Ultimi commenti alle biografie - pagina 3398
Lunedì 23 marzo 2020 15:49:03
Per: Mario Tozzi
Gentile Professore, ho seguito la trasmissione di Sapiens in TV, puntata del 21 marzo scorso, in cui oltre a molte cose interessanti, ho ascoltato – ahimè – anche una teoria che mi ha letteralmente fatto sobbalzare: i Romani, una volta conseguito (di colpo ? !) il dominio del Mediterraneo nel 146 a. c. (riferimento alla fine della conflittualità greca e distruzione di Corinto), avrebbero impedito, compresso e infine distrutto ogni attività speculativa di ricerca matematica e scientifica – di puro ed esclusivo stampo ellenistico - che da allora rimase ferma senza più offrire novità e vitalità fino alla rinascita verificatasi con l’Umanesimo. A dimostrazione di questa teoria viene raccontata l’attribuzione del ruolo di responsabile della Biblioteca di Alessandria ad un ufficiale militare (senza specificare in che occasione e per quale motivo) e l’aneddoto di Plinio il Vecchio alle prese con l’enigma degli esagoni cellulari delle api.
Al riguardo mi permetto di rammentare quanto risulta da una storiografia che si è stratificata e consolidata nei secoli mediante l’apporto di studiosi di tutte le epoche e di tutto il mondo.
Il “potere” romano ha sempre lasciato piena libertà di usi, costumi, espressione artistica e naturalmente culturale oltre che religiosa, ai popoli che facevano parte dell’Impero: hanno fatto eccezione solo le religioni ebraica e cristiana perseguitate per il loro rifiuto della “sacralità” stessa del potere romano, istituzione politico-religiosa essenziale al sistema (come a tutti i sistemi di potere dell’epoca). Ad eccezione dunque di queste religioni, Roma stessa ha accolto e accettato con estrema serenità la mescolanza di culture facendosene essa garante e crogiuolo e non si capisce perché avrebbe dovuto esercitare una inopinata censura nei confronti di attività di studio e ricerca.
In secondo luogo, almeno dalla fine del periodo monarchico e specialmente nel corso degli ultimi secoli della Repubblica, la classe dirigente e di potere romana si è intrisa di cultura ellenica. Intere generazioni di nobili romani hanno studiato e si sono formati nell’area ellenica. Roma stessa divenne il massimo veicolo di diffusione della civiltà ellenistica nel Mediterraneo occidentale e nell’Europa continentale. E’ proprio grazie al ruolo svolto dalla civiltà romana che la cultura ellenistica è giunta fino a noi salvandosi, tra l’altro, dallo tsunami dell’islamizzazione che ha colpito il Mediterraneo nei primi secoli del medio evo.
I Romani, seppure non dotati di particolare capacità di astrazione matematica, hanno pur sempre riempito il mondo allora conosciuto di strade, ponti, acquedotti, città dotate di ogni servizio pubblico (teatri, circhi, ippodromi, templi e terme), mostrando una più che adeguata competenza in tema di scienza delle costruzioni, architettura, impianti idraulici ecc. Ovviamente hanno utilizzato strumenti e principi di calcolo preesistenti, ma vi pare mai che, nel loro pragmatismo, non avrebbero accettato ulteriori innovazioni di cui fare volentieri esperienza?
Come si può sostenere una tesi quale quella da Voi data per certa, affermata e ripetuta, basandosi tra l’altro su un episodio tratto delle vicende della Biblioteca Alessandrina?
Orbene, ricordo che la Biblioteca, dopo aver vissuto momenti di gloria nel suo primo periodo, già all’epoca dei Tolomei (quando ancora i Romani erano distanti) ha sofferto dei loro conflitti interni e molti incendi successivi furono effetti collaterali del disordine politico vissuto dal territorio egizio fino alla sua pacificazione avvenuta in epoca augustea; una precisa testimonianza di Tiberio Claudio Balbillo, direttore della biblioteca sotto l’imperatore Claudio, prova la continuità almeno parziale del sito culturale e la sua sopravvivenza è attestata fino all’avvento dell’era cristiana: fu allora che il nuovo zelo religioso antipagano provocò il vero declino e la distruzione del sito, come la triste vicenda di Ipazia esemplifica chiaramente, e la storia si concluse sotto gli imperatori Teodosio e Giustiniano in piena epoca di annientamento della cultura e della religione “pagana”.
L’episodio cui si riferisce il prof. Russo va corretto: Cydas, guardia di Palazzo, pare sia stato nominato da Tolomeo VIII (non dai Romani, più o meno alleati ma di certo non ancora presenti in Egitto, siamo ancora nel II sec. a. c.) bibliotecario capo, ruolo che aveva assunto in quell’epoca un valore solo onorifico e veniva attribuito come premio per meriti speciali.
Quanto a Plinio il Vecchio, per favore! Limitarsi a prenderlo in giro per la teoria delle zampe delle api non fa giustizia di un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita a raccogliere il sapere antico nelle sue innumerevoli forme e che per osservare da vicino il fenomeno naturale più imponente capitatogli a tiro ci ha rimesso la propria vita.
Una domanda, infine: se nel periodo finale dell’evo antico si è davvero riscontrato un declino della speculazione filosofica e della ricerca scientifica, non sarà stato per la fisiologica decadenza di un’intera civiltà, decadenza di cui la stessa “rozza” civiltà romana ebbe a soffrire?
Mi auguro che in una prossima puntata di Sapiens ci sia modo di correggere se non rigettare quella tesi che, francamente, mi sembra più frutto di un fanatico e sterile tentativo di porre in conflitto culturale due civiltà – l’ellenistica e la romana – che furono complementari e che dettero vita entrambe (proprio grazie al lascito complessivo dell’Impero) alla nostra civiltà occidentale.
Da: Maurizio
Lunedì 23 marzo 2020 15:48:32
Per: Carlos Ruiz Zafón
Good morning i am reading your book l'ombra del vento just download now..
nice to meet you
Oriano
Da: Oriano Maggi
Lunedì 23 marzo 2020 15:47:44
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno volevo chiedere un'informazione: avete chiuso le attività di accudimento e accompagnamento animali domestici, la mia domanda è:
le persone che lavorano in attività che non sono state chiuse e non hanno nessuno, se non possono chiamare il Dog Sitter, chi guarda il cane?
Non sarebbe il caso di includere le attività di accudimento e accompagnamento animali domestici nelle attività di cura alla persona non derogabili?
per chi ha figli sono stati offerti aiuti per le baby-sitter, perché chi invece dedica la propria vita agli animali deve sempre rimetterci? Come al solito in tutte le cose vengono tenuti in considerazione solo i bambini
Visto che i cani non sono risultati portatori del coronavirus Ma gli umani sì non sarebbe meglio se uscisse una sola persona che magari ne porta a spasso 10 invece che 10 persone che ne portano a spasso uno, anche se solo nel raggio di 300 metri di casa loro?
Ci sono persone anziane e malate che non sono più in grado di portare a spasso il loro cane, ma che hanno bisogno del loro cane, perché magari gli dà ancora una ragione di vita e qualche momento di gioia, che usufruiscono del servizio di un dog sitter. Come fanno?
Da: Ripalta Califfo
Lunedì 23 marzo 2020 15:36:51
Per: Barbara D'Urso
Cara barbara, intanto volevo ringraziarti per tutto quello che fai per i tuoi telespettatori. Volevo chiederti se puoi chiedere agli esperti se l, argento colloidale può essere preso come prevenzione e integrazione per le difese immunitarie. Io ti scrivo perché sono come tanti una mamma preoccupata per i suoi figli e una figlia preoccupata per i suoi genitori anziani e vedo che il governo non sta concludendo niente o poco fa endo delle restrizioni a poco a poco... Io da ignorante penso che in primis bisogna bloccare il virus quindi finanziare la sanità aiutare le famiglie bisognose e stare tutti ma tutti a casa e poi aiutare le imprese a ripartire con finanziamenti e agevolazioni fiscali., inutile dare 600 euro adesso ed allungare il periodo di chiusura. Tu che ne pensi? FINANZIANO LA VITA...
Da: Tindara
Lunedì 23 marzo 2020 15:32:55
Per: Silvio Berlusconi
Salve io sono una ragazza che lavoro come adetta delle pulizie per un azienda in un hotel e ho un contratto indeterminato a chiamata il mio dattore di lavoro dice che lo stato non provede un indenito per noi ho un mese che non ho lavorato come facio io come campo io e tutti noi a chiamata grazie
Da: Eliona Latifaj
Lunedì 23 marzo 2020 15:26:45
Per: Massimo Giletti
Caro Giletti, torni ad essere quello di Mezzojuso per intenderci. Non so se invitare certi personaggi rissosi e maleducati (e Lei che ultimamente fa lo gnòrri) sia una scelta sua o della linea editoriale che le viene imposta. Se così fosse, faccia come ha fatto con la Rai, Lei, secondo me gode di un immenso seguito (me compreso) non lo sprechi. Viviamo un momento terribile dove anche l’ultimo degli imbecilli si vergognerebbe a lanciare polemiche pretestuose a destra e a manca. Cordialmente Vainer Serafini.
Da: Serafini Vainer
Lunedì 23 marzo 2020 15:24:00
Per: Myrta Merlino
Sono un medico di napoli, precaria da 10 anni, in servizio presso aslnapoli2nord, sospesa dal servizio per aprile e rimessa in servizio per il mese di maggio, motivo? APPLICAZIONE NORME CONTRATTUALI. Secondo il mio insignificante parere è un comportamento criminale, sospendere medici formati per l'emergenza sanitaria territoriale 118 mentre si reclutano medici neo laureati o medici in pensione in un momento di emergenza sanitaria nazionale. grazie
Da: Paola
Lunedì 23 marzo 2020 15:09:47
Per: Luca Zaia
Mi è capitato di stare in fila x entrare al supermercato a distanza 1 MT all'esterno la persona che mi stava davanti fumava io avevo una maschera ma il fumo uscita dai suoi polmoni li ho avvertiti non sarebbe il caso che i fumatori avessero un divieto in pubblico? ? grazie
Da: Giulio
Lunedì 23 marzo 2020 15:09:33
Per: Enrico Mentana
Ho mia figlia in prima linea all'ospedale San Martino di Genova e le cose che racconta e i video che mi manda sono inimmaginabili
Voi non avete la più pallida idea di cosa succede negli ospedali e di quello che ci fanno credere, il San Martino, per esempio sta diventando un lazzeretto, e presumo che altri ospedali, specialmente del nord Italia siano nelle stesse condizioni, sicuramente non per scelta ma per necessità, ma il dato di fatto è questo, il pronto soccorso non esiste più, solo malati covid, le barelle con i pazienti covid sono in attesa nei corridoi, con gli stessi abbandonati senza nessuna assistenza da parte di nessuno e senza neppure avere la compagnia di un parente che possa rinfrancarli un po', e poi in attesa di cosa? Di un posto che in realtà non c'è? Le ambulanze fuori in coda ad aspettare, un carnaio, molti reparti che sono stati smantellati per riconvertirli a covid, ma non terapia intensiva bensì punto di raccolta dei malati che vengono lasciati lì in pratica ad aspettare che morte sopraggiunga.
Mia figlia è stata spostata in uno di questi reparti dopo che il suo è stato smantellato, in genere vi si trovano tutte persone anziane ma anche relativamente giovani, che oltre al covid hanno pure altre patologie, (è stata forse operata una scelta? Non lo so, ma il sospetto viene) e alla mia domanda del perché non li trasferiscono in terapia intensiva lei mi risponde "non c'è più posto. Fatevi la domanda come mai in Italia ci sono così tanti morti, possibile che la nostra sanità, definita da tutti come tra le prime in Europa se non nel mondo, abbia una percentuale così alta di decessi? Poche scuse tipo "abbiamo fatto più tamponi di tutti" col cavolo, muoiono perché non ci sono più posti nei reparti dove possono essere salvati.
Non devono venirci a dire che i medici non sono ancora arrivati al punto di operare delle scelte, spiegatemi come sarebbe possibile avere una media di 5000 ricoverati al giorno mentre i posti di terapia intensiva sono oramai esauriti da tempo, dove li mettono? Come si gestisce una situazione del genere? Con delle scelte, capisco che è una cosa dura da accettare ma penso proprio che la cosa sia ineluttabile, non c'è posto per tutti.
PS. Stamani quando ha smontato dal turno di notte le è stato detto di conservare la mascherina ffp3 perché non avevano idea se al turno successivo avrebbero potuto fornirle un'altra nuova, ma questo è un'altro discorso che penso oramai sia noto a tutti e che è una cosa schifosa da accettare da tutti gli operatori del settore ma anche per me genitore che ho la figlia in trincea munita di pistola ad acqua a combattere un nemico che invece è armato fino ai denti.
Mi scusi lo sfogo, lungi da me l'idea di colpevolizzare qualcuno se questo qualcuno deve operare una scelta, siamo in guerra e nelle guerre va avanti chi ha più possibilità, capisco che i vari capataz che vengono a tranquillizzarci in TV sono obbligati a comportarsi così, ma basterebbe fare 2 più 2 per arrivare alla conclusione, semplicemente non c'è posto per tutti. Se il popolino, anche io faccio parte di questo, sapesse veramente come siamo messi negli ospedali si rischierebbe che qualcuno andasse col forcone a chiedere spiegazioni di tutti i tagli fatti alla sanità. Mia figlia mi chiede spesso "si ricorderanno di noi dopo che tutto sarà passato?)
Illusa, ricomincerànno a rubare come e più di prima.
Maurizio.
Da: Maurizio
Bruno Vespa
Giornalista italiano
Da: Petroni Francesca Romana