Ultimi commenti alle biografie - pagina 3678

Sabato 7 marzo 2020 18:35:36 Per: Matteo Salvini

Stim. mo Onorevole Senatore, non ho da chiedere niente perché sono in pensione, ma ho urgenza di sapere il suo email per una questione che rientra in una buona legge, alla quale lei ha collaborato, e lo spiegherò in maniera riservata prima di essere autorizzato da Lei. Ho molta urgenza e se mi invia il suo email nel mio, le dirò subito di cosa si tratta e lo ringrazierò sempre.

Da: Antero

Sabato 7 marzo 2020 18:25:02 Per: Massimo Gramellini

Caro Massimo,
lascia che un’insegnante di 54 anni alle prese con la didattica a distanza esprima le sue emozioni di questi giorni che ricorderemo non solo per il Coronavirus.
I ragazzi cominciano ad entrare nella room e sono di nuovo la giovane supplente con il primo registro blu al braccio. Da quando ho creato le classi virtuali siamo stati sempre in contatto: compiti, suggerimenti e correzioni, notifiche e commenti; ma è, comunque, diverso vederli e sentirli. Non tutti: alcuni sono privi di camera e microfono, come me a casa. Ho scelto la biblioteca della scuola per le prime lezioni on-line e conto di rimanerci finchè non mi faranno notare che è preferibile ed opportuno lo splendido isolamento di un’aula vuota. Qualche battuta, l’appello e il dove-eravamo-rimasti ci introduce a Svevo, alla sua Trieste, a “La coscienza di Zeno”. In breve l’interazione rende meno surreale il momento, i ragazzi partecipano eccome, il tempo passa veloce e la lezione termina con saluti che sanno di normalità, come la timida richiesta di un alunno di assentarsi per andare al bagno nel mezzo dell’analisi testuale.
Da quando è iniziata la chiusura sono stati giorni scanditi da formazione on line, visione di tutorial, un Collegio on line, confronti rigorosamente al cellulare o in chat con i colleghi, con il timore di chi non si sente pronto e vorrebbe un tempo in più che non c’è. Capisco adesso, non senza orgoglio, che la didattica a distanza è possibile quando non si è distanti dai ragazzi. In emergenza come in aula.

Gallarate (VA) 7 marzo 2020 Rosanna Peccerillo

Da: Rosanna Peccerillo

Sabato 7 marzo 2020 18:10:50 Per: Mario Giordano

Salve, forse mi sono perso qualcosa. Tutta la solidarietà a segretario PD. Ma da quello che so il tampone non si fa a chi ha già sintomi? Mentre al segretario viene fatto (da quello che vedo) in salute. Non per fare polemica ma se fosse così, mi fa pensare che ci siano cittadini di serie A e altri di serie B. Grazie

Da: Gino

Sabato 7 marzo 2020 18:03:48 Per: Mario Giordano

E' una cosa che da sempre mi sono chiesto: dove vanno a finire i contributi INPS che molti lavoratori autonomi non riescono a pagare per minimo 20 anni per avere il minimo di pensione. E perchè non fanno come in altri paesi, che per quello che hai versato (10 anni, 15 anni ecc. .) ti viene riconosciuto e dato?
così come le assicurazioni, paghi per 20 anni senza un incidente, poi fai un danno di 100 euro e scali di classe. ed i sodi che paghiamo per 20 anni ? ? buona sera e buon lavoro

Da: Carmine

Sabato 7 marzo 2020 18:00:35 Per: Mario Tozzi

Egregio Dr. TOZZI
sono una semplice cittadina che vorrebbe condividere con Lei qualche informazione che ritengo importante. Solo Lei, con il Suo lavoro, le Sue conoscenze, la Sua fama potrebbe fare qualcosa se lo volesse. Sono certa che per Lei alcune indicazioni saranno scontate, ma magari potrà trovare qualche altro spunto per approfondire i suoi studi. La ringrazio tantissimo per l'attenzione e spero vorrà leggere la mia mail. Cordiali saluti. Romina

i cambiamenti climatici sono ormai un evidenza. L’essere umano ha irrimediabilmente modificato il clima e con esso gli equilibri a lui collegati. Mi spaventa soprattutto che le soluzioni che stanno proponendo danneggiano più del problema stesso, perché ispirate al solito principio di guadagno economico o di potere. Ho alcune informazioni che vorrei condividere. Mi piacerebbe che venisse organizzato un team di scienziati e studiosi qualificati che, dopo aver verificato il fondamento di quanto sto per scrivere lo divulgasse al mondo, nella maniera più scientifica, riportando documenti, prove ed esperimenti, dando inizio, magari ad uno studio realistico, contestualizzato alla nostra epoca, per la risoluzione del problema.
La plastica è una delle ragioni dell’inquinamento, non è l’unica e soprattutto non ha una volontà indipendente. E’ormai parecchio tempo che sento organi di divulgazione, gruppi ecologisti, cittadini comuni dire che eliminandola, il problema dell’inquinamento sarebbe risolto. Nessuno si è presa la responsabilità di dire che la plastica non è in grado, da sola di dirigersi al mare, in campagna, in collina o da qualunque altra parte. Nessuno si è preso l’impopolare fardello di dire che coloro che buttano qualunque tipo di rifiuto in natura sono dei delinquenti ed andrebbero perseguiti perché danneggiano il nostro ed il loro ambiente. La plastica galleggia e si vede, altri materiali, più pesanti si depositano in fondo al mare. Tutti inquinano, sporcano e danneggiano gli ecosistemi.
Siamo sicuri chele emissioni di aerei, navi, camion, e auto non creino nessuna conseguenza sull’ambiente? Saremmo disposti a rinunciare a viaggiare? Saremmo disposti a smettere di far circolare merci e cibi ? Gli scarichi delle fabbriche non interferiscono con l’ecosistema? Non si è voluto trovare un capo espiatorio (la strega da bruciare) per spostare l’attenzione del problema, gratificando le nostre coscienze, facendoci compiere dei piccoli gesti assolutamente non sufficienti?
Nella nostra epoca, con i nostri stili di vita, la plastica è indispensabile. Nell’industria alimentare ci permette di evitare lo spreco, ci permette di trasportare cibo, garantendoci proprietà igieniche ed organolettiche.
Sapevate che per riciclare la carta si devono utilizzare sbiancanti chimici che andranno smaltiti? Sapevate che la carta non protegge da batteri, virus ed inchiostri, ma che se ne impregna?
La plastica si estrude tra i 150 ed i 300 gradi, mentre il vetro e l’alluminio a circa 2. 000. Avete mai considerato le emissioni che si generano per arrivare a raggiungere quelle temperature? Avete mai considerato le emissioni prodotte da camion carichi di bottiglie di vetro o di alluminio rispetto a camion carichi di preforme di plastica? Avete mai considerato l’impatto che si avrebbe sulla natura se si tornasse alla carta? Quanti alberi bisognerebbe tagliare, quanta acqua bisognerebbe utilizzare?
Parliamo di industria dell’abbigliamento, o dei surrogati di plastica (sacchetti in materiali definiti bio che nessuno sa si compostano a 65° ed in presenza di batteri). Quanti territori e acqua andrebbero destinati alla produzione di sacchetti e magliette? Sapevate che tutto l’abbigliamento tecnico sportivo e non solo viene prodotto da bottiglie dell’acqua riciclate? Siamo sicuri che le proprietà di sacchetti detti bio siano i medesimi della plastica? Il cotone o la lana hanno le stesse capacità termiche o di traspirazione di alcuni tessuti tecnici?
Parliamo del trasporto delle merci. Cosa potremmo utilizzare di così leggero, duttile ed economico per garantire che gli oggetti di qualunque natura non vengano danneggiati durante il trasporto?
Un oggetto in plastica può venire riutilizzato più volte, può essere riciclato o per lo stesso uso o per utilizzi meno nobili. Il modo migliore per riciclare la plastica riutilizzabile è il calore: la plastica viene fusa di nuovo tra i 150° ed i 300 e riutilizzata.
Quando non dovesse essere conveniente dal punto di vista delle proprietà tecniche, meccaniche ed organolettiche riciclarla, potrebbe essere utilizzata come combustibile. Siamo un Paese senza materie prime. Dal nostro sud Italia partono carichi di spazzatura per la Germania. Dobbiamo pagare affinché ci smaltiscano i nostri scarti. Loro la utilizzano per produrre energia elettrica e riscaldare le loro case. Siamo sicuri che un termovalorizzatore di nuova tecnologia, dotato di filtri meccanici e fisici non sia la soluzione più favorevole alla diminuzione dell’inquinamento.
Siamo sicuri di essere i più furbi di tutti, visto che nel nord Europa è il metodo più utilizzato per creare energia “pulita”? Siete mai stati in una grande città tedesca? Avete sentito cattivi odori? Dalle informazioni che ho un impianto fatto a regola d’arte inquina quanto il riscaldamento di una palazzina.
Non sarebbe forse meglio evitare che camion della raccolta differenziata portino i rifiuti al riciclo, li separino, li lavino, li rigenerino, emettendo ulteriori emissioni nell’ambiente ? Forse ci sarebbe da valutare con attenzione se termovalorizzare i rifiuti non sia la soluzione meno inquinante. Potremmo produrre energia elettrica e calore per le nostre case. A quel punto i rifiuti diventerebbero una risorsa, una ricchezza e le persone, anche quelle incivili, non butterebbero più la loro spazzatura per le strade. Le persone cercherebbero di accaparrarsi i rifiuti e magari l’inquinamento diminuirebbe. Producendo energia con i propri scarti renderebbe l’auto elettrica veramente ecologica. In Italia non produciamo sufficiente elettricità e siamo costretti ad acquistarla dalle centrali nucleari Francesi.
Naturalmente questo andrebbe ad intaccare grossi interessi delle aziende energetiche (elettricità e gas) di riciclo e di trasporto che non vogliono che si indaghi sulla verità.
Credo che il nostro pianeta sia saturo, mi piacerebbe che coloro che ne sono in grado, studiassero una soluzione, veramente sostenibile, applicabile in questo contesto storico ed efficace per la vita di tutti senza essere condizionati da interessi economici. La nostra terra non ne può più, si sta ribellando. Ai signori che ci governano e ci informano vorrei far notare che gli sconvolgimenti climatici sono democratici, colpiscono tutti, poveri e ricchi. La stessa cosa è per le malattie. I virus non guardano la provenienza, il colore della pelle o la religione si diffondono al di là di ogni barriera.

Da: Romina

Sabato 7 marzo 2020 17:29:36 Per: Silvio Berlusconi

Presidente berlusconi mi aiuti 348 ------- mi chiamo salvatore quero mi contatti

Da: Salvatore Quero

Sabato 7 marzo 2020 17:20:03 Per: Maria De Filippi

Stimatissima Maria, ho 57 anni, sposato con due figli, sono 19 anni che seguo Amici senza perdere una puntata (se sono impegnato guardo la registrazione).
Siccome è un programma che mi piace molto, amo la musica, il ballo, i ragazzi che vi partecipano, ci tengo a farti presente la mia delusione per queste prime due puntate del serale.
A parte ieri, l’assenza del pubblico causa questo malefico Coronavirus non è stata sicuramente d’aiuto, anche la prima serata di venerdì scorso l’ho trovata molto inferiore alle aspettative, molto lenta, priva di quel ritmo e la vivacità che riscontravo gli anni scorsi.
Sarà il fatto di non avere più le due squadre che si scontrano e i loro coach che secondo me aiutavano molto nello svolgimento dello spettacolo o sarà semplicemente che sto diventando vecchio e resto affezionato allo stile del passato, delle prime edizioni in cui tutti i ragazzi ballavano, cantavano, recitavano.
E poi il fatto di far scendere ogni momento la maglia con la foto del concorrente che passa la sfida è, a mio modestissimo parere, troppo lungo e ripetitivo da diventar persino noioso e privo di quel pathos che dovrebbe avere quel momento così importante per chi è in attesa del risultato.
Scusami, non ho certamente la pretesa di poter influire nelle scelte di come strutturare il tuo spettacolo, ma ripeto, proprio perché per me è sempre stato un appuntamento irrinunciabile, mi dispiace riscontrare quanto ti ho scritto e mi sono permesso di fartelo presente. Ultima considerazione, sono felicissimo della scelta di coinvolgere Vanessa Incontrada che si distingue sempre per la sua dolcezza e discrezione. Scusami ancora, ci terrei molto ad un tuo riscontro a questo mio messaggio pur consapevole dei tuoi tanti impegni. Ciao Carlo

Da: Carlo Feruglio

Sabato 7 marzo 2020 17:19:21 Per: Nicola Zingaretti

Auguri per una pronta guarigione! Piero manna.

Da: Pietro

Sabato 7 marzo 2020 17:12:46 Per: Silvia Toffanin

Cara signora Toffanin, le scrivo mentre sto cambiando canale dalla sua trasmissione ad altra più a me sopportabile
Si, sopportabile. Ho appena assistito all'intervista che Lei ha fatto alla signora Belen Rodriguez, che, nonostante passino gli anni - quelli che generalmente aiutano gli ALTRI a capire la vita e a migliorarsi, umanamente intendo- resta la solita BAMBOCCIA SCALTRA che intenderebbe, con la sua falsità e i modini da educanda, ma SOLO all'occorrenza, imbonirsi la benevolenza di quegli Italiani che ancora si interessano alle sue acrobatiche vicende sentimentali (mi pare che quelle professionali siano finalmente e giustamente in declino). Ma per quanto riguarda questa signora, niente di nuovo, in fondo. La vera caduta di tono della puntata oggi invece l'ha fatta Lei, signora Toffanin, definendo "data storica per gli Italiani: quella del matrimonio (peraltro fallito e poi ripescato come ancora di rilancio per una coppia professionalmente priva di futuro) tra la signora Rodriguez e il signor De Martino.
Un consiglio: riapra i libri di storia, letteratura, biologia o si limiti anche solo a leggere con maggiore attenzione i quotidiani e cerchi di scoprire quali davvero sono le date che per il nostro popolo, se non per l'intera umanità, possono essere definite STORICHE.

Una sua saltuaria telespettatrice d'ora in poi nemmeno più saltuaria.
Michela Scotto.

Da: Michela

Sabato 7 marzo 2020 16:57:40 Per: Mario Giordano

Spettabile sig. Giordano mi rivolgo a Lei sperando nella sua approvazione, cosi da diffondere la notizia, molti la ascolteranno, volevo sollecitare gli italiani nel restare a casa si propripo a casa bisogna restare isolati cosi il virus avrà vita breve perchè non avrà più persone che fanno il passavirus. bisognerebbe far prendere le ferie forzate, chiudere tutti i centri dove le persone si affollano e nel giro di 1 mese la malattia è spazzata via, nessuno da contagiare il virus sparisce. per favore aiuti gli italiani che senza obbligo non sanno pensare da soli. Distinti saluti Mille ringraziamenti

Da: Vittoria Raimondi