Ultimi commenti alle biografie - pagina 3921

Martedì 14 gennaio 2020 21:40:18 Per: Mario Giordano

Questa lettera all'avvocato è all'attenzione di Mario Giordano per mandare tutto in tv.
(l'avvocato è stato registrato!)
Egregio Avvocato,
Le do 10 giorni di tempo per restituirmi quanto da lei sottrattomi furtivamente e che non mi ha ho voluto nemmeno fatturare.
Si ricordi della conversazione avvenuta nel suo studio quando lei diceva, per giustificarsi del suo ignobile comportamento, che in Italia i giudici fanno quello che vogliono e non rispettano per nulla la legge.
Allora, in quella circostanza, Le ricordavo che io avrei avuto gli avvocati del patronato gratis e di cui non mi fidavo perché i sindacalisti della GGL Scuola, quando avevano visto le prove documentali in mio possesso, impallidirono e non vollero più ricevermi.
Non mi fidavo del Patronato Sindacale. Mi fu indicato il suo nome come avvocato di fiducia. Le spiegai la situazione, lei ha accettato e poi mi ha truffato perché non mi ha difeso.
Lei, così come le ho ricordai nel suo studio, quando le ho chiesto di fatturarmi i suoi illeciti compensi, e si è rifiutata di farlo, e per giustificare il suo comportamento disse che in Italia i Giudici fanno quello che vogliono.
Lei, Avvocato, non mi ha voluto ricusare il Giudice, il quale ha avuto la sfacciataggine di dire, all'inizio del processo, che Lui ne sapeva molto più di me in materia di Scuola perché era il marito di una Preside, quando stavo facendo causa a tre presidi.
Lei Avvocato si è rifiutata di contestare tutto quanto avvenuto illecitamente nell'aula del tribunale, dicendomi che, secondo le regole processuali, si sarebbe dovuto contestare tutto alla fine.
Alla fine lei Avvocato Quaglia se l'è squagliata come una povera quaglia:
• Lei la sera prima della sentenza mi aveva promesso che sarebbe venuta al processo e avrebbe contestato l'operato del giudice così come, da sempre, mi aveva promesso, dicendo, che le contestazioni si sarebbero dovute fare per prassi alla fine.
• Alla fine, la mattina seguente, lei non mi ha risposto nemmeno al telefono! Ha mandato, a posto suo, una sua collega, ignara di quanto era avvenuto nelle precedenti sedute. Non sapeva nemmeno di cosa si stesse trattando!
• Lei Avvocato non ha voluto contestare l'operato del giudice che ha sempre cercato di intimidirmi in tutti modi per non fare uscire allo scoperto cose di rilevanza penale;
• Il Giudice si è scelto i testimoni che piacevano a lui. Non ha tenuto in considerazione nemmeno le sentenze emesse dai suoi colleghi e Lei Avvocato non ha voluto contestare;
• Lei Avvocato non ha voluto contestare quanto, io, le avevo fatto notare. Il giudice aveva fatto delle domande significative ai testimoni della controparte, pensando di ottenere la risposta da lui desiderata. Ma i testimoni hanno detto la verità e lui non ha verbalizzato niente!
• Il giudice ha gestito un inciucio tra avvocati. Non ha tenuto conto delle schiaccianti prove documentali a mio favore. Non ha tenuto conto delle sentenze emesse dai suoi colleghi;
Avvocato si scusi restituendomi tutto il mal tolto.
Non dica che in Italia i Giudici fanno quello che vogliono per scusarsi. Nessuno dovrebbe fare quello che vuole senza rispettare nessun tipo di legge. Nemmeno gli avvocati dovrebbero farlo.
E se tutti, in Italia non voglio rispettare nessun tipo di legge, né morale e né materiale, cercando di farla sempre franca, così come vuol fare Lei, Egregio Avvocato, vuol dire che gli Italiani sono un popolo di vigliacchi!
Le dissi (nel suo studio, quando le chiesi le fatture!) che, così come Lei la pensava voleva dire che l'Italia Viaggiava nel Mare della Corruzione.
L' affondamento della Nave Concordia, all'Isola del Giglio, rappresentava l'Emblema della Nave Italia affondata, nel Gran Mare Della Corruzione, per un fatto puramente sincronico, così come viene spiegato da Jung (nessuna cosa accade a caso!). Nessuno dell'equipaggio Italia poteva ritenersi più DEGNO del comandante Schettino!
Per me I giudici che fanno quello che vogliono sono dei delinquenti così come lo sono gli avvocati che glielo permettono.
Torino 10/01/2020
Nicolò Bisignano

Da: Nicolò Bisignano

Martedì 14 gennaio 2020 21:40:00 Per: Mario Giordano

Sono vittima di malagiustizia vorrei essere contattata x farvi sapere la mia vicissitudine grazie!

Da: Cosetta

Martedì 14 gennaio 2020 21:31:57 Per: Mario Giordano

Buonasera, complimenti per la trasmissione Sono in pensione dal 1 settembre, ho 64anni 41 anni e sei mesi di martirio nella p. a,, stipendio da fame, salute trascurata perche con quello stipendio a jalapeno so paga l affitto e qualche bollette. Agognavo il. MIO TFR per curarmi per pagare alcuni bollette in sospeso ma il mio tfr mi verra erogato, forse, far 27 mesi, cioe dopo morta

Da: Gabriella Zanella

Martedì 14 gennaio 2020 21:29:53 Per: Mario Giordano

Credo sia il caso che sia più moderato e non urli. L'ho sempre seguito ma adesso è inguardabile anche se condivido i suoi pensieri. Saluti.

Da: Massimo

Martedì 14 gennaio 2020 20:07:08 Per: Paolo Del Debbio

Buonasera, seguo spesso la sua trasmissione, ma non credo di avere mai visto un servizio su imprenditori falliti. Mi spiego meglio, In questa Italia dove i nostri politici dicono che va tutto bene, dove continuano a fallire aziende mi chiedo, siamo una massa di imprenditori incapaci? cosa peggiore, i nostri grandi giudici che con tanta naturalezza emettono sentenze di fallimento, si sono mai chiesti se, un povero cristo dopo aver perso casa, proprietà auto il lavoro di una intera vita e soprattutto la dignità debba ancora continuare a pagare con anni di reclusione interdizione dagli uffici la mancata possibilità di riavviare un'attività per 10 anni, credo che chi commette un omicidio ha pene meno severe. In tutto questo c è qualcuno che si è mai chiesto una persona cosi in che modo deve continuare a vivere. grazie

Da: Dino

Martedì 14 gennaio 2020 18:56:57 Per: Maria De Filippi

Buonasera,
non mi riferivo solo oggi per il tema di roberta... non c'e' puntata dove tutto sa lui e non da la possibilita' di far parlare agli altri perche' e' molto insolente e maleducato da tutti i punti di vista... non credo che sono l'unico che la penso cosi'
deve avere piu' rispetto per le donne e non darsi tutte quelle arie da sapientone

Da: Mario

Martedì 14 gennaio 2020 18:24:07 Per: Mario Giordano

Milano, l'inquinamento, le limitazioni alla circolazione dei diesel, forse è tutta una presa in giro.
Leggendo a suo tempo, una relazione del Politecnico di Milano, sull'inquinamento, si evincerebbe che i motori diesel, non hanno tutte le colpe loro imputate.
Analogo argomento è affrontato sulla rivista Via di Dicembre 2018 (Automobil Club Milano) con il titolo: DIESEL KO! MA LA VERITA' ?.
Dalla lettura si evidenzia che nonostante tutte le restrizioni sui diesel di vecchia generazione, l'inquinamento non scende, specialmente nel periodo invernale, in cui sono accesi i riscaldamenti.
Viene spontanea una riflessione, se è vero che quasi tutti gli impianti di riscaldamento privati, sono monitorati, la maggioranza funziona a metano, con controllo dei fumi e delle emissioni, possiamo dire altrettanto degli impianti degli edifici pubblici (scuole, uffici, istituti, ecc.) ?
Perché non fare un censimento degli impianti pubblici, cercando di scoprire come sono alimentati, che tipo di controlli e manutenzioni vengono effettuate.
Ho la sensazione che ne vedremmo di belle, e forse potremmo documentare che alcune scelte prese, oltre che impopolari, sono basate su valutazioni che ignorano la realtà dei fatti.
Mentre resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, vi ringrazio per l'attenzione fin qui accordatami.
Porgo i migliori saluti, con tanti auguri per il programma.
Milano, 13 Gennaio 2020

Da: Fornasier Franco

Martedì 14 gennaio 2020 18:14:06 Per: Maurizio Landini

Spettabile Maurizio Landini,

l'età a cui andare in pensione in Italia è stata innalzata con la motivazione che la speranza di vita si è allungata. Perciò ai diabetici di tipo I (quindi completamente insulinodipendenti) che, secondo l'unica statistica ad oggi esistente, vivono in media tra gli 11 e i 12 anni in meno delle persone sane, la soglia dell'età per andare in pensione dovrebbe essere abbassata di 11 o 12 anni. Il problema è che la gestione del diabete di tipo 1 è molto più difficile quando si deve lavorare a tempo pieno per più di 40 anni; infatti dopo 20 anni di diabete il 90% dei malati ha sviluppato retinopatia, che è la maggiore causa di cecità in età lavorativa. L'articolo 32 della nostra Costituzione dice che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività". Che senso ha far lavorare per tanti lustri persone con il diabete di tipo 1 - malattia non dovuta né legata ad un errato stile di vita - fino a quando diventino invalidi gravi, con tutto il carico di spese collettive e di tragica sofferenza individuale che ciò comporta?
Personalmente insegno da 36 anni nella scuola superiore e da 20 col diabete T1 e a causa delle diurne e notturne oscillazioni glicemiche sono veramente agli estremi del logoramento e alla soglia della disperazione, perché non mi posso permettere di cessare di lavorare poiché non posso vivere di rendita e percepirei una pensione misera solo tra 8 anni e forse più, viste le ipotesi ultimamente in circolazione.
Pertanto chiedo che per i malati di DT1, così come si fa per i lavoratori sani, l'età del pensionamento venga rapportata all'effettiva durata media della vita, aggiornata di anno in anno. Perciò sarebbe urgente che il Consiglio superiore di Sanità effettuasse annualmente e rendesse di pubblico dominio la rilevazione dell'età media dei decessi dei diabetici di T1, in base alla quale calcolare la soglia per andare in pensione (N. B. con regime contributivo) ; in alternativa si potrebbe considerare ai fini del computo di tale soglia d'età ogni anno lavorato con il carico della malattia come valente per due anni lavorati dalle persone sane.
So che se Lei conosce personalmente un lavoratore, magari un parente, ultracinquantenne da decenni affetto da DT1 capirà perfettamente che la mia richiesta è assolutamente giusta e giustificata.

Confido nella sua dirittura e giustezza morale.

Leonardo Zappa

Da: Leonardo Zappa

Martedì 14 gennaio 2020 17:51:19 Per: Marco Travaglio

Carissimo Marco,

sono Gian Luca Bellisario di Lanciano (CH).
Ricorderai certamente i nostri incontri nella storica cornice del Teatri Fenaroli di Lanciano quando, alcuni anni or sono, ero Dirigente Regionale di Italia dei Valori in Abruzzo.
Da quel momento in poi non ho più svolto alcun ruolo in politica pur mantenendo la passione per il senso civico e l'impegno sociale.
Attualmente sono Presidente Nazionale dell'aniped - associazione Nazionale Italiana dei pedagogisti (senza scopo di Lucro ed apolitica) e svolgo la libera professione nella mia città.
Una dirigente Scolastica, Prof. ssa Mirella Spinelli di Lanciano, ha fondato un'associazione culturale denominata "il caffè letterario… e non solo" che organizza eventi di un certo rilievo per poter proseguire, in qualche modo, un discorso di sensibilizzazione culturale particolarmente rivolta ai giovani.
Quest'anno è già intervenuto Antonio Di Pietro e prossimamente interverranno Paolo mieli e Nicola Piovani, in date diverse.
La preside mi ha nominato Consigliere Nazionale dell'associazione contando su un mio personale contributo e, in questa veste, mi permetto di sondare la tua disponibilità ad intervenire a Lanciano, anche per presentare un tuo libro se lo credi opportuno, sempre presso il teatro Fedele Fenaroli, in una qualsiasi data del 2020 a tua scelta.
Sarebbe per noi e per la città davvero un grande privilegio se tu volessi accettare con ogni spesa a nostro carico, ovviamente.
Saresti così cortese da darmi un riscontro in qualsiasi senso?
Intanto auguri per il tuo lavoro e per tutto quelle che egregiamente dai e continui a fare per questo Paese.
Lanciano, 14 Gennaio 2020
Un caro saluto,

Gian Luca Bellisario

Da: Gian Luca Bellisario

Martedì 14 gennaio 2020 17:22:44 Per: Flavio Insinna

Caro Flavio Insinna, la voglio ringraziare con tutto il cuore per "l'appuntamento" serale all'EREDITA':
io abito nel Principato di Monaco dove venne a stabilirsi e a lavorare (faceva il sarto) il mio papà nel 1938, era nato a Montefano, paese vicino a Macerata: io amo la Marche e amo molto l'Italia: a Montefano ho una cara amica Lucilla che aveva conosciuto il papà e, ogni sera grazie a lei Caro Flavio Insinna ci ritroviamo all'Eredità: sarei molto felice se lei Caro Flavio volesse all'inizio della trasmissione salutare Lucilla da parte mia, e dire quanto io amo le Marche e l'Italia: La ringrazio con tutto il cuore se lo potrà fare.
L'abbraccio con tanto affetto.
Annie Carletti

Da: Annie Carletti