Ultimi commenti alle biografie - pagina 3489

Giovedì 19 marzo 2020 15:34:47 Per: Myrta Merlino

I medici di base oggi si possono contattare solo per telefono o via e mail. Se li chiami a casa è difficile vederli: perchè non li mandano in ospedale, visto che trattano i pazienti come appestati. Quelli della guardia medica, fanno di tutto per mandarci al pronto soccorso.
La domanda: ma tutti questi medici che divorano miliardi perchè non li fate lavorare invece di assumere neo laureati che fanno più danni che altro ?

Da: Luigi

Giovedì 19 marzo 2020 15:25:03 Per: Fabio Fazio

Buongiorno Fabio Fazio,

sono un’Italiana all’estero, adottata dall’Olanda poco dopo la laurea, da ormai tanti anni.
Sto seguendo tutto quello che succeede in Italia riguardo a COVID, telefono tutti i giorni ai miei genitori, sono preoccupata per loro e per tutti gli altri Italiani in questo momento critico.
Mi meraviglia però come si comportano ancora tante persone, specialmente i giovani, che non seguono l’appello di restare a casa, si sentono immuni, e comunque non preoccupati perchè tanto pensano che il vero rischio lo corre qualcun altro.
E’ vero, i rischi più alti sono per “gli altri’’, le persone anziane o quelle già deboli. Ma se questa non è una ragione per fare un pò segno di altruismo, allora bisognerebbere predere misure più drastiche per tenere a casa le persone che invece sembrano completamente disinteressate.

Le multe non servono, tanto non le pagano, specialmente se sono alte.
Bisognerebbe far sentire anche a loro la paura che altri sentono con il rischio di ammalarsi. Quindi, se fossi io a predere decisioni, metterei una nuova regola: non si esce. Punto. Ma se le persone escono comunque senza un motivo importante o urgente, allora il loro nome viene messo su una lista. Che vuol dire? Che se per caso si ammalano, sono gli ultimi nella lista di attesa per un posto all’ospedale. Cosí il rischio si divide. Non solo per gli anziani.
Perchè non è giusto che per queste persone sconsiderate portino con il loro comportamento rischi aggiuntivi ad altri, e che magari poi venga dato a loro un posto letto all’ospedale (perchè giovani) che viene tolto ad una persona anziana.

Loro hanno una scelta: rimanere a casa- come si dovrebbe fare- oppure fregarsene (scusate la parola, ma mi è uscita) … degli altri, delle regole che sono state decise per una ragione, delle considerazioni per un bene commune… ed uscire a divertirsi. Forse è tempo che imparino che le scelte hanno consequenze. Non per gli altri. Ma per loro.

Ecco, volevo dire questo. Magari lei potrà passare l’idea da elaborare a persone che hanno la possibilità di metterla in pratica in qualche modo. Perchè io dall’estero non posso fare niente. Ma non voglio preoccuparmi ancora di più del necessario per i miei genitori.

Sono disponibile per domande o chiarmenti.
Un cordiale saluto da Amsterdam, anche qui chiusi a casa.

Da: MT

Giovedì 19 marzo 2020 15:24:14 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno
Volevo chiederle se lei si renda conto di quanto possa costare al mese tenere in piedi un piccolo negozio di parrucchiere come il mio anche se chiuso come da suo decreto. Mi pare proprio di no visto l'insulto dei 600 euro per le partite Iva stanziati dal suo governo.
Forse gli artigiani non anno il diritto di mangiare come gli altri, di avere una famiglia come gli altri, di dover fare fronte al pagamento di mutui e prestiti come gli altri..
Penso che in un momento come questo si possa anche fare il sacrificio di perdere il proprio guadagno per un po', ma non quello di pagare di tasca propria, (per chi se lo può permettere), le spese che i suoi 600 euro non coprono minimamente.
E poi ci viene a dire di stare tranquilli a casa, che passerà tutto, per noi purtroppo mi sa che non passerà nemmeno quando il virus sarà debellato.
Spero che abbia il tempo di riflettere un po' in questo momento un po' caotico e agisca per il bene di tutti gli italiani
Cordiali saluti Maurizio

Da: Maurizio Capaccioli

Giovedì 19 marzo 2020 15:03:45 Per: Massimo Giletti

Stiamo a mio avviso tornando al tempo del fascismo.
A questo punto se il governo proroga le restrizioni settimana per settimana perché non istituisce il coprifuoco come in altri stati? Ho appreso addirittura che non si può comprare matite e colori come fanno a passare il tempo in casa?
Per non parlare poi delle pene di cui hanno accennato, dodici anni per fare una passeggiata, per chi ha fatto reati maggiori si chiede l'indulto.
A questo punto penso che siamo arrivati allo sfacelo, non si dica poi che la gente non né può più si comporta in modo non responsabile.
I miei figli sono chiusi in casa dall'emissione del primo decreto, non ce la fanno più a farlo.
Viva l'Italia come diceva mio nonno che ha combattuto prima e seconda guerra mondiale
Saluti

Da: Michele

Giovedì 19 marzo 2020 14:59:50 Per: Luca Zaia

Buona giornata, anche se in questo periodo sembra una presa in giro, La seguo spesso e mi trovo ad essere dalla sua parte, ho una moglie che ha bisogno a giorni alterni di medicazioni oncologiche presso usll di Albignasego, quindi sono costretto ad uscire per accompagnarla ma starei volentieri a casa. Vado al dunque, mi inca.. o quando sento che ci sono persone che girano come non ci fosse nulla, inoltre nonostante i Suoi appelli ci sono ancora fabbriche che lavorano senza adottare nessuna precauzione, ho degli amici che lavorano alla CAREL di Bruggine che mi dicono: La ditta ci ha detto che si lavora, non ci sono mascherine non ci sono controlli negata cassa integrazione ecc... Mi scuso se in questo momento Le porto via del tempo prezioso ma mi sono sentito di segnalarLe questa incongruenza, è inutile che stiamo a casa se ci sono ditte che continuano a lavorare come se niente fosse. Dimenticavo, la scusa data è che bisogna lavorare perchè gli ospedali hanno bisogno... Mi scuso ancora ma certe realtà sarebbero da monitorare. Grazie ancora, continui così e porti il grazie a tutti quegli operatori che rischiano per darci un domani migliore. Un cittadino

Da: Stefano

Giovedì 19 marzo 2020 14:58:56 Per: Giuseppe Conte

Spett. giuseppe, io nutro ammirazione per lei e tutti quelli come lei mettono in primo piano l'Italia e i cittadini e non interessi di partito o di lobbying.
Non voglio dire la banalità che i partiti negli ultimi 30 anni hanno distrutto il paese ma purtroppo é la verità, e questi attori sono ancora sul palcoscenico.
Come fanno i contadini in caso di temporale in arrivo cioè mettono al sicuro gli animali e le colture e preparano altre misure che anche se non useranno sono comunque pronte e utili per altre emergenze anche noi dovremmo pensare così,
Difficile per il nostro sistema per ciò detto prima, ma per il mio modo di pensare vedrei gli italiani tutti dotati di mascherine (che sarebbero state preparate prima), spinti e obbligati ad usarle per il bene comune anche perché i test sono attendibili ma non sicuri se non al momento.
Pensate un'Italia seria e matura con la sanità che usa DPI sicuri e bianchi!!! chi lavora nel privato mascherine verdi per tutti!!!
Tutti i cittadini dotati di mascherine rosse!!! E guai non usarle.
Chissà se la situazione sarebbe migliore.
Grazie a tutti ne verremo fuori lo stesso. maurilio.

Da: Maurilio

Giovedì 19 marzo 2020 14:58:18 Per: Lilli Gruber

Buongiorno dott. ssa Gruber
Concordo che i tamponi fatti su tutta la popolazione sarebbe un inutile dispendio di risorse.
Volevo far notare due aspetti che ritengo importanti.
La differenza tra noi e la Cina è data soprattutto dal fatto che a Wuhan sono rimasti tutti i cittadini e le aziende sono state chiuse.
In Italia facciamo giri di vite a chi deve stare a casa mentre chi lavora può girare liberamente.
Allora sarebbe opportuno che coloro costretti a muoversi per lavoro (ci sono tanti trasfertisti) dovrebbero fare come i medici: risiedere tutta la settimana preso un domicilio (un Hotel possibilmente vicino alla sede di lavoro) ed il giorno prima del rientro fare un tampone di controllo. In questo modo si eviterebbe di rientrare a casa e infettare i propri familiari. Io credo che sia più pericoloso uno che gira in auto o treno e poi in azienda anziché uno che porta fuori il cane 5 minuti vicino la propria abitazione.
distinti saluti
Emanuele D'Agnano

Da: Andrea D'Agnano

Giovedì 19 marzo 2020 14:36:11 Per: Myrta Merlino

Buongiorno, seguo con interesse il Vs/ programma di informazione, tra le tante domande in questo momento di emergenza alcune non mi sembra siano state state formulate, Vivo in provincia di Reti, pur troppo nel mio comune non sono presenti grandi supermercati o discount ed alcuni prodotti, nella fattispecie prodotti per celiaci o similari, bisogna reperirli nei comuni limitrofi, ho provato con la spesa online ma per lo stesso motivo nel mio comune (Fara in Sabina) non esiste questa copertura, ci si può recare in negozi dedicati presenti in altri comuni limitofi? Spero che riusciate a darmi la risposta in tempi relativamente brevi. Grazie un saluto cordiale

Da: Germano Lombardozzi

Giovedì 19 marzo 2020 14:33:28 Per: Mario Giordano

Egregio Direttore.
Sono un infermiere che Da circa 30 anni presta servizio presso un ospedale del nord Italia.
Nonostante le problematiche legate al covid19 continua ad andare a lavorare come gli altri giorni. Vedo che in tutti i tg E i vari servizi dedicati alla pandemia si continua a dire di aiutare, sia economicamente ma anche con i famosi presidi atti a difendersi dalla virulenza del covid19, il personale medico e paramedico senza tralasciare il personale di supporto. Bene giunti a oggi 19 marzo 2020 di presidi se ne vedono pochissimi, nonostante le raccomandazioni mi impongono di usare le mascherine, sempre le raccomandazioni ministeriali mi dicono di evitare luoghi affollati ma la mia realtà lavorativa mi impone di avere una certa promiscuità con i pazienti che non manifestano sintomi ma potrebbero essere ugualmente positivi e danneggiare l ‘incolumità di chi li circonda. Però, è arrivo al dunque, stamattina mi vedo arrivare una bozza di legge del consiglio del ministro ove mi si dice che per il mese di marzo 2020 nella busta paga mi troverò 15 euro netti per il disagio... francamente non ho parole, credo che la mia vita è la mia professionalità valga qualcosa di più. Sinceramente è un indecenza e francamente non ho parole. A questo punto però’, visto anche il momento di crisi devolverei i mie 15 euro aggiungendone altre 15 euro di tasca mia per mettere a disposizione dei nostri politici, del personale di supporto affinché gli possano spiegare quello che succede nelle corsie di un reparto e che i professionisti sanitari che loro definiscono il fiore all occhiello della sanità italiana non sono carne da macello ma persone che lavorano seriamente mettendo a repentaglio la salute propria e dei familiari che li circondano.
Ringrazio, per avermi dato spazio e spero che possa veramente leggere questo mio disappunto
Saluti
Lino

Da: Lino

Giovedì 19 marzo 2020 14:29:34 Per: Gerry Scotti

Salve signor scotti, io sono il signor Gordiani Giuseppe e le scrivo per raccontarle la mia storia: io sono un ex assistente capo della polizia penitenziaria ed ero in servizio a Milano, ma nel 2016 mi hanno diagnosticato una leucemia cronica e dopo un anno e mezzo circa di convalescenza l'ospedale militare mi ha collocato in pensione. Ho appena 43 anni, prendo una pensione da 900 euro mensili, mia moglie è un'insegnante precaria e per di più abbiamo una bambina di 9 anni. Facciamo tanti sacrifici per tirare avanti e non abbiamo nessun familiare che ci può aiutare per le condizioni economiche. Come lei ben sa tra mutuo, bollette e tutto ciò che può accadere in una famiglia alle volte non abbiamo nemmeno i soldi per fare la spesa. Non volevo disturbarla con la mia storia ma la disperazione di un uomo che non può dare stabilità e mantenere la sua famiglia mi ha portato a scriverle per chiedere un suo aiuto. Mi scusi per il disturbo e le auguro tutto il bene del mondo.

Da: Giuseppe