Ultimi commenti alle biografie - pagina 3550

Martedì 17 marzo 2020 14:27:59 Per: Luca Zaia

Egregio Presidente colgo questa occasione per chiederle di far fare più controlli sulle persone che non rispettano l'ordinanza di non uscire di casa. Magari con auto delle varie forze he girano nei quartieri. Per i trasgressori multe salatissime devolvendo il ricavato alle strutture ospedaliere oltre alle denunce ie penali
Grazie per avermi dato la possibilità di esprimere il mio parere Buon lavoro

Da: Antonio

Martedì 17 marzo 2020 14:26:03 Per: Giuseppe Conte

Non sò se queste due righe verranno mai lette visto il periodo estremamente tragico a causa di questa pandemia.
Consapevole di comunicare con il nostro Presidente del Consiglio non sapevo se cominciare il testo con un...
Illustre, Signor Presidente del Consiglio, ecc.. ecc...
Ho deciso di iniziare così!!!
Carissimo Conte
Mi chiamo Nicola vivo a Venezia sono un umilissimo Barista e padre di un fantastico bambino.
In questo periodo scuro per il nostro paese e per tutto il mondo nel quale le giustissime costrizioni da voi emanate a fin di bene per tutti noi, ci costringono a rimanere di fronte alla TV, resto ancora in attesa, in attesa di cosa?.
Di sentire un gigantesco GRAZIE Presidente Conte, che quando e in onda per i comunicati alla TV e sempre con la sua Immensa semplicita così RASSICURANTE e ci fa stare meglio tutti, e un bel GRAZIE a tutti i suoi collaboratori e politici aldilà di stemmi, bandiere, o colore di partito, edesso vi lascio lavorare che ne avrete anche troppe da pensare, spero passi presto questo periodo ma spero anche che nessuno mai dimentichi, dimentichi i sanitari, i medici, l'altruismo, e la grande umanità che ci contraddistingue.
Un Grande Abbraccio e Continuate così, l'Italia sta cambiando, anzi è già cambiate e in meglio!!!

Da: Nicola

Martedì 17 marzo 2020 14:17:46 Per: Silvio Berlusconi

Grande Silvio.
Una donazione molto importante. Speriamo che il tuo gesto non venga strumentalizzato dai miserabili ora al governo.
Ciao e un abbraccio

Da: Claudio Bargna

Martedì 17 marzo 2020 14:17:01 Per: Maria De Filippi

Questo è il secondo messaggio che ti invio. sperando tanto che tu ci tenga. almeno a seguire il mio consiglio. che repito credo profondamente ha stato la causa di tutto quel casino. per favore lascia que vote il pubblico.. si Gabri pensa che i professori non devono votare anche si non sono d'accordo. posso anche capirlo. pero non lasciare al pubblico. che segue tanto il programma è sempre ha partecipato. mi sembra una grandissima mancanza di rispetto... sperando tanto que mi ascolti. grazie. Alicia

Da: Alicia

Martedì 17 marzo 2020 13:57:30 Per: Luca Zaia

Gentile Presidente, sono una “terrona calabrese” trapiantata a Roma, ma ho nel cuore il Veneto dove ho insegnato 42 anni fa... Sono una “vecchia biologa”, laureatasi a Roma nel 1977 quando vi insegnavano scienziati e luminari. la Sua iniziativa di tamponi a tappeto anche con il camper - che approvo e condivido da esperta biologa - mi ha profondamente commosso e le lacrime inevitabilmente scendono... perché Lei sta mostrando di amare la Sua gente e gli altri italiani. Coraggio, vada avanti e forse potrei anche decidere di lasciare la capitale per le vostre Dolomiti... Grazieee👍🏼👍🏼👍🏼👍🏼Maria Luisa Marano. Via -------, 26- 00197 Roma cell 320 -------

Da: Maria Luisa Marano

Martedì 17 marzo 2020 13:54:24 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno, presidente Conte, mi consenta e chiedo scusa se disturbo. Il mio nome Anna vivo in alta irpinia. Mi rivolgo a lei ce ariano irpino zona rossa sta facendo un disperato appello x la criticità della sanità campana la prego si informi chiedono aiuto x disagi e posti letto mancanti grazie

Da: Anna Polito

Martedì 17 marzo 2020 13:44:34 Per: Myrta Merlino

Hai una simpatia naturale ex essendo anche molto bella vedere una professionista come che non se la tira per. Niente fa molto piacere e sempre molto educata una tua fan Gabriella

Da: Gabriella Di Milano

Martedì 17 marzo 2020 13:34:51 Per: Luca Zaia

Buongiorno Presidente, lavoro in un ipermercato. Mi chiedevo se fosse possibile, visti i ritmi di lavoro per l'emergenza Coronavirus, rendere obbligatoria la chiusura domenicale. Qui la gente sembra aver più paura di morir di fame che no del virus. La saluto con tutta la mia stima. Roberta

Da: Roberta

Martedì 17 marzo 2020 13:34:07 Per: Mario Giordano

Buongiorno dott. mario giordano
non si faccia inganbare dal mio nome sono veneto figlio di veneti
orgogliosamente fiero di essere veneto.
la seguo tutti i martedì sera e la ringrazio per il coraggio e la forza con cui denuncia la miseria lo schifo di questa politica italiana romana meglio dire romana.
le volevo chiedere di lanciare questo mio appello sta aera ai mie
fratelli veneti imprenditori grandi e piccoli e tutte le partite iva che roma ha spolpato fino ad oggi il corona virus deve essere l occasione l opportunità per chiuere i conti con quei kriminali
usurai finti perbenisti
l emergenza sanitaria a differenza delle polutiche romane e europee ci ha fatto chiudere e di conseguenza abbiamo chiuso anche i rubinetti del denaro che dal nord tutti i mesi ci viene estorto ormai da 20 anni in nome della stabilità del essere europei e puttanata del genere
bene questa è la nostra grande opportunità se non adesso quando?
chiudiamo i rubinetti e i flussi di denaro ancora per 2 mesi riprendiamoci la nostra indipendenza è riportiamo il nostro veneto agli splendori della serenissima
repubblica veneta noi possiamo noi dobbiamo farlo adesso la prego legga questa mia lettera e spero che anche la lombardia ci segua
senza i soldi del nord senatori onorevoli segretari e tutto il circo della politica romana dovrà trovarsi un lavorov
in attesa di un suo gentile cenno di riscontro la saluto e la ringrazio
un veneto che non vuole morire di questa europa ne tanto meno della politica romana
ps continui così saremo in molti a seguirla e sempre di piu
esteban da venezia

Da: Esteban

Martedì 17 marzo 2020 13:31:46 Per: Lilli Gruber

SIAMO TUTTI FRAGILI

Mai come in questo momento dobbiamo farci sentire e dobbiamo essere uniti per riuscire a debellare e combattere un virus che così impercettibile agli occhi sta minando il nostro paese e sta galoppando più veloce della luce.

Siamo tutti chiusi in casa e tutti siamo "fragili" e "fasce deboli". Spesso queste codifiche vengono utilizzate per le persone che, come me, sono portatrici di una disabilità o per gli anziani.

Ma oggi possiamo estenderle a tutte le popolazioni coinvolte e in campo per affrontare la pandemia del corona virus.

Ogni giorno chiedo agli amici che mi stanno supportando e mostrando tutto il loro calore, mantenendo le distanze fisiche, oppure attraverso i social e una chiamata telefonica, di descrivermi gli sguardi e gli occhi delle persone che incontrano per la strada: a detta di loro, sono occhi smarriti e pieni di paura, che testimoniano lo stato d'animo che tutti stiamo condividendo e vivendo.

Siamo tutti nella stessa barca, stiamo lottando per rompere questo virus e per ritrovare la via d'uscita e uscire dal tunnel. E' arrivato tutto così all'improvviso, ci ha colti impreparati e ci ha spiazzati, ma nonostante tutto ciò noi non gliela daremo vinta.

E' molto difficile rinunciare alle cose più semplici e banali che quotidianamente facevamo e progettavamo, ora invece stiamo veramente capendo quanto valore poteva avere una pausa caffè in un bar, una cena al ristorante con amici, un film al cinema e altre attività di aggregazione.

La libertà di movimento e di autonomia che abbiamo spesso sottovalutato ora è diventato un privilegio. Speriamo che dopo questo periodo così difficile si possa arrivare ad una rinascita, come mi ha detto una saggia amica qualche giorno fa, durante una lunga conversazione telefonica: "Toglieremo tutta quella vernice che ci stava coprendo e forse torneremo di nuovo alla genuinità e semplicità che avevamo perso.. "Queste parole hanno lasciato un grande segno nella mia mente e mi hanno fatto riflettere molto.

Tutti abbiamo molto tempo per pensare e riflettere nelle nostre quattro mura e sotto i tetti delle nostre case, facciamo tutti di questo tempo così prezioso un'occasione per migliorare e per non rifare più gli errori che ci hanno portati fin qui.

Ancora una volta il nostro paese sta dimostrando che nell'emergenza gli italiani si rimboccano le maniche, un plauso a tutti coloro che sono in prima linea e che ogni giorno rischiano la propria pelle per aiutare gli altri.

Continuiamo a mantenere le regole che ci sono state imposte e solo con questo "sacrificio" potremo urlare e gridare, il giorno che sarà finito tutto: "Viva la libertà".

Renata Sorba

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www. renatasorba. it

Da: Renata Sorba