlare la loro lingua, non possono tramandare le loro tradizioni, non possono studiare in una scuola albanese.

Tutto ciò è stato documentato da un giornalista albanese il quale con l’utilizzo di una videocamera nascosta ha intrapreso un viaggio in quei luoghi una volta albanesi.

Nel documentario si nota la paura degli albanesi a parlare la loro lingua perché sarebbero licenziati dal lavoro oppure uccisi.

Oggi sono ancora in vita i pochi superstiti di quell’esodo forzato del 1944, molti morirono di fame e di stenti lungo il confine greco - albanese o massacrati dalle truppe greche.

Nelle città di Tirana e Fier vive il maggior numero di albanesi originari della Ciamuria i quali sarebbero disposti a raccontare ciò che hanno subito in passato.

Il motivo per cui i greci hanno così tanta paura della verità sta nel fatto che molti albanesi prima di scappare dalle loro case presero gli atti che dimostrano le proprietà dei terreni, case e aziende che lasciavano in Ciamuria.

Chiunque parli in albanese o si permetta di affrontare la questione dei diritti umani in Ciamuria è etichettato come persona pericolosa per lo stato greco ed espulso senza possibilità di ritorno.

Questo è accaduto ad un giornalista albanese che entrò in Ciamuria, venne seguito per ore da agenti in borghese che lo fermarono alla frontiera sequestrandoli tutte le registrazioni e gli diedero un foglio di espulsione immediata.

Mi permetto di allegare alla presente mail alcuni link dove potrai trovare i video e le testimonianze dei sopravvissuti ed il documentario del giornalista Marin Mema di Top Channel Albania:

https://www. youtube. com/watch? v=7RTuSBaoags&t=227s

https://www. youtube. com/watch? v=Osn-kRmWtRg

https://www. youtube. com/watch? v=lxTzGz4R6r4

https://www. youtube. com/watch? v=QmF8h6VA9XA

Ciò che umilmente desidero chiederLe è se potrebbe parlare di questi fatti in un suo documentario o trasmissione e con ciò dare un po’ di libertà e serenità agli albanesi autoctoni della Ciamuria che negli ultimi settant’anni sono stati tanto maltrattati e privati dei beni più cari: la lingua, la terra, la vita.

RingraziandoLa per la cortese attenzione, Le porgo

Cordiali Saluti

Benedetto Alltari

Da: Benedetto Alltari