Ultimi commenti alle biografie - pagina 3491

Giovedì 19 marzo 2020 13:55:00 Per: Selvaggia Lucarelli

Cara Selvaggia

Ti scrive un'educatrice (ebbene sì esistiamo anche noi) che lavora in una RSA in una delle città più colpite. Non sappiamo più chi contattare, non sappiamo più a chi rivolgerci.
I miei occhi purtroppo hanno visto qualcosa che è davvero difficile dimenticare. Troppe morti invisibili, invisibili come tutti NOI che lavoriamo nella nostra RSA.
Tutto iniziò così, con le prime morti e di conseguenza i i primi sospetti da parte del personale, ma pochi purtroppo hanno avuto il coraggio di esporsi, anche perché tutti quelli che ci hanno provato sono sono stati tempestivamente bloccati e umiliati. Guai anche per chi metteva le prime mascherine "siete pazzi a creare allarmismo" e così il vicino di stanza del primo morto dopo solo pochi giorni aveva l'ossigeno, per poi morire anche lui e stessa storia per tanti altri.
I più forti sopravvivono, gli altri muoiono. Nessun tipo di isolamento e noi del personale tutti con sintomi, è stato anche detto che chi prende malattia, non ha carattere; forse è vero, ma io il carattere lo voglio avere per disobbedire, questa volta si voglio ALZARE LA VOCE. Ormai i nostri reparti sono tutti piccoli focolai e gli operatori hanno una "mascherina" che devono conservare per una settimana. Tutti in trincea: i più forti sopravvivono, i più deboli si ammalano, gli anziani muoiono. Non esistono ruoli, gli educatori dentro anche loro in trincea a svolgere ruoli sanitari che neanche gli competono e del quale sono totalmente impreparati. Abbiamo chiesto ferie anticipate, perché ahimè è brutto da dire, ma per noi che non abbiamo competenze sanitarie, non possiamo altro che guardarli "morire" e provare a fingere per dire a loro "tranquilli tutto andrà bene" pur sapendo di mentire. Torniamo a casa distrutte da quel senso di impotenza e consapevoli di portare il virus a casa, ai nostri cari, alle nostre famiglie. Allora qui ti chiedo, in questa emergenza SANITARIA, cosa ci facciamo lì dentro? Quale è il senso del nostro lavoro? Inventare bugie ai nostri ospiti? Lavorare per chi non ha tutelato loro e neanche noi? Vederli morire così indifesi è devastante, ma la cosa peggiore è anche vedere che una volta morti il loro materasso viene subito disinfettato per dare posto ai nuovi ingressi, essi perché le liste d'attesa sono ancora lunghe e gente sana continua ad entrare in questi piccoli focolai. Poi vedi per strada l'esercito che porta le bare e ti chiedi il perché, perché non tutti capiscono il vero valore della vita? ! Non è giusto, non è giusto niente, forse ora dovrò procedere al licenziamento, perché io non riesco ad accettare tutto questo, non riesco a vederli morire e non riesco vedere colleghi ogni giorno ammalarsi. Non riesco a reggere al pensiero meschino della mia direzione, io ho provato a tutelarli, non mi è stato permesso, qualsiasi scelta prenderò sarà comunque difficile.
Aiutarli (improvvisandomi operatrice/infermiera) e sperare di non finire intubata anch'io, o licenziarmi e quindi tutelare me stessa, la mia famiglia e fare capire che IO NON CI STO A QUESTO GIOCO? Se dovessi prendere questa ultima decisione probabilmente vivrei a vita con il senso di colpa di averli abbandonati.

Nella speranza che il mondo cambi e che il governo inizi ad ascoltarci, perché la mia vita é il bene più prezioso che ho, perché il mio lavoro è proteggere i più deboli, ma ad oggi questo non ci è possibile... Se proprio dovrò inventarmi infermiera, dateci almeno i giusti dispositivi.

Un'educatrice di una RSA

Da: Giulia

Giovedì 19 marzo 2020 13:43:37 Per: Barbara D'Urso

Scusami barbara non só nemmeno se leggerai mai questo messaggio ma una cosa la voglio dire. Ieri a pomeriggio 5 è venuta la Raggi a rimproverare giustamente tutte quelle persone che si allenavano come se nulla fosse, ma una cosa me la dovete spiegare ma la raggi è venuta ad intervenire giustamente ma lei la mascherina dove c'è l'aveva? E tu barbara perché non gli hai detto nulla? Gli dovevi dire mi scusi sindaca ma lei la mascherina dove c'è l'ha?. (Grazie per l'attenzione era solo un semplice appunto)

Da: Laura Leonardi

Giovedì 19 marzo 2020 13:42:17 Per: Mario Giordano

Buongiorno Sig. Mario
https://www. facebook. com/264302983606606/posts/2849202371783308/
Vorrei che leggesse questo messaggio di cui si è riempito la bocca il presidente Bonaccini... peccato che quel sequestro non possa servire a nulla
Se il titolare della ditta Spencer di Sala Baganza  in provincia di Parma Luigi Pizzi Spadoni fondatore della Misericordia e uomo dedito alla beneficenza da sempre, avesse dei ventilatori da ospedale gli avrebbe già donati
Tutti noi conosciamo l'azienda che ha un centinaio di dipendenti e da lavoro ad altri 200 persone di aziende satellite quindi una realtà importunate per la nostra zona
Questo "sequestro" di materiale è stato sicuramente fatto per motivi di immagine politica.. se fosse un fatto legato ad un reale bisogno non era certamente necessario pubblicarlo su facebook... peccato che Bonaccini non sa che è un materiale assolutamente inutile perché è un componente di ambulanze oltretutto estere e quindi non utilizzabile in ospedale... come prendere un pezzo di una automobile pensare di utilizzarlo senza avere quell'automobile
Oltretutto facendo credere che era un giro poco chiaro e mettere in cattiva luce un azienda seria
Ho chiesto alla segreteria dell'assessore Donini  della Regione dove fossero stati mandati, mi hanno detto dalla Regione all'ospedale di Reggio Emilia poi a Parma domani avrò delle risposte.. sicuramente poco chiare per questo avrei bisogno di voi per capire se c'e del vero
Grazie
Milena Cerdelli
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Da: Milena Cerdelli

Giovedì 19 marzo 2020 13:39:32 Per: Bianca Berlinguer

Caro Massimo Galli, so bene che questo non è il tempo delle polemiche, ma ciò che ieri sera, martedì 17 marzo, è accaduto nel corso della trasmissione di Bianca Berlinguer “Carta Bianca” merita un momento di attenzione. Scrivo con lucida fermezza e somma umiltà, uscendo fuori da ogni campanilismo dentro il quale è facile cadere, attorno a ciò che credo avresti potuto fare e non hai fatto: dare un esempio di coesione, d’unità, del collega che incoraggia altri colleghi e non li denigra. Dare contezza della tua saggezza visto che sei stato scelto nel gruppo d’esperti del governo nazionale. E così testimoniare che essere di supporto ad altri colleghi non è poi così difficile nemmeno per te.

E, invece, non hai perso tempo a riportare fuori ciò che avevo già notato di te in forma molto più lieve in altre trasmissioni: quella protervia, la supponenza tipica di chi si crede il primo della classe e non sopporta se c’è qualcuno che riesce a fare meglio di lui perché, magari, è più lesto, più umile o semplicemente più curioso di capire quale possibile via possa esserci per uscire da questo incubo individuale e collettivo. Incubo d’Italia ma anche, prima ancora, della Cina. E poi di altri Stati europei o degli Stati Uniti per restare ancorati solo ad una parte del mondo occidentale.

Che poi il presenzialismo e la visibilità possano nuocere e far perdere il limite del proprio senno a molti è noto a tutti. Accade ancora di più quando si è parte di una comunità medico/scientifica in un momento in cui il mondo vive un dramma collettivo rappresentato da un virus (che sta mettendo in ginocchio l’economia mondiale) che nessuno conosce e nessuno ancora riesce a debellare. Così, con questo breve articolo, ho pensato fosse utile, per te, per noi, per Paolo Ascierto, ma, soprattutto, per tutti coloro che stanno soffrendo negli ospedali in queste settimane, aspettando una cura efficace che possa alleviare la sofferenza, capire assieme a quali sterili e stupidi luoghi comuni si può arrivare. E quale polemica si può montare, in diretta televisiva, senza il minimo garbo nei confronti di un collega medico e dei telespettatori che vi seguivano. Rivedendo il tuo intervento e la reazione sbalordita e muta (persino signorile) di Paolo Ascierto, capirai come la stupida invidia possa far diventare sgarbato e rozzo persino un uomo come te che, essendo nato nella Milano/bene, ed essendo navigato, dovrebbe avere ogni qualità ed ogni aplomb per dire le cose come si dovrebbero dire, per capire che fare squadra in un momento così è molto più utile che fare il protagonista nelle decine di trasmissioni televisive a cui stai partecipando in questi giorni. Te lo suggerisco, con tutto il rispetto che si deve a chiunque abbia vocato la sua vita ad una nobile impresa come hai fatto tu, come ha fatto il mio conterraneo Paolo Ascierto e tanti altri in altri ambiti. Ti suggerisco di rivedere e risentire le tue parole. Osserverai la frenesia della tue mani subito dopo l’intervento di Paolo. Vedrai la tua impazienza a quale grado arriva davanti alla calma serafica offerta dal tuo collega campano che, nato a Solopaca, ha imparato come si agisce nell’ombra per una vita intera. E come ci si muove nella periferia geografica d’Italia quando hai un obiettivo. Qualcosa che noi impariamo da bambini. Da esistenze che, dal primo giorno di vita, ti insegnano il lavoro, il sacrificio, la gavetta. Tu sei nato a Milano e potresti avere, per tua natura, il convincimento di essere più in alto di chi è nato a Solopaca, una piccola comunità operosa di una provincia del sud, famosa per il vino e per i tanti emigranti che sono andati altrove a studiare e a lavorare. Capirai, mi auguro, rivedendo il video, che la tua invidia si tocca con mano e raggiunge livelli tali di provocazione proprio quando dici che ciò che sta facendo al Cotugno/Pascale Paolo Ascierto con altri suoi (e tuoi) colleghi medici e ricercatori lo si fa già da tempo nella tua regione, a Bergamo ed altrove. Vorrebbe allora dire che da tanto tempo in Lombardia vi tenete per voi una faccenda simile e non sentite la necessità di condividerla con il resto della comunità scientifica non tanto per vanagloria ma perché potrebbe essere utile per salvare vite umane o perlomeno alleviare la sofferenza nel resto d’Italia ed altrove? Voglio, invece, solo pensare che ti sia saltato ogni livello di prudenza e di saggezza e che, per reazione, per sminuire un merito altrui tu abbia messo nelle tue parole ogni livore per cercare di offendere non solo un tuo collega che non ha minimamente reagito ma anche chi come lui, con una storia simile alla sua, non andando tutti i giorni in televisione come sta accadendo a te in questo periodo, cerca un modo, una strada, un farmaco per alleviare la sofferenza di chi viene contagiato dal virus.

Senza nessuna offesa personale, ti auguro che rivedere il tuo intervento da Bianca Berlinguer possa evitarti, nelle altre decine di trasmissioni a cui parteciperai in questi giorni, la stessa magra figura che hai fatto ieri. Esemplare metafora del detto popolare secondo cui, forse, con “tanti galli a cantare non spunta mai l’alba”. Una frase che noi usiamo con il dialetto/lingua, molto efficace, delle nostre origini che mi consentirai di riportare qui, data l’assonanza con il tuo cognome, per sdrammatizzare su una triste vicenda nella quale possiamo essere tutti un po’ più nervosi e po’ meno pazienti.

Ti auguro, senza alcun livore, ogni bene e, soprattutto, che tu possa cogliere, davanti a certe cose ed in certe situazioni estreme come questa, non l’impeto della polemica stupida ed inutile ma la saggezza e la necessità di fare squadra, di supportare, incoraggiare per dare, questa volta sì, a Paolo Ascierto e al gruppo che lavora a Napoli, ciò che è di Paolo e del gruppo che lavora con lui. E cioè l’umiltà di cercare a tutti i costi una via d’uscita da questa sofferenza immane, di pensare d’averla trovata e di volerla condividere, da subito, con il resto del mondo. Ecco di seguito il video del tuo intervento con l’augurio di una buona visione.

Un saluto d’incoraggiamento, francesco de rosa

Da: Vincenzo

Giovedì 19 marzo 2020 13:38:19 Per: Silvio Berlusconi

Signor Berusconi è ora che lei scenda in campo attivamente Chi più di lei può guidare questo paese al collasso chi più di lei può capire che queste manovre Coranavirus non aiuteranno nessuno e che faranno chiudere non poche attività Lei che è il più grande imprenditore, saprà già che sara un disfatta per i piccoli imprenditori, che chi ha una attivita come la mia un ristorante che sicuramente non mi faceva diventare ricco ma mi dava la possibilità di farmi il stipendio famigliare ; e faceva il stipendio anche a altre persone, ci faranno chiudere perché non si può lasciare in balia queste piccolissime aziendeI
imporre la chiusura senza pensare come affronteranno i problemi che arriveranno, Per questa epidemia la chiusura è sicuramente giusta pero io le mie fatture bollette e tante altre cose nella mia attività come le faccio pagare se io vivevo nella incasso giornaliero So già che il prossimo mese non avendo avuto neanche un incasso non ce la farò Che colpa abbiamo noi di questa situazione da un giorno all altro si rischi di perdere tutto senza che il mio paese ci rassicuri come si fa pagare i fornitori se non ho più un incasso ??? io so che ho sempre lavorato sudato tutti giorni fatto tanti sacrifici per tirare avanti No per diventare ricco Ma per assicurarmi un lavoro a me a mia mamma e mio papà e a altre persone che collaborano con noi un semplice stipendio E adesso cosa mi ritrovo senza stipendio e anche con dei debiti visto che diventerà difficile affrontare tutte le spese che arriveranno senza avere incassato niente, La prego scenda in campo e porti le ragioni evidenti che si devono affrontare perché molti molti dovranno chiudere tutto DISPONETE DEI FONDI CHE SI POSSA ACCEDERE PERCHE LE BANCHE SICURANENTE ADESSO NIENTE TI DARANNO Quando parlo di fondi non dico a fondo perduto ma dare la possibilità di dare liquidità per affrontare questa situazione senno sara la fine per moltissimi di noi Un grazie spero visiobera questo messaggio e che lei dia Voce a chi Voce non ne ha Grazie mille

Da: Marisa Brizzante

Giovedì 19 marzo 2020 13:36:16 Per: Massimo Giannini

Buongiorno,
ogni mattina la ascolto su radio capital. esco per andare al lavoro verso le 06. 50, e voi siete una buona compagnia.
faccio il driver per la principale piattaforma di e-commerce. il settore non si ferma anzi, tutt'altro. nonostante i ripetuti appelli fatti dalle autorità sullo "stare a casa", io e tutti quelli che fanno il mio lavoro, anche per altri distributori, ogni mattina saliamo sul nostro mezzo, consegniamo pacchi (contenenti al 99% merci non di primaria necessità) entriamo in contatto con centinaia di persone, e poi facciamo ritorno tranquillamente a casa. moltiplicate tutti questi contatti per le decine di migliaia di corrieri che quotidianamente invadono le strade del paese, e altro che fermare i contagi. siamo un esercito. rispolverando terminologie militaresche "allineati e coperti", ogni giorno, davanti all'alzabandiera del superfluo.
grazie per il suo ascolto.
yuri da milano

Da: Parati Yuri

Giovedì 19 marzo 2020 13:34:59 Per: Luca Zaia

Buongiorno presidente, io lavoro al bar della stazione di Venezia l'unico aperto ad orario ridotto "7-15". Io trovo inutile che per servire poco persone noi mettiamo a rischio la nostra salute e quella dei nostri familiari, io le chiedo se è possibile anche per noi la chiusura totale visto che abbiamo anche la cassa integrazione. Io la ringrazio per tutto quello che sta facendo per noi veneti. Grazie Alessandro

Da: Alessandro

Giovedì 19 marzo 2020 13:34:56 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno presidente volevo chiederLe la sospensione del mutuo è per tutti, ho due figlie con un mutuo di 300, 000 € una adesso è disoccupata e l’altra ha una mini attività di pratiche automobilistiche che a causa del cosiddetto 19 ha chiuso per sicurezza, pertanto non ha avuto entrate, infatti anche per il cibo le stiamo aiutando noi, io e mio marito con la pensione. Bollette e mutuo la banca gli ha risposto che non hanno ancora disposizioni. Aiutateci per favore. In fede Aureliana Ruberti

Da: Aureliana

Giovedì 19 marzo 2020 13:26:56 Per: Giuseppe Conte

Caro presidente, innanzitutto la ringraziò per come sta conducendo questa grave epidemia che colpisce il nostro paese. Sono un piccolo pensionato statale e vorrei invitarla che secondo me questo è proprio il momento giusto che lei con un decreto urgente emanasse il prelievo forzato per uno stato di necessità del, 5 per cento sui nostri conto correnti e libretti postali e varie. Tali prelievi servirebbero per i più bisognosi. Grazie ed accolga questo mio messaggio. La ringrazio infinitamente

Da: Maurizio Russo

Giovedì 19 marzo 2020 13:25:16 Per: Paolo Del Debbio

Buongiorno, vorrei solo esprimere il mio disappunto per quanto riguarda i festeggiamenti sui balconi con canti e balli, in quanto, pur facendoli passare per solidarietà e forza di andare avanti, ritengo che bisognerebbe avere un po' più di rispetto per le persone che soffrono per la malattia e per tutti quelli che purtroppo perdono la vita, oltre naturalmente per tutti i medici e infermieri che si trovano a dover lavorare giorno e notte.

Da: Viola